Serie A
Genoa, il focus sulla nuova avventura in serie A
Genoa, il focus sulla nuova avventura in serie A del gruppo allenato da Alberto Gilardino. La società sogna in grande, tifoseria entusiasta
Dopo un anno di purgatorio il Grifone è tornato nella massima serie. Dopo una prima parte di stagione complicata, la svolta arrivò con l’esonero del tecnico tedesco Alexander Blessin. Un addio doloroso, c’era affetto.
Al suo posto Alberto Gilardino, che allenava la Primavera. Doveva essere di passaggio, in attesa di un allenatore di esperienza. Invece l’ex attaccante di Parma, Milan, Fiorentina e dello stesso Genoa ha dimostrato carattere.
Risollevando le sorti della squadra rossoblù, condotta in serie A con una marcia sicura e inarrestabile. Il secondo posto alle spalle del super Frosinone è stato un grande risultato. Che gli è valso la conferma nella massima serie.
La squadra è ripartita con lo stesso spirito e il ritiro estivo ha lanciato segnali positivi sulla stagione a venire. La dirigenza si sta muovendo molto bene sul mercato, rispondendo alle richieste dell’allenatore e dello staff tecnico.
La scelta del modulo e la campagna acquisti
Il colpo di mercato è stato Mario Retegui. L’attaccante italo – argentino, classe 1999 è il nuovo idolo della piazza. Ha la cittadinanza italiana per discendenza, nonno materno originario di Canicattì , provincia di Agrigento.
La coppia offensiva composta dal neo arrivato e dall’islandese Albert Gudmundsson (classe 1997) è interessante. Nel 3-5-2 sono messi nelle condizioni di fare bene, cross costanti dalle fasce e verticalizzazioni.
In porta lo spagnolo Josep Martinez (1998) arrivato dal RB Lipsia, una sicurezza. Alle sue spalle l’esperto Nicola Leali, giunto dall’Ascoli. Il riscatto di Rade Dragusin (Juventus) e la permanenza di Johan Vazquez hanno un senso.
Quello di voler puntare sulla difesa a tre. Insieme agli altri centrali che sono Alessandro Vogliacco e Mattia Bani. Mediana super con Kevin Strootman, Milan Badelj, Morten Thorsby (ex Samp) e Morten Frendrup.
Il pronostico sulla stagione 2023-24
Sulla carta il Genoa fa parte del gruppo di squadre che dovrà lottare per raggiungere la salvezza. Ma noi crediamo che la rosa sia attrezzata per un campionato tranquillo. Inoltre, il pubblico è il dodicesimo uomo in campo.
Qualche altro inserimento dal mercato in entrata sarà fatto, per alzare il livello della rosa. Non prima di avere sfoltito i ranghi di un gruppo ipertrofico. Al momento sono 32 gli elementi al lavoro nel ritiro estivo, troppi.
La sensazione è che manchi fantasia nel 3-5-2. Quel giocatore in grado di cambiare la gara con qualche guizzo tecnico. Diciamo che per come è strutturata la rosa vedremmo meglio un 3-4-1-2 con il trequartista.
Ecco, l’arrivo di un “10” classico sarebbe la ciliegina sulla torta di una squadra abbastanza competitiva. Permetterebbe a Kevin Strootman e ai due Morten (Thorsby e Frendrup ndr) di dedicarsi alla mediana e alla difesa.
Serie A
Como, Fabregas: “Sugli episodi arbitrali non so come esprimermi. Ci sono tante sfaccettature e tante valutazioni”
Il tecnico del Como Cesc Fabregas ha parlato oggi in conferenza stampa al termine del match contro il Lecce vinto per 3 a 0 al Via del Mare.
Il tecnico del Como Cesc Fabregas ha parlato oggi in conferenza stampa al termine del match contro il Lecce vinto per 3 a 0 al Via del Mare. Tra i temi affrontati, la partita contro i salentini, un commento su Nico Paz e di non guardare ancora la classifica.

CESC FABREGAS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Como, Fabregas: “Nico Paz è un giocatore importante, che è qui per crescere e fare la differenza.”
Il tecnico del Como Cesc Fabregas ha parlato oggi in conferenza stampa al termine del match contro il Lecce vinto per 3 a 0 al Via del Mare. Tra i temi affrontati, la partita contro i salentini, un commento su Nico Paz e di non guardare ancora la classifica.
“Sugli episodi arbitrali non so come esprimermi. Ci sono tante sfaccettature e tante valutazioni, non so rispondere a domande del genere, il regolamento è spesso poco chiaro. Oggi sono contento io e incazzato Di Francesco, magari domenica succede il contrario. A Napoli-Pisa è stato fischiato un rigore opposto rispetto al regolamento teorico.
“Nico Paz è un giocatore importante, che è qui per crescere e fare la differenza. Ci può continuare a dare tanto, lui è molto bravo a creare situazioni da gol, se ne vedono pochi di trequartisti puri in giro. È un ragazzo d’oro, mentalizzato, e quando è in forma ti aiuta a vincere. Era reduce da qualche critica dopo l’ultima partita, sa trovare gli stimoli giusti di settimana in settimana. Con i giovani non è mai facile lavorare, non devono addormentarsi. Questa società sta crescendo molto velocemente, forse troppo. Ma anche il gruppo squadra sta crescendo, vedo tante cose positive.”
“La classifica non la guardo, non ci importa. Non è ciò che ci interessa ora. Douvikas? Lavora come un animale, ha ampissimi margini di crescita. Ogni giorno si ferma per lavorare individualmente dopo gli allenamenti. Alla squadra chiedo solo di accettare le mie scelte, perché tutti possono migliorare in ogni momento della stagione”.
Serie A
Torino, Baroni: “Siamo stati troppo passivi. Mercato? Penso ai giocatori che ho. Pedersen ha chiesto il cambio, domani lo valuteremo”
Baroni commenta in conferenza stampa la sconfitta del Torino contro il Cagliari: analisi della gara e parole del tecnico granata nel post-partita
Marco Baroni ha parlato in conferenza stampa al termine della gara persa dal Torino contro il Cagliari. Di seguito le parole del tecnico granata.
La conferenza stampa di Baroni
Qual è la sua analisi della partita? Quanto pesa la sconfitta?
“Il dato negativo è il risultato, ma abbiamo fatto 19 tiri di cui 10 nello specchio. Abbiamo creato, si torna al discorso già fatto: ci serve più determinazione e cattiveria negli ultimi metri. I due gol presi sono evitabili: sull’angolo c’è stato un doppio tocco e sul secondo siamo stati morbidi e leggeri. Abbiamo buttato via un’altra occasione per fare il saltino”.
Però si ripetono sempre gli stessi errori…
“Perché parlo di lavoro? Dobbiamo lavorare per migliorare queste situazioni. Loro hanno fatto cinque azioni e stavano bassi, noi abbiamo cercato di trovare le soluzioni e le abbiamo anche trovate, facendo 19 tiri. Serve più attenzione, leggere il pericolo, fare un fallo. Lo sappiamo, lo dico anche alla squadra e il miglioramento è dentro al lavoro”.
Cosa manca per fare il saltino?
“Lascia qualcosa di terribile… Fanno male perché arrivano dopo gare convincenti. Il problema di oggi è il risultato: ci sono partite che ti fanno fare il salto, il rammarico e il dolore è questo, oltre ad aver perso davanti al nostro pubblico. Dobbiamo togliere queste situazioni. A volte non sentiamo il pericolo”.
C’è da lavorare sugli angoli?
“Assolutamente. Siamo stati troppo passivi, ci stiamo lavorando. Parlo di lettura delle situazioni: eravamo in vantaggio e il Cagliari aveva fatto poco. Sono momenti che non riusciamo a leggere, dobbiamo migliorare. È un peccato”.
Apre il mercato: al 7 gennaio per la prossima in casa spera di avere rinforzi?
“Credetemi, parlo di lavoro e sono concentrato solo su quello. Qualsiasi altra cosa mi porterebbe via attenzione. Penso ai giocatori che ho e anche al fatto che avremo tante gare ravvicinate”.
Pedersen si è fatto male?
“Aveva preso una contusione, poi si è riacceso e ha spinto tanto. Mi ha chiesto il cambio, domani lo valuteremo”.
Serie A
Torino, Simeone: “Mi serviva un posto dove giocare di più. Cagliari squadra forte, se avessimo vinto avremmo parlato di una partita fatta bene”
Simeone analizza in conferenza stampa la sconfitta del Torino contro il Cagliari: parole dell’attaccante granata dopo il match.
Giovanni Simeone, attaccante del Torino, ha parlato in conferenza stampa al termine della sconfitta contro il Cagliari, commentando la prestazione della squadra e analizzando i momenti decisivi del match. Di seguito le parole dell’attaccante granata
La conferenza stampa di Simeone
Come mai non riuscite mai nel salto di qualità?
“Venivamo da due vittorie, sono più dispiaciuto per il risultato ma non per l’atteggiamento della squadra. Oggi non mi è sembrato di non essere in partita: abbiamo avuto tante occasioni, anche io stesso, ma non siamo stati concreti. Cercheremo di migliorare, non è facile fare quel salto. A volte ci sono questi momenti, lavoriamo tutti i giorni per migliorare. Ma come atteggiamento ci siamo stati. Purtroppo il risultato non è andato bene”.
Come ha visto il Cagliari?
“Una squadra forte e con qualità, sono bravi nelle uscite e si muovono tanto senza dare riferimenti. Hanno diverse giocate codificate. Faccio i complimenti a Pisacane perché è un buon allenatore e ha trovato una squadra che ha qualità. Hanno concretizzato al meglio le poche occasioni, ci hanno punito così”.
Cos’è mancato al Toro?
“Il gol. Avessimo vinto avremmo parlato di una partita fatta bene quasi in tutto. È mancato il gol in questa partita, poi la prossima sarà un’altra e cercheremo di segnare”.
Un primo bilancio della sua avventura in granata e qual è l’augurio per il 2026?
“Ho fatto un grande cambio, ma ho fatto una scelta giusta: lo ripeto, mi serviva un posto dove giocare di più. Ho scelto il Toro perché le mie caratteristiche vanno molto d’accordo qui. Sono contento, ho visto tanta gente che apprezza i miei valori. È stato un grande cambio anche a livello di temperatura, ho già preso due influenze (ride, ndr): cerco di non uscire solo con la felpa, devo coprirmi di più. Sul 2026 continuo a dire che il mio obiettivo è fare un salto con questa squadra: è una promessa fatta a me stesso, devo dare sempre di più”.
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