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Lazio, Sarri: “Il derby si gioca solo per vincere. Taty e Rovella da valutare”

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Lazio, Fiore

Alla vigilia di Lazio-Roma il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri è intervenuto in conferenza stampa per presentare il derby contro i giallorossi.

Di seguito un estratto delle parole del tecnico della Lazio in vista del derby contro la Roma. La squadra biancoceleste, come quella giallorossa, è in cerca di riscatto dopo la sconfitta in casa del Sassuolo della scorsa giornata, che ha alimentato dubbi e preoccupazioni nell’ambiente capitolino.

Lazio, le parole di Sarri

Quali sono le sue emozioni? Come sta la squadra?
“Le emozioni restano le stesse: è una partita speciale, molto sentita. Credo che sia uno dei derby più intensi e seguiti al mondo, e inevitabilmente l’adrenalina è altissima. Sugli acciaccati vedremo: Castellanos sembra recuperabile, Rovella lo valuteremo oggi. Gli altri infortunati restano fuori, forse con l’eccezione di Patric, che ieri si è allenato in parte con la squadra. Potrebbe andare in panchina, ma più come presenza simbolica che reale”.

Dele-Bashiru come sta?
“I controlli sono stati negativi, oggi dovrebbe allenarsi regolarmente ed essere disponibile”.

Sacchi sostiene che fisicamente la Roma sia più avanti…
“Le squadre di Gasperini sono sempre molto fisiche e aggressive, quindi la sua analisi è corretta. Per contrastare questo livello di intensità serve un livello tecnico altissimo”.

La Roma è favorita secondo lei?
“Non mi interessa chi sia favorito. Il derby è una sfida tra due popoli che si odiano sportivamente, e il mio unico pensiero è che la mia squadra lotti per il proprio popolo. Ci aspettano 95-100 minuti durissimi, con temperature elevate. L’unico obiettivo è combattere, non mi importa di altro”.

Cosa chiede in particolare alla sua squadra?
“Domenica gli avversari si aspettavano un blocco basso e noi abbiamo faticato a trovare spazi. La sensazione era di avere la partita sotto controllo, ma sembrava che la squadra facesse solo il compitino invece di provare a vincere i duelli. Ho chiesto più coraggio, più verticalità, perché le nostre caratteristiche sono quelle di attaccare gli spazi, non di palleggiare troppo larghi”.

Che differenza c’è tra preparare il derby e le altre partite?
“La differenza è soprattutto emotiva e motivazionale. Questo porta a un’attenzione maggiore da parte di tutti i giocatori”.

Come sta vivendo il derby? Si ricorda di quello perso? Invidia Gasperini che è solo al primo?
“L’impatto emotivo appena entri in campo è enorme. Io ho giocato sei derby, ne ho perso uno, ed è l’unico che ricordo bene. Nei giorni successivi provi un disagio e una tristezza infinita, quasi una vergogna. Questo ti fa capire cos’è il derby: se non dai tutto, rischi di deludere pesantemente. Per me il derby si gioca solo per vincere, e deve essere stampato nella mente e nel cuore”.

Pedro sarà titolare o un’arma a gara in corso?
“Giocherà sicuramente, non so se dall’inizio o a partita in corso. È un giocatore fondamentale, in queste partite ha sempre inciso. Vedremo come gestirlo”.

Che ne pensa dell’orario delle 12:30? Lei e Gasperini siete valori aggiunti?
“Se fosse dipeso da noi, io e Gasperini avremmo vinto tanti campionati, ma non funziona così. Ci conosciamo da oltre 20 anni e lo rispetto profondamente, sia come allenatore che come uomo. Ma domani è derby, e saremo avversari”.

Il derby può accendere la Lazio?
“Finora abbiamo avuto alti e bassi: molto male a Como, bene a Verona, ordinati a Sassuolo. Sotto il profilo tattico abbiamo fatto una buona gara, ma ci è mancata continuità e qualità offensiva. Sulle palle inattive abbiamo concesso troppo, e questo è un errore da correggere”.

Le sue emozioni sono le stesse della prima esperienza alla Lazio?
“Forse ancora più forti. Con il tempo l’attaccamento cresce, così come la responsabilità. L’intensità emotiva è altissima”.

Lei sembra non avere le idee chiare…
“Le idee sono chiarissime. La squadra è ordinata e compatta, ma manca un po’ di qualità. Era l’obiettivo principale: dare solidità. La qualità arriverà, serve tempo”.

Modric è un leader, e Pedro?
“Pedro ha un ruolo diverso, deve gestire l’intensità. Ha sofferto una tendinite bilaterale e lo abbiamo gestito con prudenza. Non può giocare 90 minuti a inizio stagione, ma resta fondamentale”.

In cosa la Lazio è più forte della Roma? Cosa vuole vedere domani?
“Voglio vedere la squadra riproporre in partita ciò che fa in allenamento. In allenamento abbiamo più ritmo e intensità rispetto alla gara. Questo vuol dire che in partita ci stiamo frenando. Dobbiamo essere più forti caratterialmente”.

Come cambia la preparazione giocando alle 12:30?
“I ritmi saranno alti, ma per me l’orario è una sconfitta per il calcio e per le istituzioni. È una scelta che crea difficoltà a tutti. Però domani non ci deve importare: dobbiamo pensare solo a lottare”.

Lazio, Napoli

MATTIA ZACCAGNI FA IL SEGNO OK ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Zaccagni come lo vede?
“Sta crescendo dopo l’intervento estivo. A livello di maturità è migliorato molto e piano piano può diventare un capitano importante”.

Cosa ha ritrovato nella tifoseria laziale?
“La maggioranza dei tifosi della Lazio è paziente, accomunata da un amore smisurato per la maglia. È un attaccamento viscerale che ho visto solo qui e a Napoli. Sarebbe fondamentale trasmettere questo senso di appartenenza anche alla squadra”.

Rovella come sta? E Isaksen e Vecino?
“Rovella lo valuteremo oggi: ieri ha fatto poco ed era ancora dolorante. Vecino lavora a parte, spero torni la prossima settimana. Isaksen ha avuto problemi alla caviglia e di salute, il suo recupero richiederà tempo”.

Dele-Bashiru sarà titolare?
“Vedremo, non mi lamento mai degli assenti: se non gioca uno, gioca un altro”.

Dobbiamo aspettarci una gara aperta o più lenta?
“Potrebbe essere condizionata dal caldo e diventare più lenta, oppure molto tattica. Bisogna prepararsi a entrambe le possibilità”.

Serie A

Genoa-Atalanta, probabili formazioni e dove vederla

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Il posticipo della sedicesima giornata sarà la sfida tra Genoa e Atalanta in quel di Marassi. Il fischio d’inizio è fissato per domani sera alle ore 20:45.

Nella giornata di campionato che precede le festività natalizie, Genoa-Atalanta sarà la sfida che chiuderà le ostilità domani sera.

I rossoblù vengono dal ko casalingo contro l’Inter e sono sedicesimi in classifica con 14 punti, mentre gli orobici, vittoriosi una settimana fa sul Cagliari, stazionano al dodicesimo con cinque lunghezza in più rispetto al Grifone.

Qui Genoa

La gara di settimana scorsa contro l’Inter ha mostrato una squadra in salute e coraggiosa, ma la sconfitta ha portato in dote zero punti che rallentano il percorso salvezza del Genoa.

Nonostante questo, però, i rossoblù rimangono fuori dalla zona retrocessione, con la possibilità, di nuovo in casa, di vendicare il ko maturato al cospetto dei vice campioni d’Europa dell’Inter.

Daniele De Rossi si affiderà al grande ex, Ruslan Malinovskyi, per provare a bucare la difesa atalantina, così come è intenzionato a confermare la coppia d’attacco ColomboVitinha.

Per il resto, a parte l’ucraino, solito centrocampo a cinque dove troveranno spazio Norton Coffy, Frendrup, Ellertsson e Martin.

In difesa, davanti a Leali, il terzetto MarcandalliOtoaVasquez.

Qui Atalanta

E’ decisamente il momento della Dea, che dopo l’avvento in panchina di Raffaele Palladino, ha iniziato a risalire la china.

La vittoria sul Cagliari (2-1 in rimonta) è testimonianza di una squadra che sembra aver riacquisito lo spirito gasperiniano.

I nerazzurri scenderanno in campo con la collaudata difesa formata da Kolasinac, Hien, e da uno Scalvini alla ricerca del suo posto nell’universo orobico.

A centrocampo dovrebbe esserci una nuova chance per il giovanissimo Bernasconi, con De Roon a fargli da chioccia in mezzo, in coppia con Ederson.

In avanti Scamacca è decisamente in vantaggio su Krstovic, con alle sue spalle il duo PasalicDe Ketelaere.

Probabili formazioni

Genoa (3-5-2): Leali; Marcandalli, Otoa, Vasquez; Norton-Cuffy, Frendrup, Malinovskyi, Ellertsson, Martin; Vitinha, Colombo. Allenatore: Daniele De Rossi

Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Scalvini, Hien, Kolasinac; Zappacosta, De Roon, Ederson, Bernasconi; De Ketelaere, Pasalic; Scamacca. Allenatore: Raffaele Palladino

Dove vederla

Genoa-Atalanta sarà visibile in diretta su:

  • Dazn
  • Dazn 1 (canale 214 di Sky)
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Serie A

Fiorentina ultima e… sola? | Cosa succede

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La Fiorentina affronta l’Udinese domani alle 18 al Franchi: l’ambiente viola inizia a prendere le distanze da società e squadra.

Troppe delusioni, troppe promesse non mantenute: il tifo viola inizia a voltare le spalle a Ranieri e compagni.

Dopo il comunicato del coordinamento dei club viola ad inizio settimana in cui è stata tracciata la linea di confine con la società viola, rea di non provare a risolvere questa situazione sportivamente drammatica, ieri è arrivato l’annuncio della Curva Fiesole.

La parte più calda del tifo viola ha annunciato una protesta: entreranno in curva 20 minuti dopo l’inizio della partita.

“Venti minuti di vuoto. Non meritate la nostra presenza”, questo l’annuncio attraverso i social del tifo organizzato: «Lo scempio che squadra e società stanno portando avanti ha ormai superato ogni limite di sopportazione per tutto il popolo viola. I gruppi organizzati, pertanto, comunicano che per i primi 20 minuti della partita tra Fiorentina e Udinese, la Curva Fiesole rimarrà vuota. Invitiamo tutto lo stadio a fare lo stesso. Il silenzio e la nostra assenza sono ciò che si merita chi sta calpestando la storia di una città e la sua gente. Vergognatevi tutti», il testo della protesta.

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Serie A

Sassuolo-Torino, probabili formazioni e dove vederla

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Sassuolo-Torino è un match valido per la sedicesima giornata di serie A. Il fischio d’inizio è fissato per domani alle ore 15:00.

Nella settimana caratterizzata dalla Supercoppa Italiana in quel di Riyadh, la serie A scende in campo con la sua sedicesima giornata.

Una delle sfide in programma è quella tra Sassuolo e Torino, pronte a darsi battaglia domani pomeriggio.

I neroverdi sono noni in classifica con 20 punti, mentre i granata sono tredicesimi con 13.

Qui Sassuolo

Al termine di una gara coraggiosa e segnata dalle polemiche, il Sassuolo ha chiuso i propri 90′ imbattuto in quel di San Siro contro il Milan.

Le reti di Kone e Lauriente, infatti, hanno confermato come il campo rossonero sia tradizionalmente favorevole ai neroverdi.

Per dare continuità ai risultati, gli uomini di Grosso tenteranno di regalarsi un Natale con il sorriso andando ad affrontare il Torino.

L’ex allenatore del Frosinone dovrà fare a meno di Thorstvedt squalificato. Il suo posto verrà preso, a meno di sorprese, da Vranckx, che completerà un reparto anche da Kone e Matic.

In avanti nuova ci sarà la conferma di Lauriente al fianco di Pinamonti e Volpato.

Sulla linea difensiva, infine, Walukiewicz, Idzes, Muharemovic e Conde proteggeranno Muric.

Qui Torino

Dopo tre ko consecutivi il Torino torna alla vittoria sulla Cremonese, con Vlasic match winner della sfida.

I tre punti consentono ai granata di tenere a debita distanza le zone basse della classifica, nonché di cementificare le certezze di una squadra che, tuttavia, presenta ancora molte criticità.

Contro il Sassuolo potrebbe partire titolare in avanti la coppia Adams-Zapata, ma occhio a un Simeone scalpitante pronto a rubare il posto al colombiano.

Probabili formazioni

Sassuolo (4-3-3): Muric; Walukiewicz, Idzes, Muharemovic, Candè; Vranckx, Matic, Konè; Volpato, Pinamonti, Laurientè. Allenatore: Fabio Grosso

Torino (3-5-2): Paleari; Tameze, Maripan, Ismajli; Pedersen, Casadei, Asllani, Vlasic, Lazaro; Adams, Zapata. Allenatore: Marco Baroni

Dove vederla

Sassuolo-Torino sarà visibile in diretta su:

  • Dazn
  • Sky Sport Calcio
  • Sky Sport 
  • Now Tv
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