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Ecco perché il Leicester ha lasciato andar via Casadei
E’ finalmente chiaro perché il Leicester City abbia deciso di rimandare Casadei a Londra e di terminare anzitempo il prestito.
Ndidi, recupero lampo: le condizioni
Quando Casadei è stato improvvisamente richiamato dal suo prestito ed è tornato al Chelsea, ne sono rimasto (come, credo, tutti) molto sorpreso. Con l’infortunio di Ndidi, i cui tempi di recupero erano stati inizialmente stimati attorno ai tre mesi, per l’ex-Inter si spalancavano le porte di un’attesa titolarità
Ora, però, il reale quadro della situazione è emerso, grazie all’intervista che lo stesso centrocampista nigeriano ha concesso ai microfoni di Sky Sports UK nella copertura televisiva che l’emittente aveva concesso al big match fra la capolista (il Leicester di Enzo Maresca) e la prima inseguitrice: l’Ipswich.
❝L’infortunio? Sto recuperando bene. Sono passate due settimane da quando mi sono operato e le cose vanno per il meglio. Fortunatamente in due settimane dovrei tornare in campo ed essere pronto per giocare.❞
Si pensava che Ndidi non sarebbe tornato in campo prima di Aprile, ma il suo recupero lampo avrebbe di fatto rimandato Casadei in panchina. Il nigeriano è un giocatore fondamentale negli schemi di Maresca, tanto da aver giocato da titolare 17 delle 21 partite in cui è stato a disposizione.
Le parole di Pochettino su Casadei
Visto il principio di emergenza che il reparto di centrocampo del Chelsea sta affrontando in queste settimane, come il sottoscritto aveva già anticipato nei giorni scorsi, i blues hanno pensato che il centrocampista italiano sarebbe stato più utile sulla loro panchina che su quella delle foxes.
A testimoniarlo le parole pronunciate dal tecnico dei londinesi, Mauricio Pochettino, nei confronti di Casadei, che di fatto chiudono le porte a una nuova cessione in prestito come preannunciato dal sottoscritto.
❝Abbiamo bisogno di valutarli entrambi. (lui e Diego Moreira, altro giocatore che il Chelsea ha richiamato dal prestito n.d.r.) Sono appena tornati dal prestito ed entrambi hanno un ottimo potenziale. Sicuramente faranno parte della prima squadra e poi, settimana per settimana, decideremo se impiegarli o meno. Penso che il loro ritorno sia una buona cosa per noi, dato che eravamo in difficoltà a causa dei tanti infortuni e quindi abbiamo pensato che richiamare alcuni giocatori dai loro prestiti fosse la cosa migliore.
Casadei è stato fantastico al Leicester. Ha giocato molto bene, ma la cosa non mi sorprende perché anche con noi nella pre-stagione aveva fatto altrettanto bene. E’ stato difficile per noi salutarlo in questi sei mesi, ma ora è tornato e potrà darci una grande mano in Premier League.❞
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Napoli, altri due nomi per sostituire Victor Osimhen
Con l’enigma dell’allenatore ormai prossimo alla conclusione, il Napoli sta già pensando al sostituto di Osimhen. Due nuovi nomi aggiunti alla lista.
Il Napoli vuole ripartire dopo un’annata estremamente complicata.
La svolta è davvero vicina, con la firma di Antonio Conte che sembra questione di giorni.
Il mister salentino ha posto il veto su alcuni giocatori che dovranno rimanere nel nuovo organico, ma non si opporrà alla partenza di Victor Osimhen.
Il nigeriano ha già la valigia pronta. Su di lui ci sono il PSG, diverse squadre della Premier e anche delle sirene arabe.
Con la sua cessione la squadra azzurra avrà un cospicuo tesoretto da mettere a disposizione del nuovo tecnico.
A quanto riportato da diverse fonti nazionali, Conte ha già tracciato l’identikit del nuovo attaccante.
Il sostituto di Osimhen, infatti, sarà un giocatore molto forte fisicamente, bravo a legare il gioco ma che sappia anche fare reparto da solo.
Il nome più insistente in questo periodo è, ovviamente, quello di Romelu Lukaku, vero e proprio pupillo del tecnico leccese.
Tuttavia, il profilo del belga non corrisponde a quello ricercato dalla società azzurra.
I partenopei vogliono un giocatore giovane e con uno stipendio in linea con i parametri imposti dal presidente De Laurentiis.
Napoli, si puntano Gyokeres e Strand Larsen
Ecco quindi che nelle ultime ore hanno guadagnato terreno due nomi: Viktor Gyokeres e Jorgen Strand Larsen.
Il primo ha concluso una stagione da sogno allo Sporting Lisbona, segnando 43 gol in 49 partite.
Per l’attaccante svedese, però, ci sarebbe da battere una folta concorrenza.
Le prestazioni di quest’anno l’hanno portato sotto la lente d’ingrandimento di tutti i top club europei.
Inoltre la squadra portoghese inserì nel suo contratto una clausola di ben 100 milioni di euro: cifra proibitiva per i partenopei.
Strand Larsen, invece, è molto più accessibile.
Il gigante norvegese ha concluso il campionato spagnolo con 13 reti segnate, contribuendo significativamente alla salvezza del Celta Vigo.
Le caratteristiche sono proprio quelle indicate da Conte e il suo valore (circa 20 milioni secondo Transfermarkt) è perfettamente in linea con le idee della società.
Sicuramente il Napoli non acquisterà il nuovo attaccante prima della partenza di Osimhen, ma intanto la strada è già tracciata.
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Di María è stato di nuovo minacciato dai narcotrafficanti
Ángel Di María, ex Juventus ora al Benfica, aveva già ricevuto minacce a Rosario: la sua città natale e dove risiede la sua famiglia.
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Di María preso ancora di mira
Un cartello minatorio era già stato lasciato davanti al loro complesso residenziale. Il cartello lo avvertiva di non tornare in città, altrimenti un familiare sarebbe stato ucciso.
Ángel Di María aveva un sogno: finire la sua carriera calcistica al Rosario Central. Lo aveva dichiarato pubblicamente dopo la Copa America, annunciando il suo ritorno al calcio argentino dopo aver lasciato il Benfica.
Di María, l’ultima minaccia dai narcotrafficanti
L’ultimo episodio avviene proprio in una stazione di servizio a Rosario, dove è stato trovato un pezzo di carta con la scritta. “Ti aspettiamo Di María: il popolo di Rosario”. Questo è accaduto dopo che due individui incappucciati, a bordo di una motocicletta, hanno sparato colpi contro la stazione di servizio. Hanno successivamente lasciato il biglietto contro il campione del mondo argentino.
Prima di questo episodio, un murales dedicato al giocatore nel club del suo quartiere aveva subito danni. Hanno scritto sulla sua immagine: “Pensi ancora di tornare?” in riferimento alle sue dichiarazioni dopo l’eliminazione del Rosario Central dalla Copa Libertadores: torneo che Di María sperava di disputare.
“Di’ a tuo figlio Angel di non tornare più a Rosario, altrimenti provocheremo caos uccidendo un parente. Nemmeno Pullaro (il governatore della provincia di Santa Fe) potrà proteggerlo. Non usiamo foglietti di carta, lanciamo piombo e morte” è stato uno dei vari messaggi minacciosi ricevuti dal giocatore prima di questi ultimi due incidenti.
Le risposte del Rosario Central
Il Rosario Central ha emesso un comunicato ufficiale per condannare tutte le minacce ricevute dal giocatore.
“Hanno ferito, danneggiato e minato non solo la reputazione del club, ma anche il nostro successo sportivo e l’economia”.
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Hellas Verona, chi sono i possibili sostituti di Baroni
Nonostante il rinnovo automatico scattato con la salvezza, Marco Baroni potrebbe lasciare l’Hellas Verona. Gli scaligeri pensano ai sostituti.
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Baroni riflette sul futuro
Marco Baroni l’ha fatto di nuovo.
Dopo la grandissima salvezza ottenuta con il Lecce la scorsa stagione, quest’anno è riuscito a salvare anche l’Hellas Verona.
Eppure sembra ieri che moltissimi addetti ai lavori, dopo la rivoluzione di gennaio, davano già per spacciati gli scaligeri.
Gli uomini di Baroni hanno sudato e lottato fino all’ultimo secondo per guadagnarsi la permanenza nella massima serie.
L’allenatore toscano si è messo in mostra con un gioco efficace e offensivo, fatto di riaggressione e recupero alto.
Con la salvezza, nel suo contratto è scattato il rinnovo automatico per un altro anno.
Tuttavia, il suo rapporto con l’Hellas potrebbe interrompersi già tra pochi giorni.
Hellas Verona, senza accordo sarà addio a Baroni
Diverse squadre del nostro campionato sono pronte a ingaggiare Baroni: Cagliari e Monza su tutte.
Il tecnico, dal canto suo, vorrebbe un progetto tecnico che in futuro gli consenta di lottare per qualcosa in più della salvezza.
Nei prossimi giorni è previsto un incontro tra l’allenatore e il ds del Verona Sogliano.
Quest’ultimo, pochi giorni fa, ha dichiarato che la scelta spetterà solo al tecnico.
La società scaligera non si opporrebbe a una sua partenza.
Per questo la dirigenza ha già iniziato a sondare i possibili sostituti.
Hellas Verona, 5 nomi per la panchina
La lista del Verona è ridotta a 5 nomi.
Il primo è Filippo Inzaghi, che quest’anno ha vissuto una breve parentesi alla Salernitana.
Il nome più roboante è Gennaro Gattuso, ma quest’ultimo preferirebbe guidare una squadra che possa competere per l’Europa.
Quello più intrigante, ma anche rischioso, è Massimo Donati, che tanto bene ha fatto al Legnago negli ultimi due anni.
Gli ultimi nomi sono di due tecnici che quest’anno si sono messi in mostra in Serie B: Alberto Aquilani e Alessandro Nesta.
Il primo è stato accostato insistentemente alla Fiorentina nelle ultime settimane.
Sulle tracce del secondo, dopo l’ottimo campionato con la Reggiana, ci sono Monza, Palermo e Venezia.
Per adesso nessun affondo, ma solo sondaggi esplorativi.
L’Hellas Verona aspetta la decisione di Baroni.
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