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Sampdoria-Parma: scivolone crociato al Ferraris

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Prestazione deludente e sconfitta pesante per D’Aversa e i suoi ragazzi: la Samp ha dimostrato di essere molto superiore sia per quanto riguarda il gioco espresso e sia per quanto riguarda l’intensità.

La partita:

Per 90′ la partita è stata a senso unico: i blucerchiati hanno dominato in lungo e il largo, costringendo il Parma nella propria area di rigore. Le azioni del Parma si contano sulle dita di una mano, e le poche avute sono frutto di errori dei giocatori della avversari. Nonostante ciò, il primo tempo si conclude a reti bianche, anche perché la Samp ha creato poche vere occasioni da gol. Al rientro in campo, i giocatori blicerchiati sembrano aver cambiato ancor di più atteggiamento: tante occasioni da gol sprecate e alcuni buoni interventi di Sepe rimandano l’appuntamento con il gol che però sembra inevitabile per come sta andando la partita. Il Parma è schiacciato e non riesce a ripartire, in più i due terzini appaiono in grandissima difficoltà. È proprio con un cross dalla sinistra che la Samp passa in vantaggio: Caprari riceve l’ottimo traversone di Praet e insacca alle spalle di Sepe. Il gol annienta psicologicamente il Parma, che dopo 3 minuti concede un’altro cross, sempre da cross, sulla sinistra e di Praet che questa volta pesca Quagliarella. Un grande passo indietro dei crociati che ora, però, devono voltare pagina e pensare alla sfida fondamentale di Sabato contro il Bologna.

Le pagelle dei crociati:

Sepe 6,5: qualche buona parata che tiene a galla, anche se per poco, le speranze dei crociati. Non può nulla sui gol, che appaiono inevitabili visto l’atteggiamento dei suoi compagni;

Gagliolo 5: i gol arrivano tutti da cross dalla sua parte. Appare in netta difficoltà contro le avanzate di Sala e Praet. Non in giornata;

Dal 76′ Ciciretti s/v;

Bastoni 6: l’unico a salvarsi nella retroguardia Parmigiana. Fa qualche buona chiusura su Quagliarella e appare sicuro e ben posizionato in più occasioni;

Bruno Alves 5,5: oggi il capitano del Parma è apparso acciaccato. Forse non al meglio fisicamente dopo il problema avuto in settimana. Marca male e sul secondo gol si fa sorprendere da Quagliarella;

Iacoponi 5: vale lo stesso discorso fatto per Gagliolo: in difficoltà per tutta la partita, soffre gli uno contro uno e concede diversi traversoni. Anche lui ha qualche colpa sul gol di Quagliarella;

Rigoni 5,5: si vede molto poco specialmente nel secondo tempo. Cerca di aiutare i difensori aggiungendosi ai due centrali, ma anche lui soffre i tre centrocampisti tecnici e veloci della Sampdoria;

Barillà 5: un fantasma oggi Antonino. Tocca pochissimi palloni e si limita a contenere le avanzate dei suoi avversari;

Scozzarella 5,5: nel primo tempo compie qualche bella giocata ed é l’unico che riesce a strappare palla ai centrocampisti Sampdoriani. Nel secondo tempo cala e sparisce così come tutta la squadra;

Dal 82′ Stulac s/v;

Biabiany 5: altra prestazione sottotono per l’ala crociata. Non riesce mai ad entrare in partita e a dare gli strappi per ripartire. Gioca come terzino aggiunto e forse questo lo penalizza;

Inglese 5: oggi nemmeno lui riesce a dominare nei duelli aerei. I palloni che gli arrivano sono talmente pochi che la sua partita è quasi ingiudicabile. Abbandonato in avanti per quasi 90′ minuti;

Siligardi 5,5: anche lui si vede poco complice la partita del Parma. È costretto quasi sempre ad arretrare e di conseguenza a lasciare sguarnita la sua posizione offensiva. Anche lui nel primo tempo cerca di costruire qualche buona trama, ma è solo;

Dal 68′ Ceravolo 5: non credo abbia toccato una palla. Dopo il 2-0 il Parma rinuncia ad attaccare e quindi la sua prestazione é inevitabilmente condizionata.

Serie A

Juventus, gerarchie in attacco stravolte? Openda da la svolta

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Juventus

La Juventus batte il Bologna in uno scontro diretto per la zona Champions League. Decisivo l’ingresso in campo di Loic Openda al posto di Jonathan David: il belga può prendersi l’attacco bianconero?

La trasferta dell’Dall’Ara restituisce al campionato un’altra Juventus. La vittoria in casa del Bologna, ottenuta grazie al decisivo impatto dei cambi, da forza al lavoro di Luciano Spalletti e rilancia le ambizioni dei bianconeri. In attesa della gara tra Roma e Como, la Juve torna prepotentemente in corsa per la zona Champions League, ad una settimana dallo scontro diretto con i giallorossi.

Tante note positive nella serata di ieri per i tifosi della Juventus: ad una settimana dalla brutta sconfitta di Napoli, la squadra di Spalletti ha mostrato carattere, gioco in casa di un avversario ostico come il Bologna. Inoltre c’è da registrare il ritorno in campo di Bremer, il gol di Cabal e l’ottimo secondo tempo di Loic Openda.

Juventus, grande prova di Openda

Juventus

KENAN YILDIZ, DUSAN VLAHOVIC E LOIS OPENDA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

L’attaccante belga, arrivato in estate dal Lipsia, ha mostrato pienamente per la prima volta dal suo arrivo le sue qualità. Entrato in campo al posto di un impalpabile David, Openda ha dato un’importantissimo contributo al match. Ha approcciato in maniera viva già dai primi palloni toccati, il belga è stato decisivo nell’episodio che ha definitivamente cambiato l’inerzia della gara, portandola a favore dei bianconeri. Il numero 20 bianconero ha sfruttato la sua capacità di attaccare la profondità, prendendo ottimamente posizione e costringendo Heggem a spendere il fallo da ultimo uomo, e a prendersi l’espulsione. Da lì la Juventus ha poi trovato il gol del definitivo 1-0 su calcio d’angolo.

Una giocata importante, che gli ha dato fiducia anche nel resto della gara. Openda ha avuto anche per 2 volte l’occasione per trovare il gol del raddoppio, e siglare la sua prima rete in Serie A, ma ha trovato due interventi perfetti di Ravaglia. Risposta importante per un giocatore che aveva fin qui deluso molto. In assenza di Vlahovic, che ne avrà ancora per molto, che possa aver scavalcato David nelle gerarchie?

 

 

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Serie A

Genoa, finisce la striscia positiva dopo oltre un mese

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Genoa

Il Genoa non è riuscito a fermare l’Inter ed è ha incassato la prima sconfitta, Coppa Italia esclusa, da quando De Rossi siede sulla panchina.

Niente da fare per il Grifone che al Ferraris contro la squadra di Chivu offre una grande prestazione che però non restituisce punti. La testa è già al match con l’Atalanta, sempre in casa.

Genoa, con De Rossi è la strada giusta: a testa alta anche con l’Inter

L’avvento del nuovo tecnico sulla panchina rossoblu ha portato una ventata d’aria fresca a tutto l’ambiente. La società ha capito che era arrivato il momento di cambiare e mai scelta fu più azzeccata. Il Genoa sembra rinato e i risultati ne sono la dimostrazione.

Prima dell’arrivo di De Rossi, il Grifone occupava l’ultima posizione in classifica con 3 punti in 9 giornata. La sconfitta interna contro la Cremonese è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, da quel momento in poi il vento è cambiato.

Prima la vittoria in casa del Sassuolo con il duo Murgita-Criscito all’ultimo secondo, poi una serie di quattro risultati utili consecutivi (2 vittorie e 2 pareggi) contro FiorentinaCagliariHellas VeronaUdinese. Dal punto di vista del gioco, l’ex Roma non ha voluto stravolgere più di tanto rispetto quanto fatto fino al momento del suo insediamento, tuttavia l’impronta tattica ha subito dei leggeri cambiamenti e alcuni singoli stanno mostrando tutto il loro potenziale.

Colombo ha ritrovato gol e assist, Leali continua a difendere i pali in modo intelligente ed efficace, a centrocampo Norton-Cuffy sta imparando a gestire fase offensiva e difensiva. La produzione di occasioni è aumentata ma anche se la sconfitta con l’Inter era attesa (per certi versi) e la squadra è comunque uscita tra gli applausi, la vittoria in coda dell’Hellas Verona ha riaperto prepotentemente la lotta alla salvezza.

Ora infatti sono solo due i punti di vantaggio sulla zona retrocessione e il calendario adesso vede tre impegni molto complicati (Atalanta, Roma e Milan) con in mezzo lo scontro diretto col Pisa.

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Serie A

Juventus, sei Yildiz dipendente?

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Juventus

La Juventus di Spalletti, in attesa di trovare una quadra a livello tattico, si affida alle giocate del gioiello turco. I bianconeri sono Yildiz-dipendente?

Con la vittoria di ieri sera al Dall’Ara contro il Bologna di Italiano, la Juventus di Spalletti è salita al quinto posto in classifica, scavalcando proprio i felsinei. Una vittoria che cancella, in parte, la sconfitta in casa del Napoli di una settimana fa.

La Vecchia Signora ha già cambiato allenatore. Iniziata la stagione con Tudor, adesso sulla panchina bianconera c’è Luciano Spalletti. Un profilo di alto livello per far tornare la Juventus ai livelli che merita, ovvero quelli che riguardano lo Scudetto.

Nonostante il tempo avuto a disposizione, l’ex tecnico Napoli non è riuscito ancora a trovare una quadra a livello tattico. Anche ieri contro il Bologna, Spalletti ha optato per un 3-4-2-1: un sistema di gioco molto diverso dal solito 4-3-3 che ci ha abituato nella sua lunga carriera.

Juventus, Kenan Yildiz

KENAN YILDIZ FA IL SEGNO OK ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

E infatti, il gioco ne sta risentendo parecchio. La Juventus ha una difficoltà incredibile a creare occasioni da rete e rendersi pericolosa in zona offensiva. Poche le soluzioni a disposizione della faretra di Spalletti, che deve fare a meno anche dell’infortunato Vlahovic. David, Openda, e Zhegrova per ora sono degli oggetti misteriosi, mentre Conceicao, nonostante le qualità importanti, sbaglia spesso le scelte da fare.

Rimane solamente Yildiz, faro del reparto offensivo della Juventus. Il turco in questa stagione si è preso sulle spalle l’intera formazione bianconera, diventando l’unico giocatore in grado di accendere i compagni.

Nelle ultime uscite è stato evidente la presenza o meno in campo del turco. C’è una squadra con il 2005 in campo ed una senza. Tra Serie A e Champions League l’ex Bayern Monaco è stato quasi sempre decisivo, tra assist e goal.

In Champions contro il Bodo serve l’assist per far partire la rimonta bianconera, mentre contro il Pafos serve David per il 2-0 finale. In campionato la musica non cambia: nelle ultime tre gare (Cagliari, Napoli e Bologna) ha collezionato 3 reti ed un assist. Il turco ha messo lo zampino in ogni goal messo a segno.

La questione perciò è la seguente: il talentino turco sta viaggiando su medie da vero top player ma non può sicuramente reggere l’intero peso del reparto offensivo per tutta la stagione. Serve un apporto da altri giocatori, altrimenti si rischia di sprecare le magie continue del giovane turco.

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