Serie A
Inter, Calhanoglu verso un nuovo ruolo: Chivu studia il rilancio da trequartista
Dopo l’estate delle voci e dei dubbi, Hakan Calhanoglu torna al centro del progetto Inter. Possibile nuovo ruolo alle spalle di Thuram e Lautaro.
Un ritorno al passato per aprire il futuro
Dopo settimane di voci, silenzi e tormentoni, Hakan Calhanoglu ha parlato. E soprattutto, ha scelto: l’Inter resta casa sua. Archiviato il mercato, il turco è tornato ad Appiano Gentile con un messaggio cristallino: “Sono un giocatore dell’Inter e voglio continuare qui”. Nessun addio, nessuna fuga verso la Turchia. Solo lavoro, ambizione e un futuro tutto da scrivere. Magari, qualche metro più avanti.
Sì, perché mentre Calhanoglu chiudeva ogni spiraglio a un trasferimento, Cristian Chivu apriva un nuovo file tattico. Il tecnico nerazzurro, che in queste settimane sta ridisegnando l’Inter in vista della stagione 2025-26, sta valutando una svolta importante. Svolta che si vede realizzata proprio nel ritorno di Calhanoglu nel ruolo di trequartista. Proprio lì, alle spalle della coppia Lautaro–Thuram.
Non sarebbe una rivoluzione totale, ma un ritorno alle origini. Perché Calha, il trequartista lo ha già fatto. E anche molto bene. Sia al Milan che al Bayer Leverkusen. Nella sua carriera, quel ruolo lo ha sempre interpretato con intelligenza e visione. Ora, con un’Inter destinata a cambiare pelle, anche lui potrebbe risalire di qualche metro e trasformarsi in una pedina offensiva. Il reparto difensivo rimarrebbe a chi l’ha occupato con successo negli ultimi anni.

La nuova Inter: dinamismo e duttilità
Chivu ci pensa e Calha è pronto. Lo ha dimostrato anche nelle dichiarazioni rilasciate ieri ad Appiano: “Sono felice di essere tornato, mi mancavano tutti. Ho fatto la preparazione anche in vacanza, sono in ottime condizioni. Voglio vincere ancora con l’Inter”. Parole che hanno rassicurato anche i tifosi dopo settimane di incertezza. I corteggiamenti del Galatasaray e il silenzio social, non hanno rassicurato: “Le vacanze non sono state facili, ma ero sempre in contatto con l’Inter. Non ho parlato prima perché volevo dimostrarlo coi fatti”.
Il possibile cambio di posizione di Calhanoglu, non è un’anomalia. Fa tutto parte della rivoluzione tattica voluta da Chivu. Il tecnico immagina una squadra più dinamica, meno legata agli equilibri rigidi del passato. In mediana, il 4-3-1-2 (o una sua variante) potrebbe prendere il posto del consueto 3-5-2. Con Calha dietro le punte, il centrocampo cambierebbe forma. Barella potrebbe agire in una mediana a due, mentre Frattesi, Mkhitaryan e il giovane Sucic, arrivato dalla Dinamo Zagabria, avrebbero il compito di alternarsi tra il ruolo di interno e quello di mezzapunta.
Tutti saranno chiamati a reinventarsi, a partire proprio da Barella. Il sardo, dovrà adattarsi a una posizione più centrale e meno di inserimento. Ma è chiaro che il primo tassello della nuova Inter resta Calhanoglu. Infine, una battuta anche sul rapporto con Lautaro Martinez, capitano dell’Inter e al centro di qualche incomprensione nelle scorse settimane. Calha ha sgombrato il campo da ogni dubbio: “Io e Lautaro abbiamo parlato, siamo professionisti. Quando torna lo abbraccerò. Un mese fa avevamo tutti la testa piena, ora siamo più sereni e guardiamo avanti”.
Serie A
Hellas Verona, l’importanza dei tifosi: trasferte riaperte
Nella giornata di ieri una notizia ha colto di sorpresa i tifosi dell’Hellas Verona: il divieto di trasferte per tre mesi è stato sospeso a partire da Firenze.
Quando ormai sembrava che la squadra dovesse fare a meno del proprio pubblico almeno fino a febbraio, ecco che grazie a un’istanza presentata dalla Lega Serie A e da entrambe le società coinvolte, Hellas Verona e Pisa, il ministro Piantedosi ha deciso per la sospensione del divieto.
Hellas Verona, quando i tifosi fanno la differenza
Negli anni la tifoseria scaligera è stata spesso riconosciuta come tra le più calde e rumorose per via dello stile british, acquisito nel corso degli anni, ma anche grazie a una tradizione che ha portato i veronesi a essere conosciuti, odiati o amati, in ogni parte d’Italia. Da sempre la trasferta di Verona, per chi viene da fuori, rappresenta qualcosa di impegnativo sia per chi scende in campo che per chi sostiene dagli spalti. Infatti, il clima che si respira ogni volta che l’Hellas gioca in casa si distingue rispetto a tante altre città italiane.
Lo stesso si può dire per quando la squadra gioca in trasferta. È ormai risaputo che la tifoseria scaligera muove tante unità in diversi stadi d’Italia, attraverso un sentimento di appartenenza unico nel suo genere e che caratterizza la vita quotidiana di ogni tifoso gialloblu. Da quelle parti la trasferta è vista quasi come un obbligo morale, un dovere perché il settore di quello stadio in particolare non può restare vuoto o incolore, ma deve essere la principale attrazione per il pubblico dall’altra parte.
Oltre a rappresentare un momento di aggregazione, felicità, svago e passione, la trasferta per i tifosi dell’Hellas Verona simboleggia anche l’unione con la squadra (e coi colori), senza la quale in campo non ci sarebbe la stessa energia. Per i giocatori infatti, poter contare sul sostegno dei tifosi, soprattutto quando si gioca lontano da casa, è fondamentale in modo da concentrare tutte le energie sul campo e non sugli spalti occupati dalla tifoseria avversaria.
Per questo motivo le ultime partite che hanno visto l’Hellas giocare lontano dal Bentegodi non hanno rispecchiato quello che poi si è visto nei match casalinghi. Perché il Verona ha bisogno della sua gente e la gente ha la necessità e l’indole naturale di seguire la propria squadra, per esercitare quella fede nata per cause completamente diverse ognuna dall’altra, ma che unisce diverse vite dietro a un unico striscione e permette a una città di identificarsi quando giunge in altre terre.
Il divieto che ha privato a tutti i tifosi di riempire i settori ospiti di Como, Lecce e Genova non ha solo impedito a questi di vivere la propria passione, ma ha anche penalizzato una squadra che lotta quotidianamente per mantenere la categoria.
Il ritorno dei tifosi scaligeri in trasferta, in questo senso, potrebbe rappresentare il definitivo punto di svolta per la stagione, che fin qui ha visto la squadra in grossa difficoltà ma che ha saputo finalmente reagire contro l’Atalanta e ora ha bisogno di tutto l’aiuto possibile per dare continuità e rendere orgogliosa la propria gente.

I TIFOSI DEL VERONA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Parma-Lazio, probabili formazioni e dove vederla
Al Tardini continua la 15° giornata con Parma-Lazio. La squadra di Sarri è alla ricerca di punti in trasferta visto il rendimento delle ultime uscite.
I biancocelesti arrivano da due sconfitte di fila lontano dall’Olimpico (contro Inter e Milan) e l’ultimo successo risala e a diversi mesi fa, sempre contro una squadra in lotta per la salvezza. Per i padroni di casa è l’occasione di tornare a vincere in casa dopo la sconfitta con l’Udinese e la vittoria in trasferta a Pisa ha ridato fiducia a tutto l’ambiente.
Qui Parma
Cuesta continua a puntare sui suoi fedelissimi a partire da Corvi che continua a dare sicurezza tra i pali. Davanti a lui linea a 4 con Britscghi, Valenti, Del Prato e Valeri. In mediana spazio ancora a Bernabè, Keita ed Estevez per dare solidità alla manovra sia offensiva che difensiva. Ondrejka dovrebbe tornare dal 1′ alle spalle di Pellegrino e Benedyczak.
Qui Lazio
Sarri dovrebbe confermare in blocco la squadra che ha pareggiato in casa col Bologna, a eccezione di Gila, squalificato a causa del doppio giallo rimediato proprio la scorsa giornata, e Isaksen, uscito dolorante e quindi indisponibile.
Per questo motivo davanti a Provedel e al fianco di Romagnoli ci sarà quasi sicuramente Patric, completano invece il reparto sugli esterni Marusic e Pellegrini (out contro il Bologna a causa della nascita del figlio) in ballottaggio aperto con Nuno Tavares.
A centrocampo Guendouzi e Basic faranno compagnia a Cataldi mentre nel tridente offensivo agirà l’ex Cancellieri insieme a Castellanos e capitan Zaccagni.

VALENTIN CASTELLANOS IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Parma-Lazio, probabili formazioni
Parma (4-3-1-2): Corvi, Britscghi, Del Prato, Valenti, Valeri, Bernabé, Keita, Estevez, Ondrejka, Pellegrino, Benedyczak.
Lazio (4-3-3): Provedel, Marusic, Romagnoli, Patric, Tavares, Basic, Cataldi, Guendouzi, Cancellieri, Castellanos, Zaccagni.
Parma-Lazio, dove vederla
Il match del Tardini in programma domani con fischio d’inizio alle 18 sarà trasmesso in diretta e in esclusiva su DAZN.
Serie A
Lecce-Pisa, le formazioni ufficiali: la scelta su Sottil
Al Via del Mare si apre la 15° giornata con Lecce-Pisa. Da entrambe le parti c’è voglia di riscatto per uscire da una situazione molto scomoda di classifica.
Primo anticipo della nuova giornata di Serie A che mette di fronte due squadre direttamente coinvolte nella lotta salvezza. Un punto di differenza e un grande balzo in palio aumentano ulteriormente la pressione. Entrambe arrivano da una sconfitta e puntano a riprendere la marcia verso l’obiettivo stagionale. I salentini vogliono cavalcare l’onda d’entusiasmo derivante dall’ultimo successo tra le mura amiche.
Lecce-Pisa, le formazioni ufficiali
LECCE (4-3-3): Falcone; Danilo Veiga; Gaspar, Tiago Gabriel, Gallo; Coulibaly, Ramadani, Berisha; Pierotti, Camarda, Sottil. Allenatore: Di Francesco.
PISA (3-5-2): Semper; Calabresi, Caracciolo, Canestrelli; Touré, Akinsanmiro, Aebischer, Vural, Leris; Moreo, Meister. Allenatore: Gilardino.

L’URLO DI WLADIMIRO FALCONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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