Serie A
Inter, pianficazione e ripartenza: con Chivu si può
L’Inter si avvicina sempre di più alla nuova stagione con un nuovo corso. Questo calciomercato sta dimostrando le intenzioni del club per il futuro.
I nerazzurri si sono ritrovati a pochi giorni dal Mondiale per Club a dover completamente azzerare quanto fatto fino a quel momento. Con Chivu ci sono già basi solide.
Inter, da Pio Esposito a Calhanoglu: la società prende posizione
Il club meneghino è pronto a ripartire dopo la delusione della scorsa stagione e tutti gli occhi sono puntati su Cristian Chivu. Il tecnico romeno ha già dato la sua impronta all’Inter durante il torneo made in USA ma il nuovo obiettivo è fare bene in Serie A e Champions League per tornare ad alzare un trofeo.
La rosa sarà dalla sua parte e alcuni singoli potrebbero fare la differenza. In questo senso la società è riuscita a imporre la propria volontà alle concorrenti e mantenere saldi alcuni punti fermi presenti e futuri che caratterizzeranno la stagione.

Hakan Calhanoglu perplesso ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Su tutti ci sono sicuramente Hakan Calhanoglu e Francesco Pio Esposito, due giocatori molto diversi e con età praticamente agli opposti ma egualmente importanti per tutto l’ambiente. Il primo è stato vicino a lasciare Milano per tornare in Turchia ma le recenti parole di Marotta e dello stesso centrocampista hanno chiuso ogni possibilità di partenza. Il secondo invece è oggetto del desiderio di moltissimi club, tuttavia la società ha deciso di trattenerlo a tutti i costi per dargli una chance di mettersi in mostra con la prima squadra.
L’ottima stagione in Serie B con lo Spezia e le caratteristiche da punta vera hanno convinto la dirigenza a respingere qualsiasi offerta, anche molto onerosa, per lanciare un segnale forte verso il resto della Serie A.
Insomma, è tempo di pianificazione e rilancio per un club che ha raggiunto traguardi importantissimi negli ultimi anni portando alto in Europa il nome del calcio italiano in un momento difficile.
Serie A
Lazio-Cremonese 0-0, all’Olimpico regna la noia
All’Olimpico finisce 0-0 Lazio-Cremonese, poche emozioni e possibile svolta nel finale ma il risultato non si sblocca con le squadre che si dividono la posta.
La 16° giornata, formato spezzatino, di Serie A si è aperta a Roma con la sfida tra i biancocelesti di Sarri e i grigiorossi guidati da Davide Nicola.
Lazio-Cremonese 0-0, mancato l’aggancio alla zona Europa
Match decisamente bloccato per tutta la durata del primo tempo con tanti errori in impostazione dei padroni di casa, che più di qualche volta hanno rischiato di favorire le ripartenze di Bonazzoli e Vardy. L’assenza di Zaccagni pesa e Pedro non da più le garanzie di un tempo, sulla fascia opposta invece un ispirato Cancellieri è stato più volte coinvolto nella manovra offensiva.
Dall’altra parte il centrocampo formato da Bondo, Folino, Barbieri, Grassi e Pezzella ha inizialmente retto bene la qualità di Guendouzi e nella ripresa il copione, almeno nella prima parte, è stato lo stesso. Poche occasioni e partita sugli scudi per più di un’ora, i cambi hanno visto il rientro dopo il rosso nel derby di Belahyane insieme a Noslin.
I due ex Hellas Verona, in particolare l’olandese, hanno inciso positivamente ma non sono bastati a sbloccare il risultato in favore dei biancocelesti. All’Olimpico regna la noia per tutto il resto del secondo tempo, senza emozioni e occasioni degne di nota.
Il picco si raggiunge negli ultimi secondi di partita quando uno strappo di Guendouzi lancia Cancellieri davanti al portiere, che viene steso al limite dell’area da Ceccherini. Rosso diretto spulso e punzione dal limite dell’area a Cataldi che però spedisce alto di pochissimo.
Termina dunque 0-0 tra Lazio e Cremonese, i padroni di casa salgono a quota 23 punti mentre i lombardi toccano quota 21. Nel prossimo turno i biancocelesti saranno ospiti dell’Udinese mentre allo Zini arriverà il Napoli di Conte.

GUENDOUZI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Juventus-Roma, le formazioni ufficiali
Juventus-Roma, match valido per la sedicesima giornata di Serie A, mette di fronte i bianconeri di Spalletti (padroni di casa) e i giallorossi di Gasperini.
Juventus-Roma, formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali del match.

Juventus (3-4-2-1): Di Gregorio, Kalulu, Bremer, Kelly, McKennie, Locatelli, Thuram, Cambiaso, Conceicao, Yildiz, Openda. All.Spalletti
Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Ziolkowski, Rensch; Celik, Cristante, Koné, Wesley; Soulé, Pellegrini; Dybala. All.: Gasperini
Serie A
Theo Hernandez su Maldini: “Io e Calabria a Milanello con la sua maglia”
Theo Hernandez critica la gestione del Milan e l’assenza di “milanismo” nel club dopo l’addio di Paolo Maldini, citando un episodio vissuto insieme a Calabria.
Theo Hernandez e il legame con Maldini
Theo Hernandez ha espresso il suo disappunto riguardo alla gestione del Milan, sottolineando la mancanza di “milanismo” nel club. In un’intervista, il terzino sinistro ha rivelato che lui e il capitano Davide Calabria si erano presentati l’anno scorso a Milanello indossando la maglia di Paolo Maldini, un gesto che non è stato accolto favorevolmente da alcuni membri del club. Hernandez ha evidenziato come la rimozione di Maldini sia stata un errore, affermando che “hanno strappato una bandiera per nulla”.
L’assenza di una famiglia rossonera
Hernandez ha continuato a parlare della mancanza di identità nel Milan attuale, riferendosi alla partenza di Zlatan Ibrahimovic come un altro colpo importante per la squadra. Ha descritto gli anni passati come “magici”, sottolineando che il club aveva una forte identità familiare. Secondo il giocatore, la presenza di figure storiche come Maldini e Ibrahimovic è fondamentale per mantenere lo spirito e l’identità del Milan.

Theo Hernandez
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Fonte: l’account X di Schira
#TheoHernandez su #Maldini: “Io e Calabria l’anno scorso ci presentammo con la maglia di Paolo a Milanello, a qualcuno non andò bene. Hanno strappato una bandiera per nulla. A parte Ibra si sente mancanza di milanismo nel club. Eravamo una famiglia: sono stati anni magici” #Milan
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 20, 2025
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