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Empoli-Salernitana, la parole del doppio ex

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Intervista esclusiva rilasciata ai microfoni di Salernitana News da un grande ex di entrambe le compagini impegnate domani pomeriggio al “Castellani”. Ecco le sue parole.

Definirlo semplicemente un doppio ex è riduttivo per non dire umiliante, Vittorio Tosto ha scritto pagine memorabili vestendo entrambe le casacche, alla fine degli anni novanta nella Salernitana e a inizio anni duemila nell’Empoli, scrivendo pagine memorabili di calcio. Ecco cosa ha detto intervistato da Salernitana News:

Salernitana ed Empoli sono le compagini con cui ho raccolto più presenze in assoluto ed a cui sono legato dai ricordi più belli perché con i granata ho preso parte a due promozioni, mentre con l’Empoli c’è stata la conquista dell’Europa League”.

Domani Tosto siederà in tribuna, come ha dichiarato: “Non posso mancare ad una sfida così importante e delicata. Non ho capito se si giocherà al “Castellani” o al “Vestuti” (vecchio stadio di Salerno, ndr) perché si giocherà in uno Stadio che per qualche ora sarà pieno di tantissimi tifosi da Salerno”.  Come giusto che sia, Tosto sta seguendo i destini delle sue squadre in questo torneo: “L’Empoli ha condotto un campionato superbo, guadagnandosi la salvezza con largo anticipo. La Salernitana ha invece recuperato in queste ultime settimane e speriamo tutti che possa centrare l’obiettivo di mantenere la categoria”.

Sul miracolo operato da Mister Nicola, l’ex terzino ha dichiarato: “Il merito è dell’ambiente che ci ha sempre creduto e dei tifosi che non hanno mai smesso di sostenere la squadra nemmeno quando la classifica era negativa. Anche nelle sconfitte i tifosi sono sempre stati presenti, ricordo i seimila che hanno seguito la trasferta di Roma con la Lazio e nello stadio si sentivano solo i granata. La tifoseria ha giocato un ruolo determinante nel passaggio di proprietà perché ha fatto avvicinare Iervolino al club e ora giustamente si ritrova con una dirigenza in grado di valorizzare la Salernitana. Vorrei fare in primis i complimenti ai tifosi della Salernitana che sono sempre stati coerenti. Nonostante le vittorie della squadra, non accettavano i modi di Lotito di considerare la Salernitana in secondo piano rispetto alla Lazio. Hanno dimostrato di avere una mentalità ultras ed una coerenza fuori dal comune perché la Salernitana non può essere seconda di nessuno”.

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Tosto loda Iervolino, ha messo subito il club in cima alle sue proprietà

Iervolino ha messo subito il club in cima alle sue proprietà, rinunciando anche ad impegni imprenditoriali esterni. E questo vuole la gente, e questo merita un club con una storia ultracentenaria”. 

L’ex terzino ha poi dato grande importanza al Settore Giovanile, tema molto caro a Tosto, che ha fondato la Green Soccer Team, una società riconosciuta dal Coni che si occupa di scouting e formazione di giovani talenti in Toscana e non solo: “Iervolino ha fatto benissimo a puntare sui giovani del territorio salernitano, territorio che ha un potenziale importante. Anche perché da Napoli in giù ci sono tanti ragazzi che possono avere un futuro ma che non riescono ad imporsi”.  

Tosto però frena gli entusiasmi, la salvezza va ancora conquistata: “I discorsi si fanno a risultato acquisito. Mancano ancora due giornate; ovviamente grossi meriti a Sabatini e Nicola che hanno trasformato la squadra, ma i meriti maggiori vanno ai tifosi. Sarebbe bellissimo ottenere questo miracolo sportivo della salvezza dopo aver visto le percentuali salire dal famoso 7% dell’inizio a numeri più concreti”.

Tosto ha chiosato così: “E’ stato un campionato entusiasmante da tutti i punti di vista, con lotta ancora aperta in vetta ed in coda. Non credo ai sospetti altrimenti non saremmo arrivati a questo punto. Il campionato italiano ha ritrovato credibilità, ricordo che noi nel 1999 siamo retrocessi a 39 punti e lì non tutto fu trasparente. Adesso la Salernitana ha l’occasione di riprendersi quella salvezza persa ingiustamente 23 anni fa”.

Insomma, una lunga intervista in cui Tosto ha descritto come meglio non si poteva la situazione in chiave Salernitana offrendoci anche un bello spaccato storico del nostro Campionato. Campioni come lui, che è rimasto tale nonostante gli anni, ne esistono pochi, le sue parole oggi sono anche un monito alle tifoserie e alle dirigenze e fanno bene al nostro calcio.

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Come leggere una partita di calcio in tempo reale

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Il calcio non è mai una storia che si può raccontare prima del fischio finale. Le formazioni iniziali, i moduli e le statistiche pre-partita aiutano a farsi un’idea, ma spesso è il campo a smentire tutto.

Una partita cambia volto più volte nell’arco dei novanta minuti e saper cogliere questi cambiamenti è ciò che distingue uno spettatore attento da chi guarda solo il risultato.

Leggere una gara in tempo reale significa osservare i dettagli: come si muovono le squadre senza palla, come reagiscono agli episodi, come cambia l’atteggiamento dopo un gol o una decisione arbitrale. È un modo più profondo e consapevole di seguire il calcio.

Il momento chiave di una partita

Ogni partita ha uno o due momenti che ne indirizzano l’andamento. A volte è un gol, altre volte un episodio meno evidente: un errore ripetuto, un cartellino pesante, una difficoltà tattica che l’avversario inizia a sfruttare.

Un gol subito all’inizio, per esempio, mette subito alla prova l’equilibrio di una squadra. C’è chi reagisce con calma, mantenendo ordine e pazienza, e chi invece perde compattezza e si scopre troppo. Capire che tipo di reazione sta avendo una squadra aiuta a leggere ciò che può accadere nei minuti successivi.

Anche i cartellini contano molto. Un difensore ammonito presto tende a essere più prudente, evita il contatto e concede più spazio. Questo dettaglio, spesso sottovalutato, può cambiare il modo in cui una squadra difende per tutta la partita.

Quando un allenatore decide di cambiare assetto tattico già nel primo tempo, il messaggio è chiaro: qualcosa non sta funzionando. Questi interventi raccontano spesso più delle statistiche a fine gara.

Squadre che cambiano volto nel secondo tempo

Il secondo tempo è quasi sempre una partita diversa. Dopo l’intervallo entrano in gioco le correzioni tattiche, ma anche l’aspetto mentale e fisico. Molte squadre crescono alla distanza, altre invece calano dopo un avvio intenso.

Ci sono squadre che preferiscono studiare l’avversario nella prima frazione per poi aumentare ritmo e pressione nella ripresa. Altre cercano di chiudere subito la partita e poi gestire. Riconoscere queste abitudini aiuta a interpretare anche le gare che sembrano bloccate.

Un segnale chiaro è la posizione della squadra in campo. Se dopo l’intervallo una squadra alza il baricentro e porta più uomini nella metà campo avversaria, significa che vuole cambiare l’inerzia del match. Questo porta più occasioni, ma anche maggiori rischi.

Il linguaggio del corpo dice molto. Squadre che rientrano in campo con energia, pressing e movimenti coordinati mostrano di avere idee chiare. Un avvio lento e disordinato, invece, spesso segnala difficoltà.

Il ruolo delle sostituzioni e della panchina

Con le cinque sostituzioni, la panchina è diventata decisiva. Oggi molte partite si risolvono proprio grazie ai cambi, soprattutto nell’ultima mezz’ora.

Ogni sostituzione ha un significato. L’ingresso di un giocatore veloce può mettere in difficoltà una difesa stanca, mentre un cambio più difensivo può indicare la volontà di proteggere il risultato. Guardare chi entra e chi esce aiuta a capire le intenzioni dell’allenatore.

Alcuni tecnici aspettano di vedere come si sviluppa la partita prima di intervenire, altri cercano di anticipare gli eventi. In entrambi i casi, i cambi raccontano molto di come una squadra sta vivendo quel momento.

Non è un caso che tanti gol arrivino da giocatori subentrati. È la dimostrazione che una partita resta aperta fino all’ultimo minuto.

Perché il live racconta più del pre-partita

Le analisi prima del match sono utili, ma non possono prevedere tutto. Il calcio è fatto anche di imprevisti, emozioni e momenti che cambiano il corso di una gara.

Durante la partita emergono aspetti che sulla carta non si vedono: un giocatore in difficoltà, un altro che prende in mano la squadra, una decisione che cambia l’atmosfera dello stadio. È per questo che seguire il live permette di capire davvero cosa sta succedendo.

Non a caso anche chi segue le scommesse live guarda con attenzione l’andamento reale della partita, più che le previsioni iniziali. Nel calcio, il contesto spesso conta più dei numeri.

Il live aiuta a cogliere segnali importanti: una squadra che attacca senza segnare, una difesa sotto pressione continua, una fascia lasciata scoperta. Tutti elementi che raccontano una storia più completa del semplice risultato.

Errori comuni nella lettura delle partite

Uno degli errori più frequenti è guardare solo il possesso palla. Avere il pallone non significa automaticamente controllare la partita. Conta come e dove viene giocato.

Un altro errore è ignorare i dati come gli expected goals. Una squadra in vantaggio ma con poche occasioni create potrebbe non essere così solida come sembra.

Infine, spesso si sottovaluta l’aspetto mentale. Un’occasione sbagliata, una protesta o una discussione tra compagni possono influenzare l’andamento della gara tanto quanto una scelta tattica.

Conclusione

Leggere una partita in tempo reale significa osservare il calcio con più attenzione e meno superficialità. Non si tratta di prevedere il risultato, ma di capire ciò che sta accadendo sul campo.

Il bello del calcio sta proprio qui: una partita non è mai solo il punteggio finale, ma il percorso fatto minuto dopo minuto, tra episodi, reazioni e scelte che ne cambiano la storia.

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Ultim’ora Hellas Verona, vietata la trasferta di San Siro

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Hellas Verona

Brutte notizie per l’Hellas Verona e i suoi tifosi, che non potranno presenziare a San Siro per la gara contro il Milan in programma il 28 dicembre.

Dopo l’apertura del settore ospiti per la trasferta di Firenze e la sospensione del divieto di trasferte da parte del Ministro Piantedosi, c’è stato un dietrofront da parte del prefetto di Milano.

Hellas Verona, niente tifosi a San Siro: la nota della prefettura di Milano

Quando sembrava che il divieto di trasferte per 3 mesi, imposto dopo i fatti di Pisa, fosse solo un ricordo ecco che la prefettura del capoluogo lombardo ha deciso per il divieto di acquisto dei biglietti per i residenti a Verona. Di seguito la nota integrale:

Prefettura di Milano -“Incontro di calcio di Serie A “A.C. MILAN – Hellas Verona F.C.”,

In occasione dell’incontro di calcio di Serie A “Milan A.C. – Verona F.C. , in programma il 28 dicembre 2025, presso lo stadio G. Meazza di Milano, il Prefetto di Milano Claudio Sgaraglia, in adesione alla determinazione del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive del 15 dicembre 2025 e sentito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, per preminenti ragioni di tutela dell’ordine, della sicurezza e dell’incolumità pubblica, ha adottato, con provvedimento in data 18 dicembre 2025, le seguenti prescrizioni:

·         divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Provincia di Verona, con esclusione dei residenti in tale Provincia sottoscrittori del programma di fidelizzazione della società sportiva “AC Milan” sottoscritta in data antecedente al 15 dicembre 2025 che potranno acquistare in tutti i settori dello stadio ad esclusione del settore ospiti;

 

·         vendita dei tagliandi del settore ospiti ai soli sottoscrittori del programma di fidelizzazione “Hellas Verona” non residenti nella Provincia di Verona, sottoscritta in data antecedente al 15 dicembre 2025. 

hellas verona

fans verona during Hellas Verona vs US Lecce, italian Serie A soccer match in Verona, January 26 2020 – LPS/Alessio Tarpini

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Cosa mangiano i calciatori? Questa lista di alimenti è fondamentale

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Ogni singolo particolare che riguarda l’alimentazione dei calciatori viene studiato a sua volta nei minimi dettagli, questo per garantire il giusto carico di energia, alto livello di prestazioni, ma anche recupero e prevenzione degli infortuni.

La continuità nel calcio è un elemento importantissimo e nel piano nutrizionale meglio equilibrato ogni nutriente assume un ruolo fondamentale, dalle proteine ai carboidrati, dai grassi sani ai sali minerali, dalle vitamine del gruppo B fino alla vitamina C, D e così via, ogni elemento diventa fondamentale per lo sviluppo del metabolismo energetico e per il suo corretto funzionamento. Non solo, perché nel piano nutrizionale più adeguato per il calciatori rientrano anche il funzionamento muscolare e del sistema nervoso.

Insomma, i supporti dell’integrazione naturale controllati da nutrizionisti e medici, devono coprire un fabbisogno elevato per tutta la stagione calcistica. Attenzione però, perché gli integratori naturali non rappresentano assolutamente un sostitutivo del cibo, ma semplicemente lo completano, per questo devono essere assunti con criterio e abbinati al piano nutrizionale personalizzato. Per esempio, la vitamina B è cruciale per trasformare gli alimenti in energia, così come le proteine sono necessarie per il recupero e la ricostruzione dei muscoli.

Il carburante principale dei carboidrati

Questo nutriente è la base principale per ogni calciatore, perché i carboidrati servono a riempire le riserve di glicogeno muscolare, ossia la principale fonte energetica durante gli sforzi atletici per allenamenti e match.

A seconda del piano nutrizionale per ogni calciatore, sono presenti elementi integrali quali pane, pasta, riso, cereali e patate, con una quantità che varia a seconda del periodo e dei carichi di lavoro. In generale nei giorni più intensi l’apporto di carboidrati è più alto, viceversa, viene ridotto nei giorni di recupero e defaticamento.

Ricostruzione e riparazione muscolare

Ed è proprio durante il periodo di recupero che subentrano le proteine, un nutriente necessario per costruire e riparare i muscoli. Questo nutriente è fondamentale per adattare la ricostruzione dei muscoli dopo i diversi livelli di sforzi, a seconda della stagione sportiva, del numero di gare e dell’intensità specifica.

Gli alimenti migliori per conferire proteine di alta qualità sono tacchino e pollo, pesce e uova, legumi e latticini magri, ma anche fonti vegetali come ceci, lenticchie svolgono un ruolo importante.

Le proteine che vengono distribuite nell’arco della giornata attraverso i pasti o l’assunzione di integratori naturali, servono per favorire una sintesi muscolare costante.

Altri elementi nutrizionali che sono fondamentali per i calciatori

L’elenco è ancora lungo, perché ogni nutriente è necessario e ogni calciatore in base al ruolo e all’intensità degli allenamenti, persino al numero di gare, necessita di elementi particolari.

Per esempio, i calciatori privilegiano nel piano alimentare i grassi insaturi, perfetti per equilibrare la salute cardiovascolare e per le infiammazioni, quindi per prevenire e curare gli infortuni. Questi grassi aiutano l’assorbimento della vitamina D ed E che servono a rinforzare ossa e muscoli. Infine, anche l’idratazione è fondamentale, così come tutti i sali minerali che devono essere reintegrati durante e dopo il match o gli allenamenti: insomma, ogni nutriente è un pezzo di un puzzle che non può essere trascurato.

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