Nazionale
Ecuador-Italia, formazioni ufficiali: sorpresa Bellanova, Raspadori punta

Ecuador-Italia: L’Italia continua il proprio percorso di avvicinamento agli Europei che si terranno questa estate in Germania.
L’Italia questa sera, alle ore 21:00, affronterà l’Ecuador alla Red Bull Arena di Harrison. Qualora vi stese chiedendo come mai la Nazionale Italiana abbia disputato due amichevoli sul suolo americano, la domanda è lecita quanto scontata la risposta. Per gli stessi motivi per cui ha accettato di far disputare la Supercoppa Italiana in Arabia Saudita. Le amichevoli spesso vengono percepite come “inutili”, ma non lo sono affatto.
Spesso si dimentica che queste partite sono l’ultimo test in vista degli Europei che si terranno questa estate in Germania e quindi sono anche l’ultima occasione per testare sul campo la squadra. Per quanto non ci possa essere ancora nulla di definitivo, la squadra che scenderà in campo questa sera ha buone possibilità di essere (quantomeno in parte) lo starting eleven con il quale i Campioni d’Europa si presenteranno in Germania.
Contro il Venezuela Spalletti ha varato una difesa a tre che con ogni probabilità sarà il sistema di riferimento dell’Italia ai prossimi Europei. Retegui, autore di una doppietta, ha ottime chance di essere il centravanti dell’Italia ai prossimi Europei. Vicino a lui si cercherà un’alternativa (probabilmente Raspadori che è considerato “il centravanti di Spalletti“) a Chiesa, sempre meno a suo agio da punta di associazione.
In mezzo al campo Jorginho è entrato molto bene contro i venezuelani. Da super-sub è stato un vero e proprio game changer e chissà che non possa ritagliarsi un posto in cabina di regia ai prossimi Europei, soprattutto se l’alternativa dovesse essere rappresentata da un Locatelli mai realmente calato nel ruolo di metodista davanti alla difesa. Sul mezzo sinistro (Barella) non ci sono grossi dubbi. La maglia che rimane se la giocheranno proprio il centrocampista bianconero, che potrebbe essere riportato nel suo ruolo naturale di mezz’ala con l’inserimento in pianta stabile del regista dell’Arsenal, e l’altra mezz’ala azzurra dell’Inter: Davide Frattesi.
In difesa grossi dubbi non ce ne sono. Donnarumma difenderà la porta azzurra, nonostante la prima stagione in Premier League di Vicario avrebbe merito una scelta meno “politica” dal tecnico di Certaldo. Pochi dubbi anche sulla retroguardia a tre, dove dovrebbe essere confermato Di Lorenzo sul centrodestra con Scalvini o Buongiorno al centro. Questa sera ci sarà Bastoni e agli Europei è impensabile che resti fuori.
Impensabile anche lasciare fuori questo Di Marco, che si giocherà il posto con Udogie, mentre sulla destra potrebbe essere confermato Cambiaso qualora Spalletti non dovesse optare per una scelta “coraggiosa” ovvero di arretrare Chiesa a tutta fascia. Comunque vada a finire, poiché il risultato in queste partite ha una importanza relativa, Ecuador-Italia ci dirà un indizio su che squadra vedremo agli Europei.
Ecuador-Italia, le scelte ufficiali dei due tecnici
ECUADOR (3-4-3): Dominguez; Ordonez, Arboleda, Realpe; Ortiz, Gruezo, Cifuentes, Minda; Yeboah, Caicedo, Sarmiento. CT Sanchez Bas.
ITALIA (3-4-2-1): Vicario; Darmian, Mancini, Bastoni; Bellanova, Barella, Jorginho, Dimarco; Zaniolo, Pellegrini; Raspadori. CT Spalletti.
Nazionale
Fiorentina, Kean: “Aspiro a vincere la Coppa con l’Italia. La paternità mi ha trasformato”

Moise Kean, attaccante azzurro della Fiorentina, si racconta in una recente intervista, parlando di calcio, musica e paternità.
Moise Kean: tra calcio, musica e paternità
Moise Kean sta vivendo la sua miglior stagione in Serie A. L’attaccante della Fiorentina, sotto la guida di Raffaele Palladino, sta trascinando la squadra con i suoi 16 gol in Serie A. Il recente impatto con la maglia della Nazionale italiana ha inoltre alimentato la rimonta contro la Germania, grazie alla sua doppietta.
Kean ha rivelato i suoi pensieri in un’intervista a Vivo Azzurro TV, parlando di Nazionale, ricordi d’infanzia, album rap e molto altro. “La Nazionale mi ha fatto vivere momenti davvero emozionanti, soprattutto nel 2006”, ha esordito l’attaccante classe 2000, ex Juventus. “Avevo sei anni, sono sceso in piazza a festeggiare, ho visto la gente quanto ci teneva e lì mi sono detto: vorrei far vivere queste emozioni, è una cosa bellissima”.

MOISE KEAN E GIACOMO RASPADORI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La musica e la paternità: nuovi stimoli
Oltre al calcio, Moise Kean si dedica attivamente anche alla musica e di recente è diventato padre. “Mi ha cambiato tantissimo. Mi ha dato più motivazione in quello che faccio, tante cose che facevo prima non posso più farle. Ho qualcuno che mi guarda 24 ore su 24”, ha dichiarato riguardo all’essere diventato genitore.
Quanto alla musica, più precisamente al rap, a dicembre 2024 ha fatto uscire il suo album “Chosen”. “Voglio lasciare un messaggio: se sei bravo a fare una cosa, o anche due, perché non farla. Trovo tempo per scrivere un po’ dappertutto, nei viaggi in trasferta o a casa dopo l’allenamento. Mi calma tantissimo e mi rende felice: esprimere tutto in un testo è bello e rilassante. La mia famiglia è sempre stata basata su sport e musica”.
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Fonte: [Gianluca Di Marzio]
Nazionale
Italia, Ranking Fifa aggiornato: la nuova posizione degli azzurri

La Fifa tramite i propri canali ufficiali ha pubblicato un aggiornamento sul ranking per le nazionali dopo la Nations League
Italia, la nuova posizione nel Ranking

LA FORMAZIONE DELL’ ITALIA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La Fifa tramite i propri canali ufficiali ha aggiornati il ranking dopo l’ultima pausa della nazionali. La nazionale allenata da mister Spalletti rimane in nona posizione nonostante l’uscita dalla Nations League, da segnalare il soprasso al secondo posto della Spagna ai danni della Francia:
di seguito la classifica completa:
- Argentina – 1886.16
- Spagna – 1854.64
- Francia – 1852.71
- Inghilterra – 1819.2
- Brasile – 1776.03
- Paesi Bassi – 1752.44
- Portogallo – 1750.08
- Belgio – 1735.75
- Italia – 1718.31
- Germania – 1716.9
Nazionale
Passaporto Ematico: dopo oltre un decennio ‘spunta’ un documento di Stefano Borgonovo

Un grande di nome Stefano Borgonovo. “Male non fare, paura non avere”. Questo non è solo un detto popolare. È una guida morale. È ciò che ci ha lasciato Stefano Borgonovo, insieme al coraggio di guardare in faccia la realtà, senza timori e senza più silenzi. Dopo oltre 10 anni, è stato reso pubblico un documento dedicato al passaporto ematico di Stefano Borgonovo. Stiamo parlando dell’ex giocatore di Milan, Como, Fiorentina e Sambenedettese, classe 1984.
Nel 2008 aveva anche dato vita alla Fondazione Stefano Borgonovo Onlus impegnata nella ricerca per vincere la SLA da cui egli stesso era affetto. Ora, proprio questo documento viene reso pubblico dalla Fondazione Fioravante Polito di Santa Maria di Castellabate (Salerno). Fondazione molto attiva, che da anni scende in campo sotto il segno della prevenzione e della salute dei giocatori. Di seguito vogliamo svelare il contenuto di questo documento firmato proprio da Stefano Borgonovo, datato febbraio 2011.
STEFANO BORGONOVO: UN MESSAGGIO DI ASSOLUTO RILIEVO
Nel suo messaggio, scritto nel 2011, ci invitava con forza a fare qualcosa di concreto. A non dimenticare. A non voltare lo sguardo.
Serve un gesto chiaro: dotare ogni atleta di un passaporto ematico. Un documento clinico completo, digitale, consultabile e aggiornato costantemente, in cui annotare ogni trauma, ogni intervento, ogni farmaco somministrato nel corso della carriera sportiva. Dalla più semplice contusione alle operazioni chirurgiche, fino alle cure farmacologiche croniche.
Ma non basta. Serve introdurre l’obbligo di visite cardiologiche approfondite e cicliche. Non una semplice visita sportiva annuale, ma analisi dettagliate del cuore, degli apparati interni e delle funzionalità organiche.
Serve fare prelievi del sangue periodici, completi e mirati, per monitorare ogni possibile anomalia, squilibrio o danno collaterale provocato da allenamenti intensivi, da integratori o, in casi peggiori, da pratiche non trasparenti. Tutto questo non è solo un dovere medico. È una responsabilità etica. È un gesto d’amore verso gli atleti, verso i giovani, verso la vita. Facciamolo per i nostri figli. Facciamolo per noi stessi. E diamo finalmente un senso alle troppe scomparse premature che hanno colpito il mondo dello sport.
Non c’è più tempo per aspettare. Nella foto il Presidente Fondazione Polito Davide Polito. Con lui ci vogliamo complimentare, ancora una volta, per la consueta disponibilità e per le sue illustri iniziative. Sotto un video (fonte YouTube) su un recente evento in tema di passaporto ematico (che è stato sostenuto di recente, tra gli altri, da Edoardo Bove).

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