Serie C
Lucchese, epilogo amaro di una grandissima impresa
La Lucchese, dopo la salvezza ai play-out contro il Sestri Levante in Serie C, oltre al fallimento pure la penalizzazione di 14 punti, epilogo davvero amaro.
La Lucchese, dopo essersi salvata ai play-out di Serie C contro il Sestri Levante, dopo essere dichiarata fallita dal Tribunale è sta condannata dal TFN ad una penalizzazione di 14 punti da scontare per la prossima stagione, sempre che il club toscano si iscriva al prossimo campionato di terza Serie. Profonda amarezza da parte del tecnico Giorgio Gorgone.

Lucchese
Lucchese, non c’è pace per i toscani dopo la salvezza: dopo il fallimento anche la penalizzazione di 14 punti, commento amaro da parte del tecnico Gorgone
Per la Lucchese i guai non finiscono mai: dopo aver assaporato la gioia per la salvezza conquistata sul campo contro il Sestri Levante nei play-out di Serie C, il club toscano è stato dichiarato fallito dal Tribunale il 21 maggio scorso ed ieri ha subito una penalizzazione di 14 punti comminata dal TFN per inadempienze finanziarie, da scontare per la prossima stagione, sempre che i rossoneri riescano ad iscriversi al prossimo torneo di terza Serie.
Chi ha profonda amarezza su tutto quello che sta succedendo è il tecnico dei toscani Giorgio Gorgone, che per Lucca è una vera e propria bandiera, visto che con i rossoneri ci ha giocato negli anni ’90 in Serie B, conquistando diverse salvezze in cadetteria. Il tecnico, non ha nascosto la propria amarezza dopo la salvezza raggiunta sul campo contro i liguri del Sestri Levante, tanto che alla squadra si sente profondamente legato, ed avrebbe rinunciato anche economicamente insieme ai giocatori pur di migliorare le condizioni economiche del club. Inoltre, la sentenza del Tribunale sul fallimento per Gorgone gli è sembrata quasi come se la salvezza fosse stata annullata, colpa di una società che non è stata mai chiara sin dall’inizio.
Infine, il tecnico dei rossoneri toscani punta il dito contro il sistema delle penalizzazioni, giudicato solo per falsare i campionati, con i toscani ed anche la Triestina che si iscrivessero in Serie C non avrebbe grosse chance di salvarsi, addirittura un vero e proprio disegno a tavolino pur di iscrivere le seconde squadre dei grandi club. Insomma, un tecnico che si sente profondamente legato ad un certo tipo di calcio che non c’è più come ne la riprova di questo triste epilogo.
Serie C
Pontedera, Simone Banchieri nominato nuovo allenatore
Simone Banchieri è il nuovo allenatore del Pontedera, per lui un contratto firmato fino al 30 giugno con opzione di rinnovo.

Un nuovo inizio per il Pontedera
Il Pontedera ha ufficializzato l’ingaggio di Simone Banchieri come nuovo allenatore. Banchieri, che ha firmato un contratto valido fino al 30 giugno, avrà l’opzione di rinnovo, dimostrando la fiducia che la società ripone nel suo nuovo tecnico. Con la firma avvenuta pochi minuti fa, il Pontedera spera di inaugurare una nuova era di successi e stabilità sotto la guida di Banchieri.
L’esperienza di Banchieri
Simone Banchieri non è nuovo al mondo del calcio, avendo accumulato esperienza in diversi club. La sua nomina al Pontedera segna un passo importante nella sua carriera, poiché avrà l’opportunità di dimostrare le sue capacità in una squadra che ambisce a migliorare le proprie prestazioni in campionato. L’arrivo di Banchieri porta con sé una ventata di novità e la possibilità di implementare nuove strategie per affrontare al meglio le sfide future.
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Fonte: l’account X di Schira.
Simone #Banchieri nuovo allenatore del #Pontedera. Contratto fino al 30 giugno con opzione di rinnovo. Pochi minuti fa la firma. #calciomercato
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 3, 2025
Serie C
Latina, panchina affidata a Gennaro Volpe
Il Latina ha comunicato l’arrivo in panchina di Gennaro Volpe. Il club laziale occupa il 17° posto nel girone C di Serie C.
Il Latina Calcio 1932 comunica di aver affidato la guida tecnica della Prima Squadra a Gennaro Volpe.
Serie C
Serie C: fallimenti, esclusioni e squadre a rischio sparizione
Serie C è il terzo campionato professionistico italiano. Negli ultimi anni molti club non riescono a stare in piedi economicamente.

Club in difficoltà e perché la Serie C va male
Dal 2000 al 2024, sono fallite 185 società nel calcio italiano, e di queste 148 erano in Serie C. Questo numero mostra quanto sia fragile il campionato. Anche club con storia lunga rischiano di scomparire.
Nel 2025, già alcune squadre hanno avuto problemi seri. Taranto e Turris sono state escluse per gravi inadempienze. Brescia, società storica, è stata esclusa dal torneo 2025-26 per problemi economici.
Molti club spendono più di quanto guadagnano: un classico all’italiana visto che anche in Serie A la situazione è molto simile.
Debiti e rischi aumentano ogni anno. Per cercare di cambiare le cose, la Serie C ha introdotto un Salary Cap, cioè un tetto massimo sugli stipendi in base ai ricavi del club. Anche le fideiussioni e i controlli per l’iscrizione al campionato sono più rigidi.
Non basta, però. Senza una gestione seria e attenta, il campionato resta fragile.
Il risultato è evidente: club che scompaiono, squadre che saltano la stagione, tifosi delusi. È difficile costruire progetti a medio termine. Ogni anno c’è il rischio che qualcosa vada storto.
Le nuove regole sono un passo avanti. Ma serve anche un cambiamento di mentalità: meno rischi e più programmazione. I club devono pensare alla stabilità economica, non solo ai risultati sul campo. Se questo accadrà, la Serie C potrà tornare un campionato solido.
Per ora, però, rimane un campionato in bilico, dove la crisi è una costante.
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