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Juventus: Pogba può arrivare subito?
La vittoria in Champions non cancella la crisi Juventus in campionato: la società pensa a un cambio di strategia per arrivare a Paul Pogba
Un momento difficile in casa Juve, un momento che senza i risultati di Champions si potrebbe definire “drammatico”. Qual è la causa? una questione di testa, una rosa non adeguata o la difficoltà di Allegri di gestire questa squadra? Difficile dare una risposta, anche perché probabilmente la verità è un mix di tutte le ipotesi.
Sicuramente la rosa non sembra paragonabile ad anni passati, ma di certo non può essere al pari di quelle di Bologna o Empoli; considerando che Allegri conosce bene l’ambiente e la maggior parte dei giocatori in squadra, è probabile che si tratti di una questione mentale, soprattutto confrontando prestazioni di coppa e di campionato.
Pogba, la strategia della Juventus
Ad inizio anno la Juventus dichiarò i due obiettivi principali: vincere e creare valore attraverso la crescita dei giovani, come ribadito dallo stesso Cherubini in occasione dell’acquisto di Kean, in cui sottolineò l’assoluto sia il disinteresse della Juventus nei confronti di giocatori non giovani, sia come Kean fosse già un’operazione preventivata per il 2022.
Tuttavia, spesso crescere giovani promettenti non si concilia con vincere, almeno non da subito, e il cosiddetto periodo di transizione necessario non si sposa con le ambizioni di una società come la Juventus. Allegri infatti nel predicare calma, ha sempre ribadito l’importanza del risultato: ecco perché continua a preferire Chiellini a De Ligt, Morata a Kean, spesso Cuadrado a Chiesa e perché Kulusevski, Kaio Jorge e Pellegrini trovano pochissimo spazio.
Il problema della strategia della Juventus è che puntare in assoluto solo su giovani, significa prepararsi con tutta probabilità a un periodo di transizione, che potrebbe durare anche anni, e che non ha nessun senso se in squadra vi sono elementi di alto livello, sia calcistico sia economico.
Se a questo aspetto si aggiunge l’ingaggio di un allenatore importante e la necessità di riportare i ricavi al periodo precovid, ecco che l’obiettivo di creare valore attraverso i giovani deve essere messo in secondo piano rispetto alla necessità di fare risultato subito, rispetto all’obiettivo minimo del quarto posto.
Pogba subito?
Le ultime due sconfitte in campionato hanno minato le certezze della dirigenza, che ora sta cambiando le proprie strategie: il ritorno alla piena capienza negli stadi e l’aumento di capitale possono sostenere economicamente un grande progetto e il colpo da sogno continua ad essere Paul Pogba: è l’uomo giusto nel reparto giusto nella squadra giusta.
Pogba nella Juventus ritroverebbe entusiasmo e la Juventus con un solo grande acquisto riporterebbe in alto il livello del proprio centrocampo: De Ligt, Pogba e Dybala costituirebbero così la nuova spina dorsale della Juve su cui puntare per il rilancio della squadra.
La svolta però potrebbe essere la scelta del momento giusto per concludere l’operazione: il francese andrà in scadenza di contratto a giugno, ma aspettare di ingaggiarlo a parametro zero sarebbe un rischio troppo grosso, primo perché a fine anno si scatenerà un’asta tra le big europee in cui la Juventus partirebbe svantaggiata, secondo perché serve un rinforzo importante già a gennaio per centrare almeno il quarto posto, e scongiurare così una perdita enorme sia in termini economici sia di prestigio per la Società.
Ecco perchè è necessario cercare di chiudere già a Gennaio, in considerazione dell’ottimo rapporto con Raiola e dell’ottimo rapporto con la dirigenza dello United dopo l’operazione Ronaldo. Muoversi a gennaio vorrebbe dire riconoscere un indennizzo ai Red Devils, ma anche anticipare le mosse delle altre Big e rinforzare subito la squadra.
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Milan, Maignan vuole restare…ma alle sue condizioni: riflessioni in casa rossonera
Milan, sull’attuale situazione di Mike Maignan abbiamo già detto e scritto molto. E novità sostanziali ad oggi non ne abbiamo, se non raccontare di alcune riflessioni in seno alla dirigenza.
Tramite i suoi agenti, Mike Maignan ha espresso volontà di rimanere a vestire maglia rossonera la prossima stagione. E fino a qui tutto normale, anzi comprensibile. Tuttavia, le richieste avanzate dall’entourage sono di gran lunga superiori alle condizioni attuali.
Maignan infatti percepisce 2,8 milioni di euro e, stando alle ultime indiscrezioni, si è chiesto di portare la cifra intorno ai 6 milioni più bonus. Uno stipendio da top player sul quale la dirigenza rossonera ha frenato.
Ad oggi, non vi sono troppi margini di trattativa in quanto, come detto, la dirigenza si starebbe guardando intorno valutando le offerte che via via stanno arrivando. Ad iniziare dal Bayern Monaco il quale ha pronta una cifra di 60 milioni.
Le strade sono due, o l’entourage abbassa le pretese, oppure sarà cessione in estate. Propendiamo verso la seconda ipotesi. Si scaldano Di Gregorio e Meret, ma non escludiamo ad altri nominativi della nostra Serie A. Uno dei sogni è Carnesecchi ma le richieste sono decisamente elevate.
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Milan-Zirkzee ottimismo sulla chiusura: gli altri nomi sull’asse Milano-Bologna
Milan-Zirkzee, avevamo scitto in anteprima come le trattative fossero in stato avanzato e ci arrivano ulteriori informazioni in tal senso. Vediamole insieme qui di seguito.
Il Milan vuole chiudere in tempi molto brevi per Joshua Zirkzee. Questo per evitare che nelle prossime settimane possano svegliarsi anche altri club europei, magari dalla Premier League, in grado di mettere sul piatto cifre sostanziose e tali da tagliare fuori i rossoneri. Un pericolo che la dirigenza vuole scongiurare sul nascere.
A tal proposito l’incontro, al momento decisivo, è stato fatto con Moncada e Ibrahimovic, insieme allo stesso attaccante olandese. Al di là dell’ammirazione verso lo svedese, Zirkzee è rimasto entusiasta del progetto Milan e del ruolo centrale che avrà all’interno dello stesso. Un accordo di massima tra calciatore e agenzia è quindi già stato raggiunto.
Resta ancora da trattare con il Bologna che non intende fare sconti, ma che vuole comunque rispettare la volontà del giocatore se le cifre lo consentiranno. I rossoneri hanno comunque pronta un’offerta importante e intorno ai 50 milioni di euro al lordo del riscatto di Alexis Saelemaekers. Tuttavia, se questo non dovesse bastare, potrebbe essere inserito nella trattativa anche il cartellino di Lorenzo Colombo, giocatore che al club rossoblu piace in maniera particolare.
Inoltre, lo abbiamo già scritto ieri, in caso di qualificazione alla Champions League, il Bologna avrebbe messo tra i papabili sulla panchina Stefano Pioli il quale, lo sappiamo, lascerà il Milan in estate. E, sempre notizia di questi ultimi giorni, Ibrahimovic avrebbe preso contatti con i felsinei anche per Lucumì. Di carne al fuoco, come potete capire, ce n’è veramente molta.
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Roma, Kumbulla torna per ripartire? Spunta la destinazione
Il futuro di Marash Kumbulla potrebbe non essere in Italia. Al momento si trova in prestito al Sassuolo ma per il suo intermediario lascerà l’Italia.
Roma, se parte Kumbulla bisogna evitare la minusvalenza
L’importante investimento che ha toccato i 30 milioni di euro nel 2021 prospettava un epilogo diverso. Invece pare proprio che la storia d’amore mai sbocciata fra il difensore albanese e la Roma sia ai titoli di coda. Specialmente dopo le parole del suo intermediario Lucas Carminitana.
In particolare, l’uomo che si occupa delle relazioni coi club ha detto quanto segue: “Nell’ultimo giorno di mercato c’è stato forte interesse dell’Amburgo per Marash Kumbulla. Sfortunatamente non sta giocando, ma ha sempre un po’ di mercato in Germania, tra bassa Bundesliga e Bundesliga 2. Il giocatore vuole aspettare ancora.
Futuro alla Roma? Dipende tutto da De Rossi. Credo che ci siano possibilità che possa andare all’estero, in particolare in Germania“.
Parole molto chiare che fanno presagire un addio in estate ma questa volta a titolo definitivo. Il giocatore è attualmente in prestito al Sassuolo col quale però ha collezionato solo 130 minuti. Indipendentemente da come terminerà la stagione dei neroverdi, il difensore farà ritorno a Roma per poi valutare le opzioni.
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