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Sassuolo, Ballardini: “Salvezza? Non sono abituato a fare promesse. Il Lecce è pericoloso in ripartenza. Su Laurienté e Bajrami…”

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Davide Ballardini ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Sassuolo-Lecce. L’allenatore si è soffermato su infortunati e delicatezza della sfida.

Sassuolo, le parole di Ballardini

Com’è la situazione infermeria?

“In infermeria ci sono ancora Berardi e Castillejo, Pedersen è vicino al rientro, ed è in dubbio Obiang perché ieri è uscito prima della fine dell’allenamento e oggi si è allenato a parte”.

Con il Milan un Sassuolo che ha fatto fatica in difesa, questa squadra non fa dei falli tattici, gli manca la cazzimma?

“Sono d’accordo, succede ogni tanto che tu devi avere tutti i giocatori dietro la linea della palla, ma avere tutti i giocatori dietro la linea della palla che non sono così attenti e aggressivi conta il giusto. È importante avere tutti i giocatori dietro la linea della palla ma soprattutto è importante l’attenzione e far sbagliare gli avversari, raddoppiare, coprire bene il campo.

Noi ci siamo ma bisogna che ci siamo in un altro modo: con più attenzione e più aggressività, in certe zone del campo dobbiamo essere più vicini all’avversario”.

Milan

Photo Source: A.C. Milan Official Website.

La sfida con il Lecce alle 12.30, con Gotti 4 partite e 7 punti: nel mini-campionato per la salvezza loro sono in testa alla classifica. Potrebbero avere un atteggiamento più prudente: come pensa di affrontarli?

“Con le nostre caratteristiche, essendo più bravi quando attacchiamo, non ti devi scoprire, e devi essere aggressivo quando gli avversari hanno la palla, hai il dovere di condizionare di più gli avversari, ed è importante non farsi trovare scoperti perché il Lecce si copre benissimo, è una squadra molto fisica, ha grande umiltà, grande attenzione, e quando ripartono ti mettono in grossa difficoltà.

Il Sassuolo è nato per giocare ma nel gioco devi essere pericoloso, per esserlo devi essere veloce e profondo in fase offensiva, al contempo devi avere un equilibrio, una compattezza, che ti permetta di non subire il contrattacco degli avversari”.

Non si gioca più per il pareggio, uno slancio offensivo risulta fondamentale…

“Devi far bene le due-tre fasi di gioco, devi sapere quando attaccare, quando cambiare gioco, devi sapere come ti devi comportare in fase offensiva e poi quando attacchi devi comunque essere equilibrato, è vero che devi portare 4-5-6 giocatori per mettere in difficoltà gli avversari in fase offensiva ma devi mantenere l’equilibrio quando perdi la palla, e quando gli avversari iniziano l’azione tu devi fare quello da squadra, con attenzione, ordine e aggressività”.

Pedro Obiang Sassuolo

Rome, Italy 17.03.2024: Pedro Obiang of Sassuolom Bryan Cristante of Roma during the Italy Serie A TIM 2023-2024 football match AS Roma vs US Sassuolo Calcio at Olympic Stadium in Rome.

Quanto è importante l’apporto dei senatori come Obiang per il Sassuolo?

È un ragazzo che conosce il gioco e quando alleni un ragazzo che ha ben chiaro il gioco, come ci si deve comportare quando la sua squadra ha la palla, quando ci si deve comportare in fase difensiva, ha sempre una chiara lettura del gioco. Magari parliamo di un giocatore che domani non gioca…”.

Un altro leader fuori dal campo può essere Pinamonti: può essere un esempio?

Pinamonti mi è piaciuto più a Salerno che contro il Milan, a Salerno ha fatto una partita di grande generosità e qualità, ma se devo scegliere dico a Salerno. Il gol è importante chiaramente ma contro la Salernitana ha fatto fare gol a Bajrami, è stato importante in altre situazioni e l’attaccante deve fare quello”.

In questo momento serve di più l’esperienza dei ‘vecchi’ o la spensieratezza dei giovani?

“Perché una cosa esclude l’altra? Servono i giocatori che hanno più campionati alle spalle e servono i ragazzi che hanno qualità ed entusiasmo, non hanno il mestiere e sono molto interessanti”.

Sassuolo

Può essere ancora la partita di Volpato?

Volpato ha enormi qualità tecniche e fisiche, è chiaro che deve capire di più, perché se hai delle qualità così importanti ma se non sai leggere bene le situazioni di gioco, le qualità che tu hai si disperdono. Oltre alle qualità che hai con la palla devi mettere a frutto tutto questo in ogni momento della partita”.

Domani bisogna vincere, non ci sono altri risultati a disposizione. Cosa le dà più fiducia in questo momento?

A me del Sassuolo Calcio piacciono le persone che ci sono dentro la squadra, quello che mi dà fiducia sono le persone che noi alleniamo tutti i giorni, perché ogni giorno noi ci parliamo, ci alleniamo, e vediamo che sono dei ragazzi che ci tengono molto, si allenano bene, e forse proprio perché sono così seri sentono ancora di più la difficoltà del momento, quello che mi dà più fiducia sono proprio le persone che noi alleniamo, questo ci dà forza e fiducia”.

A Sassuolo si dice che si è riaccesa la luce su Laurienté. Come lo ha visto? Persevera in questo momento di maggiore determinazione e convinzione?

“Per me se tu uomo, giocatore, nell’ultimo periodo stai facendo bene, perché da quando noi siamo arrivati ha sempre fatto delle buone partite, magari non è stato così decisivo nelle prime, ma la differenza la fai con le qualità che ti ritrovi, sei sempre molto stimolato e motivato a pretendere molto da te stesso.

Questa è la differenza tra uno che ha qualità ma è leggero e superficiale, rispetto a uno che sa che momento si sta vivendo, lui ma soprattutto la sua squadra, quindi se non hai quell’umiltà, quella generosità, quella voglia di mettere a disposizione tutto questo per la squadra, vuol dire che non hai capito niente e hai dei grossi limiti.

Io credo che Laurienté non sia contento. Non siamo contenti anche se ci impegniamo, le partite le facciamo e siamo lì che ce la giochiamo perché bisogna che facciamo meglio rispetto a quanto fatto. Se Laurienté è contento per il gol che ha fatto vuol dire che non ha capito niente“.

Domani sarà una partita sporca, non come quella vista contro il Milan. Siete pronti a una partita tosta?

“Io penso che sarà una partita diversa rispetto a quella contro il Milan, il Lecce fa dell’attenzione, dell’umiltà, del sacrificio, le sue qualità migliori. Poi hanno giocatori di gamba e qualità, ti concedono poco o niente, e se tu concedi qualcosa sono pericolosissimi. Sarà certamente una partita diversissima rispetto a quella con il Milan“.

Lei ha avuto il merito di risollevare l’ambiente e anche alcuni giocatori. Ballardini cosa può promettere se salva il Sassuolo?

“Non siamo contenti, dobbiamo essere ancora più bravi. Quelle cose lì io me le tengo per me, non sono abituato a fare quelle cose, anzi, non sono abituato a dirle”.

Può giocare titolare Bajrami?

Bajrami è un ragazzo con delle qualità, per me il punto è un altro, ma noi dobbiamo essere più bravi nella fase difensiva perché se siamo attenti, ordinati e aggressivi, poi nel gioco possiamo essere più o meno puliti ma quello è uno step, lo step più importante per noi è quello di avere sempre un ordine, un equilibrio, un’attenzione in non possesso di palla. Bajrami lo vedrai domani”.

Sassuolo

Toljan dunque può essere disponibile dal 1′ minuto? Ruan terzino contro il Milan, ma ha pensato anche a Missori?

Missori è un ragazzo che se impara nel gioco a essere più rapido e chiaro, a muovere la palla e muoversi senza la palla, in fase difensiva bisogna che sappia cosa fare, ma è un ragazzino molto interessante, la situazione non aiuta molto, ma io sono contento di avere un ragazzino così”.

Serie A

Genoa, De Rossi: “L’Inter se non trova una squadra perfetta di fronte rischia di umiliarti, dovremo essere perfetti per regalarci una serata magica”

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Genoa

Genoa-Inter: Daniele De Rossi presenta la sfida del Ferraris valida per la 15ª giornata di Serie A. Le parole del tecnico rossoblù in conferenza stampa.

Il Genoa si prepara alla sfida contro l’Inter, valida per il quindicesimo turno di Serie A. Daniele De Rossi, tecnico rossoblù, ha parlato in conferenza stampa per presentare la sfida dei suoi, che prenderà il via domenica 14 alle ore 18:00, presso lo stadio “Luigi Ferraris”.
Ecco le sue dichiarazioni.

 

Come arriva il Genoa a questa partita?
“Arriviamo un po’ meglio a questa partita ma con la consapevolezza che incontreremo una squadra molto forte. L’Inter se non trova una squadra perfetta di fronte rischia di umiliarti. Col Como sono riusciti a fare tanti gol, sarà una squadra arrabbiata perché contro il Liverpool non meritava di perdere ed è successo con un episodio brutto. Dovremo essere perfetti per regalarci una serata magica”.

Cosa hai detto alla squadra per cercare di trovare l’impresa?
“Non c’è bisogno che dica che l’Inter è migliore di noi, c’è la classifica a ricordarlo. Contro il Verona, per esempio, ho detto che per me siamo più forti ma puoi perdere se non fossimo altezza. lo ho giocato per 20 anni con una squadra forte ma abbiamo perso contro le ultime e battuto squadre che erano più forti. Ogni partita si può vincere. Ogni squadra forte ha una sua lettura e se sbaglieremo lettura la responsabilità sarà mia. Ma i nostri ragazzi dovranno essere perfetti per pensare di battere una squadra pronta e consapevole”.

Ti aspettavi di entrare in cosi poco tempo nella testa dei ragazzi?
“Speravo di entrare dentro la mente dei ragazzi così. Troppe volte facciamo confusione su quali siano gli strumenti di un tecnico. Troppe volte si dà troppo spazio alla tattica, ma conta quando hai tanto tempo per lavorare. La disponibilità che ci hanno dato è incredibile ma non perché sei entrato nella loro testa ma perché loro hanno deciso di darci tutto. Entrare dentro la testa dei giocatori è importante in qualsiasi categoria e in qualsiasi posizione di classifica.
Un giocatore non acceso non rende”.
Come sta Ostigard?
“Non sarà della partita e non sarà convocato. Non è un infortunio gravissimo ma non abbiamo tempo tecnico per farlo allenare ed è inutile rischiarlo. Vedremo come fare le prossima partita”.

Che effetto fa ritrovare da avversario in panchina Chivu?
“Eravamo molto giovani quando giocavamo insieme. In campo avevamo sempre qualcosa da dire, sia dal punto di vista tattico che di spirito. E’ un ragazzo molto intelligente. I suoi successi mi portano felicità, ovviamente non domenica sera. Merita il successo e le critiche positive che sta ricevendo. E’ un vantaggio avere una persona come Cristian”.

Quanto può aiutare dal punto di vista dell’autostima aver infranto diversi tabù in vista di questo trittico di partite difficili?
“Speriamo di poter fare punti in queste partite. Quei piccoli traguardi diventano grandi  all’interno del risultato finale positivo, delle vittorie. Sennò sarebbero solo statistiche. I risultati danno tanto e portano quell’autostima di cui ha bisogno la squadra. Noi andremo a fare la nostra partita. Non mi piace parlare di serenità e calma o dire che, con i punti fatti prima, se perdi contro l’Inter non è un dramma. Entriamo nel modo di pensare che se perdiamo contro l’Inter è un problema grande. Siamo in un club importante, davanti ai nostri tifosi che saranno belli carichi ed entriamo in campo con la testa che non dobbiamo perdere e se lo facciamo è un problema”.

 

 Cosa ti ha dato Genova?
“Mi ha dato rispetto, l’ho percepito da subito. Ha dimenticato quanto ero ostico e ‘ostile’ in campo perché poi il calcio io lo interpreto cosi, sia in campo che in panchina. Hanno percepito subito che questo spirito era piacevole dalla propria parte. lo sono felice di questo. L’altra sera all’apertura dallo store abbiamo respirato un’altra boccata di aria rossoblù, un’aria positiva”.

Otoa sia a Bergamo che a Udine ha fatto bene. Sarà un test importante per lui?
“Può fare tanti passi avanti. E’ un ragazzo giovanissimo, ero già consapevole delle sue qualità. Lo vedo come un giocatore moderno, tecnico, freddo e da quando si è messo a lavorare con noi in gruppo è molto attento. A volte lo stimolo perché vorrei parlasse di più. In una squadra con cosi tanti stranieri, parlare la lingua italiana sarebbe più importante. Non sarà mai un urlatore in campo, è un ragazzo sereno ma non è ‘moscio’. E’ pacato, educato e ha un potenziale incredibile. Sappiamo che ha passato qualche infortunio, avessi potuto non gli avrei fatto giocare la terza partita di seguito ma con l’infortunio di Ostigard non ho scelta”.

Il centrocampo dell’Inter?
“E’ uno degli elementi da arginare. Non hanno lati deboli loro. A volte se vuoi essere perfetto con l’Inter e vuoi arginarli ti ritrovi con la coperta troppo corta. Loro non sono una squadra semplicemente forte, è una squadra che gioca bene”.

I cambi offensivi di Udine. Significano che hai lo spogliatoio in mano?
“Non c’è bisogno di tenere in mano lo spogliatoio se composto da giocatori seri. lo ho fatto entrare tre giocatori di qualità perché volevo mantenere un po’ di qualità in mezzo al campo. Messias in questa settimana si è allenato benissimo. I giocatori di qualità ne abbiamo tanti e vanno messi in campo. Gli allenatori dipendono dai loro giocatori e io ho la fortuna di avere ragazzi in campo che ci provano sempre”.

Bloccare l’ampiezza dell’Inter come hai fatto una volta con la Roma?
“Con la Roma difendevamo spesso a quattro e abbassavamo El Shaarawy. Qui noi partiamo a cinque come loro e saremo più ‘schiantati’ addosso a loro. Non dovremo concedere il palleggio interno. lo sono fiducioso, non per quello che ho in mente ma perché alleno una squadra forte che giocherà in casa in uno stadio che mi piace molto con un ambiente un po’ più felice per i risultati. Il mio sogno ricorrente è fare i punti per il Genoa”.

malinovskyi genoa

Rome, Italy 27.08.2023: Malinovskyi in action during the Italy Serie A TIM 2023-2024 football match day 2, between SS Lazio vs Genoa CFC at Olympic Stadium in Rome.

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Serie A

Cagliari, Pisacane: “Mina? Valutiamo quotidianamente, ecco cosa filtra per domani…”

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Cagliari

Il tecnico del Cagliari, Fabio Pisacane, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della trasferta di Bergamo contro l’Atalanta.

Il Cagliari sta osservando con attenzione il recupero di Yerry Mina, che continua a svolgere un lavoro personalizzato per tornare in piena forma. La situazione del difensore colombiano è stata affrontata dal tecnico dei sardi Fabio Pisacane, nella conferenza stampa della vigilia che precede la trasferta con l’Atalanta. Secondo quanto riferito, Mina viene valutato giorno per giorno, con l’obiettivo di accelerare il suo rientro in gruppo.

Pisacane ha sottolineato che al momento non è possibile stabilire una data precisa per il ritorno di Mina agli allenamenti regolari. L’ex giocatore dell’Everton, noto per la sua solidità difensiva e abilità nel gioco aereo, è un elemento fondamentale per la squadra sarda, che spera di poterlo riavere a disposizione il prima possibile.

Cagliari

Cagliari, le parole di Pisacane

Mina
“Mina vediamo giorno dopo giorno, sta lavorando ancora in personalizzato e vediamo quando può rientrare in gruppo. Non possiamo e non vigliamo forzare niente, ha avuto una bruttissima contusione e quando abbiamo forzato la mano abbiamo sbagliato e peggiorato la situazione. Vogliamo portarlo in gruppo quando sarà nelle condizioni di non soffrire più”.

Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio.

Folorunsho
“Folorunsho era molto dispiaciuto, si è reso subito conto dell’errore. Sa che non è stato un bel gesto, si è scusato. È un qualcosa che non lo rappresenta e non ci rappresenta. Tutti gli vogliono bene e lui si è sempre comportato bene. Da questa esperienza lui potrà fare tesoro. E’ un ragazzo incredibile, forse un pò troppo spontaneo. Non è stato un bello spettacolo da vedere”.

Gaetano
“Gaetano è cresciuto tantissimo, quando non è stato impiegato è stato solo per scelta tecnica. Mi sta piacendo anche dal punto di vista caratteriale, non è facile rimanere fuori dal blocco dei titolari ma oggi ha capito che deve fare uno step e accettare le decisioni. Non so se sarà domani dal 1′, ma magari sarà la prossima”.

Palestra
“Palestra mi ha colpito per la sua disponibilità e umiltà, è stato accolto benissimo dai ragazzi. Il suo inserimento è stato facilitato anche dalle sue prestazioni. Lui deve rimanere cosi come, non deve leggere ciò che scrivono su di lui. Il calcio ti illude, ti fa credere di essere diventato chissà chi ma non bisogna neanche deprimersi quando le cose non vanno bene. Marco deve rimanere concentrato solo sul campo”.

Atalanta
“L’Atalanta con Palladino è un misto. Rispetto a Gasperini predica un uomo contro uomo meno sfrenato e una costruzione meno ragionata, ma è una squadra forte. Palladino ha portato serenità ed entusiasmo. L’Atalanta in spazi aperti può far male. In Europa si vede meno la tattica, ma in Italia affrontare squadre come Hellas Verona e Cagliari, che fanno della tattica il loro principio, può essere un buon punto di forza anche per noi”.

Modulo
“Io penso che il 4-2-3-1 sia il modulo che più si addice a questa squadra. Eravamo partiti bene, poi gli infortuni e qualche mia scelta tecnica che ha cambiato il modo di giocare. Non ci aggrappiamo agli alibi, è giusto invece prendersi le critiche e le responsabilità. Dalla gara con la Juventus in poi abbiamo intrapreso la direzione del 4-3-2-1, quando la squadra cerca di giocare a calcio o un 4-3-3 che diventa 3-5-2 per difendere. Ma da ora in avanti difficilmente , e non bluffo, vedrete un assetto diverso”.
Turnover
“La gara di Coppa Italia ci ha consentito di utilizzare ben cinque elementi che sin qui avevano avuto poco minutaggio. Abbiamo scoperto Rodriguez, che sarà di certo utile. Mi sento di dire che hanno giocato molti titolari, perciò non mi sento di parlare di turn over vero e proprio. Ripeto abbiamo passato un periodo turbolento, ma abbiamo dimostrato compattezza e si è visto contro la Roma”.

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Serie A

Atalanta-Cagliari, probabili formazioni e dove vederla

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Domani sera alle ore 20:45 sarà il turno dell’Atalanta, che ospiterà il Cagliari nell’ultimo anticipo del sabato della giornata di serie A.

L’Atalanta riparte dal campionato dopo il successo di prestigio, in Champions League, contro i campioni del mondo del Chelsea.

Nello stadio di casa, infatti, servirà vendicare il 3-1 con cui, una settimana fa, l’Hellas Verona aveva inflitto la seconda sconfitta della gestione Palladino.

L’avversario sarà il Cagliari, rinfrancato dai tre punti strappati alla Roma.

Qui Atalanta

A distanza di una settimana fa ancora male la sconfitta del Bentegodi, grazie alla quale l’Hellas Verona ha potuto gioire, per la prima volta, per la conquista della vittoria.

La prova fornita in Veneto ha lasciato molte perplessità, sebbene, pochi giorni dopo, sia arrivato il riscatto in Champions League, con la vittoria sul Chelsea.

Gli orobici sperano, tra le mura amiche, di riprendere il cammino per avvicinare le posizioni europee.

Palladino non intende cambiare troppo le carte dopo aver avuto conforto dalla prestazione di martedì.

In campo, quindi, scenderanno ancora De Ketelaere, Scamacca e Lookman dal 1′ in attacco.

A centrocampo, infine, Zalewski prenderà il posto dell’infortunato Bellanova.

Qui Cagliari

I sardi hanno dimostrato, battendo la Roma, di poter riemergere dai momenti di difficoltà.

Per proseguire e portare a casa altri punti da Bergamo, Pisacane dovrebbe rispondere ai nerazzurri con il 3-5-2.

Con Caprile a difendere i pali, saranno Zappa, Rodriguez e Luperto a costituire il terzetto arretrato.

Sugli esterni della linea mediana conferma per Palestra, con Obert ad agire sull’altro lato. In avanti la coppia Esposito-Borrelli.

Probabili formazioni

Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Kossounou, Hien, Djimsiti; Zappacosta, De Roon, Ederson, Zalewski; De Ketelaere, Lookman; Scamacca. Allenatore: Raffaele Palladino

Cagliari (3-5-2): Caprile; Zappa, Rodriguez, Luperto; Palestra, Adopo, Deiola, Folorunsho, Obert; Esposito, Borrelli. Allenatore: Fabio Pisacane

Dove vederla

Atalanta-Cagliari, in programma domani sera dalle ore 20:45, sarà visibile su:

  • Dazn
  • Sky Sport Uno 
  • Sky Sport Calcio 
  • Sky Sport 
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