Serie A
Sampdoria, spunta una pista
Sempre più vicina alla retrocessione in cadetteria, la Sampdoria cerca almeno di salvarsi sul versante societario. Riaffiora una pista.
Sampdoria, giorni decisivi
Quaranta giorni quaranta. Il futuro della Sampdoria si conoscerà in un arco temporale chiaro. In gioco, per la società blucerchiata, non vi è soltanto il discorso del campo con una retrocessione in B sempre più incombente.
E’ in gioco soprattutto il futuro della società che vuole a tutti i costi scongiurare l’ipotesi tragica del fallimento.
“Il Cda blucerchiato – afferma SampNews 24 facendo il punto della situazione – le sta tentando tutte dopo avere registrato da parte delle banche la disponibilità a saldare la rata di aprile del maxi- debito con il Fisco“.
Banca Sistema pare insomma avere teso la mano per evitare che la Sampdoria finisca dritta nel baratro della liquidazione giudiziale.
Tifoso doriano ed esponente del suo Cda, Gianni Panconi ha in queste ore rimesso in circolo un’ipotesi che porta il gruppo Cerberus. Che, in precedenza, era comparso insieme con la Redstone di Mark Aleksander e Toni Alquezar ma ora correrebbe in solitudine. Per una semplice ragione: Redstone non figura più negli archivi della Camera di Commercio essendone stata cancellata.
Cerberus, però, da solo, sarebbe in difficoltà. Dovrebbe infatti trovare un nuovo partner ad affiancarlo e “rivalutare la questione immobili romani di Ferrero“. Un percorso che, ricorda SampNews 24, sembra al momento avere il timbro dell’impraticabilità.
Serie A
Fiorentina – Napoli 2-2: la Viola non sfrutta l’occasione per chiudere il discorso Europa | Le pagelle viola
Fiorentina – Napoli termina in parità: il discorso Conference League rimane ancora aperto, le ultime gare saranno decisive.
La Fiorentina chiude il proprio campionato interno non andando oltre il pari contro un buon Napoli arrivato a Firenze per non regalare nulla, tanto meno la qualificazione alla prossima Conference League.
Il Napoli passa in vantaggio con Rrahmani dopo 6′ per l’ennesima sbavatura della difesa viola. Per almeno 20 minuti i partenopei sono padroni del campo scappando via soprattutto sulle corsie esterne. La Fiorentina si desta intorno alla mezz’ora della prima fazione e prima con una gran punizione di Biraghi e poi con un bellissimo gol di Nzola ribalta la gara.
Nel secondo tempo quando la gara per i viola sembrava in discesa un’altra fantistica punizione ha suggellato il pareggio: questa volta è un colpo fenomenale di Kvaratskhelia a superare Terracciano.
Si chiude qui probabilmente l’avventura di Italiano al Franchi, ora la sua Fiorentina è attesa da tre trasferte: a Cagliari e a Bergamo per centrare per il terzo anno una qualificazione in Conference, ad Atene per alzare quella Coppa al cielo.
Fiorentina – Napoli, le pagelle viola
Terracciano 5,5 – Immobile sul gol iniziale, impossibile intervenire sulla punizione di Kvara, ma non pare mai troppo sicuro stasera.
Dodo 6,5 – Il brasiliano è in gran forma, attacca e difende: Kvara fa male, tanto, solo da fermo.
Martinez Quarta 4,5 – Altro gara, altro errore: come contro il Monza viene sovrastato da diretto avversario dopo pochi minuti. Il primo tempo è uno sbaglio continuo. Serve maggior concentrazione.
Milenkovic 6,5 – Il Cholito Simeone non la vede quasi mai, merito suo.
Biraghi 7 – Politano gli crea qualche problema, ma la punizione dell’1-1 è meravigliosa.
Dal 78’ Parisi sv.
Arthur 6 – Sbaglia pochi palloni, ma stasera non ha la bacchetta magica come contro il Monza.
Dall’87’ Lopez sv.
Bonaventura 5,5 – Rientra dopo un po’ di assenza, non è sempre vivo e pimpante.
Gonzalez 6 – Si accende a tratti, ma ci mette voglia.
Beltran 5 – Aspettiamo le ultime gare che daranno un senso alla stagione, ma Italiano pare averlo trasformato in mediano. Mah…
Dal 78’ Mandragora sv.
Kouame 5 – Stasera confusionario, non mette mai in difficoltà Mazzocchi, dentro l’area non è rapace.
Dal 67’ Ikone 5 – Sicuri che sia entrato? Mezz’ora di nulla…
Nzola 7 – Grandissimo gol e movimento, un finale di stagione da recuperato alla causa.
Dal 67’ Belotti 5,5 – Entra per riprendere confidenza con la partita. Si vede pochissimo. Solo il VAR ci vede per annullare la decisione del rigore su di lui…
Serie A
Hellas Verona, la maledizione dell’Arechi: 19 anni senza vittoria
Lunedì 20 maggio l’Hellas Verona di Baroni si giocherà la salvezza all’Arechi di Salerno. Impianto storicamente ostico per i gialloblu, senza i 3 punti dal 2005.
Hellas Verona, i precedenti a Salerno: obiettivo sfatare il tabù
La 37esima giornata di Serie A potrebbe regalare alcuni verdetti per quanto concerne la lotta salvezza. Tante squadra sono immischiate nella zona rossa ma l’Hellas Verona è quella che ha ancora il destino nelle proprie mani.
La vittoria ottenuta con la Fiorentina al Bentegodi lo scorso 5 maggio ha permesso ai gialloblu di Baroni di sorpassare alcune pretendenti. I 34 punti in classifica non lasciano però tranquilli i tifosi che già lunedì sera potrebbero festeggiare il traguardo.
Per farlo però la formazione scaligera dovrà necessariamente portare a casa punti dall’Arechi di Salerno, campo storicamente ostico per il Verona. Tanto che la vittoria nell’impianto granata manca addirittura dal 2005. Entrambe le squadre erano in Serie B e l’Hellas vinse per 2-1 grazie alle reti di Italiano e Behrami.
Da allora niente più vittorie. Tuttavia tra le sconfitte ce n’è una dolcissima, quella del 2011 quando l’Hellas perse 1-0 ma in virtù del 2-0 del Bentegodi conquistò la promozione in Serie B dopo 4 anni. Negli ultimi 5 confronti in Campania, il Verona ha conquistato 1 solo punto.
Il primo Monday night della 37esima giornata sarà dunque un appuntamento con la storia per la squadra di Baroni, che intende sfatare un tabù quasi ventennale.
Serie A
Torino, Okereke e il futuro: la decisione di Vagnati
David Okereke è tornato in Serie A nel mercato di gennaio, Juric l’ha voluto per avere alternative in attacco gestendo Zapata e Sanabria. Deciso il futuro.
Torino, Okereke torna alla Cremonese
L’attaccante italiano ha collezionato 8 presenze in maglia granata senza però entrare mai nel tabellino dei marcatori. L’acquisto in prestito con diritto di riscatto concordato nel mese di gennaio con la Cremonese non ha convinto dirigenza e staff tecnico.
Il giocatore tornerà in Lombardia al termine della stagione. Anche se cambierà la guida tecnica, la linea della società esclude Okereke dal progetto.
Inoltre, la cifra per il riscatto (circa 4 milioni di euro) è ritenuta esagerata per le capacità dimostrate dall’ex Venezia durante questi mesi. Prime porte girevoli dunque in casa Torino che prepara la strategia per il mercato estivo.
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