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Esteri

Il Manchester City vince il Community Shield! Akanji decisivo negli shoot-out, dopo l’1-1 dei regolamentari

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Manchester City

Il Manchester City ha battuto il Manchester United ai calci di rigore, dopo l’1-1 dei tempi regolamentari, nella finale del Community Shield.

Il Manchester City ha iniziato la nuova stagione come aveva finito la precedente, ossia sollevando un titolo. E’ servita la vendetta al Manchester United, dato che i Red Devils erano arrivati a giocarsi questa partita dopo aver vinto l’F.A. Cup (il City ha vinto la Premier League) proprio in finale contro gli odiati rivali.

Garnacho illude, Bernardo pareggia in extremis

Citizens imbottiti di ragazzini. McAtee (classe 2002) scorta Haaland, chiamato a caricarsi sulle spalle tutto il peso dell’attacco degli Sky Blues dopo la dolorosa cessione di Julian Alvarez. A fiancheggiarlo, assieme a Doku, c’è Bobb: classe 2003. Dietro di loro gioca O’Reilly, classe 2005 alla sua prima ufficiale in maglia City.

Gioca al posto di Rodri (non uno qualsiasi, ma il principale candidato al prossimo Pallone d’Oro) e alzi la mano chi si è accorto della differenza: predestinato. Non vuole essere da meno lo United, che schiera Diallo (classe 2002) largo a destra nel tridente con il redivivo Mount e Bruno Fernandes alle spalle di Rashford.

In mezzo al campo la presenza di Mainoo (classe 2005) al fianco di Casemiro non fa nemmeno più notizia, a maggior ragione dopo l’Europeo in cui è arrivato in finale da titolare. Il copione della partita è molto simile a quello di tre mesi fa. La squadra di Guardiola, prevedibilmente, domina il possesso della sfera. Quella di ten Hag, invece, si abbassa (lucida e attenta) sotto la linea del pallone: in attesa della palla buona per ripartire.

Nel secondo tempo le squadre si allungano e la qualità dello United viene fuori. Bruno trova uno splendido gol da fuori area a inizio ripresa, ma la rete viene annullata per fuorigioco. Sul finale di gara Garnacho fulmina Ederson con una rasoiata mancina da fuori area, che sembra mandare in estasi la parte rossa di Manchester.

Evans sbaglia, Akanji no: la vince il Manchester City

Sembra, appunto. Poiché, proprio quando i supporters rossi aspettavano solo il triplice fischio finale, la testa del neo entrato Bernardo Silva (su assist proprio di Bobb) manda la partita ai rigori. Lo stesso portoghese si fa parare il primo rigore da Onana, ma lo United non ne approfitta e poco dopo sbaglia a sua volta con Sancho.

Si va avanti ad oltranza, con il City che addirittura manda il proprio portiere a battere il rigore decisivo. Eravamo sul 4-3 per lo United, con l’ultimo tiro libero della serie principale. Se il City segna si va ad oltranza, altrimenti vincono i cugini. E in una finale, per di più in un derby, Guardiola sceglie Ederson.

Akanji, che segnerà il gol decisivo dopo l’errore di Evans, nel post-partita dirà poi che Ederson è “il miglior rigorista che abbiamo“. C’è da credergli, visto che ha calciato il miglior rigore (per distacco) degli shoot-out.

Chissà se Haaland gliene lascerà qualcuno anche in partita. (ne dubito) Il City inaugura così la stagione di calcio inglese, vincendo l’ennesimo trofeo e dimostrando di essere ancora la squadra da battere.

Premier League

Manchester City, l’era Guardiola verso la fine: Maresca in pole?

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Fernandinho

Secondo The Athletic il tecnico catalano potrebbe lasciare a fine stagione. Il Manchester City valuta l’ex collaboratore come erede ideale.

Pep Guardiola e il Manchester City potrebbero separarsi al termine della stagione. È l’indiscrezione lanciata da The Athletic, che cita fonti interne al club convinte della volontà dell’allenatore catalano di chiudere un ciclo straordinario iniziato nel 2016 e destinato a segnare in profondità la storia dei Citizens. Un percorso senza precedenti che ha visto la vittoria di 6 Premier League, 2 FA Cup, 4 Carabao Cup, 3 Community Shield e soprattutto la Champions League conquistata nel 2023. Sotto la guida di Guardiola, il club di Manchester ha smesso di vivere all’ombra dello United diventando una potenza globale, valorizzando campioni come Kompany, David Silva, Yaya Touré, Agüero e, più recentemente, Rodri.

Chelsea

Enzo Maresca Manager of Chelsea celebrates his sides victory in the Premier League match Tottenham Hotspur vs Chelsea at Tottenham Hotspur Stadium, London, United Kingdom, 8th December 2024 (Photo by Mark Cosgrove/News Images)

Manchester City-Guardiola: rapporto al capolinea?

Tuttavia, i primi segnali di un possibile addio erano emersi già nella scorsa stagione, la più complicata dell’era Guardiola, chiusa lontano dai vertici in Premier, con l’eliminazione agli ottavi di Champions e la sconfitta nella finale di FA Cup contro il Crystal Palace. Il successivo rinnovo fino al 2027, breve e mirato, aveva di fatto lasciato aperta la porta a una separazione anticipata, oggi sempre più concreta.

In parallelo, il Manchester City starebbe già lavorando al futuro. In cima alla lista dei possibili successori ci sarebbe Enzo Maresca, un nome tutt’altro che casuale. L’allenatore italiano conosce bene l’ambiente siccome ha guidato l’Under 23 dei Citizens nella stagione 2020-21 vincendo il campionato e lanciando talenti come Cole Palmer, per poi entrare nello staff di Guardiola tra il 2022 e il 2024. I successi successivi con Leicester e Chelsea, culminati con una Conference League e un Mondiale per club, hanno rafforzato la sua candidatura.

La dirigenza del City vedrebbe in Maresca il profilo ideale per garantire continuità tattica e filosofica, pur inaugurando una nuova fase. Resta però l’ostacolo contrattuale siccome l’italiano è legato al Chelsea fino al 2029, anche se nelle ultime settimane non sono mancate tensioni legate alle critiche ricevute.

Sullo sfondo, come alternativa, prende quota anche il nome di Oliver Glasner, attuale tecnico del Crystal Palace.

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Esteri

Gazientep, Burak Yilmaz cambia agente: addio alla Turchia?

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Serie D

Burak Yilmaz ha scelto il Wasserman Group come nuova agenzia, una mossa strategica che potrebbe influenzare il suo futuro: magari lontano dal Gazientep.

Gazientep

Una Scelta Strategica per Yilmaz

L’allenatore del Gazientep Burak Yilmaz, ex attaccante turco noto per essere stato a un passo dal vestire la maglia della Lazio nel 2012, ha recentemente deciso di affidarsi al Wasserman Group, una delle agenzie di rappresentanza più influenti nel mondo dello sport. Questo cambio di rotta potrebbe segnare un punto di svolta nella carriera del tecnico, aprendo nuove opportunità nel panorama calcistico internazionale. Il Wasserman Group è rinomato per la sua capacità di negoziare contratti vantaggiosi e per la gestione di atleti di alto profilo, il che potrebbe portare Yilmaz a esplorare nuove destinazioni o contratti più remunerativi.

Le implicazioni per il Gazientep

L’ingresso di Burak Yilmaz nel circuito del Wasserman Group non è solo un cambiamento personale, ma potrebbe avere ripercussioni significative anche sul calciomercato degli allenatori. Gli esperti del settore sono già in allerta, considerando che l’agenzia ha la reputazione di orchestrare alcuni dei trasferimenti più rilevanti nel mondo del calcio. Le trattative future di Yilmaz saranno sicuramente seguite con attenzione, poiché il suo nuovo team di rappresentanza potrebbe portare a colpi di scena interessanti: arricchendo ulteriormente le dinamiche del mercato. Il suo club di riferimento “trema”, dato che il tecnico potrebbe anche lasciare il paese.

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Fonte: l’account X di Schira.

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Esteri

È nata una stella? Ratkov fissa un nuovo record in Austria

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Atalanta

Petar Ratkov, nuovo attaccante del Salisburgo, si fa notare per il gol più veloce d’Austria, segnato dopo soli 6 secondi. Il suo idolo è Mitrovic.

Petar Ratkov sta facendo parlare di sé nel mondo del calcio. Il giovane attaccante ha recentemente firmato per il Salisburgo e ha già dato prova del suo talento. Ha infatti segnato il gol più veloce d’Austria, dopo soli 6 secondi dal fischio d’inizio. Un record che lo ha subito lanciato sotto i riflettori.

Chi è Petar Ratkov?

Nato in Serbia, Ratkov ha sempre avuto una grande passione per il calcio. Da piccolo, il suo idolo era l’attaccante serbo Aleksandar Mitrovic, noto per le sue prestazioni con la Fulham e la nazionale serba. Ora, con il suo trasferimento al Salisburgo, Ratkov ha l’opportunità di seguire le orme del suo idolo e di farsi un nome nel mondo del calcio.

Il gol più veloce d’Austria

Il record di Ratkov è stato segnato durante una partita di campionato. Appena dopo il fischio d’inizio, Ratkov ha ricevuto il pallone, ha dribblato alcuni avversari e ha calciato verso la porta, segnando così il gol più veloce d’Austria. Un’impresa che ha subito attirato l’attenzione dei media e dei tifosi.

ratkov

Waving flag with FC Red Bull Salzburg football club logo. Editorial 3D

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Fonte: [Gianluca Di Marzio]

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