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Roma, El Shaarawy: “La fascia da capitano un orgoglio. Obiettivo? Tornare in Champions. Gasperini un maestro”

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Roma, El Shaarawy

L’esterno della Roma Stephan El Shaarawy ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport. Il Faraone parla degli obiettivi stagionali e del rapporto con Gasperini.

Poco più di una settimana all’inizio della nuova stagione. Per la Roma targata Gasperini l’obiettivo da inseguire è il ritorno in Champions League, che manca nella Capitale sponda giallorossa da ormai parecchie stagioni. Ne è convinto Stephan El Shaarawy, diventato il nuovo capitano della Roma per scelta del tecnico. Il numero 92 giallorosso ha parlato ai microfoni di Sky Sport sulla nuova stagione alle porte e sulla voglia del gruppo di inseguire grandi traguardi. Di seguito le parole dell’esterno giallorosso.

Roma, le parole di El Shaarawy

È arrivata l’ora di tornare a giocare la Champions League?

“Assolutamente sì, è uno degli obiettivi di quest’anno. L’anno scorso siamo arrivati a un punto e quest’anno l’obiettivo Champions è sicuramente una delle nostre priorità. Dobbiamo cercare di raggiungerlo, così come provare a fare meglio rispetto alla scorsa stagione anche in Europa. C’è grande entusiasmo da parte di tutti per centrare questo traguardo”.

Cosa ti ha colpito di Gasperini?

“È stato il primo allenatore che ho avuto e mi ha fatto esordire in Serie A, quindi lo conosco bene. È un maestro di campo, un tecnico diretto sia in campo che fuori, capace di valorizzare i giocatori e di farli esprimere al meglio. Ha sicuramente richiesto tanta intensità, con la volontà di far crescere sia il gruppo che i singoli. È, senza dubbio, un allenatore molto esperto”.

È dura la preparazione con lui?

“Ha richiesto tanta intensità, è stata sicuramente una preparazione impegnativa, durante la quale ci siamo allenati bene e abbiamo fatto cose positive. Abbiamo avuto modo di conoscerci con i nuovi compagni e le sensazioni sono molto positive”.

Sulle novità a livello di gioco.

“Sicuramente è un gioco molto verticale. Chiede molta intensità e dinamismo, con continui interscambi tra i giocatori e frequenti giochi di posizione. Vuole un pressing molto offensivo e un’impostazione di gioco propositiva sempre orientata in avanti. Richiede molta spinta dai quinti e noi lo stiamo seguendo in questo, mettendo in pratica buone cose. L’obiettivo di tutti è fare meglio rispetto alla scorsa stagione”.

Cosa rappresenta per te la fascia di capitano?

“È sicuramente un grande orgoglio, ne sono molto fiero. Indossare la fascia di capitano è una grande soddisfazione e anche una bella responsabilità. La fascia non si indossa solo la domenica: cerco di essere un buon esempio per tutti durante la settimana. È ciò che cerchiamo di fare noi, i giocatori più esperti che sono qui da tanto tempo”.

Tra le responsabilità c’è quella di aiutare i nuovi?

“Assolutamente sì, serve il giusto mix: giocatori di esperienza e giocatori con un po’ di spensieratezza. Noi più grandi cerchiamo di trasmettere lo spirito giusto, ed è quello che stiamo facendo in questo ritiro. La maglia della Roma è importante, va rispettata e onorata sempre e questo è ciò che i giovani devono capire subito”.

Su Gasperini, Ranieri e Massara.

Roma

“Sì, con Gasperini sono tre figure sicuramente molto esperte, grandi conoscitori di calcio. Due di loro sono già stati alla Roma. Sappiamo tutti quanto Ranieri sia un simbolo e come incarni i valori di questa società e del romanismo. Adesso stanno cercando di fare il possibile per rendere la Roma competitiva ad alti livelli. Siamo contenti di questo e del fatto che sia arrivato”.

Su Gattuso.

“Ci siamo salutati, ho giocato per lui nell’ultimo anno al Milan. Sicuramente in questo momento può dare molta energia e motivazione alla nazionale, credo sia l’allenatore giusto per ora. La mia ultima convocazione in nazionale risale all’Europeo e per me quella maglia è estremamente importante. Tuttavia, è chiaro che la convocazione passa prima dalle prestazioni con la Roma, quindi adesso penso a fare bene qui”.

Chi è la favorita del campionato e chi la sorpresa?

“Il campionato ha sempre dimostrato che ci possono essere molte sorprese. Sicuramente Napoli e Inter sono le squadre più strutturate e organizzate, ma lo scorso anno ci sono state altre formazioni che hanno stupito. Ora tutte cercano di rafforzarsi in modo più solido e concreto per essere competitive. Noi pensiamo a fare bene e a migliorarci rispetto a quanto fatto la scorsa stagione. L’importante, credo, sia partire forte e non trovarsi costretti a rincorrere, come invece è successo lo scorso anno”.

Quanto è importante l’Europa League?

“Siamo arrivati a un passo dal vincerla e quindi resta un obiettivo anche per quest’anno. Dobbiamo però cercare di essere competitivi in tutte e tre le competizioni, e la Roma sta lavorando per completare la rosa e renderla all’altezza. Tra pochi giorni inizierà il campionato: dobbiamo partire forte e farci trovare pronti”.

Serie A

Roma, Ziolkowski è un diamante grezzo su cui Gasperini vuole lavorare

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Il classe 2005 Ziolkowski, arrivato alla Roma in estate, è un giocatore che ha delle grandi potenzialità, ma dev’essere sgrezzato da un grande allenatore: Gasperini pronto a rimboccarsi le maniche.

L’acquisto del giovane polacco è arrivato un pochino in sordina, senza dare particolarmente nell’occhio. Questo ovviamente ha aiutato a non mettere ulteriore pressione addosso ad un classe 2005 che è passato da un campionato di livello modesto, ad una piazza come Roma, dopo poco tempo tra i professionisti.

Il giocatore però, ha già dimostrato di avere le spalle larghe e grande personalità, nonostante i soli 20 anni. Non ha battuto ciglio dopo la sostituzione al 30′ minuto contro il Victoria Plzen, è entrato con carattere e spensieratezza nei minuti finali contro l’Inter, ma soprattutto ha messo in scena una grande prestazione per 90 minuti all’Allianz Stadium contro la Juventus.

Ziolkowski sta dimostrando in queste sue prime apparizioni con la maglia giallorossa, di avere grandi potenzialità. In alcuni casi commette alcuni errori attribuibili alla sua gioventù e alla sua “incoscienza”, inteso nella maniera positiva del termine. Questi però, servono per crescere e per far maturare il giocatore, che sotto la guida di Gian Piero Gasperini, può diventare un centrale di altissimo livello.

Roma

GIAN PIERO GASPERINI PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Roma, la scivolata è il tratto distintivo di Ziolkowski

Un particolare che è saltato all’occhio durante queste sue prime presenze, è sicuramente un ripetuto uso della scivolata. Un gesto tecnico che negli ultimi anni si vede sempre meno nei difensori, che stanno molto attenti per evitare sanzioni e cartellini.

Ziolkowski invece, riprendendo il concetto di incoscienza, entra spesso forte, sicuro e determinato, e il più delle volte riesce a sradicare il pallone dai piedi dell’attaccante.

Il giocatore è dotato anche di un’ottima velocità, che gli consente di stare dietro ad attaccanti molto rapidi, come nel caso di Openda. Deve sicuramente migliorare da un punto di vista delle scelte, delle letture e dell’esperienza in generale, ma con l’aiuto di Gasperini ha tutte le carte in regola per colmare i suoi difetti.

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Atalanta, cura Palladino: ora l’Europa non è più un miraggio

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Fiorentina, Atalanta

L’Atalanta continua a correre con Palladino in panchina: la vittoria col Genoa avvicina l’Europa, e aumenta la fiducia per il futuro.

Continua l’ottimo momento dell’Atalanta, che con la vittoria last minute contro il Genoa si è portata ora a soli tre punti dalla zona Europa. Un distacco che potrebbe diventare di sei lunghezze, considerando la partita in più rispetto al Bologna, impegnato in Supercoppa Italiana, ma che dall’arrivo di Raffaele Palladino in panchina non sembra più proibitivo.

Il cambio di passo è evidente. L’ex tecnico della Fiorentina ha riportato entusiasmo, identità e compattezza, non solo in campo ma anche nello spogliatoio e nell’ambiente. Palladino si è calato subito nel contesto bergamasco, con la sua solita umiltà, come dimostrato anche dall’esultanza insieme alla squadra dopo il gol decisivo contro il Grifone. Un’immagine che racconta bene il nuovo clima che si respira attorno alla Dea, tornata a sentirsi gruppo prima ancora che squadra.

Ma oltre alle sensazioni, ci sono soprattutto i risultati. Con Palladino in panchina l’Atalanta ha ottenuto sei vittorie in otto partite tra tutte le competizioni, numeri che certificano una vera e propria svolta dopo i mesi difficili della gestione Jurić, che ora sembrano un lontano ricordo. La Dea è tornata a vincere, a essere solida e soprattutto a credere di nuovo nei propri mezzi.

Atalanta

RAFFAELE PALLADINO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Atalanta, prossime tre partite decisive

Adesso, però, arriva il momento più delicato. Le prossime tre partite contro Inter, Roma e Bologna saranno decisive per capire le reali ambizioni di questa Atalanta. Un ciclo complicato, che dirà se il sogno europeo potrà diventare qualcosa di concreto o se servirà ancora pazienza.

La sensazione, però, è chiara: con Palladino la Dea ha cambiato passo. L’Europa non è più un miraggio, ma un obiettivo che ora, classifica alla mano, sembra finalmente alla portata.

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Serie A

Juventus, Mckennie sul rinnovo: “Spero di rimanere qui”.

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Juventus

Weston Mckennie è un calciatore della Juventus dalla stagione 2020/21 e il suo contratto scadrà il 30 giugno 2026. Il giocatore si è espresso sul rinnovo.

Juventus

Weston McKennie in azione ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Juventus, le parole di Mckennie sul rinnovo

La vittoria contro la Roma?

“Era una vittoria troppo importante per la Juventus, per i tifosi, per noi e per il mister. Abbiamo passato un momento di difficoltà ma ora abbiamo trovato la nostra identità, il mister è un bravissimo allenatore e mi piace tantissimo. Spero ora anche nei tre punti col Pisa”. 

In cosa vi sta aiutando Spalletti?

“Fa attenzione alle piccole cose, anche a quelle che altri solitamente non curano. Parla tanto anche individualmente coi giocatori”.

C’è più cattiveria e più voglia di sacrificarsi?

“Lui ce lo chiede sempre in allenamento, di sacrificarsi per la squadra e i compagni”.

Si può tornare a parlare di Scudetto?

“Noi vogliamo solo concentrarci sulla solita partita, andare avanti giorno dopo giorno senza pensare troppo in avanti”.

Torino la sente casa sua?

“Ne parlavo con mio padre, sono qua da quasi 6 anni. Torino è una parte importante della mia vita”. 

Quali sono le sue condizioni fisiche?

“Sto bene, vediamo questa settimana come andrà ma spero di giocare”.

Ha tagliato il traguardo delle 200 presenze…

“Un momento grande per me, per la mia famiglia e per le persone in America, sono molto felice perché la Juventus è un grande club. E’ difficile fare 200 presenze con la Juventus e spero di farne altrettante”.

Si sente un leader della squadra?

“Si possono dire tante parole, io voglio dare felicità alla squadra e ai compagni. Sul campo poi faccio il mio lavoro, con corsa e sacrificio”.

Spalletti spende sempre parole belle per lei…

“E’ sempre bello quando il tuo allenatore parla bene di te. Io sono sempre disponibile per l’allenatore e per la squadra, speriamo di finire bene l’anno”.

Ha un ruolo preferito, nonostante venga impiegato in ogni zona del campo?

“Stare in campo… Mi piace giocare da centrocampista, da 8”.

Visto che sente Torino casa sua, state parlando del rinnovo?

“Non lo so, lascio tutto al mio agente. Ma spero di restare qua. Vediamo…”.

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