Serie A
Milan, Fonseca: “La squadra ha bisogno di questo Leao. Siamo la quinta difesa in Serie A”
Il tecnico del Milan, Paulo Fonseca, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match interno contro l’Empoli di D’Aversa. Calcio d’inizio alle 18.
Paulo Fonseca, allenatore del Milan, è intervenuto in conferenza stampa a poco più di 24 ore dalla delicata sfida interna contro l’Empoli di D’Aversa.
Il march di San Siro, valido per la 14° giornata, è previsto per domani, sabato 30 novembre, alle ore 18:00. Le due formazioni si trovano a tre punti di distanza con i rossoneri che in caso di vittoria accorcerebbero le distanze dalle “6 sorelle” che occupano le prime sei posizioni in campionato.

ESULTANZA MILAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Milan, le parole di Fonseca
Si parla sempre di equilibrio…
“Con la Juve siamo stati più organizzati, con lo Slovan meglio in transizione. Mi sembra che miglioriamo in qualcosa, poi sorgono altri problemi. Ma non è perché si vince che bisogna pensare che vada tutto bene chiudendo gli occhi ai problemi. Io non posso chiudere gli occhi, abbiamo parlato dei problemi”.
Qual è il problema più grande?
“A volte i problemi arrivano con le partite. Contro la Juve abbiamo lavorato tanto sull’organizzazione difensiva e la squadra ha fatto bene. Ora abbiamo avuto una squadra di transizione e abbiamo avuto problemi. Ma i giocatori capiscono. Ma in ogni caso siamo la quinta difesa del campionato, abbiamo preso tanti gol quanto l’Inter e la Lazio.
Noi lavoriamo per migliorare, a volte sono cose che non sono tattiche. Il problema di Bratislava non è tattico, ma di lettura e momento individuale. Continuiamo a lavorarci, su lettura e tecnica individuale. I giocatori lo capiscono. È importante lavorare sul problema. Abbiamo vinto. Va tutto bene? No. Quando lavoriamo sul problema avuto in partita la squadra ha una risposta positiva”.
È ripercorribile il Milan a due punte?
“Idea che rimane nella mia testa. È una opzione quando penso che possa essere un vantaggio”.
Perché il Milan non riesce a far valere il divario tecnico rispetto alle avversarie? Non c’è mai una vittoria netta…
“Non è facile in Italia essere dominanti, non è facile contro l’Empoli, non è facile contro l’Atalanta. Quello che vogliamo è l’equilibrio, sentire che la squadra crea opportunità avendo una sicurezza difensiva. A Bratislava, dopo aver segnato lo 0-1, c’era la possibilità di dominare la partita, ma abbiamo subito il pareggio e la squadra lo ha accusato”.
Leao è meglio averlo in campo che in panchina?
“Adesso sì. Io con Leao ho usato due strategia: una non ha avuto risultati, gli altri sì. Sono molto contento che Rafa abbia avuto questa reazione, ma voglio continuità. La squadra ha bisogno di questo Rafa”.
Cosa deve fare il Milan rispetto alle altre gare per non avere problemi domani?
“In Italia bisogna avere due facce offensive: contro Juve e Slovan c’è una faccia, ne serve un’altra per affrontare Empoli e Atalanta”.
Chi gioca in difesa?
“Ho una coppia più stabile delle altre, ma dobbiamo capire anche che ci sono tante partite e non possiamo giocare sempre con gli stessi. Gabbia si è infortunato, era difficile fargliene fare due di fila. So che sarebbe importante far giocare gli stessi giocatori in difesa, ma ci sono tante partite e ci sono anche degli infortuni. Voi non parlate molto di questo, ma noi non abbiamo infortuni eh… E il motivo è anche perché facciamo questo tipo di gestione”.
I 9 punti di distacco vi preoccupano?
“Sì, ma sono positivo”.
Gol dello Slovan simile al rosso di Reijnders con l’Udinese: stesso errore?
“Sembrano situazioni simili, ma sono cose totalmente diverse. Non c’è paragone. Con lo Slovan era un corner e c’erano tre calciatori preparati in fase difensiva, ma è stata una scelta individuale l’errore. Io posso dire le cose in campo, ma poi ci sono le scelte individuali”.
Si può dominare un po’ più compatti a centrocampo, lasciando spazio ai nostri giocatori più rapidi?
“Mi sta chiedendo è se non possiamo stare più indietro per avere più spazio per gli attaccanti? Nell’ultima partita abbiamo avuto due momenti. Siamo stati in più momenti in avanti, perché il Bratislava difendeva con 10 giocatori davanti l’area. Abbiamo però fatto due gol con spazio. L’ideale sarebbe avere i due momenti. Quando recuperiamo palla dobbiamo capire che abbiamo calciatori per uscire veloci. Ma quando non si può fare dobbiamo fare un attacco organizzato. I gol che facciamo sono più con spazio che con l’attacco posizionale o organizzato. I gol che facciamo normalmente sono molti di più col recupero palla e con spazio”.
Hanno fatto rumore le immagini di Guardiola graffiato: è un problema un po’ sottovalutato quella della pressione che gli allenatori sono costretti a subire?
“Non possiamo scappare da questa pressione quando siamo in club come il Milan o come il Manchester City. Non so cosa sia successo con Guardiola (e i graffi sul viso, ndr). Ma stare qui vuol dire avere pressioni in tutti i momenti, tutti i giorni. Non solo con la stampa e i tifosi, ma anche qui dentro e con i giocatori.
Siamo una squadra che deve vincere sempre. Se non vogliamo avere questa pressione non possiamo stare qui, a questo livello. Non penso ci sia altro modo. È una pressione grande, grandissima. E si sente tutti i minuti, tutti i giorni. Io dico che il calcio è per persone forti. Se non siamo forti non possiamo stare nel calcio a questo livello”.
Fofana riposerà?
“In hotel, a Milanello. Non posso prendermi il rischio di farlo riposare, perché domani è la partita più importante. Mi aspetto che Fofana faccia una partita intelligente. Se Fofana sbaglia, sbaglia, ma mi aspetto che gli altri non sbaglino”.
Tante squadre davanti al Milan hanno cambiato allenatore come il Milan…
“Io sono sicuro che alla fine saremo davanti a qualcuna di queste squadre. Ma parliamone: abbiamo fatto la pre-stagione con tanti ragazzini. I giocatori più influenti della squadra sono arrivati solo otto giorni prima dell’inizio del campionato e non abbiamo mai avuto tempi per allenarli. Stiamo piano piano crescendo. Lavoriamo più con le immagini che con gli allenamenti, ora. Quando si cambia tanto, è più difficile.
Il Napoli è un caso diverso, ma non mi sembra che le altre squadre davanti a noi abbiano avuta una pre-stagione come la nostra. Poi molte non giocano la Champions, possono fare più turnover durante la settimana. Del Napoli non c’è bisogno di parlare, perché hanno un nuovo allenatore e tutte le settimane per lavorare. Poi ci sono Inter e Atalanta con tanti anni di allenamento con lo stesso allenatore. Poi se vogliamo vedere solo il risultato sono il primo a dire che dobbiamo fare di più”.
Siete tranquilli su Bennacer e sul suo stato fisico?
“Stiamo aspettando Bennacer nei prossimi tempi e recuperarlo per la seconda parte della stagione, può essere importante per noi. Siamo fiduciosi sul recupero di Bennacer”.
Ormai tutte le partite sono da dentro o fuori…
“Posso dire che sono esperto ora in pressione. Da quando sono qui, è sempre da dentro o fuori. Domani stessa pressione di altre volte. Per i giocatori anche: tutti quelli che sono qui sanno che domani si deve solo vincere. Io non sono buono con me stesso, perché mi metto pressione. Non sono mai stato primo, è più difficile per chi sta dietro. La pressione di vincere è migliore”.
Serie A
Como, Fàbregas: “Mancini? Con lui normale chiacchierata. Diao? Dolore al flessore”
Il tecnico del Como, Cesc Fàbregas, ha avuto modo di esprimersi sulla sconfitta per 1-0 contro la Roma. Ecco le parole dell’allenatore.

NICO PAZ E MILE SVILAR ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Como, le parole di Fàbregas
“Ho visto una squadra fisica, che noi non abbiamo. Quando si gioca così, o si gioca a calcio e si mette la palla a terra per giocare o è difficile. Sono orgoglioso di giocare, penso che sia un gollino. Ma complimenti alla Roma, hanno un giocatore fortissimo come Soulé, grandissimo giocatore del futuro. Godiamocelo in Italia, sarà di altissimo livello e ha fatto la differenza”.
Nico Paz dove deve migliorare?
“Sì, è stato 3 giorni con la febbre, lo abbiamo forzato e non abbiamo tanta gente a disposizione. Sono partite però dove o vai subito in porta oppure no: chi vince più duelli normalmente questa partita la vince. Oggi loro ne hanno vinti di più, il calcio italiano è la lega dove si gioca meno, perché ci sono tanti duelli e falli. Oggi l’arbitro ha lasciato andare giustamente un po’ di più e qui possiamo migliorare”.
Addai si è infortunato sull’azione del gol di Wesley…
“No, penso che lui si sia infortunato in quella stessa giocata. La sto vedendo ora più chiaramente, è difficile per un giocatore, deve avere un’onestà estrema. Il 99.9% non butterebbe palla fuori, è giusto che continuino. Dal VAR non ci si aspettava niente”.
Che tipo di atteggiamento si aspetta dal CT del Senegal quando deve partire per la Coppa d’Africa? E come sta Diao?
“Si è fatto male al flessore facendo quella cavalcata in porta. lo parlo nel post-partita e spesso noi allenatori non possiamo essere troppo sinceri, io provo a parlare con passione e sono un grande fan della Nazionale. Spero che tutti ci vadano. lo ho chiesto per favore un po’ di senso, di non portarlo perché in 8 mesi ha fatto 3 partite, mezze e mezze. È tornato adesso e succede anche oggi l’infortunio. Se va via, noi paghiamo gli stipendi e ci ritroviamo un giocatore fuori. La risposta del CT? Che se non va con loro, non andrà al Mondiale. Ed è stato spiacevole. Se il giocatore gioca con paura a 20 anni e una carriera davanti si sbaglia”.
Era un po’ nervoso, indispettito a un certo punto della partita. Poi a fine partita è andato a parlare direttamente con Gianluca Mancini. Ci può dire cosa vi siete detti e cosa l’ha fatta arrabbiare?
“No, va bene, dai, non è un problema. Provo sempre a parlare con rispetto e attenzione. È stata una chiacchierata onesta, lui mi ha detto la sua, io la mia. Dal mio punto di vista, lo so che c’è la furbizia, lo so che c’è l’esperienza. Tutti vogliamo vincere nel calcio. Gli ho detto: guarda che quello li ha 20 anni e stai provando a fare quello, lui sicuramente ti guarda e ti vuole imparare. Magari oggi va a casa pensando che si aspettava un po’ di più a livello di atteggiamento, a livello di parole dentro il campo, di provocazioni. È stata una chiacchierata normalissima di calcio che alcune volte va bene per me e va bene per lui.”
Serie A
Roma, Gasperini: “Da Scudetto? No, ma i ragazzi danno l’anima”
Il tecnico della Roma, Gian Piero Gasperini, ha avuto modo di esprimersi sulla partita vinta 1-0 contro il Como. Ecco le parole dell’allenatore.

L’ESULTANZA DI PELLEGRINI E WESLEY ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, le parole di Gasperini
“Soulé ha fatto una grande partita. Stasera fai fatica a fare dei distinguo nel rendimento, ma da parte di tutte e due le squadre. Entrambe volevano vincere, e noi siamo stati bravi, sempre molto precisi. Questa è la nostra miglior partita in casa fino a ora”.
Su 15 partite, adesso rimangono 8 gol subiti in campionato.
“Da inizio anno siamo solidi. Quando perdiamo è sempre di misura, ma da qualche giornata abbiamo iniziato anche a creare diverse occasioni. Anche stasera abbiamo prodotto tantissimo, giocando con molta qualità. Se firmerei per il 4 posto? Non firmo mai, ma sarei contento. In questo momento a me interessa che si facciano questo tipo di partite, il pubblico ha una passione incredibile, c’è un entusiasmo contagioso e in casa ci mancava questo”.
Firmerebbe per il quarto posto?
“Io non firmo mai, però sarei contentissimo. Poi al meglio e al peggio non c’è limite, però più che il risultato finale mi interessa che si facciano questo tipo di gare. Il pubblico ha una passione incredibile, lo avvertiamo quando vinci e giochi bene, c’è entusiasmo in più. In casa ci mancava. I risultati poi arrivano, ma questo deve essere il nostro obiettivo”.
L’allenatore ha infine concluso
“Ci sono squadre più attrezzate, sì. Però questi ragazzi danno l’anima e non è detto che dei giocatori sulla carta migliori poi abbiano lo stesso spirito e la stessa disponibilità. Siamo una buona squadra, giocare contro di noi non è facile per nessuno”.
Serie A
Roma-Como 1-0: Wesley decisivo, Nico Paz sottotono | le pagelle
Roma-Como termina con il risultato di 1-0, derivato da una grande azione partita da un passaggio chirurgico di Soule’. I giallorossi riagganciano Milan e Napoli.
La squadra di Gian Piero Gasperini riesce a portare a casa 3 punti contro un insidioso Como in questa stagione, ma oggi con poche lodi.
Soule‘ ha giganteggiato in campo, insieme a una difesa della Roma attentissima. Insieme all’argentino, tra i migliori rientrano anche Wesley, N’dicka e Svilar.
Como meno brillante. Valle disattento su Wesley e Soule‘, Nico Paz chiuso bene per tutta la durata del match e un Addai in difficoltà, uscito anzitempo per infortunio. Un cocktail di negatività, dovuto alla grande accortezza giallorossa.

EVAN FERGUSON IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma-Como: le pagelle
SVILAR 6.5 – Sicuro, decisivo, pronto. Una garanzia ormai, non a caso è il portiere meno battuto dell’attuale Serie A (8 gol subiti e 7 reti inviolate, dietro solo a Provedel con 8).
MANCINI 6.5 – Attento alle ripartenze avversarie. Peccato per il giallo speso a seguito di una manata su Baturina.
N’DICKA 7 – Se Nico Paz non ha segnato, gran parte del merito è suo. 1 dribbling subito, 6 contrasti vinti e 3 chiusure difensive. Muro.
HERMOSO 6.5 – Grande crescita sotto Gasperini, che grazie al contributo difensivo e offensivo di stasera (2 passaggi chiave, 8 recuperi).
WESLEY 7.5 – Premiato a fine partita come Man of the match. 13 contributi difensivi, grande attenzione difensiva e pericoloso in attacco (2 passaggi chiave e gol segnato). Decisivo.
KONÈ 6.5 – Ottimo per gli equilibri dei giallorossi. Azzanna gli avversari con il pressing e mantiene bene il possesso del pallone.
CRISTANTE 6.5 – Discorso simile per l’ex Atalanta, che aveva anche trovato un’ottima rete ma in posizione di fuorigioco. Sfortunato.
RENSCH 6.5 – Ottima prova anche quella dell’olandese. Seconda da titolare in campionato, può trovare più spazio da ora in poi. Jolly.
SOULE‘ 6.5 – Grandi soluzioni offensive, ottimi dribbling e incantevole nello stesso. Decisivo il suo assist, con l’azione partita da lui, ma troppi palloni persi. Creativo.
DALl’82’ BAILEY S.V
PELLEGRINI 6 – Non un protagonista della partita, ma come al solito ha lottato tantissimo. Gladiatore.
DALL’72’ EL SHAARAWY 6 – Tenta di contribuire alla manovra offensiva, ma il risultato rimane invariato.
FERGUSON 6 – Ottimo contributo in campo, lega bene con i compagni. Troppo chiuso da Ramón e Kempf.
BUTEZ 6 – Non ha colpe sul gol e non è stato chiamato troppo spesso in causa. Tra i meno colpevoli.
SMOLČIĆ 6 – Una prestazione senza particolare infamia e senza particolare lode.
RAMÓN 6.5 – Attento per tutta la partita, non ha grandi colpe sulla rete subita. Senza lui e Kempf, il risultato sarebbe stato più largo.
KEMPF 7 – Tanti duelli vinti, tante chiusure difensive e tanto contributo difensivo. Se Ferguson non ha segnato, gran parte del merito è suo.
VALLE 5 – Ha sofferto molto Wesley e Soule‘, sul gol si è perso la marcatura sul brasiliano, con la palla che è passata proprio sotto le gambe dello spagnolo.
DA CUNHA 5.5 – Prestazioni dei centrocampisti insufficienti, insieme a Caqueret. Troppo sofferto il pressing del centrocampo giallorosso.
CAQUERET 5.5 – Discorso pressoché uguale a quello di Da Cunha. Uscito anzitempo, al suo posto Posch.
DAL 64′ POSCH 6 – Preciso nei passaggi e 3 tiri tentati, solo uno nello specchio della porta. Bene in difesa.
ADDAI 5 – Bloccato dalla difesa della Roma, uscito anzitempo per un infortunio subito sul gol dell’1-0.
DAL 64′ J. RODRIGUEZ 6 – Non ha contributo particolarmente, anche lui frenato dal blocco difensivo della Roma. Bene nei passaggi.
BATURINA 6 – Ottimo nel lavoro sporco per la squadra e nei recuperi del pallone, ma completamente bloccato in attacco.
DAL 79′ KÜHN S.V
DIAO 6 – Uscito al 37′, era partita bene la partita del senegalese.
DOUVIKAS 5 – Tanti palloni persi e pochissimi duelli vinti. Troppo in difficoltà.
NICO PAZ 5.5 – Tranne qualche sprazzo, oggi molto sottotono. Troppo chiuso da N’Dicka.
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