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Vieri: “Le delusioni fanno parte dello sport. Devo tutto a tre allenatori”

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Bobo TV, Vieri

Vieri, intervistato a margine dell’evento con la Serie A, ha rilasciato delle dichiarazioni sulla sua carriera e sul presente. Leggi con noi le parole di Vieri.

Presente all’evento di Iliad a Milano, Bobo Vieri ha ricordato le tappe della sua carriera, soffermandosi su alcuni momenti. In particolare, l’ ex attaccante della Nazionale ha omaggiato tre allenatori e si è esposto su alcuni giocatori del nostro campionato.

Vieri

Le parole di Vieri

La parternship con la Serie A.

Io e altre legend andiamo in giro per il mondo a promuovere il nostro campionato, secondo me il nostro calcio si sta riprendendo alla grandissima. Non a parole: abbiamo visto l’Inter in finale di Champions League, l’Atalanta che ha vinto l’Europa League, la Roma in Conference e la Fiorentina ha giocato due finali di fila. Cerchiamo i giocatori giovani più forti d’Europa: al di là delle vittorie, tutte queste finali testimoniano che le squadre migliorano anno dopo anno”.

La solidarietà creatasi attorno a Bove.
Il gruppo è sempre stato fondamentale, lasciamo fuori i giornalisti che fanno sempre casino. Quando lavori in gruppo il singolo viene fuori se è forte il gruppo, è la prima cosa. La stessa Fiorentina lo dimostra, volersi bene e stare vicini tra compagni è fondamentale. Bove per fortuna si è ripreso, spero torni a giocare”.

Il rapporto con tuo nonno?
Mio nonno era l’unica persona che credeva in me. Aveva fatto il portiere e allenava i ragazzi del Santa Lucia: il nonno di Diamanti era il presidente e mi proposero di giocare lì. Alino lo conosco da quando aveva cinque anni. Mio nonno mi promise 5 mila lire a ogni gol, alla prima ne feci quattro. Era convinto sarei diventato uno dei più forti attaccanti al mondo”.

Sogni e sacrifici.
Non solo nel calcio, ma nello sport in generale e nella vita. Se vuoi raggiungere degli obiettivi devi dare tutto, sennò fai fatica. Non si tratta di un singolo sacrificio: è normale che il weekend fai fatica, perché gli altri escono e tu no. Ma se hai un obiettivo pensi a fare di tutto per raggiungerlo”.

L’inizio di carriera

Il primo ricordo su un campo da calcio?
“Era questo, ero un bambino ed ero conto. Già poter dire che giocavo in Italia e avevo fatto quattro gol, a quattordici anni, era tanta roba. Volevo testarmi, io volevo giocare a calcio: spesso i bambini mi chiedono se i soldi si realizzano veramente. Ci sono qua io, avevo due sogni e li ho realizzati. Devi sempre seguire la tua strada, senza ascoltare nessuno. Io ho giocato in A e in Nazionale”.

L’inizio di carriera.
“Ero in Australia, ho iniziato da terzino sinistro. Poi dopo sei mesi avevo fatto più gol degli attaccanti e ho detto al mio allenatore di mettermi davanti. Ero una specie di Roberto Carlos più grosso. Mi ha messo in attacco, ho fatto 15-20 gol e ho continuato così. Il mio sogno era giocare in Serie A e nazionale, lo dissi a mio padre che mi disse di trasferirmi da mio nonno a Prato. E non sono più tornato. Mio padre aveva giocato a calcio, sono stati bravi a lasciarmi libertà di scelta”.

Primo impiego ufficiale?
“Non l’ho mai visto come un lavoro. Il mio primo contratto ufficiale l’ho fatto a Pisa. Ero contento, ma quello viene di conseguenza a quello che fai, la prima cosa è voler giocare in una squadra”.

La svolta quando?
“Tre allenatori mi hanno fatto svoltare: Rampanti nella Primavera del Torino, ha sempre creduto in me, anche al primo anno quando ero più piccolo degli altri. Poi Mondonico che mi ha fatto esordire nel Torino e mi ha voluto all’Atalanta: mi martellava, che la roba che facevo in settimana la portavo in campo la domenica. E Cesare Maldini, l’ho avuto 6-7 anni tra Under-21 e Nazionale maggiore. Mi hanno messo sulla giusta strada”.

Quanto conta l’allenatore?
“È come un secondo padre, nel settore giovanile non devi vincere ma ti devono preparare per i campionati veri. È importante che ti dicano la cosa giusta, dai 14 ai 18 anni sono figure centrali”.

Che hai fatto con i primi soldi?
“Non mi ricordo, forse ho comprato la macchina a mio padre, credo una Peugeot”.

Eri felice?
“Chi mi conosce sa come sono: prendo per il culo tutti, mi piace far ridere e divertire. Anche ora che ho 50 anni e giochiamo a padel. Di Biagio dice che faccio le stesse battute da trent’anni”.

Il soprannome?
“In Primavera al Torino c’era Brunetti che giocava con me in attacco, disse che mio padre si chiamava Bob e mi avrebbero chiamato Bobo. Sono 37 anni”.

E bomber?
“Se segni, sennò ti chiamano coglione. Il bomber deriva da quello che fai in campo, è quello che si porta la squadra sulle spalle e cerca di farla vincere”.

Saresti stato un bomber lo stesso ?
Avrei giocato a cricket, sarei stato un bomber anche lì. Con mio fratello siamo malati di tennis, mi prende per il culo perché ho sempre detto che, se avessi giocato a tennis, sarei stato il numero uno al mondo. Ho questo carattere duro, se voglio fare qualcosa la faccio. Tutti mi dicevano che ero scarso, lento, pesante, grezzo, debole tecnicamente, e invece sono andato avanti per la mia strada”.

Delusioni?
“Sì, quando perdi le partite. Umane? No. Quando non sono andato al mondiale perché mi sono rotto il ginocchio. La finale di Champions con la Juve, e il cinque maggio con l’Inter. Fanno parte dello sport, però è bello esserci: sono partito dall’Australia, quando sono arrivato in Italia andavo a vedere Baggio in curva e dopo sette-otto anni poi ho giocato in Nazionale e nell’Inter con lui”.

Giocatori che somigliano a Vieri?
“Tre-quattro: Vlahovic, Lukaku, Haaland, Dovbyk. Per caratteristiche siamo simili. Dovbyk è forte forte”.

La caratteristica che ti distingueva dagli altri.
Dovete chiedere agli allenatori. Io sapevo che meglio lavoravo durante la settimana e meglio stavo. Più mi allenavo più andavo forte la domenica: io mi sono sempre allenato tantissimo. Dovevo migliorare in tutto”.

Il Vieri di oggi

Ti manca il campo?
“Si da pazzi, ma a tutti noi”.

Pure a Totti?
“Gli ho scritto l’altro giorno, gli ho detto che se vuole tornare a giocare deve farlo, fregandosene degli altri. Lui già non doveva smettere, ora se vuole riprendere deve farlo. Se lo fa felice, deve farlo: c’è Miura che gioca a 57 anni… Gli diranno che è lento, ma che gliene frega”.

Un consiglio da dare a un giovane?
“Di allenarsi”.

Cosa vorresti per il futuro?
“Sarà banale ma di stare bene”.

Cosa non si sa ancora di te?
“Tante cose, che però devono rimanere così. Io dico sempre quello che penso: a volte va bene e altre meno. Però sto mollando con l’età. Cazzate non ne dico, ma dico quello che penso. Che senso ha cambiare ora: vado avanti ora”.

Che sportivo ti definisci?
Oggi sovrappeso. Sono un ex sportivo, che ha fatto quello che voleva fare ed è felice, finito lo sport mi sono spostato e ho due figlie: sono i gol più importanti che ho fatto. La felicità che mi hanno portato non me la sarei mai aspettata, sono le gioie più importanti della mia vita”

Serie A

Lazio, ecco le nuove maglie per il 2025/2026: si ispirano a Piazza del Campidoglio

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Lazio

La Lazio ha ufficializzato le nuove maglie per la stagione 2025/2026: presentate le casacce home e away. Si ispirano a piazza del Campidoglio.

È giorno di presentazioni di maglia in Serie A. Infatti, dopo Roma e Genoa, anche l’altro club capitolino ha reso note le nuove maglia per la stagione 2025/2026.

La Lazio, attraverso un comunicato, ha presentato al pubblico i nuovi kit Home e Away per la prossima stagione. Come si apprende dal video promozionale e dallo stesso comunicato, per quest’anno la realizzazione della casacca ha avuto ispirazione da un simbolo di Roma come Piazza del Campidoglio.

Lazio

LA FORMAZIONE DELLA LAZIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Lazio, il comunicato sui nuovi kit da gara

“La maestosità di Piazza del Campidoglio, cuore della Città Eterna e casa di tutti i romani, ispira le nuove maglie della S.S. Lazio, realizzate in collaborazione con Mizuno. La maglia Home, nel classico e iconico colore celeste, celebra l’identità laziale con un motivo geometrico, realizzato con la tecnica della embossatura, ispirato alla celebre pavimentazione di Piazza del Campidoglio, il capolavoro di Michelangelo Buonarroti.

Sul fronte spicca lo stemma tridimensionale della Lazio, posizionato a sinistra, proprio sopra il cuore mentre il logo Mizuno è inserito sul lato destro. Sul retro del colletto a girocollo, realizzato in total white, così come i polsini a costine, è presente la scritta “9 gennaio 1900”. Completano il kit pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi, arricchiti da un inserto celeste.

Anche la maglia Away, in raffinata tonalità off white, presenta uno pattern frontale embossato, ispirato ancora alla geometria simbolica ed armoniosa del capolavoro michelangiolesco: un omaggio alla bellezza senza tempo di Piazza del Campidoglio. Il colletto a V ed i polsini, impreziositi da eleganti inserti in tonalità dark slate, introducono un contrasto visivo deciso e ricercato. Una scelta cromatica che trova corrispondenza nei pantaloncini della stessa gradazione scura.

Impegno per la Sostenibilità

La collezione 2025/2026 conferma l’impegno congiunto di S.S.Lazio e Mizuno verso una produzione sempre più sostenibile. Le nuove maglie, infatti, sono realizzate in 100% poliestere riciclato, senza comprometterne la performance, la traspirabilità e il comfort. Una scelta determinata, volta a ridurre l’impatto ambientale e contribuire ad un futuro più responsabile e sostenibile.

Kit disponibili ora

I kit Home e Away sono già disponibili presso tutti gli store ufficiali Lazio Style 1900, online su laziostylestore.com, nei rivenditori autorizzati Mizuno e su mizuno.com. La collezione sarà completata con il lancio della maglia Third, che si terrà nel corso della pre-season.”

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Serie A

Genoa, ecco la nuova maglia 25/26 firmata Kappa

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Genoa

Il Genoa presenta la nuova maglia con la campagna BORN TO SHINE, firmata Kappa. La casacca celebra l’unione tra città, calcio e tifosi.

Genoa: tutto ispirato al Grifone

Come una pennellata audace su una tela di storia, il Genoa alza il sipario sulla nuova maglia Home per la stagione 2025/26. Ancora una volta firmata da Kappa. Il club più antico d’Italia e il brand torinese consolidano la loro collaborazione per il terzo anno consecutivo.

La divisa svela una visione moderna della tradizione. Non è il solito restyling, ma una reinterpretazione dei simboli cari al popolo rossoblù. Al centro del petto, vicino al cuore, compare il famigerato logo del Grifone. Quest’ultimo è il protagonista assoluto ed è frammentato in dettagli che si ricompongono nel design della maglia. Sul retro del colletto spicca la Croce di San Giorgio. Un chiaro omaggio alla città di Genova, è presente sulle casacche fin dal 1913.

Una delle novità più evidenti è l’inserimento dei dettagli gialli, ispirati alle cornici dello stemma societario. Un tocco che impreziosisce la maglia e ne amplifica il valore simbolico. Tutto ruota attorno alla campagna BORN TO SHINE, realizzata in collaborazione con l’agenzia No Panic e il fotografo Paolo Pettigiani. La nuova collezione è stata immortalata tra scorci iconici del capoluogo ligure: dalla spianata Castelletto ai carruggi del centro storico. Il risultato è un omaggio al legame che unisce squadra, città e tifosi.

Genoa

I TIFOSI DEL GENOA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

La tecnologia e i prezzi

Dal punto di vista tecnico, la maglia è confezionata in tessuto ultraleggero Pro KOMBAT, con tecnologia Hydroway Protection. Una garanzia di prestazioni elevate in termini di traspirabilità e gestione del calore. Le cuciture piatte e i pannelli in mesh stretch laterali assicurano comfort e libertà di movimento per affrontare ogni sfida al massimo delle potenzialità.

La collezione è disponibile in più versioni: la KOMBAT PRO (120€) maschile e femminile, la KOMBAT (85€), e il kit junior (49€). Oltre a pantaloncini e calzettoni. È acquistabile negli store ufficiali del club, online su genoacfc.it e kappa.com, ma anche nei punti vendita Robe di Kappa.

Con questa maglia, il Genoa oltre a vestire i propri colori, racconta anche la propria identità.

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Serie A

Roma, presentato il Kit Home 2025/2026: riprende i colori degli anni ’90

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Roma

La Roma, attraverso un comunicato, ha ufficializzato il nuovo kit home per la prossima stagione. Richiamo ai colori della casacca anni ’90.

La Roma ha ufficializzato, tramite un comunicato, la nuova maglia “home” per la prossima stagione. La novità di quest’anno è la rivisitazione in chiave moderna del design delle maglie più amate del passato, in particolare degli anni ’90.

Testimonial della campagna capitan Pellegrini (con la fascia al braccio), Cristante, Mancini, Kone, Dybala, Soulè, Baldanzi, Celik e Rensch, arrivato nella sessione di mercato invernale. Per la selezione femminile, che sfoggia come main sponsor Tim, ci sono Giugliano, Haavi, Viens, Pilgrim e Greggi.

Roma

ESULTANZA ROMA ( FOTO SALVATORE FORNELLI )

Roma, il comunicato sul nuovo kit Home

“AS Roma e adidas presentano il nuovo Kit Home 2025/26, che rivisita in chiave moderna elementi grafici e design delle maglie del passato più amate. La nuova divisa Home riprende le tonalità di giallo e rosso che hanno caratterizzato le stagioni dei primi anni 90 con un design che richiama le maglie adidas più iconiche.

Una fusione tra tradizione e modernità pensata per alimentare la passione dei tifosi romanisti, rendere omaggio al passato del Club e riproporre le caratteristiche più popolari dei kit realizzati per la Roma da adidas. Tutti i dettagli Il giallo del logo adidas, delle finiture e delle tre strisce che decorano le spalle crea un look energico alimentato dal rosso scuro che costituisce la base del kit. Il girocollo è impreziosito dal wordmark, ufficiale “AS ROMA” sul retro, aggiungendo un dettaglio che rafforza il legame con l’identità visiva del Club ed accentua la modernità dello stile.

La nuova versione AUTHENTIC – Da questa stagione la maglia è disponibile in due versioni, entrambe progettate per massimizzare le prestazioni in campo ed offrire ai tifosi due opzioni di acquisto. La versione AUTHENTIC, utilizzata dalla squadra, è realizzata con la tecnologia HEAT.RDY ed utilizza materiali
all’avanguardia per massimizzare il flusso d’aria offrendo ai giocatori una sensazione di freschezza. La versione REPLICA è invece dotata della tecnologia AEROREADY, che utilizza materiali assorbenti e traspiranti per mantenere il corpo asciutto.

Dove acquistare il kit Il nuovo Kit Home 2025/26 – completato da pantaloncini e calzettoni rossi con finiture gialle – è disponibile all’acquisto da oggi, 8 luglio, presso gli AS Roma Store e su store.asroma.com, nei punti vendita adidas selezionati, sull’app adidas, su adidas.it e nei negozi dell’official retail partner JD”.

 

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