Serie A
Parma, Bernabé sotto i riflettori di DAZN
Nello speciale DAZN My Skills l’ultimo ospite è un giocatore del Parma: Adrian Bernabé Garcia. Ecco che cosa ha detto nel corso della puntata.
L’ultimo protagonista della “rubrica” My Skills di DAZN è un nome importante del Parma: quello dell’attaccante Adrian Bernabé Garcia.
Il giocatore, che milita anche nella Spagna Under 21, ha fatto la gavetta nelle giovanili del Barcellona, poi del Manchester City e, infine, è approdato alla squadra neopromossa in Serie A.
Ai microfoni di DAZN ha raccontato i suoi esordi di carriera e la sua permanenza al club emiliano.
DAZN, My Skills: la testimonianza di Adrian Bernabé Garcia del Parma
Gli inizi al Manchester City
“Per me è stato fondamentale, una persona che mi ha insegnato tanto, sono stato due anni con lui in prima squadra: a ogni allenamento ho appreso qualcosa di nuovo. Per Guardiola la cosa più importante è la posizione, come ti metti in campo, il modo in cui metti il corpo per ricevere la palla.
È stato bellissimo, vedevo tutti i giocatori del City in tv fino a due mesi prima e poi all’improvviso mi allenavo con loro. Avevo un grande rapporto con Cancelo e anche con Aguero. Ricordo quando ho dovuto cantare davanti a tutti nel rito di ingresso nel gruppo: ho cantato Three Little Birds, mamma mia, male male! (ride)”.
Il problema cardiaco
“Ho avuto paura di smettere, è stata una cosa improvvisa, successa da un giorno all’altro. Non sapevo come gestire la cosa perché non è semplice, senza dubbio è stato uno dei momenti più difficili, non solo della mia carriera ma della mia vita in generale. Quando stai fuori per un motivo di salute come questo, ti rendi conto delle cose veramente importanti della vita: quando sono tornato, ho dato il giusto peso alle cose”.
Sull’esperienza al Parma
“Il Parma per me è molto importante. È un club, una città, che mi ha accolto bene, qui tutti mi sono sempre stati molto vicini anche in quel momento di grande difficoltà che ho avuto: il Parma e Parma sono molto importanti nella mia vita. Della grande storia del club, io ho sempre guardato Zola. Mi dicono anche che gli assomiglio esteticamente!
Non ho potuto vederlo tanto dal vivo ma so quello che ha fatto qui e al Chelsea, sono uno di quelli che ama tanto vedere video su YouTube. Ho un grande rapporto con Bonny e Man, sono diventati come dei fratelli per me e in campo questa affinità si vede: ci aiuta tanto in partita”.
Su come affrontare il campo
“Il mister mi chiede di giocare più basso, mi piace perché posso costruire l’azione. Ma significa che devo crescere fisicamente e sull’aspetto difensivo. Mi piace prendermi dei rischi, sentire la pressione, a volte gioco dei palloni che so che possono fare impazzire i tifosi e l’allenatore: il rischio mi piace.
Sono arrivato fin qui grazie a questo e non devo perdere questa caratteristica, la paura è la peggior cosa che possa avere un calciatore: devo divertirmi. Il mio dribbling preferito? La croqueta, quella di Iniesta. Non è troppo appariscente ma molto efficace”.
Serie A
Udinese, Toure rosso ad inizio partita ma non è il più veloce: ecco il primato
Nell’ultima sfida di Serie A, Udinese-Genoa, il difensore bianconero è stato espulso dopo circa 2 minuti. Scopriamo chi è stato il più veloce della storia.
Nel corso della sfida tra Udinese e Genoa, il difensore bianconero, Isak Toure, è stato espulso per una gomitata su Zanoli. Revisione al Var e risultato: espulsione a 5 minuti dall’inizio della partita, con nemmeno 2 sul cronometro al momento dell’impatto.
Udinese, rosso a Toure ma non è il più veloce: la statistica
Secondo Opta era dal 12 febbraio 2017 che non si registrava un cartellino rosso nei primi 4 minuti di gioco. Fu il caso di Timo Letschert, giocatore del Sassuolo, contro il Chievo Verona. Anche in quel caso non fu la più veloce della storia della Serie A.
Questo record negativo, infatti, risale a 2 anni prima, ed appartiene all’attuale calciatore dell’Empoli Mattia De Sciglio. L’ex Juventus, in quel momento di proprietà del Milan, fu espulso dopo 42 secondi in un Napoli-Milan: il 3 maggio 2015.
Serie A
Roma-Atalanta, la partita dall’Olimpico [DIRETTA]
Sta per iniziare la partita Roma-Atalanta della 14esima giornata di Serie A. Segui con noi i momenti più importanti della partita in diretta.
Sta per avere inizio una partita che si prospetta la più difficile in assoluto dall’arrivo di Claudio Ranieri sulla panchina giallorossa: Roma-Atalanta.
Assaporiamo insieme i momenti salienti.
Roma-Atalanta, il primo tempo
A breve il primo tempo.
2′ Il primo giocatore a subire un fallo è Paulo Dybala;
4′ Il primo corner lo batte Retegui, ma finisce alla fine tra le mani di Svilar;
5′ Prima occasione per la Roma su tiro di Paredes, e conseguente grande parata di Carnesecchi;
6′ Primo corner della Roma: a tirare è di nuovo l’argentino
10′ Gomitata evidente su Dybala;
11′ Kolasinac mandato a terra da Mancini;
13′ Occasione per la Roma, su cross di Angelino che però non trova nessuno dei suoi davanti alla porta. Celik, però, riesce a tenere vivo il pallone dall’altro lato;
14′ Occasione per la Roma con bellissimo tiro da fuori area di Koné, che non trova la porta;
17′ Dovbyk finisce a terra su intervento di Hien;
21′ Lookman manda a terra Dybala: nessuna ammonizione;
24′ GOL di Lookman annullato per fuorigioco!
28′ Spallata di Cristante su Ederson: il giocatore della Dea chiede un giallo che non viene assegnato;
Serie A
Fiorentina-Inter, la proposta di La Russa per il recupero
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha parlato ai microfoni del recupero di Fiorentina-Inter, rinviata dopo il malore accusato da Edoardo Bove.
Il match, Fiorentina-Inter, valido per la 14ª giornata di Serie A, è stato rinviato a data da destinarsi a causa del malore accusato dal centrocampista viola, Edoardo Bove. A tal proposito il presidente La Russa ha avanzato una proposta per il recupero.
Fiorentina-Inter, le parole di La Russa
In seguito le parole del presidente del Senato:
Sul recupero
“Quando recuperare Fiorentina-Inter? Ho una proposta che non può essere accettata e che non verrà accettata, forse è una proposta da interista: per me dovrebbero giocare mercoledì e rinviare la partita di Coppa Italia dei viola contro l’Empoli. Questo perché, mentre è possibile rinviare una partita di Coppa senza tanti problemi, credo che falsare la dinamica di un campionato con un rinvio che non so quando potrebbe essere recuperato sarebbe più grave”.
La proposta
“Giochiamo mercoledì soprattutto perché confermano che il giocatore non è più in pericolo di vita. È difficile trovare una data per il recupero, mentre per la Coppa Italia mi sembra più facile farne a meno nell’immediatezza. Se dovessi dare un’impressione personale, vorrei che anche questa drammatica vicenda ci insegnasse qualcosa”.
Sul soccorso
“L’ambulanza può o non può entrare in campo? La barella deve o non deve essere immediatamente pronta a soccorrere un giocatore? Il defibrillatore, come e quando va usato? È stato fatto tutto bene, nei limiti in cui la concitazione poteva intralciare l’intervento, però una precisa codificazione del modo di intervenire renderebbe tutto ancora migliore. L’ambulanza per protocollo non poteva entrare? Può darsi che fosse giusto, dicono che poteva scivolare, ma va codificato, in modo che tutto avvenga in maniera prevista anche nell’imprevisto”.
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