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All Eyes On Me – il focus sul 18° turno di Premier League

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All Eyes On Me

Nuovo appuntamento con All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League. Di seguito il resoconto dettagliato della diciottesima giornata del campionato più seguito al mondo.

Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aurea di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.

Diciottesimo turno: Aston Villa fermato sul pari dallo Sheffield, ok il Tottenham. Tutto invariato tra Liverpool e Arsenal.

All Eyes On Me

LIVERPOOL 1-1 ARSENAL (4′ Gabriel, 29′ Salah)

Distanze invariate tra le prime due della classe che battagliano fino all’ultima goccia di sudore ma non riescono ad avere la meglio in un match intenso, arricchito da grandi spunti e polemiche arbitrali.

I Gunners si portano immediatamente in vantaggio con l’incornata di Gabriel, al primo gol stagionale, bravo nello sfruttare la fallace marcatura di reparto degli avversari mettendo alle spalle di Alisson il piazzato dalla trequarti calciato da Odegaard (terzo assist in campionato). La risposta dei Reds, dopo lo spauracchio del raddoppio targato Gabriel Jesus, non tarda ad arrivare: Salah prima spreca da posizione favorevole, poi da posizione decentrata salta di netto Zinchenko, rientra sul mancino e trafigge sul primo palo Raya firmando il dodicesimo gol in campionato, sfruttando il cinquantasettesimo assist in carriera di AlexanderArnold.

Dopo l’1-1 si susseguono episodi che rischiano di alterare equilibri e risultato: gli ospiti spaventano ancora il Liverpool con una colossale opportunità a porta semi-sguarnita fallita da Martinelli, mentre l’undici di Klopp perde per infortunio Luis Diaz (probabilmente nulla di grave) sostituito da Elliott che colpisce un palo esterno a metà ripresa, e Tsimikas (possibile rottura della clavicola) rilevato da Gomez che lambisce il palo lungo con un tiro a giro al tramonto del primo tempo.

I Reds sfiorano i tre punti nel finale con il mortifero contropiede, scaturito da un corner avversario, guidato da Salah e concluso incredibilmente sulla traversa da AlexanderArnold. Nel post-gara Klopp si scaglia contro il Var per la mancata concessione di un rigore piuttosto evidente per il tocco di mano di Odegaard sul tentativo di dribbling di Salah; episodio che fa il paio con la rete annullata a Luis Diaz nel match contro il Tottenham per un fuorigioco inesistente.

Il Liverpool, ancora orfano di Mac Allister e Robertson e reduce dal sonoro 5-1 rifilato al West Ham in settimana valso l’accesso alle semifinali di Coppa di Lega, impatta sul secondo pari consecutivo in campionato dopo lo 0-0 casalingo con il Manchester United e resta a -1 da un Arsenal che può comunque ritenersi soddisfatto del punto ottenuto che gli consente di conservare la vetta in solitaria.

ASTON VILLA 1-1 SHEFFIELD UNITED (87′ Archer, 97′ Zaniolo)

Si interrompe con un pareggio acciuffato in extremis contro l’ultima in classifica la striscia di quindici successi interni consecutivi dell’Aston Villa, che crea, non concretizza e rischia la beffa.

Gli attacchi dei padroni di casa, schierati con l’inedita coppia centrale KonsaLenglet e con Ramsey a comporre la linea mediana insieme a Douglas Luiz viste le contemporanee assenze di Kamara e Tielemans, si rivelano intensi già dalle prime battute del match. Tra il 10′ e l’11’ la costante pressione a cui viene sottoposto lo Sheffield United si tramuta in due potenziali episodi da rigore (spinta plateale di Vini Souza su Watkins e trattenuta di Trusty su Konsa) giudicati regolari dall’arbitro Taylor.

La produzione offensiva dei Villans si arricchisce con il passare dei minuti: prima Diaby, sulla repentina verticalizzazione di Bailey, sbatte su Foderingham e successivamente lo stesso Konsa manda alto di testa da corner a pochi metri dalla porta avversaria. Il tanto agognato vantaggio arriverebbe al 62′ con Bailey, già decisivo nella gara vinta con il City, se non intervenisse il Var per annullarlo a causa di una trattenuta di Ramsey su Foderingham sugli sviluppi di un angolo battuto qualche istante prima.

Imprecisione, molte energie spese ed un pizzico di sfortuna fanno staccare la spina all’undici di Emery per una decina di minuti che si rivelano fatali: le Blades si rendono pericolose con la conclusione potente da fuori di Norwood bloccata da Martinez e con il cross di Lowe quasi deviato nella propria porta da Konsa, prima di mettere a segno lo 0-1. La firma sul vantaggio ospite è del 10 biancorosso Cameron Archer, cresciuto nelle giovanili dell’Aston Villa e pagato 22 milioni dallo Sheffield in estate proprio al club di Birmingham, che corregge in porta da due passi l’assist di Hamer.

Proprio quando i padroni di casa sembrano non averne più, però, risorgono con il colpo di testa di Zaniolo, subentrato a Diaby all’82’, che al settimo minuto di recupero dei nove assegnati prende il tempo a Foderingham proteso in uscita sul cross dalla trequarti di Douglas Luiz, trovando finalmente la prima gioia in carriera in Premier League.

I Villans possono, dunque, focalizzarsi sul bicchiere mezzo pieno pur non avendo sfruttato del tutto lo scontro diretto tra Liverpool e Arsenal, mentre all’undici di Wilder resta il rammarico di non aver portato a casa tre punti vitali per la salvezza.

TOTTENHAM 2-1 EVERTON (9′ Richarlison, 18′ Son, 82′ André Gomes)

Batte un colpo fortissimo il Tottenham nelle zone alte della classifica piegando, seppur a fatica, l’Everton, portandosi a -4 dal primo posto.

Gli Spurs indirizzano la gara nei primi diciotto minuti con Richarlison, terzo centro nelle ultime quattro e più classico dei gol dell’ex sul cross basso di Brennan Johnson, e Son, bravo a risolvere una mischia in area di rigore mettendo alle spalle dell’incolpevole Pickford il suo undicesimo gol in questo campionato. Dopo il raddoppio, però, l’undici di Postecoglu, costretto a fare a meno degli squalificati Bissouma e Udogie oltre che ai cronici infortunati, si accomoda eccessivamente sul risultato lasciando campo agli ospiti.

Le prime avvisaglie in questo senso arrivano già nei minuti finali del primo tempo con Vicario che sventa i tentativi minacciosi di CalvertLewin e Harrison dal limite dell’area, e proseguono con la rete annullata con l’ausilio del Var al 9 dei Toffees ad inizio ripresa per un precedente fallo del rientrante André Gomes, subentrato all’infortunato Gueye al 24′, su Emerson Royal.

Il forcing degli ospiti viene interrotto solamente dal miracolo di Pickford su Kulusevski e tradotto finalmente e meritatamente in gol dal potente destro in diagonale proprio di André Gomes, alla prima presenza stagionale, sul corner calciato da Garner. Il finale di match è ancora a forte tinte blu con Vicario prima chiamato alla paratissima su Danjuma e poi fortunato al 95′ sulla traversa colpita sempre dall’altro ex della partita.

Terza vittoria consecutiva, dunque, per il Tottenham che scavalca momentaneamente il Manchester City e mette nel mirino Liverpool e Aston Villa. Gli Spurs saranno di scena a Brighton nel prossimo turno e chiuderanno l’anno in casa contro il Bournemouth.

Dopo quattro successi di fila cade immeritatamente, invece, l’Everton dopo la sfortunata eliminazione ai calci di rigore contro il Fulham nei quarti di Coppa di Lega. All’undici di Dyche resta, però, la grande consapevolezza di essere in possesso delle giuste qualità attitudinali per mettere in difficoltà chiunque, propedeutica anche in vista della prossima giornata in cui a Goodison Park arriverà il Manchester City.

WEST HAM 2-0 MANCHESTER UNITED (72′ Bowen, 78′ Kudus)

Passa il West Ham al London Stadium nello scontro diretto in zona Europa League contro il Manchester United nel segno dei propri leader.

Gli Hammers bissano il netto successo con il Wolverhampton di settimana scorsa costringendo il Manchester United all’ottava sconfitta in campionato e completando l’operazione sorpasso in classifica. Poche emozioni nel primo tempo dove sono i Red Devils a rendersi pericolosi con Garnacho ipnotizzato da Areola nell’uno contro uno e Mainoo, schierato nuovamente titolare al fianco di McTominay, che impensierisce il portiere francese con un tiro da fuori.

Nella ripresa i padroni di casa si scuotono, probabilmente dopo la scarica di adrenalina ricevuta negli spogliatoi dell’ex di turno Moyes, e già nei primi minuti mettono in difficoltà Onana con due tentativi di Bowen. Gli ospiti, costretti ad adoperare dall’inizio anche il giovanissimo centrale di difesa Kambwala viste le contemporanee defezioni di Varane, Lindelof, Maguire e Lisandro Martinez, mettono la testa fuori dal guscio solo in un’occasione targata Shaw che per poco non costringe Zouma all’autogol nel tentativo di anticipare il tap-in di Garnacho.

Il vantaggio dei beniamini di casa arriva al 72′ e la firma è quella d’autore: Jarrod Bowen capitalizza il poetico suggerimento di Paquetà per l’undicesima rete personale in questa Premier, sfruttando anche il rimpallo favorevole sull’uscita bassa di Onana. Dopo appena sei minuti ci pensa l’altro leader tecnico a chiudere i conti; Kudus, smarcato ancora dal filtrante di Paquetà sulla sbavatura di Mainoo a centrocampo, fulmina Onana con un diagonale destro imprendibile per il sesto acuto nel torneo.

L’undici di Moyes si porta, dunque, al sesto posto sfruttando anche la caduta del Newcastle sul campo del Luton e rilancia la propria candidatura per un posto al sole. Ten Hag, invece, è nuovamente costretto a fare i conti con una sterilità offensiva senza precedenti (zero gol nelle ultime quattro uscite tra Premier e Champions e diciotto reti in diciotto match in campionato) e con un calendario che non gli viene in soccorso, infatti nel prossimo turno arriverà ad Old Trafford l’Aston Villa.

LUTON 1-0 NEWCASTLE (25′ Townsend)

Il Luton sta alimentando le proprie chances di salvezza nella sua tana. Dopo aver messo in seria difficolta sia Arsenal che Manchester City senza aver, però, raccolto punti, riesce a fare bottino pieno superando di misura il Newcastle.

Dopo il grande spavento per capitan Lockyer gli Hatters mettono a referto il terzo successo del loro campionato grazie al primo gol con la nuova maglia di Andros Townsend, a secco in Premier dal 2 ottobre 2021 quando era in forza all’Everton, che finalizza di testa la sponda aerea di Barkley sull’angolo disegnato da Brown, dopo il super intervento di Kaminski su Wilson in apertura.

Dopo aver sbloccato il risultato l’undici di Edwards legittima il vantaggio con due traverse colpite da Barkley, che va vicinissimo ad un gol da cineteca, e Jacob Brown, che vede stamparsi sul legno il suo mancino scaturito da una fulminea ripartenza, ed il tentativo ravvicinato di Adebayo respinto da Dubravka. I Magpies si fanno nuovamente vivi dalle parti di Kaminski solamente in un frangente che porta alla rete del pareggio annullata ad Isak per un millimetrico fuorigioco sull’imbucata di Almiron.

Il Luton accorcia sensibilmente le distanze dal quartultimo posto e, con la partita da recuperare integralmente con il Bournemouth come ufficializzato dalla FA, vede avvicinarsi il proprio obiettivo stagionale.

Il Newcastle, dopo la sconfitta ai calci di rigore nei quarti di Coppa di Lega con il Chelsea marchiata a fuoco dal doppio clamoroso errore di Trippier ancora protagonista in negativo dopo il 3-0 incassato contro l’Everton, prosegue nel suo rapporto negativo con le trasferte, solamente una vittoria nelle nove di campionato, e scivola al settimo posto.

CRYSTAL PALACE 1-1 BRIGHTON (46’pt Ayew, 82′ Welbeck)

Per la quinta volta negli ultimi sette confronti diretti termina 1-1 tra Crystal Palace e Brighton. Un pari che sta stretto agli ospiti, considerate le numerose occasioni create.

La gara che apre il 18° turno vede i Seagulls, reduci dalla sconfitta senza appello contro l’Arsenal, partire forte con il potente destro in diagonale di Adingra, scaturito da una rapidissima azione in verticale, sventato da Henderson, bravo a ripetersi anche sulla conclusione da fuori di Gross a metà tempo.

Nonostante il reiterato possesso palla dell’undici di De Zerbi sono le Eagles, forti del 2-2 in rimonta all’Etihad ottenuto nell’ultima giornata disputata, a passare al tramonto della prima frazione. Decisiva la sbavatura di Verbruggen in impostazione, punita dal cross pennellato di Olise sulla testa del rientrante Ayew che da due passi schiaccia in porta bissando la rete siglata al Tottenham lo scorso 27 ottobre.

Il refrain della ripresa è praticamente lo stesso dei primi 45 minuti con il Brighton che costringe gli avversari nella loro metà campo non riuscendo, però, a concretizzare. Prima capitan Dunk e successivamente Hinshelwood, schierato terzino destro per l’occasione, cestinano due grandi opportunità a pochi metri dalla porta. Per pervenire al pareggio gli ospiti si aggrappano a tutta la qualità e l’esperienza di Welbeck che a otto dalla fine trasforma il traversone di Gross, apparentemente innocuo, nell’1-1 finale con una torsione aerea degna dei più grandi attaccanti.

L’ex Arsenal e Manchester United, in seguito al ritorno al gol dopo tre mesi, sfiora anche la rete della vittoria con la complicità di Henderson che nel tentativo di anticiparlo gli fa carambolare la palla addosso, fortunatamente per lui senza conseguenze.

Entrambe le squadre ottengono così il sesto pari del campionato, muovendo la classifica ma non centrando il bottino pieno che avrebbe permesso loro di scalare posizioni.

WOLVERHAMPTON 2-1 CHELSEA (51′ Lemina, 93′ Doherty, 96′ Nkunku)

Trionfa con il brivido finale il Wolverhampton contro il Chelsea nell’unico match della vigilia di Natale.

I Wolves si impongono 2-1 agganciando in classifica al decimo posto proprio i Blues a quota 22 grazie ad una prestazione caparbia e lucida che condanna le troppe disattenzioni degli ospiti. La prima, di disattenzione, è però dei padroni di casa con Joao Gomes che si addormenta e spalanca la strada verso la porta a Sterling, ipnotizzato dall’ottimo José .

All’unica emozione del primo tempo ne seguono diverse nella ripresa, che si apre con lo svarione di Thiago Silva che porta al tiro proprio Joao Gomes, il cui tentativo deviato da Disasi pizzica il palo a Petrovic battuto. Per i lupi d’oltremanica il vantaggio non tarda comunque ad arrivare: sul corner di Sarabia il più lesto è Lemina che nonostante la trattenuta di Ogochukwu, schierato al posto degli infortunati Enzo Fernandez e Caicedo, la mette di testa nell’angolino firmando il terzo gol in questo campionato dopo quelli pesantissimi siglati con Tottenham e Newcastle.

La formazione di Pochettino perde anche Ogochuckwu per un problema muscolare ed inserisce Nkunku. Il francese, al suo esordio in Premier League dopo essere sceso in campo per la prima volta in maglia Blues contro il Newcastle in Coppa di Lega in seguito al lungo infortunio al ginocchio, suona la carica e qualche minuto dopo la sua conclusione viene respinta sulla linea di porta da Toti Gomes. L’ex Lipsia smarca anche Sterling in area qualche giro d’orologio più tardi, ma il diagonale dell’inglese si infrange su Dawson.

L’enorme mole di calciatori offensivi in campo non porta i frutti sperati al Chelsea, anzi; Madueke, anche lui entrato nella ripresa, perde una palla sanguinosa a metà campo favorendo la discesa di Hugo Bueno che arriva al cross successivamente sporcato da Badiashile e corretto in rete da Doherty, alla prima gioia stagionale.

Gli undici minuti di recupero assegnati permettono ai blu di Londra di accorciare proprio con il colpo di testa di Nkunku che, però, non basta per evitare l’ottava sconfitta in campionato. L’Europa diventa sempre più un miraggio per il Chelsea e la sensazione è che si possa fare all-in sulla Coppa di Lega dove l’avversario nel doppio confronto in semifinale sarà il Middlesbrough e nell’eventuale finale lo scontro potrebbe avvenire con una tra Liverpool e Fulham.

NOTTINGHAM FOREST 2-3 BOURNEMOUTH (47′ Elanga, 51′, 58′, 94′ Solanke, 74′ Wood)

Quinto successo nelle ultime sei per il Bournemouth griffato da un Solanke sempre più dominante. Prima uscita negativa per il nuovo tecnico del Nottingham Nuno Espirito Santo, insediatosi in settimana al posto di Cooper.

Succede di tutto al City Ground: nel primo tempo, terminato 0-0, avvengono due episodi che condizionano il prosieguo della gara, il doppio giallo molto generoso, per usare un eufemismo, sventolato in faccia Boly dal direttore di gara Jones ed il rigore inspiegabilmente non assegnato ai padroni di casa per il braccio largo di Smith sul cross di Toffolo.

Nonostante l’inferiorità numerica, però, il Forest mette la freccia all’alba della ripresa con Elanga che trafigge da posizione defilata Neto sul recupero palla alto di Wood per il quarto acuto in campionato. Le Cherries alla lunga sfruttano l’uomo in più e in sette minuti ribaltano il risultato con lo straripante Solanke che pareggia i conti con uno splendido colpo di testa sul cross di Senesi e sigla l’1-2 da vero rapace d’area con un tocco di destro sulla spizzata di Billing.

Il finale di match è a dir poco infuocato: i padroni di casa tornano sul livello del mare al 74′ con l’incornata di Wood sul corner di GibbsWhite, sfiorano il 3-2 ancora con il 10, il cui tentativo in diagonale viene respinto sulla linea da Ouattara, rischiano sul palo colpito da Zabarnyi e capitolano nell’ultima azione pagando ancora la tassa Solanke, il cui stacco aereo è da manuale del centravanti. Undici gol per il 9 inglese, arrivato, probabilmente, alla stagione della tanto agognata consacrazione.

Con questi tre punti il Bournemouth si porta a ridosso del decimo posto e condanna il Nottingham alla sesta sconfitta nelle ultime sette uscite, trend che lo costringe ad un misero +2 sul terzultimo posto.

FULHAM 0-2 BURNLEY (47′ Odobert, 66′ Berge)

Passa a sorpresa il Burnley a Craven Cottage centrando una vittoria esterna che mancava dal 3 ottobre. Dopo le sedici reti messe a segno in quattro match arriva, invece, il secondo ko di fila senza gol all’attivo per il Fulham.

I padroni di casa, orfani dello squalificato Raul Jimenez, affidano tutti i loro tentativi offensivi all’imprevedibilità di Iwobi, stoppato da Trafford nei primi due tentativi e dal braccio sospetto di Amdouni in area sul calcio d’angolo battuto da Wilson. I Cottagers perdono metri e lucidità con il passare dei minuti e gli ospiti prendono coraggio, impensierendo Leno con il tiro di Foster.

Il risultato si sblocca in favore dei Clarets al secondo minuto della ripresa con Odobert che chiude l’uno-due con Foster e dal limite dell’area disegna un arcobaleno imprendibile per Leno, bissando la perla di Brighton dello scorso 9 dicembre. Il vantaggio del Burnley taglia le gambe al Fulham che non riesce a reagire ed incassa il definitivo 0-2 da Berge, a secco in Premier dal 20 ottobre 2020, bravo ad involarsi verso l’area avversaria e stringere il destro per sorprendere ancora l’estremo difensore di casa.

Boccata d’ossigeno, dunque, per Kompany in vista dei prossimi due impegni proibitivi contro Liverpool e Aston Villa. L’undici di Marco Silva resta galleggiante a metà classifica.

Classifica e prossimo turno

1

Arsenal

40 18 12 4 2 36:16 +20
2

Liverpool

39 18 11 6 1 37:16 +21
3

Aston Villa

39 18 12 3 3 38:22 +16
4

Tottenham

36 18 11 3 4 37:24 +13
5

Manchester City*

34 17 10 4 3 40:20 +20
6

West Ham

30 18 9 3 6 31:30 +1
7

Newcastle

29 18 9 2 7 36:22 +14
8

Manchester United

28 18 9 1 8 18:23 -5
9  Brighton 27 18 7 6 5 34:31 +3
10 Chelsea 22 18 6 4 8 29:28 +1
11 Wolverhampton 22 18 6 4 8 23:30 -7
12

Bournemouth*

22 17 6 4 7 24:32 -8
13

Fulham

21 18 6 3 9 26:31 -5
14

Brentford*

19 17 5 4 8 24:24 0
15

Crystal Palace

18 18 4 6 8 18:26 -8
16

Everton

16 18 8 2 8 23:22 +1
17

Nottingham Forest

14 18 3 5 10 19:33 -14
18

Luton Town*

12 17 3 3 11 18:32 -14
19

Burnley

11 18 3 2 13 18:36 -18
20

Sheffield United

9 18 2 3 13 13:44 -31

– Everton 10 punti di penalizzazione

* Una partita in meno

Prossimo turno:

Martedì 26 dicembre

Newcastle 13:30 Nottingham Forest

Sheffield United 16:00 Luton

Bournemouth 16:00 Fulham

Burnley 18:30 Liverpool

Manchester United 21:00 Aston Villa

Mercoledì 27 dicembre

Chelsea 20:30 Crystal Palace

Brentford 20:30 Wolverhampton

Everton 21:15 Manchester City

Giovedì 28 dicembre

Brighton 20:30 Tottenham

Arsenal 21:15 West Ham

Premier League

Everton, la crisi economica continua: ecco tutti i big a rischio!

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Liverpool

Il takeover fra il fondo 777 Partners e Farhad Moshiri non è andato a buon fine e questo obbligherà l’Everton a rivenire fondi altrove.

Everton, la crisi continua: sono tutti in vendita

L’Everton ha comunicato perdite per 112 milioni di sterline durante l’ultima semestrale di bilancio, chiusa al 31 Marzo scorso. I Toffees sono una delle squadre di questa Premier League messe peggio a livello economico e potrebbe non bastare una sola cessione eccellente a scongiurare una nuova penalizzazione.

Infatti, dopo la penalità della scorsa stagione (dieci punti, poi ridotti a sei), i verdi della Mersyside si preparano a un’altra estate di grandi sacrifici economici. L’edizione odierna de il “The Sun, infatti, riporta come l’intera rosa verrebbe considerata in vendita qualora arrivassero offerte ritenute congrue al loro valore.

I principali indiziati a lasciare il club sono ovviamente, Jarrod Branthwaite e Amadou Onana. Sono i due giocatori più talentuosi della rosa e al contempo quelli più giovani, indi per cui il loro sacrificio (sebbene estremamente doloroso) potrebbe risultare salvifico per il disastroso bilancio della società inglese.

Everton

(Photo by Steve Flynn/News Images)

Niente takeover: in fumo 500 milioni di sterline

L’Everton aveva provato a far rientrare parzialmente l’emorragia concludendo un takeover da 500 milioni di sterline con il fondo 777 Capital Partners, che ha recentemente rilevato il 94,1% delle quote associative del club. Tuttavia, l’erogazione di capitali non è stata accettata e l’affare è definitivamente naufragato.

Ora gli inglesi dovranno trovare altrove i fondi necessari per chiudere in positivo (o comunque per limitare i danni) la triennale di bilancio del prossimo 30 Giugno. Per questo molti big della rosa potrebbero salutare dopo anni di onorata rappresentanza del club, come per esempio Jordan Pickford e Dominik Calvert-Lewin.

Una situazione che fa emergere ulteriori dubbi sulla stabilità del fondo che ha rilevato l’Everton dalle mani di Farhad Moshiri, storico proprietario del club. Infatti, circa un mese fa la compagnia area australiana Bonza (anch’essa di proprietà del fondo d’investimento) è entrata in amministrazione volontaria in seguito al rischio fallimento.

Una situazione che non ha impedito alla 777 Capital Partners di entrare prepotentemente nelle quote del club, ma che, dopo i 200 milioni di sterline prestati a fondo perduto negli ultimi sette mesi, pone seri dubbi sulla stabilità della “bolla” dei fondi d’investimento che stanno prendendo piede nel mondo del calcio.

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Premier League

Leicester, Kieran Maguire lancia l’allarme: “Rischia 15 punti di penalizzazione”

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Klopp

L’esperto di finanza sportivo, Kieran Maguire, ha concesso un’intervista a Football Insider in cui ha parlato anche del Leicester.

Cosa rischia il Leicester? L’analisi di Kieran Maguire

Che la situazione del Leicester sia critica lo si sapeva già. Che sia probabilmente la squadra messa peggio, fra quelle indagate dalla Premier League, anche. I tifosi delle foxes si aspettano una stangata, anche se ci sono numerosi indicatori (i proventi derivanti dal passaggio di Enzo Maresca al Chelsea, la nuova sponsorizzazione del Seagrave et similia) che possono alleggerire i 90 milioni di perdite registrate nell’ultima sessione di bilancio.

Nonostante ciò, il noto esperto di finanza sportivo Kieran Maguire ha ammonito il possibile nuovo allenatore della Blue Army sul futuro della squadra. Infatti, Maguire ha paventato uno scenario potenzialmente drammatico per il club inglese. In un’intervista rilasciata a Football Insider, Maguire ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

Il Leicester non ha commesso alcuna infrazione nella stagione appena conclusasi, perché è stato bravo a sfruttare il regolamento a suo vantaggio. Hanno argomentato che, non essendo stati un club di Premier League per tre anni consecutivi, non erano obbligati a rendere pubblico il proprio bilancio. E’ nel loro diritto farlo, ma hanno nascosto il problema anziché risolverlo. Ora dovranno affrontare il processo, parimenti a quanto faranno numerosi altri club di Premier e Championship, e starà alla Premier League cercare di risolvere la situazione il più prima possibile. Mi aspetto una risposta entro l’estate.❞

Leicester

Le possibili sanzioni: c’è il rischio di una “pena record

La previsione di Maguire è la più ottimistica fatta sinora, dato che le precedenti stime parlavano addirittura di un verdetto che non sarebbe arrivato prima dell’anno nuovo. I tempi tecnici potrebbero essere allungati dai vari ricorsi, ma nel concreto quanti punti di penalizzazione rischiano le volpi?

Stando a quanto riportato da The Telegraph, la possibile sanzione dovrebbe essere compresa fra i sei e i quindici punti di penalizzazione. Qualora dovesse verificarsi questo scenario, si tratterebbe della più grande punizione mai inflitta dalla Premier League per la violazione di norme finanziarie. 

I 30 punti tolti al Luton Town nella stagione 2008-2009, ovviamente, fanno eccezione, in quanto si trattava di una casistica diversa. Ma perché una punizione così severa? Le perdite del Leicester sono sì importanti, ma non tali da giustificare una penalità che, con ogni probabilità, renderebbe impossibile la permanenza nella massima serie inglese. La motivazione va ricercata nel comportamento tenuto nell’ultimo anno dal club.

Infatti, sebbene (come ribadito anche dallo stesso Maguire) sia legittimo per un club non più appartenente alla Premier League rifiutarsi di farle visionare i propri bilanci, questo comportamento ostruzionistico ha oltremodo indispettito i vertici della FA. Al Nottingham Forest, per esempio, fu attribuita una penalità di “soli” quattro punti”, giustificata dal fatto che “la società aveva contribuito alacremente alle indagini“.

Cosa che le foxes, invece, non hanno fatto e questo potrebbe non giocare a loro favore. C’è sempre la possibilità che la penalità venga ridotta con il tempo o dopo un ricorso, vedi il precedente dell’Everton, ma certamente non sarà facile convincere un allenatore ad accasarsi al Seagrave con una situazione del genere.

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Premier League

Manchester United, non solo Tuchel: c’è l’idea Xavi

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Calciomercato, il Barcellona di Xavi

Il Manchester United continua a cercare il successore di Erik ten Hag. Dopo Thomas Tuchel spunta anche il nome dell’ex-Barcellona Xavi.

Manchester United, idea Xavi: i dettagli

Manchester United

Photo credit should read Peter Byrne/PA Wire.

Il Manchester United continua nella ricerca dell’eventuale sostituto di Erik ten Hag. L’esonero del tecnico olandese non è ancora arrivato, in quanto la vittoria in F.A. Cup potrebbe aver alimentato qualche dubbio in più nella testa della dirigenza, ma il suo futuro sembra scritto. I Red Devils stanno valutando un’ampia gamma di nomi e sono ancora lontani dall’individuazione del profilo ideale, che potrebbe anche essere ancora l’ex-Ajax.

Negli ultimi giorni era circolato il nome di Thomas Tuchel, caldeggiato soprattutto da Fabrizio Romano, che è in orbita United da settimane. Ieri, però, la testata AS ha lanciato una clamorosa indiscrezioneLa dirigenza dei Red Devils avrebbe “contattato” Xavi, una volta appreso del suo esonero dal Barcellona. La notizia del quotidiano spagnolo è stata ripresa da numerosi media d’oltremanica, fra cui il The Sun e Sky Sports UK.

 

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