Serie A
Torino-Venezia, curiosità e statistiche
Torino-Venezia, incontro valido per la 35^ giornata di Serie A: : curiosità e statistiche sul match in programma venerdì 2 maggio alle 20.45.
Torino-Venezia aprirà questa 34^ giornata del campionato di Serie A.
All’Olimpico-Grande Torino motivazioni molto diverse a confronto; da una parte c’è la voglia dell’ex Paolo Vanoli di portare i granata a chiudere nella parte sinistra della classifica.
Di contro, però, occhio alla squadra di Di Francesco: in caso di vittoria, i veneti uscirebbero almeno temporaneamente dalla zona retrocessione, in attesa di capire cosa succederà a Empoli e Lecce nel corso del weekend.
Di seguito le curiosità, statistiche e precedenti di Torino-Venezia

SAMUELE RICCI ALZA LE MANI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Torino-Venezia: curiosità e statistiche
Dopo aver vinto sei sfide di Serie A di fila tra il 1947 e il 1962, il Torino ha ottenuto solamente due successi nelle successive 10 partite contro il Venezia nella competizione (6N, 2P).
Il Venezia ha vinto le ultime due trasferte contro il Torino in Serie A, una nel 2001 e una nel 2022, dopo che nelle precedenti 10 aveva ottenuto un solo successo (2N, 7P).
Il Torino ha perso due delle ultime tre partite di campionato, senza segnare; sono tante sconfitte quante nelle precedenti 17 gare di Serie A (5V, 10N) e tante gare a digiuno quante nelle precedenti 16.
Il Torino è imbattuto nelle ultime otto partite casalinghe di Serie A (4V, 4N) e in particolare ha vinto quattro delle ultime sei, tanti successi quanti nelle precedenti 17 gare interne nella competizione (8N, 5P).
Da inizio febbraio in avanti, il Venezia ha mancato l’appuntamento con il gol in sette gare su 12, inclusa la più recente (0-2 contro il Milan); nel periodo solo il Monza (otto) è rimasto a digiuno in più incontri dei lagunari.
L’ultima trasferta di Serie A vinta dal Venezia è stata proprio contro il Torino, il 12 febbraio 2022 (2-1 con gol di Brekalo, Haps e Crnigoj); da allora, i lagunari attendono il successo da 24 gare esterne, serie aperta più lunga tra le squadre attualmente nel massimo campionato.
Nessuna squadra ha segnato più gol in percentuale da fuori area in questo campionato rispetto al Venezia, il 19% (alla pari dell’Udinese), frutto di cinque reti dalla distanza sulle 27 totali; in particolare, nessun calciatore ha realizzato più gol da fuori rispetto ad Hans Nicolussi Caviglia (tre, come Zappacosta, Cataldi e Soulé).
Il Venezia è la squadra che ha subito più tiri nello specchio in questo campionato (172), mentre il Torino è quarto in questa classifica (162) – tra le due avversarie di giornata solo Lecce (170) e Monza (168).
Da quando ha fatto il suo esordio in Serie A con il Torino, Eljif Elmas è il giocatore granata che ha segnato più gol (quattro) e tentato più dribbling (24), mentre è secondo solo a Ché Adams per numero di conclusioni totali (14 v 15).
Gaetano Oristanio è il giocatore che ha subito più falli nel terzo di campo offensivo (23) e l’italiano che ha completato più dribbling (53) in questa Serie A – il calciatore del Venezia tuttavia non prende parte ad alcuna rete da 16 incontri di fila in campionato, periodo più lungo per lui senza gol o assist all’attivo nel torneo.
Fonte: Opta per le statistiche di Torino-Venezia
Serie A
Atalanta-Cagliari, le formazioni ufficiali
Atalanta-Cagliari, match valido per la quindicesima giornata di Serie A, mette di fronte i bergamaschi (padroni di casa) di Palladino e i sardi di Pisacane.
Atalanta-Cagliari, formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali del match.
Atalanta (3-4-2-1): In attesa.
Cagliari (3-5-2): In attesa.
Serie A
Hellas Verona, i convocati per la Fiorentina: rientra un top
Paolo Zanetti ha diramato la lista dei convocati per Fiorentina-Hellas Verona, in programma domani alle 15. Tra i nomi c’è un lieto ritorno.
La squadra gialloblu sarà di scena domani al Franchi per uno dei match più importanti della stagione. Lo scontro diretto contro i viola di Vanoli può dare una svolta alla classifica.
Hellas Verona, i convocati di Zanetti
Di seguito la lista dei giocatori scelti dal tecnico per la 15° giornata:
Presente dunque anche Suat Serdar, che dovrebbe aver smaltito il problema che l’aveva tenuto fuori sin dalla gara di Como e potrebbe trovare spazio, probabilmente a gara in corso, per dare ordine al gioco e aumentare il pressing offensivo.
Anche Mosquera sarà della partita ma il dubbio sul suo impiego dall’inizio rimane in quanto il giocatore è reduce da un problema al ginocchio. Ultima in gialloblu almeno per questo 2025 per Belghali, che partirà nei prossimi giorni per la Coppa d’Africa con la sua Algeria.
Serie A
Juventus, Spalletti: “Ci serve continuità ma soprattutto dobbiamo superare i nostri limiti. Credo nella squadra e ho in testa tante idee”
Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Bologna-Juventus. Il tecnico bianconero ha parlato del momento e dell’avversario di turno.
Gara insidiosa quella in casa del Bologna che dopo la vittoria in Europa League è lanciato verso obiettivi nobili. Si tratta di uno scontro diretto in piena regola per un posto in Europa.
Juventus, le parole di Spalletti
Le condizioni di Bremer e Rugani
“Rugani si può usare in maniera ridotta, mentre Bremer, vista l’importanza dell’infortunio che ha subito, ha ancora bisogno di un po’ di tempo e quindi vogliamo andarci cauti per non metterlo in difficoltà. Per quanto riguarda il cambio modulo, io mi stupisco di parlare anche di schemi e di caselle in campo perché il calcio è cambiato e non vince per un cambio di posizione ma occupando gli spazi. Ormai il calcio va nella direzione dell’1vs1 e bisogna adattarsi a questo cambio. Io ho idea di mettere la squadra con il 4-3-3 o 4-2-3-1 ma è solo un discorso di partenza perché la partita ti obbliga a fare tanti cambi durante la partita”.
Sulla stagione di Conceicao.
“Se può essere decisivo? La sua evoluzione deve portarlo a essere più incisivo, ad arrivare a trovare il gol e il passaggio vincente: ha questo spunto micidiale e sa che deve crescere in ogni aspetto, ma lui dimostra sempre grande disponibilità e per questo sappiamo di essere sulla buona strada”.
Come si affronta il Bologna?
“Faccio i complimenti al Bologna, alla squadra e alla società, perché stanno mostrando grande qualità: è un gruppo che in campo vuole imporre il proprio gioco, non hanno paura di nulla. Ti indirizzano in spazi scelti da loro: per riuscire a metterli in difficoltà bisogna superare questi recinti, dobbiamo essere più forti e più abili di loro, per evitare che diventi una serata complicata”.
Sui problemi negli scontri diretti
“La personalità è un elemento fondamentale nel calcio: prima ce l’aveva chi rischiava la giocata, ora invece deve portarti ad accettare la partita a tutto campo, per portare la sfida dove ci fa più comodo. Noi dobbiamo fare dei passi in avanti nella continuità, nel riuscire a farlo e ad attaccare lo spazio per tutta la gara: per fare una partita da campioni bisogna stare dentro il cuore della squadra per 90 minuti, sempre vicini al pallone. Ci sono due tipi di gare nello stesso match: una parte a livello di squadra, l’altra invece sotto l’aspetto individuale – sappiamo che il singolo può fare la differenza, avere delle letture che possono fare il bene o il male della squadra. Il limite è quello del singolo, in cui non entra la tattica: possiamo permetterci qualche sbavatura, ma dobbiamo cercare di limitarli il più possibile”.
Il lavoro di Italiano
“Mi rivedo in lui? Ho 40 anni di più… mi piacerebbe non poco! È un allenatore capace, uno dei più forti che ci sono in Italia: ho detto a tutti di prenderlo in panchina, non solo a De Laurentiis. Apprezzo tanto il suo lavoro”.
Un commento sul gruppo
“Nessuno mi convincerà che questi calciatori non sono bravi, anzi: sono convinto che questi limiti riusciremo a superarli. Ho accettato questo ruolo perché ci credo, faccio da anni questo lavoro e so che non è semplice: sono ossessionato dall’idea di poter modificare e migliorare questo gruppo, vedo ragazzi interessati e disponibili e per questo dialogo sempre con loro per trovare la chiave giusta”.
Che effetto ha avuto il ritiro?
“Il ritiro non è mai il luogo, ma una condizione mentale: noi non ci andremo più perché è una fatica maggiore, da fuori non sembra ma vi garantisco che è così. Andare lì in anticipo, stare tutta la giornata a pensare alla partita: è qualcosa che rischia di corroderti. Chi veste la maglia della Juventus sta, tra virgolette, sempre in ritiro: chi fa questo sport sa che deve avere sempre un determinato approccio. Per questo partiremo domani mattina per Bologna”.

Weston McKennie ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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