Serie A
Sassuolo-Milan, le pagelle di Calcio Style
Sassuolo-Milan, le pagelle di Calcio Style. Finisce 0-0 al Gewiss Stadium, secondo pareggio in trasferta per i rossoneri
Partita scialba, poche occasioni da gol. Maignan para un rigore a Berardi, confuso assalto finale di Hernandez e compagni. Adesso il Milan pensa al derby. Andiamo a vedere insieme i voti
SASSUOLO
Consigli 6: ordinaria amministrazione
Toljan 6: ha davanti lo spauracchio Leao e tutto sommato riesce in qualche modo a limitarlo
G. Ferrari 5: falloso fino ai limiti dell’indecenza, non si capisce come abbia finito la partita
Erlic 6: solido, sfrutta la serata no di Giroud e annulla De Ketelaere
Rogerio 5.5: elettrico, ma non guadagna mai il fondo per il cross
Thorstvedt 6: il giovanotto ha polmoni, piede e sagacia tattica. Si farà. Aiuta la mediana a contenere gli assalti milanisti
M. Lopez 5.5: ha davanti Bennacer, cerca di togliergli spazi, senza troppo successo. Una gara di sacrificio
Frattesi 6: sfrutta il dinamismo per mettere in difficoltà il centrocampo rossonero. Esce sfinito
Berardi 5: calcia malissimo il rigore ed è poco incisivo. Si fa male e sembra un infortunio muscolare serio
Pinamonti 5: poca gloria con Tomori, sempre sovrastato e anticipato
Kyriakopoulos 6: esterno d’attacco adattato, si sdoppia nelle due fasi, senza demeritare
Defrel 5: tanto fumo, poco arrosto
Henrique 6: aiuta la resistenza neroverde negli ultimi 20′
Harroui 6: vedasi Henrique
Marchizza 5.5: senza infamia e senza lode
Alvarez sv: spiccioli per Pinamonti
MILAN
Maignan 7: para il rigore di Berardi e comanda la difesa con la solita leadership
Florenzi 6: provoca il rigore, Maignan lo salva. Per il resto se la cava. Infortunato nel finale, rischia di essere una cosa lunga
Kjaer 6.5: torna titolare, spende carisma e classe fino all’80’, quando la coscia pizzica ed esce
Tomori 7: cancella dal campo Pinamonti e Defrel
Hernandez 6: meno arrembante del solito, ma fa il suo
Bennacer 6.5: fosforo al servizio della mediana, irrinunciabile
Pobega 5.5: cose buone, macchiate da una sanguinosa palla persa che innesca una pericolosa ripartenza
Saelemaekers 6.5: vivo e determinato, alcune delizie tecniche. Non meritava di uscire
Diaz 6: pericoloso in un paio di occasioni, si intende bene con Saelemaekers
Leao 5.5: raddoppiato sistematicamente, non trova spazio e finisce per intestardirsi
Messias Jr 6: porta qualità in campo e aiuta nel finale quando il Milan è in 10 per l’uscita di Florenzi
Tonali 6: entra e permette a Bennacer di giocare più avanzato nei 20′ finali
De Ketelaere 5.5: un passo indietro rispetto a San Siro. Passa centravanti dopo l’uscita di Giroud: non ha né il fisico, né il passo per il ruolo
Adli 6: porta verve e grande visione di gioco
Kalulu 6: 17′ in campo per Kjaer, non molla di un centimetro
Pioli 5: nessuno ha capito i cambi. Ha tolto tutti insieme Diaz, Pobega e Saelemaekers che non stavano demeritando. Un po’ come dire: grazie, ma non mi fido proprio di voi. Psicologia zero. Esce Giroud, sfinito e schiera De Ketelaere falso nove: osare Lazetic ? Un po’ di coraggio suvvia. Impari dai vari Klopp, Ancelotti, Guardiola, Arteta che non hanno paura a lanciare giovani.
Serie A
Inter, un obiettivo: blindare Inzaghi. Il punto sul rinnovo
In casa Inter si continua a lavorare sui rinnovi e oltre a quello di Lautaro, un altro rappresenta la priorità. Inzaghi è il futuro e Marotta lo sa.
Inter, a che punto è il rinnovo di Inzaghi?
Come già annunciato nelle scorse settimane dallo stesso Marotta, il futuro di Inzaghi sarà sempre a tinte nerazzurre. L’allenatore piacentino ha conquistato il popolo interista col lavoro e le vittorie.
Il contratto dell’ex Lazio scade nel 2025 e ci sono tutti i presupposti per il prolungamento. Le intenzioni della dirigenza dell’Inter sono chiare e le trattative sono già iniziate da tempo.
In particolare, l’idea è quella di stipulare un nuovo accordo sulla base di un aumento salariale e la scadenza da fissare nel 2027. In ogni caso tutti i discorsi sono da rimandare a giugno (magari a seconda stella acquisita) quando l’allenatore non avrà più pressioni e pensieri di campo.
L’unica certezza è il grande rapporto fra le parti che indirizzerà la trattativa sui binari giusti.
Serie A
Fiorentina: il programma odierno in casa viola
Fiorentina: Prosegue il lavoro in casa viola in vista dell’impegno casalingo di Sabato alle 20.45 contro il Milan
Nella giornata odierna è previsto un allenamento nel pomeriggio, alle ore 16.00, per proseguire la preparazione in vista del match di Sabato sera contro i rossoneri di Stefano Pioli.
Vincenzo Italiano può sorridere, Nico Gonzalez, è tornato in nottata, la speranza è di averlo già oggi a disposizione
In ogni caso l’argentino con ogni probabilità scenderà in campo Sabato sera contro il Milan, percentuali in aumento ma ci sarà comunque un confronto con mister Italiano
Le interviste
Michele Padovano da Seta (Senigallia): “Ecco cosa penso su Juve e Max”
Michele Padovano, attaccante campione d’Europa con la Juventus nell’annata 1996, sarà special guest al Ristorante Seta di San Silvestro di Senigallia (An), nelle Marche, con il suo libro “Tra la Champions e la Libertà”. Venerdì 29 marzo, a partire dalle ore 20, l’ex attaccante racconterà durante una cena a tinte bianconere la sua lunga storia personale e professionale, tra sogni calcistici ed incubi giudiziari.
Era il lontano 10 maggio 2006 quando alcune auto gli sbarrano improvvisamente la strada e agenti in borghese lo trascinano dritto in caserma. È il 31 gennaio 2023 quando giunge l’assoluzione dall’accusa di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Un volume appassionante in cui Michele Padovano riassume interminabili 17 anni di vita. Proprio come dice il suo libro, “Tra la Champions e la libertà”.
Un lungo tragitto fatto di problemi, galera, processi e arresti domiciliari, fino alla tanto attesa libertà. Padovano sarà al Ristorante Seta per svelare tutti i dettagli della sua incredibile storia. Appuntamento, dunque, nelle Marche venerdì 29 marzo. “Mi sento marchigiano d’adozione”, ci ha detto Michele Padovano, intercettato al ritorno in Italia da Malta. “Juve? Credo la società sia in linea con i programmi. Avevano chiesto a Max Allegri qualificazione Champions e valorizzazione giovani – Next Gen. Credo questi obiettivi siano stati raggiunti. Poi non lo nascondo: non è che Allegri abbia un gran gioco. Si può sempre migliorare nel gioco del calcio..”. E su Euro 2024: “Lorenzo Lucca dell’Udinese mi piace come attaccante, contento sia stato convocato da Spalletti. Il CT e questa Italia qualcosa di buono ci faranno sicuramente vedere…”. Grazie Michele per la disponibilità… Grazie a te Daniele (Bartocci) per l’attenzione.
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