Nazionale
Italia, Spalletti: “Dobbiamo raggiungere un livello superiore in fretta”
Il commissario tecnico dell’Italia, Luciano Spalletti, ha parlato ai microfoni di Rai Sport a poche ore dalla seconda amichevole contro l’Ecuador.
Manca sempre meno alla seconda amichevole dell’Italia di Luciano Spalletti negli Stati Uniti. Dopo la vittoria per 2-1 contro il Venezuela, gli azzurri scenderanno in campo a New York per sfidare l’Ecuador.
Il ct della Nazionale ha rilasciato una breve intervista ai microfoni di Rai Sport:
“Dobbiamo raggiungere un livello superiore e dobbiamo fare in fretta. Bisogna fare un passo in avanti rispetto a quello che siamo ora per andare ad affrontare già nelle prime partite gli avversari che ci sono toccati.
E’ un percorso che dobbiamo fare, ma dato che non ci vediamo tutti i giorni come in un club, abbiamo poco tempo per lavorare e approfondire, quindi bisogna fare delle sintesi veloci. L’accoglienza dei tifosi? Ci dà molta responsabilità, ma nello stesso tempo ci carica di forza”.
Spalletti continuerà sulla strada degli esperimenti: Vicario tra i pali, Bellanova quinto di centrocampo a destra. Raspadori dovrebbe essere l’unica punta.
Nazionale
Martedì Italia-Turchia: scelto l’arbitro dell’amichevole
L’Italia di Luciano Spalletti inizierà martedì il breve periodo di amichevoli in vista della prima gara di Euro2024, in programma il prossimo 15 giugno.
Continua il programma di avvicinamento dell’Italia di Luciano Spalletti ad Euro2024. Gli azzurri incominceranno a scaldare i motori martedì 4 giugno nell’amichevole organizzata con la Turchia di Vincenzo Montella.
Appuntamento al Dall’Ara di Bologna alle 21:00 per la sfida contro il tecnico italiano.
L’UEFA, a due giorni di distanza dalla gara, ha rese note le designazioni arbitrali. A dirigere il match tra gli azzurri e la Turchia ci sarà l’austriaco Sebastian Gishamer. A fargli compagnia per l’amichevole ci saranno i connazionali Andreas Heidenreich e Santino Schreiner, mentre quarto uomo ci sarà il nostro Antonio Rapuano.
Il match contro Le Mezzelune sarà il primo dei due impegni prima di volare in Germania per Euro2024. La seconda amichevole è in programma il 9 giugno ad Empoli contro la Bosnia Erzegovina.
Nazionale
Italia, Calafiori: “La svolta a Basilea, ma non fu una mia scelta. Su Motta…”
Il centrale di difesa della Nazionale Italiana e del Bologna, Riccardo Calafiori, è stato protagonista nel terzo giorno di ritiro a Coverciano.
Riccardo Calafiori, difensore del Bologna e della Nazionale Italiana, è intervenuto in conferenza stampa soffermandosi sulla sua giovane carriera, partendo dal trasferimento al Basilea dalla Roma fino alla straordinaria stagione con il club di Saputo, culminata con l’accesso alla prossima edizione della Champions League.
A conferma della sua grande annata, Spalletti lo ha inserito nella lista dei 29 pre-convocati in vista di Euro2024, raggiungendo così la prima chiamata in Nazionale maggiore.
Italia, le parole di Calafiori
Un anno fa stavi andando a Basilea, oggi sei qui. Cosa è successo?
“Sono accadute tantissime cose, ci sarebbero tantissime cose da elencare. Ma il miglioramento più grande è stato quello fatto dal punto di vista mentale, ho ragionato come se non fosse cambiato nulla dal Basilea alla Serie A, seppure quello italiano è un campionato molto più competitivo. Mi sono impegnato tantissimo”.
Cosa ti ha dato il Basilea? Similitudini tra l’Italia e il Bologna?
“Quella di Basilea non fu una scelta propriamente mia, fui quasi obbligato perché era l’unica squadra rimasta e fui costretto ad andare lì. Però dal primo giorno mi sono ricreduto, lì ho trovato quella continuità che mi è sempre mancata giocando trenta partite. Sì, c’è qualcosa di simile con Thiago: non è tanto importante in questa Italia chi occupa certi spazi, ma che vengano occupato nel modo e nel momento giusto”.
Sei un giocatore molto duttile, ti sta servendo anche in Nazionale? Cosa ti ha dato Bologna da un punto di vista delle emozioni?
“Sì, ci sono similitudini tra i due approcci, l’esigenza del calcio di adesso è quella di andare in questa direzione, si cercano questi movimenti per non dare punti di riferimento. A Bologna posso dire solo grazie, fin dal primo giorno abbiamo vissuto un’atmosfera bellissima, l’ultima partita contro la Juventus è stata incredibile e non mi aspettavo così tanta gente quando abbiamo girato la città col pullman, anche perché era una qualificazione in Champions, non un trofeo”.
Avresti potuto fare lo stesso percorso senza andare a Basilea?
“Sono successe una serie di cose e poi è andata così… non punto il dito contro nessuno. Con Mourinho all’inizio ho anche giochicchiato, poi sono andato al Genoa ed è andata male. Nel frattempo a Roma sono salite le quotazioni di altri giocatori, è emersa la possibilità Basilea e sono andato lì”.
Hai parlato al passato della festa a Bologna. E’ perché andrai via?
“Ho parlato al passato perché i festeggiamenti sono finiti. Sul futuro ora non ci penso: siamo in Nazionale, vorrei godermi questa prima convocazione, ce la metterò tutta per andare all’Europeo. Vorrei concentrarmi su questo”.
Che estate sarà questa per te? Cosa vorresti portare da Bologna a questa Nazionale?
“Sono contentissimo di tutto ciò che sta accadendo, è una soddisfazione enorme essere qui, un sogno che si avvera. Da Bologna porterei la serenità, la tranquillità, quel divertimento che è fondamentale per fare questo lavoro”.
Cambia giocare centrale o terzino?
“Cambia tutto da terzino a centrale, la visione della palla e anche lo spazio da occupare. Per il resto, a tre o a quattro non cambia molto”.
Che effetto ti fa essere al centro di un’asta internazionale?
“Il segreto è quello usato tutta la stagione, ovvero non cambiare nulla rispetto all’approccio avuto fin dai tempi di Basilea, sono sempre lo stesso calciatore”.
Pensavi potesse finire la tua carriera dopo l’infortunio? Ti piacerebbe tornare alla Roma?
“Ormai dall’infortunio sono passati sei anni, ma la mia reazione è sempre stata quella di tornare in campo, non ho mai pensato che avrei smesso. Sul mercato non rispondo: coi miei ex compagni ho un bellissimo rapporto, sono cresciuto lì e sono stato molto bene, questo lo posso dire”.
Ci sono tanti giocatori con poca esperienza in Nazionale
“La squadra che ha vinto l’Europeo è cambiata parecchio e questo credo possa essere un punto di forza, l’innocenza di essere giovani e non pensare troppo credo possa essere un punto di forza”.
Ti senti centrale in questa Nazionale anche se non hai ancora debuttato?
“Saper fare due ruoli, la duttilità credo sia un punto a mio favore. Poi vorrei avere la tua sicurezza sul fatto di andare all’Europeo: non sono così sicuro, ma mi alleno tutti i giorni per questo”.
Dove hai visto la finale dell’ultimo Europeo?
“Di quell’Europeo ho un ricordo bellissimo. Ero a casa con la mia famiglia, con amici, poi sono uscito in piazza a festeggiare. In quel momento, non mi aspettavo minimamente di ritrovarmi qui nell’Europeo successivo”.
Quanto ti aiutò Raiola nel tuo momento più difficile?
“E’ stato fondamentale. Con lui mi sono visto poche volte, ma quando c’era da aiutare era sempre il primo. Fu lui il primo a consigliarmi l’operazione negli Stati Uniti, non fu una scelta facile ma gli diedi retta e alla fine è andata bene così. E’ stato fondamentale”.
Una cosa che accomuna Motta e Spalletti?
“Sono entrambi meticolosi. Cercano di migliorarti sempre, non accettano alcun errore”.
Sei più un costruttore goleador o vuoi diventare un centrale più tignoso alla Chiellini?
“Ho tanti punti di forza ma altrettante cose che devo migliorare. Credo sia difficile arrivare a marcare un attaccante come Chiellini, da quando sono nato credo sia stato il numero uno in assoluto. Ho tanto da imparare da lui, ma devo migliorare anche in fase di possesso”.
Come ti sembra l’atmosfera attorno a questo gruppo?
“Si sente che c’è qualcosa di speciale, molti li conosco e molti li sto conoscendo adesso. Siamo uniti”.
La parola libero ti dice qualcosa? Scirea o Baresi…
“Come nomi sì, ma non li ho visti giocare. Però il calcio oggi è molto diverso da allora, non si possono comparare le due cose”.
Nazionale
Acerbi k.o. alla vigilia del raduno a Coverciano: le sue condizioni
Alla vigilia del raduno di Coverciano, antipasto degli Europei che l’Italia giocherà da Campione in Carica, si è fermato Acerbi.
Si ferma Acerbi: le sue condizioni e l’eventuale sostituto
Il difensore dell’Inter, Francesco Acerbi, si è fermato, a un giorno dal raduno di Coverciano, per un principio di pubalgia. A rivelarlo è il sito ufficiale della Nazionale Italiana, che per il momento non inserisce il centrale nerazzurro nella lista dei ventisette calciatori chiamati da Luciano Spalletti.
Neanche il suo eventuale sostituto (pre-allertato Federico Gatti) figura nella lista dei convocati, il ché è sintomatico del fatto che sia il tecnico di Certaldo sia il suo staff tecnico vogliano assicurarsi dello stato fisico dell’ex-difensore centrale della Lazio prima di prendere una decisione definitiva.
Qualora non dovesse farcela, il difensore della Juventus verrebbe chiamato al suo posto. L’unico altro assente è Giorgio Scalvini, che raggiungerà i suoi compagni a Coverciano il 3 Giugno. Questo perché domenica si giocherà il recupero della 29esima giornata di Serie A, che vedrà l’Atalanta contrapposta alla Fiorentina.
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