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Torino, Asta: “Questa squadra può far male al Napoli”

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Torino

L’ex granata e Azzurro Antonino Asta è stato intervistato a TorinoGranata.it alla vigilia di Torino-Napoli, una partita dal sapore speciale per lui.

Alla vigilia di Torino-Napoli, il grande ex Antonino Asta non poteva mancare all’appuntamento con le sue opinioni. Intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it, l’ex centrocampista ha espresso proprie idee in merito al rendimento delle due squadre in questo primo terzo di stagione.

Ricordiamo che Asta, classe 1970, ha legato il suo nome in modo indissolubile al Torino, dove ha giocato dal 1997 al 2002, diventando uno degli idoli della tifoseria granata. Tuttavia, il suo legame con il Napoli risale a un periodo altrettanto significativo della sua carriera. È stato legato al club azzurro dal 1992 al 1996, e poi in una breve parentesi nel 2000, quando fu ceduto in prestito ai partenopei fino al termine della stagione. Ecco un estratto della sua lunga intervista.

Torino, Asta: “Il Napoli ha una gran difesa”

Il Torino, che deve affrontare il Napoli, arriva da un periodo molto difficile con soli quattro punti conquistati nelle ultime cinque partite, tre col Como e uno col Monza. Come pensa possa arrivare il Torino a questa partita contro la prima in classifica?
“Hai detto bene, arriva da otto partite con sei sconfitte un pareggio e una vittoria, quindi un bottino veramente magro. E ancora la classifica è abbastanza discreta perché era partito molto bene e questo per ora bilancia l’attuale momento negativo. Però devi rincominciare a fare qualche risultato. Il Torino affronta il Napoli in una situazione ambientale non bellissima vista la contestazione alla società. E’ vero che i giocatori devono estraniarsi, ma non è semplice e se non si ha una grande personalità a volte si accusa un po’ il colpo. Bisogna unirsi tutti insieme, e per unirsi intendo la squadra con l’allenatore, e pensare solo alla partita con il Napoli, che è una squadra forte anche se non fa tanti gol però ne subisce pochissimi.
Quindi il Toro se vuole portare a casa un risultato positivo deve fare veramente una delle migliori prestazioni, se non la migliore, per mettere in difficoltà il Napoli e portare, come dicevo, a casa un risultato positivo”.

Il Napoli ha giocatori, Lukaku, Kvaratskhelia e non solo loro, esperti, capaci e forti e che comunque segnano, mentre il Torino nelle ultime 5 partite ha segnato pochissimo, solo due reti con Njie e Masina. È vero che non c’è più Zapata, però comunque il problema c’è perché col Napoli se ti chiudi in difesa hai già perso prima ancora di iniziare a giocare, non è così?
“Sì, devi fare una partita senza pensare solo a difenderti. Se non ricordo male, il Napoli ha la seconda miglior difesa della Serie A dopo la Juventus, quindi dietro è messo ottimamente, magari anche se c’è Lukaku è tra le squadre che sono in vetta quella che ha segnato meno, però appunto subisce pochi gol. Il Torino ultimamente ne fa pochi e allora cosa deve succedere? Che qualunque situazione, anche quelle poche o rare che potranno capitare, il Torino la dovrà capitalizzare al massimo. Sapere che possono capitare poche occasioni, ma in quelle il Torino deve fare in modo di essere pericolosissimo o quantomeno riuscire a fare gol. In questo momento i numeri dicono questo: un Napoli che prende pochissimi gol e quindi serve un’attenzione massima proprio quando sei agli ultimi venti metri in modo da renderti pericoloso e qualunque palla, anche una che pensi sia innocua, devi farla diventare importante perché non te ne capiteranno tante”.

Come si può sfondare il muro difensivo del Napoli che ha in mezzo l’ex Buongiorno e Rrahmani e anche giocatori come Oliveira e Di Lorenzo che possono dare man forte e in mezzo al campo altri che possono comunque fare da schermo?
“Il Napoli difende da squadra e non solo con i difensori. E’ una squadra che tiene il baricentro basso e cerca di chiudere tutte le linee di passaggio stando molto compatta e corta. Quindi non sarà semplice e il Toro deve avere anche pazienza attendendo che magari il Napoli si esponga un pochino e sfruttare questo ripartendo velocemente per mettere così in difficoltà l’avversario quando magari non è schierato nel modo migliore perché quando si ri-schierano e si mettono sotto la linea della palla sono molto bravi e fanno molto bene di squadra la fase difensiva”.

Oltretutto sulle fasce il Napoli ha giocatori che sono anche veloci e sanno saltare l’uomo, come anche nella altre zone del campo. E il Torino fra Pedersen, Lazaro, Vojvoda e Borna Sosa forse non ne ha di altrettanto bravi?
“Sì, devono fare un’ottima gara anche difensiva, però non solo limitarsi a difendere perché se ti limiti solo a difendere non crei. Quindi gli esterni, a parte il sistema di gioco 3-5-2 o il 3-4-3 oppure varianti a seconda di quello che sarà, o i quinti come si dice in gergo, saranno fondamentali e devono proporsi. Devono far sì che di mettere in difficoltà loro e poter poi riempire molto l’area di rigore in modo che i due attaccanti con il quinto posto e anche il centrocampista riempiano appunto molto l’area di rigore. Non fare una partita solo di attesa per questo gli esterni in questa gara possono diventare importanti”.

Torino

Khvicha Kvaratskhelia ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Anche in mezzo al campo giocatori come Vlasic e Ricci in queste ultime partite non hanno proprio brillato. Ricci si è speso soprattutto in fase difensiva e da Vlasic, tra le linee a supporto delle due punte, ci si aspettava qualcosa in più che dovrà fare oggi?
“Non c’è dubbio perché da un giocatore di fantasia, di estro come è lui ti aspetti che ti crei superiorità numerica e che soprattutto con i suoi movimenti senza palla metta in difficoltà gli avversari. Poi è un giocatore mobile e quindi deve farlo ancora di più con il Napoli non dando punti di riferimento muovendosi tra le linee sia da destra sia da sinistra, se dovesse giocare da trequartista in un 3-4-1-2. Se invece giocasse da centrocampista nel 3-5-2 magari può essere quello che da lì parte per poi venire dietro le due punte e mettere in difficoltà la difesa avversaria. Ed è quello che in questo momento sta venendo meno da parte sua. Serve che sia più incisivo, più pericoloso sia personalmente attraverso le conclusioni e i dribbling, ma anche attraverso gli assist. Ci si aspetta di più da lui perché è un giocatore che ha nelle corde la qualità per svolgere questo tipo di ruolo, speriamo che magari questa sia la volta buona e che si sblocchi contro una squadra importante com’è il Napoli”.

In difesa Walukiewicz, Cocco e Masina con l’alternativa Maripán, dovranno vedersela con avversari tecnici e che hanno stazza fisica, in particolare Lukaku, e poi ci sono comunque giocatori che possono sgusciare via, Politano, Kvaratskhelia, Lobotka, Anguissa, McTominay o chiunque possa subentrare, ma tutti nel Torino in difesa hanno commesso, chi in una partita chi in un’altra, errori anche abbastanza clamorosi, cosa si può quindi fare lì dietro?
“È vero, infatti Vannoli si lamentava dei gol presi proprio per errori a livello individuale e quando è a livello individuale l’allenatore ci può far poco. Quando l’errore è collettivo o di reparto l’allenatore ci lavora, ma quando è individuale diventa difficile. Non so chi giocherà, ma come dicevi bene tu, non devi concedere nulla e quell’errore individuale va evitato. E’ quel famoso dettaglio che deve essere curato al massimo perché altrimenti viene punito in questa partita. Non c’è dubbio che chiunque giocherà deve avere la concentrazione massima e fare attenzione a tutto perché altrimenti potresti pagare a caro prezzo. Il Torino ha perso punti sia per prestazioni non belle sia, purtroppo, per errori individuali ed è duro da digerire. Come dicevi, una volta è capitare a uno e una volta ad un altro, però alla fine succede sempre che si regali qualcosa agli avversari. Se sono bravi gli avversari, ti fanno delle belle giocate e non puoi farci nulla, ma se le regali tu allora il rammarico aumenta e ad oggi sono troppi i regali agli avversari e questo deve essere azzerato: che si conquistino loro le occasioni e i gol”.

La soluzione potrebbe essere anziché marcare a reparto, come fa sempre Vanoli, andare a marcare a uomo almeno Lukaku e Kvaratskhelia?
“Marcare a uomo o di reparto è una scelta tattica di ogni allenatore, dipende dal tipo di tattica che ha scelto e poi in settimana ha lavorato di conseguenza in modo da non andare in difficoltà contro questi avversari. Non c’è dubbio che se Kvaratskhelia ti punta e ti salta c’è bisogno eventualmente di uno che possa andare a raddoppiare, stesso discorso vale per Lukaku. Magari in prima battuta qualcuno presterà a questi giocatori un’attenzione maggiore sapendo comunque che se viene saltato un compagno potrà dare una mano. Questo è un po’ quello che l’allenatore può aver pensato e fatto in settimana preparando la partita di oggi”.

Con il Napoli si può anche perdere, può capitare a chiunque, però il Torino, inteso come squadra, nelle ultime due gare in casa, con Fiorentina e Monza, è stato fischiato è in mezzo c’è stato pure il derby, non giocato da Toro. C’è quindi il rischio in caso di un approccio e di una prestazione col Napoli non adeguata che i tifosi delusi contestino non solo la società, ma anche la squadra?
“Il tifoso del Toro ha sempre contestato raramente la squadra e se lo ha fatto di solito è accaduto a fine partita, supportando i giocatori durante la gara. Non così per la società. Il tifoso per l’ennesima volta dimostrerà l’amore che ha per il colore granata e per i giocatori durante la partita, però non mi piace pensare che si possa dire che con il Napoli si può anche perdere. I giocatori non devono pensare così perché se dici “vabbè tanto perdiamo con il Napoli” allora diventa quasi un alibi e tanto vale neppure scende in campo. Lo dimostrano i campionati: in ogni singola partita può succedere di tutto. Questa per il Torino deve essere una partita di svolta, ma non tanto per quello che può essere la prestazione o una vittoria, perché anche pareggiare può dare fiducia ai giocatori e all’ambiente. Mi viene da pensare che la sconfitta non la metti in preventivo, anche se sicuramente il Napoli è primo in classifica ed è forte, però qualche lacuna l’ha dimostrata. E’ una squadra che magari fa un po’ fatica a segnare, quindi se sei attento a tutto lo puoi mettere in difficoltà: il Napoli non è una squadra imbattibile. In questo momento nel nostro campionato non c’è una squadra che sta primeggiando in modo così evidente. Partirei quindi con la convinzione di fare la partita, non dico proprio all’attacco, ma una partita dove mi gioco le mie carte offendendo l’avversario e non aspettandolo sempre”.

Lei quando torna ad allenare?
“Per ora mi guardo attorno e vado a vedere partite tenendomi aggiornato e vediamo che cosa verrà fuori. Questo è il nostro mestiere, lo sappiamo, ci sono momenti in cui aspetti, momenti in cui sali in carreggiata durante la stagione, ma per il momento è così, aspetto e vediamo che cosa succederà”.

Serie A

Lecce-Pisa, probabili formazioni e dove vederla

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Al Via del Mare si apre la 15° giornata di Serie A con Lecce-Pisa. Entrambe devono riscattare la sconfitta nell’ultimo turno, un vero e proprio scontro salvezza.

I salentini arrivano dal KO di Cremona ma forti del successo precedente, in casa contro il Torino, sperano di potersi ripetere davanti al proprio pubblico per risalire la classifica. Dall’altra parte i nerazzurri cercando il primo successo esterno della stagione ma soprattutto punti per uscire dalla zona retrocessione. Un punto più su c’è proprio la squadra di Di Francesco che darà battaglia sul campo.

Qui Lecce

La squadra dell’ex tecnico del Venezia punta al bottino pieno e senza particolari assenze, se non quelle già note da tempo, vedrà in campo la migliore formazione possibile. La difesa si comporrà, oltre che dal solito Falcone tra i pali, anche di Veiga Gallo sugli esterni insieme a Tiago Gabriel Gaspar al centro.

In mediana spazio ai soliti Coulibaly Ramadani con Berisha avanzato tra centrocampo e difesa per supportare il tridente che dovrebbe vedere Pierotti Sottil (quest ultimo leggermente in vantaggio su Banda) ai fianchi di Stulic.

Qui Pisa

Gilardino si presenta in Salento con molte certezze ma senza Nzola, squalificato a causa dell’espulsione rimediata nel finale di Pisa-Parma per un fallo di frustrazione. Al centro dell’attacco ci sarà dunque Meister insieme a Moreo nel 3-5-2 classico dei toscani. In mezzo al campo AkinsamiroAebischerLeris dovrebbero fare da diga mentre sulle fasce scaldano i motori Touré Angori.

Ballottaggio tra i pali col rientro di Semper ma Scuffet rimane leggermente favorito viste le ultime prestazioni. Il reparto difensivo poi dovrebbe completarsi con CanestrelliCaracciolo Calabresi (in vantaggio su Albiol).

lecce-pisa

Idrissa Toure’ (Pisa) during warm up during Italian soccer Serie B match AC Pisa vs Ascoli Calcio at the Arena Garibaldi in Pisa, Italy, December 08, 2022 – Credit: Gabriele Masotti

Lecce-Pisa, probabili formazioni

Lecce (4-3-3): Falcone, Veiga, Gabriel, Gaspar, Gallo, Coulibaly, Ramadani, Berisha, Pierotti, Stulic, Sottil.

Pisa (3-5-2): Scuffet, Canestrelli, Caracciolo, Calabresi, Touré, Akinsamiro, Aebischer, Leris, Angori, Moreo, Meister.

Lecce-Pisa: dove vederla

Il match del Via del Mare sarà trasmesso in diretta e in esclusiva su DAZN con fischio d’inizio domani alle 20:45.

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Serie A

Como, lungo stop per Morata: il comunicato sulle condizioni

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Arriva l’ufficialità in merito all’infortunio di Alvaro Morata, uscito anzitempo durante la sfida di San Siro contro l’Inter. Previsto lungo stop per l’ex Milan.

Dopo le prime sensazioni, c’è la conferma direttamente del club lariano sulle condizioni dell’attaccante che non sarà a disposizione di Fabregas per i prossimi impegni del Como.

Como, le condizioni di Morata: il comunicato

Di seguito la comunicazione della società biancazzurra:

Como 1907 comunica che il calciatore Alvaro Morata, a seguito degli esami clinici e strumentali successivi all’infortunio riportato durante l’ultima partita di campionato, ha riportato una lesione di alto grado del muscolo adduttore lungo della coscia sinistra. Il giocatore ha già iniziato il percorso di trattamento fisioterapico previsto dal protocollo riabilitativo societario.

I tempi di recupero saranno valutati nelle prossime settimane in base all’evoluzione clinica dell’atleta.

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ALVARO MORATA GUARDA AVANTI ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )

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Serie A

Lecce, Di Francesco: “Voglio una squadra unita per tornare a vincere”

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Lecce

Alla vigilia di Lecce-Pisa, anticipo della 15ª giornata, l’allenatore del Lecce Eusebio Di Francesco presenta la sfida in conferenza stampa.

Dopo il deludente stop per 2-0 nel lunch match domenicale contro la Cremonese, il Lecce è chiamato a dare una reazione in un altro scontro diretto: al Via del Mare arriva il Pisa di Alberto Gilardino. Nonostante si trovino in zona retrocessione, i nerazzurri stanno dimostrando partita dopo partita di avere tutte le carte in regola per riuscire a mantenere la categoria. Una sfida delicata, quella che i ragazzi di Di Francesco sono chiamati ad affrontare nella gara casalinga di venerdì sera. Queste le parole del tecnico della squadra giallorossa.

Lecce, le parole di Di Francesco

Quanta rabbia c’è per la sconfitta di Cremona? Cosa non deve rifare il Lecce domani?

“Dobbiamo impattare sulla gara come abbiamo fatto con la Cremonese nel primo tempo, siamo mancati nel concretizzare il predominio della prima mezz’ora, il rigore ha fatto girare la partita in un modo differente. Ci può stare subire gol, ma non bisogna uscire dalla partita, è una cosa che non dobbiamo assolutamente ripetere”.

Capitolo centravanti, come si interviene sulla testa dei calciatori?

“I calciatori non devono ascoltare quello che si dice in giro, cerco di estraniarli dall’esterno per farli rimanere concentrati sul campo. Poi penso alle soluzioni per la partita, domani può partire dal primo minuto Stulic o Camarda, sto ancora decidendo”.

Senza Nzola il Pisa è più imprevedibile?

“Lui e Meister avevano un peso specifico in avanti. Non so se dovesse giocare Moreo o Tramoni, la struttura della squadra può cambiare, cercheranno di mettere maggiormente la palla a terra, arrivando sull’esterno con più uomini. Hanno fisicità e verticalità, giocatori bravi di testa che possono creare difficoltà agli avversari. Lo hanno fatto con l’Inter e col Parma. E’ una sfida delicata”.

Lecce

LA GRINTA DI WLADIMIRO FALCONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Mancheranno i tifosi del Pisa

“Mi dispiace, sta diventando una costante purtroppo, il calcio è bello quando ci sono le due tifoserie che si rispettano da una parte e dall’altra. Noi vogliamo farci trascinare dai nostri tifosi, vogliamo dare continuità al successo casalingo con il Torino”.

Dopo il Pisa calendario difficile e assenze per la Coppa d’Africa, questo fa assumere maggiore importanza alla gara?

“Sto preparando al meglio questa partita con i giocatori che ritengo più opportuni per far male al Pisa e conquistare i tre punti. Quando abbiamo avuto determinati equilibri abbiamo sempre fatto prestazioni importanti, osando il giusto per provare a portare a casa il successo. Dopo si vedrà, in base a chi sarà a disposizione affronteremo la partita successiva”.

La lotta salvezza?

“E’ molto equilibrata, ci sono pochi punti fra le squadre. La classifica è anomala, il campionato ha grandi equilibri, davanti e in coda. Una partita può dare tanto e quella successiva può toglierti tanto. Se passiamo dall’esaltazione col Torino alla depressione con la Cremonese commettiamo un errore gravissimo”.

Cosa fare contro il Pisa per portare a casa la vittoria?

“Ci saranno momenti in cui attaccheremo e altri in cui difenderemo, l’importante è farlo insieme. Dobbiamo essere squadra in ogni momento della gara. Abbiamo lavorato tanto in questa direzione e non dobbiamo disperdere il lavoro fatto finora. Bisogna giocare di squadra”.

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