Serie A
Noslin, l’inversione di rotta: da partente a certezza
In attesa di chiarimenti sul mercato di gennaio, Sarri trova una soluzione interna: Noslin, vicino all’addio in estate, ora è una risorsa.
In casa Lazio continua a esserci una certa tensione in vista del mercato di gennaio. Dalla società non sono ancora arrivati segnali chiari e né l’ambiente né Maurizio Sarri sanno esattamente cosa aspettarsi. Le prossime mosse restano un’incognita e, in questo momento, l’unica strada possibile è andare avanti come fatto finora, cercando di ottenere il massimo da ciò che già c’è in rosa e facendo di necessità virtù.
In questo senso, però, Sarri può dire di aver già trovato un rinforzo senza passare dal mercato. Tijjani Noslin, di fatto, rappresenta un nuovo acquisto già in casa, sebbene fino a poco tempo fa fosse fuori dal progetto.
L’attaccante olandese ex Hellas Verona è stato a un passo dall’addio in estate dopo una stagione ben al di sotto delle aspettative. Il PSV spingeva per il suo ritorno in Olanda e la sua partenza appariva una possibilità molto concreta. A cambiare tutto è stato il blocco del mercato della Lazio, che ha costretto la società a trattenerlo per garantire a Sarri un’alternativa in attacco.

Tijjani Noslin ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio, un nuovo Noslin
Con il passare delle settimane, quella che sembrava una scelta obbligata si sta trasformando in una risorsa preziosa. In questa stagione, e soprattutto nelle ultime giornate, si sta vedendo un Noslin completamente diverso rispetto a quello dello scorso anno. Più concentrato, più dentro le partite e decisamente più utile alla squadra. Partito inizialmente indietro nelle gerarchie, l’olandese è riuscito a guadagnare spazio grazie alla sua duttilità, venendo utilizzato sia da esterno sia da punta.
Ed è proprio nel ruolo di attaccante centrale che Noslin sta dando le risposte migliori. Nelle ultime settimane ha superato anche Dia nelle scelte di Sarri, offrendo garanzie soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento. I gol segnati contro Lecce e Parma certificano il suo momento positivo, con la rete contro i ducali che racconta bene la sua voglia di imporsi e di ritagliarsi uno spazio importante in questa Lazio.
Con l’infortunio di Isaksen e un Castellanos rientrato da poco e ancora lontano dalla miglior condizione, il reparto offensivo resta pieno di punti interrogativi. In questo contesto, l’ora di Noslin potrebbe scoccare presto. La sua partenza a gennaio, che fino a qualche settimana fa sembrava molto probabile, oggi non è più così scontata, anche se non può essere esclusa del tutto.
L’olandese, però, ha dimostrato di voler restare, di voler giocare le sue carte e di voler diventare una certezza per la Lazio. E il campo, al momento, gli sta dando ragione.
Serie A
Torino, Baroni: “Chiaro che siamo contenti per la vittoria, per la classifica, la società, il presidente, i tifosi, il direttore, la squadra”
Il tecnico del Torino Marco Baroni ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match vinto contro il Sassuolo 1 a 0 a Reggio Emilia.
Il tecnico del Torino Marco Baroni ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match vinto contro il Sassuolo 1 a 0 a Reggio Emilia. Tra i temi affrontati, la partita contro gli emiliani, quanto conta questa vittoria e la porta inviolata per la settima volta.

MARCO BARONI FA IL SEGNO OK ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Torino, Baroni: “Io ho sempre avuto fiducia nella squadra perché la vedevo lavorare”
Il tecnico del Torino Marco Baroni ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match vinto contro il Sassuolo 1 a 0 a Reggio Emilia. Tra i temi affrontati, la partita contro gli emiliani, quanto conta questa vittoria e la porta inviolata per la settima volta.
“Chiaro che siamo contenti per la vittoria, per la classifica, la società, il presidente, i tifosi, il direttore, la squadra, ma quello che mi rende più soddisfatto è come la squadra ha approcciato perché gli ho chiesto una partita di fiducia e lo abbiamo fatto andando a difenderci in avanti. Questo è quello che voglio. Il Sassuolo non riusciva a gestire la palla, abbiamo creato occasioni. Questo lo ha fatto per la nostra pressione non perché non fosse in giornata. Con questa prestazione è arrivata una prestazione importante e non dobbiamo scendere da questo livello”.
Quanto sono importanti prove come queste per i tifosi?
“È fondamentale e tocca a noi perché il Torino ha una storia bellissima. Il popolo granata è meraviglioso, dobbiamo essere noi a far scattare questa scintilla con le prestazioni e la dedizione. Ho detto alla squadra che chi indossa questa maglia deve sentirsi addosso il mantra ‘vogliamo gente che lotta’ come hanno cantato i tifosi”.
Questo è il settimo clean sheet stagionale…
“Io ho sempre avuto fiducia nella squadra perché la vedevo lavorare. Quando ci sono queste componenti è chiaro che il tuo lavoro può avere i frutti. Noi abbiamo fatto un percorso strano perché dopo alcune difficoltà la squadra si è trovata a fare risultati importanti. Vittorie importanti come la vittoria col Napoli, il pareggio a Bologna e forse contro il Como abbiamo perso 4 giocatori fondamentali e non eravamo pronti a sopperire in quel momento. La squadra poi si è sciolta negli ultimi minuti. Negli ultimi 33 anni solo questo Torino e un altro hanno fatto 7 clean sheet ma siamo la peggior difesa perché 4 partite hanno sporcato questo percorso. Con l’Atalanta in meno di 7 minuti abbiamo preso 3 gol, ma questa partita deve segnare un livello sotto il quale non si può scendere”.
Questa vittoria può essere un trampolino di lancio? Vlasic quanto è importante?
“Sì, può esserlo perché viene contro una squadra che gioca bene a calcio, ha fisicità, tecnica, e vinci con questa personalità, generosità. Vlasic ha messo dentro le due fasi, sta giocando bene da mezzala, sta dando un contributo importante però possiamo e dobbiamo crescere”.
Gli ingressi di Ilic e Simeone hanno spaccato la partita…
“Sì, ci serviva, era anche preventivata. Duvan era più sporco oggi, ma fa parte del recupero, è stato fermo a lungo. C’era lo spazio per andare a far male a loro e credo che chi è andato dentro ha fatto bene. Anche Ilic che ha tanta qualità, ogni tanto si smarrisce ma io lo voglio riprendere perché può dare ancora molto. Tameze ha fatto una grandissima partita, non voleva uscire ma aveva i cramp. Non potevo rischiare perché lì abbiamo due assenze. Bene dai, ci serviva questa personalità e questo atteggiamento nella gara”.
Serie A
Sassuolo, Grosso: “Per me oggi è una partita con poche occasioni da gol”
Il tecnico del Sassuolo Fabio Grosso ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match perso contro il Torino per 1 a 0 a Reggio Emilia.
Il tecnico del Sassuolo Fabio Grosso ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match perso contro il Torino per 1 a 0 a Reggio Emilia. Tra i temi affrontati, la partita contro i granata, quanto hanno pesato le assenze e se era rimasto soddisfatto dalla prova dell’attacco neroverde.

FABIO GROSSO PUNTA IL DITO ( FOTO SALVATORE FORNELLI )
Sassuolo, Grosso: “Nella ripresa abbiamo creato diverse occasioni, abbiamo avuto il pallino del gioco”
Il tecnico del Sassuolo Fabio Grosso ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match perso contro il Torino per 1 a 0 a Reggio Emilia. Tra i temi affrontati, la partita contro i granata, quanto hanno pesato le assenze e se era rimasto soddisfatto dalla prova dell’attacco neroverde.
È un passo indietro per le assenze o un passo indietro e basta? “Per me oggi è una partita con poche occasioni da gol, nel primo tempo siamo entrati timidi e con ritmi diversi da quelli che esaltano le nostre caratteristiche, nonostante questo la gara è rimasta equilibrata. Nella ripresa abbiamo creato diverse occasioni, abbiamo avuto il pallino del gioco, ma poi in una gara così equilibrata l’episodio ti incanala la gara e poi non abbiamo avuto la forza anche per merito degli avversari di rimettere in piedi la partita”.
Le assenze contemporanee di Pinamonti, Thorstvedt, Berardi non hanno pesato tanto? “Non è la cosa che mi piace sottolineare perché nel pre-partita ho detto una cosa che confermo oggi: noi vogliamo che rientrino i nostri ragazzi ma quando ci sono delle assenze ci sono delle opportunità per gli altri e noi oggi avremmo potuto prenderla meglio perché c’erano i presupposti per fare una partita diversa da quella che abbiamo fatto, soprattutto nella prima frazione. La gara è rimasta sempre in equilibrio e lo spunto di questa gara è che quando non sei in grado di esprimere il tuo potenziale siamo rimasti in partita, il dettaglio di quella situazione ha spostato questo equilibrio e ha fatto sì che loro vincessero questa gara. Un’altra esperienza che ci deve dare degli insegnamenti”.
È rimasto comunque soddisfatto del reparto offensivo? Perché ha tolto Volpato e Laurienté? “Sono scelte che uno cerca di fare in maniera ponderata, avere delle energie fresche in determinati momenti della gara. Mi piace avere una coerenza che uso per portare avanti il nostro percorso, per me in panchina c’erano dei ragazzi che avrebbero potuto portare energia perché oggi non è mancata l’attenzione, la concentrazione, determinati episodi avremmo potuto farli meglio. L’analisi generale più che del dettaglio, pongo l’attenzione che negli altri momenti con tanti ragazzi avremmo potuto esprimere meglio e non lo abbiamo fatto”.
Matic un po’ sottotono… “Per valorizzare i giocatori offensivi devi essere bravo a partecipare e a metterli in moto, quando sei poco incisivo non è demerito dei giocatori offensivi, li devi mettere in condizione. Matic è un giocatore talmente forte che fa uno sport di squadra con 10 compagni, vengono esaltate le sue caratteristiche se la squadra ha i giri giusti”.
Serie A
Ultim’ora Fiorentina: De Gea è il nuovo Capitano
Fiorentina – Scelta a sorpresa di Vanoli in una sfida delicata per i viola: fascia al portiere spagnolo, ma Ranieri resta titolare.
La prima sorpresa di Fiorentina-Udinese arriva ancor prima del fischio d’inizio. In una gara cruciale per i viola, soprattutto in ottica salvezza, Paolo Vanoli decide di non stravolgere l’assetto tattico, ma di intervenire su un simbolo: il capitano.
Luca Ranieri scende regolarmente in campo dal primo minuto, ma senza la fascia al braccio. Al suo posto, almeno per questa partita, il ruolo di capitano viene affidato a David De Gea, uno dei giocatori più esperti e carismatici dell’intera rosa viola.
Cambiano le gerarchie in casa Fiorentina?
Ranieri ha rappresentato un punto di riferimento in questo complicato avvio di stagione, ma il suo ruolo era finito sotto osservazione nelle ultime settimane. A pesare, anche l’episodio della gara contro il Lecce, quando il difensore aveva protestato in maniera troppo accesa per un rigore non concesso, attirando critiche e attenzioni.

LUCA RANIERI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Non a caso, pochi giorni fa lo stesso Ranieri aveva ammesso quanto fosse difficile indossare la fascia in un momento così delicato per la squadra. Da qui la decisione di Vanoli, che sembra voler alleggerire la pressione affidando la leadership a De Gea.
Resta ora da capire se si tratti di una scelta temporanea o di un cambio definitivo, e se la decisione sia stata condivisa con società e giocatore. Non è escluso, infine, che la fascia possa ruotare nelle prossime partite. Intanto, contro l’Udinese, la Viola volta pagina, affidandosi all’esperienza del suo portiere.
Visualizza questo post su Instagram
-
Notizie5 giorni faMilan, è ancora duello Furlani-Allegri: anche su Fullkrug idee divergenti
-
Serie A2 giorni faSpunta una “cordata viola” per salvare la Fiorentina
-
Calciomercato6 giorni faMilan, summit di mercato Tare-Allegri: cosa è emerso | Max ne chiede tre
-
Calciomercato2 giorni faMilan, clamoroso e ultimo tentativo di Pini Zahavi: si parla di Nkunku e Lewandowski
-
Serie A4 giorni faDaniel Maldini, ultima chiamata nerazzurra
-
Serie A6 giorni faMilan a due velocità: grande con le big, fragile con le piccole
-
Notizie5 giorni faMilan, Fullkrug segna poco? No…il problema è un altro!
-
Calciomercato6 giorni faMilan-Vlahovic, piovono conferme: dalla Spagna accordo vicinissimo
