Serie A
Roma, 72 ore cruciali per il destino di Mourinho
Per la Roma comincia il countdown: 72 ore, 3 giorni, per conoscere quale sarà il futuro dell’allenatore più discusso del momento.
Lo ha detto lo stesso Mourinho in uno dei suoi tanti interventi al termine della finale di Europa League contro il Siviglia: “Resto alla Roma? Fino a lunedì sicuramente“.
In un altro intervento ha aggiunto: “Penso che sia il momento di parlare con la proprietà, o per la proprietà parlare con me“. Insomma: s’ha da fare la fatidica riunione con i Friedkin.
Roma, l’opinione pubblica si divide su Mourinho
In questo momento, sull’allenatore portoghese, l’opinione pubblica è spaccata a metà. D’altra parte, quando si tratta di José Mourinho, non ci sono mezze misure. O sei dalla sua parte, come i tifosi della Roma (non tutti, a dire il vero), o sei contro di lui, come la stampa straniera dopo la sconfitta in Europa League.
La reazione dei media spagnoli alla “lezione di Mendilibar allo Special One” contrasta con le critiche degli italiani che definiscono il comportamento del tecnico giallorosso “orribile“.

Lo sfogo contro l’arbitro Taylor
La situazione è degenerata durante la conferenza stampa, a partire da Mourinho che ha definito l’arbitro Taylor “spagnolo”, ed è culminata nel parcheggio della Puskas Arena, dove ha aspettato il suddetto arbitro per urlargli in faccia “sei una fottuta disgrazia” più volte, trattenuto da Rosetti, presidente della commissione arbitrale UEFA.
Anche in spagnolo: “Eres una puta verguenza!“. Mourinho non ha risparmiato critiche nemmeno a Rosetti, dicendogli in italiano: “Tu eri d’accordo con loro“. Questo sfogo potrebbe costargli una sanzione da parte della Uefa, considerando la sua battaglia di due anni contro gli arbitri in Italia.
Mourinho si sente abbandonato dalla società e le sue parole dopo la finale persa dimostrano che desidera restare, ma con migliori condizioni. Non vuole essere solo un allenatore e portavoce che lamenta di essere “stati derubati”, ma vuole lottare per qualcosa di più.
Chiede garanzie non solo a livello tecnico, ma anche societario, per evitare di trovarsi in solitudine nelle battaglie che ritiene importanti per la crescita del club. Ha dato un ultimatum alla società, poiché partirà per le vacanze lunedì, ma i prossimi giorni saranno cruciali per avere un confronto atteso.
Roma, il silenzio dei Friedkin
Al momento, la società mantiene il solito silenzio, preferendo risolvere le questioni internamente. Sebbene Pinto abbia ribadito la volontà di continuare con Mourinho prima della finale, i Friedkin non sentono l’obbligo di esporsi, essendo il portoghese ancora legato contrattualmente alla Roma per un altro anno.
Questa mentalità riflette l’approccio tipico americano, che a volte non si allinea bene con quello del calcio. Oltre ai silenzi e alle tensioni, c’è anche il problema del settlement agreement firmato meno di un anno fa, che limita la Roma nelle spese di mercato.
Sarà necessario trovare un punto di incontro in questo scenario, se entrambe le parti lo desiderano. La scadenza è domenica, per evitare che la finale di mercoledì sia stata l’ultima panchina di Mourinho in giallorosso, squalificato per la partita contro lo Spezia.
Nel frattempo, il portoghese cerca di non pensarci troppo: come anticipato alla stampa, lunedì andrà in vacanza. E, comunque andrà, ne siamo certi, troverà la maniera per consolarsi.
Serie A
Torino, ribaltone clamoroso: via Vagnati, torna Petrachi
Il Torino ha comunicato di aver sollevato dall’incarico il direttore sportivo in carica Davide Vagnati. Al suo posto torna l’ex dirigente granata Gianluca Petrachi.
Ribaltone clamoroso in casa Torino, che riguarda l’area dirigenziale. Con un comunicato ufficiale, il club granata ha deciso di sollevare dall’incarico l’attuale direttore sportivo Davide Vagnati. Termina dopo 5 anni il lavoro del dirigente al Torino. C’è già il nome del suo sostituto: una vecchia conoscenza dei granata. Torna a lavorare con il presidente Cairo Gianluca Petrachi. Per il dirigente ex Roma e Salernitana si tratta di un ritorno alle origini, essendo stato ds del Torino dal 2010 al 2019. Vagnati paga il mercato non all’altezza, e le difficoltà che sta avendo la squadra di Baroni in questi primi mesi di stagione.
Torino, torna Petrachi: il comunicato del club

Rome, Italy 31.03.2025 : Torino supporters flag during Italian football championship Serie A Enilive 2024-2025 match SS Lazio vs Torino FC at Stadio Olimpico in Rome
Il Torino Football Club comunica l’esonero, con effetto immediato, di Davide Vagnati dall’incarico di Direttore Sportivo e Responsabile dell’Area tecnica del Club. Il Torino FC ringrazia Vagnati per il lavoro svolto e per il grande impegno profuso in questi quasi sei anni e gli augura il meglio nel proseguimento della sua carriera.
La direzione tecnico-sportiva è stata nuovamente affidata a Gianluca Petrachi, già Direttore Sportivo del Torino con una lunga permanenza dal 2010 al 2019. Tutta la Società riaccoglie Gianluca Petrachi con un caloroso abbraccio: bentornato a Torino, Sempre Forza Toro!
Serie A
Serie A, le designazioni arbitrali della 15a giornata
L’AIA ha diramato le disegnazioni arbitrali della 15a giornata di Serie A. Bologna-Juventus sarà affidata a Massa, Genoa-Inter a Doveri.
L’Associazione Italiana Arbitri ha reso noto le designazioni arbitrali della 15a giornata di Serie A, in programma da venerdì 12 dicembre con l’anticipo tra Lecce e Pisa a lunedì 15 con il match tra Roma e Como.
A seguire l’elenco completo.
Serie A, le designazioni arbitrali
LECCE – PISA Venerdì 12/12 h. 20.45
SACCHI J.L.
CECCONI – GIUGGIOLI
IV: DIONISI
VAR: MAGGIONI
AVAR: PAIRETTO
TORINO – CREMONESE Sabato 13/12 h. 15.00
MARINELLI
MASTRODONATO – PISTARELLI
IV: TURRINI
VAR: MERAVIGLIA
AVAR: DI BELLO
PARMA – LAZIO Sabato 13/12 h. 18.00
MARCHETTI
ROSSI C. – TRINCHIERI
IV: AYROLDI
VAR: AURELIANO
AVAR: VOLPI
ATALANTA – CAGLIARI Sabato 13/12 h. 20.45
DI MARCO
MONDIN – MINIUTTI
IV: MUCERA
VAR: MARINI
AVAR: FABBRI
MILAN – SASSUOLO Domenica 14/12 h. 12.30
CREZZINI
MELI – ALASSIO
IV: CHIFFI
VAR: PRONTERA
AVAR: MARESCA
FIORENTINA – H. VERONA Domenica 14/12 h. 15.00
COLOMBO
BACCINI – PERROTTI
IV: PICCININI
VAR: GARIGLIO
AVAR: LA PENNA
UDINESE – NAPOLI Domenica 14/12 h. 15.00
SOZZA
LO CICERO – YOSHIKAWA
IV: BONACINA
VAR: GHERSINI
AVAR: MANGANIELLO
GENOA – INTER Domenica 14/12 h. 18.00
DOVERI
ROSSI M. – BERCIGLI
IV: FOURNEAU
VAR: CAMPLONE
AVAR: ABISSO
BOLOGNA – JUVENTUS Domenica 14/12 h. 20.45
MASSA
DEI GIUDICI – MORO
IV: ZUFFERLI
VAR: MARIANI
AVAR: DI BELLO

L’ARBITRO DAVIDE MASSA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
ROMA – COMO Lunedì 15/12 h. 20.45
FELICIANI
SCATRAGLI – PALERMO
IV: MASSIMI
VAR: MAZZOLENI
AVAR: GIUA
Serie A
Ecco chi potrebbe comprare la Fiorentina: il nome è clamoroso
L’ex dirigente Costantino Nicoletti rivela a Radio FirenzeViola chi potrebbe essere il proprietario della Fiorentina dopo Commisso.
Costantino Nicoletti, intermediario ed ex dirigente, è intervenuto a Radio FirenzeViola per rivelare una notizia in anteprima riguardo la Fiorentina. Svelato il nome di chi potrebbe essere il proprietario del club viola dopo Commisso.
Nicoletti: “Matteo Renzi può comprare la Fiorentina come post Commisso”

Di seguito, ecco le parole di Nicoletti:
“Oggi c’è un solo nome in pole position per l’acquisto della Fiorentina, può piacere o no ma dopo i sette anni di nulla ‘Cosmos‘ c’è bisogno di un cambiamento. E quel cambiamento è Matteo Renzi, che ha rapporto con la Fiorentina, ha forza su Bagno a Ripoli, vuole cambiare la struttura del Viola Park, trasformando parte della struttura anche in hotel, campi da tennis e altro, e ha un grande sogno, essere il presidente della Fiorentina. Non ha questa forza economica per comprarla da solo ma possono aiutarlo i suoi contatti in Qatar, a quel punto potrebbe arrivare a soddisfare la richiesta di Rocco Commisso, che per vendere chiede 480-500 milioni. E metterebbe i 50-60 milioni che mancano per ultimare i lavori del Franchi.
Così facendo metterebbe una medaglia a cui ambisce. Chi investe una cifra del genere in una squadra che rischia la Serie B non viene qui per fare i balocchi. A oggi, ripeto a oggi, questa è una soluzione più che possibile. Non andiamo però ad accoglierlo al Franchi in 20mila, non rifacciamo gli stessi errori, giudichiamolo per le sue capacità manageriali”.
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