Serie A
Parma, Parla il nuovo acquisto Mariano Troilo: “Ho scelto questo club per la storia, so che sostituirò un giocatore di livello, ma non mi sento di fare paragoni”. “
Mariano Troilo si presenta al Parma dopo l’amichevole vinta 1-0 con la Virtus Entella: entusiasmo dell’argentino arrivato dal Belgrano per 7 milioni.
Nella giornata successiva all’amichevole vinta 1-0 contro la Virtus Entella grazie a un gol di Milan Djuric, il neoacquisto Mariano Troilo, arrivato dal Belgrano per una cifra complessiva di 7 milioni per sostituire Giovanni Leoni, è stato presentato in conferenza stampa direttamente dal centro sportivo “Mutti Training Center”.
Il giocatore si è detto subito molto contento di essere arrivato in Italia, specialmente in una piazza come quella dei Crociati: “Per me è un piacere immenso fare parte di questo grandissimo club.”
Questo il resto delle dichiarazioni di Troilo:
Le prime sensazioni a Parma?
“Sono molto contento e felice di essere qua. La squadra e il club mi hanno accolto molto bene. Abbiamo tutti gli occhi puntati sul nostro obiettivo, che è fare bene quest’anno”.
Impressioni su Cuesta?
“È un allenatore giovane ma ci fa veramente bene, perché sta facendo di tutto per farci crescere. È molto bravo a fare gruppo coi giocatori e lo staff. È un allenatore top e ha portato delle ottime idee”.
Hai un modello?
“Il giocatore a cui mi ispiro è Romero, che ha giocato dove ho giocato io. Sicuramente la persona che mi ha ispirato da sempre è stato il mio papà, che ha giocato nel mio ruolo per lungo tempo e che mi ha sempre dato tanti consigli”.
Una caratteristica che ruberesti ai tuoi compagni argentini?
“Ci sono tantissimi argentini. Abbiamo la caratteristica di essere molto fisici, ma sarebbe difficile elencare le qualità che vorrei rubare ai miei compagni perché sono dei giocatori top. Sono tante le qualità che ammiro di loro, e per questo loro sono qui”.
Da dove nasce il tuo soprannome?
“Viene dal mio nome, Mariano. Ho scoperto che qua nano vuol dire basso di statura. Ma nel mio caso deriva dal mio nome. È una cosa curiosa però! L’ho scoperta qua a Parma”.
Cosa ti ha portato a scegliere Parma? Ti aveva cercato anche il Pisa. Ti pesa l’eredità di Leoni?
“Ho scelto questo club per la storia, per l’istituzione che è e per tutti gli argentini che sono passati di qui e che anche oggi militano qui. So che sostituirò un giocatore di livello, ma non mi sento di fare paragoni”.
In questa prima uscita il mister ha avuto tante indicazioni per te. Sembrava quasi ti telecomandasse. Quali sono le sue prime richieste per te?
“Il mister ha cercato di rincuorarmi molto perché, essendo la mia prima partita, è normale che fossi un po’ nervoso. Molte volte mi ha chiesto di uscire e giocare la palla e ho capito che il possesso palla sarà una nostra caratteristica per tutto l’anno”.
Differenze tra il calcio argentino e quello italiano?
“Ci sono molte differenze ovviamente. In Argentina c’è un calcio molto fisico e basato sulla velocità. La differenza principale però è legata al ritmo. Ho comunque trovato delle similitudini: qui in Italia la velocità si riporta nelle decisioni, devi essere molto veloce a decidere cosa fare con la palla”.
A Belgrano giocavi in una difesa a tre?
“Anche l’anno scorso giocavamo a tre. Il nostro mister utilizzava spesso il 3-5-2. Mi sento molto bene, mi piace la posizione centrale perché posso mettere in luce le mie qualità principali e in particolare il possesso palla, perché mi piace tenere la palla”.
Hai non solo difeso ma condotto la difesa del Parma oggi. Sei pronto a diventare un leader emotivo di questa squadra?
“Essere un leader della difesa è sicuramente importante per me. Desidero dare il mio contributo a poco a poco. La posizione in cui gioco è di vantaggio, perché ho la possibilità di condurre il gioco. Emotivamente mi piacerebbe avere questo ruolo”.

Rome, Italy 28.4.2025 : Giovanni Leoni of Parma during Italian football championship Serie A Enilive 2024-2025 derby match SS Lazio vs Parma Calcio 1913 at Stadio Olimpico in Rome.
Serie A
Atalanta, stop per Bellanova: i tempi di recupero
Tegola in casa Atalanta. Raoul Bellanova resterà fuori dai campi per 40-45 giorni: confermata la lesione al bicipite femorale per il terzino.
Atalanta, Palladino perde Bellanova
Dopo esser uscito anzitempo nella sfida casalinga contro il Chelsea di Maresca, Raoul Bellanova è stato sottoposto a esami strumentali per chiarire le sue condizioni fisiche. Il responso medico ha evidenziato una lesione muscolare di grado fra il primo e il secondo del bicipite femorale destro. Brutte notizie, dunque, per l’Atalanta di Palladino, che dovrà fare a meno per diverse settimane di una pedina importante del suo scacchiere in questo avvio di stagione.

RAFFAELE PALLADINO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Impatto sull’Atalanta
La perdita di Bellanova non sarà facile da gestire. Il giovane terzino ha dimostrato di essere un elemento fondamentale per la difesa dell’Atalanta, con la sua velocità e capacità di coprire l’intera fascia. La sua assenza costringerà Palladino a rivedere le strategie di gioco e a trovare soluzioni alternative per mantenere alta la competitività della squadra in campionato e nelle competizioni europee. La speranza è che il giocatore possa tornare in campo il prima possibile, in piena forma e pronto a dare il suo contributo alla squadra.
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Fonte: l’account X di Schira
Lesione al bicipite femorale della coscia destra per Raoul #Bellanova. Il terzino dell’#Atalanta starà fuori 40-45 giorni
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 11, 2025
Serie A
Torino, Petrachi: “Qui per riprendere ciò che ho lasciato. Voglio trasmettere senso di appartenenza. Mercato? Niente rivoluzioni”
Il Torino presenta in conferenza stampa il nuovo direttore sportivo del club Gianluca Petrachi. Per il dirigente si tratta di un ritorno dopo l’esperienza avuta nei granata tra il 2010 e il 2019.
Il Torino riparte da Gianluca Petrachi dietro la scrivania. Nella giornata di ieri il club ha comunicato a sorpresa di aver sollevato dal ruolo di ds Davide Vagnati, annunciando al suo posto il ritorno dell’ex dirigente della Roma. Per Petrachi si tratta di un ritorno a distanza di 6 anni da quando ha lasciato Torino, in cui era stato direttore sportivo dal 2010 al 2019. Oggi è arrivata la presentazione ufficiale in conferenza stampa. Di seguito le sue dichiarazioni.
Torino, Petrachi si presenta
Ritorno.
“Non ero più tornato a Torino e rientrarci è stato emozionante, effettivamente quando si sprigiona un sentimento è sempre qualcosa di positivo, questo sentimento c’è in me. Non è stata una cosa studiata o pensata, ci siamo sentiti col presidente e mi ha fatto percepire c’era qualcosa che poteva nascere e voleva capire se fossi pronto a questo ritorno e se avessi le motivazioni giuste per poterlo fare, ho risposto che sono nato pronto. Sono arrivato di notte”.
Baroni.
“Mi sono fatto delle idee ed era giusto che fosse così, l’idea più importante la sviluppi col tecnico, chiarire tematiche tattiche che lo comprendono e provare a fare dei correttivi. Oggi ho le idee più chiare, ho passato la giornata con Marco e mi ha dato delle linee da seguire perché non devono esserci equivoci, da oggi in poi si parte così“.
Obiettivi.
“Da fuori, ho notato una cosa e cercherò di lavorarci: è come se ci fosse uno scollamento. Il senso di appartenenza è la priorità. Da calciatore non ho capito cosa fosse il Toro, da dirigente è stato è stato un altro mondo. Ho capito la mission, qui si entra in un club diverso. E il senso di appartenenza per tutti i giocatori deve essere rimarcato e bisogna anche farlo capire loro. Cercherò di comprendere il senso di appartenenza, ho cercato sempre di creare un senso di famiglia: voglio risentire quel calore, voglio ricreare quella sinergia. E, se possibile, alimentandola con la gente”.
Mercato di gennaio.

“Non sarà mercato di rivoluzione ma di riparazione, nel 3-5-2 c’è qualche mezzapunta di troppo, rispetto al 4-3-3 iniziale in cui aveva più senso. Valuteremo possibili cessioni e aggiustamenti“.
Errori del passato.
“Magari nell’ultimo anno ero in una situazione, dopo nove e anni e mezzo, avevo stanchezza mentale e mi sarei dovuto confrontare con il presidente. Succede anche tra moglie e marito, a volte qualcosa non va alla perfezione. Questo è stato l’errore che non commetterei più. Sono qui a riprendermi ciò che ho lasciato, con tutta l’esperienza e conoscendo la piazza posso dare qualcosa in più per crescere”.
Verso gara con la Cremonese.
“A Baroni ho chiesto di fare il Marco Baroni che conosco, di tirare fuori tutto ciò che ha dentro. Abbiamo giocato insieme a Lecce, è sempre stato uno caratteriale: da calciatore era cazzutissimo, da allenatore voglio che tiri fuori ciò che ha dentro. Marco può e deve fare di più, gliel’ho detto. Mi aspetto che la squadra gli somigli. Baroni è un grande lavoratore e ha temperamento: l’unica cosa c deve fare, è pretendere dai suoi giocatori che questa è la squadra di Baroni: deve trasmettere al gruppo le sue caratteristiche”.
Ripartire dal 3-5-2?
“Sì. Il 3-5-2 sarà il modulo da qui alla fine: può capitare che con qualche defezione, per necessità o soluzione di partita ci può stare che si cambi. Stiamo andando avanti con il 3-5-2 e sarà così fino a fine campionato”.
Serie A
Inter, ecco come sta Calhanoglu: ci sarà per la Supercoppa?
Arrivano delle novità per l’Inter riguardo le condizioni di Calhanoglu. Il centrocampista turco è uscito nel primo tempo contro il Liverpool.
C’è apprensione in casa Inter per le condizioni di Calhanoglu e Acerbi. Entrambi sono usciti nel primo tempo della partita di Champions contro il Liverpool per infortunio.
Se da un lato l’ex centrale della Lazio dovrebbe rientrare a gennaio 2026, ecco le condizioni del mediano ex Milan.
Inter, Calhanoglu salta il Genoa: da valutare per la Supercoppa

IL GOL DI CALHANOGLU ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Come riportato da SKY Sport, Calhanoglu non dovrebbe essere sottoposto alla risonanza magnetica: tuttavia, non ci sarà per la trasferta contro il Genoa in programma domenica alle 18.
Le sue condizioni saranno valutate nei prossimi giorni per la partita di Supercoppa contro il Bologna in programma venerdì 19 dicembre.
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