Serie A
“Maldini potrebbe fare il Presidente della Repubblica”: parola di Ronaldinho
Ronaldo de Assis Moreira, per tutti Ronaldinho, è stato intervistato da Sportmediaset. Vi riportiamo alcune su dichiarazioni molto interessanti.
Per chi ha visto giocare Ronaldinho, non solo per quel sorriso particolare, ha avuto modo di conoscere l’allegria, la fantasia che un pallone su un prato verde può regalare.
Con la sua classe ha deliziato il calcio di mezzo mondo passando dal Gremio al PSG fino al Barcellona: anche in Italia abbiamo avuto modo di ammirarlo nel Milan, dal 2008 al gennaio 2011, 95 presenze e 26 reti e qualche lampo di classe assoluto.
Sportmediaset oggi ha pubblicato un’intervista avuta in esclusiva in occasione del lancio del docufilm sulla sua vita “The Happiest Man In The World – Ronaldinho” disponibile gratuitamente su FIFA+.
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Le dichiarazioni di Ronaldinho
Sull’arrivo in Europa e sull’addio prematuro al padre, il cui ruolo è stato ricoperto dal fratello maggiore: “La prima difficoltà che ho avuto una volta lasciato il Brasile per venire in Europa è stata la cultura differente, uno stile di calcio differente e ho avuto bisogno di un po’ di tempo per ambientarmi.
Mio fratello quando ho perso mio papà ha ricoperto il suo ruolo. Per me è stato perfetto, perché mio fratello è sempre stato il mio idolo e ho avuto la fortuna di dividere la casa con il mio idolo. E’ stato mio fratello, mio papà, il mio idolo e il mio migliore amico, è sempre stato fondamentale nella mia vita”.
Sulla sua esperienza al Milan: “Sono stati due anni molto belli. Era una squadra con grandissimi giocatori, quindi sono stato felice di condividere lo spogliatoio e le partite con tutti i campioni che aveva il Milan”.
Paolo Maldini, si sarebbe aspettato diventasse anche un ottimo manager? “Sì, Paolo è stato uno dei più grandi calciatori che abbia mai visto, ci ho giocato contro e ci ho giocato assieme. Sono un suo grande tifoso, potrebbe anche fare il Presidente della Repubblica. E’ un fenomeno”.
Infine una battuta sul sempreverde Ibrahimovic: “Ibra è un fenomeno. Alla sua età è meglio di tanti giovani. Se vuole può giocare fino a 50 anni, perché la qualità non gli manca e fisicamente è sempre un fenomeno”.
Serie A
Inter, si punta a superare quota 100
L’Inter dei record vuole continuare a macinare in campionato
I nerazzurri hanno vinto il campionato, l’ufficialità era nell’aria ma è arrivata nel derby della Madonnina contro il Milan. La squadra guidata da Simone Inzaghi è riuscita a sbaragliare la concorrenza ma non ha assolutamente voglia di fermarsi qui. Il Biscione è a quota 86 punti a cinque giornate dal termine e l’obiettivo è quello di superare la quota 100. Potenzialmente i nuovi campioni d’Italia possono raggiungere ben 101 punti e scrivere un’altra pagine meravigliosa della loro storia.
Serie A
Bologna, a vele spiegate verso l’Europa
Il Bologna ha un progetto europeo
Si sono ammirati diversi lavori ambiziosi ma – ad oggi – nessuno ha portato risultati sperati. Dall’Atalanta di Gasperini al Sassuolo di De Zerbi passando alla Fiorentina di Vincenzo Italiano sono diverse le squadre che hanno fatto vedere aspetti interessanti in Serie A ed hanno illuso milioni di appassionati. Cosa ha di diverso il Bologna di Thiago Motta lo dirà solo il campo, se ci sono tematiche differenti. La qualificazione alla prossima Champions League è un passo importante per una società che ad inizio anno pensava alla salvezza.
Il futuro del tecnico italo-brasiliano è la prima chiave di volta per capire bene il lavoro che verrà fatto dalla dirigenza in estate. Qualificarsi alla massima competizione europea non è poco ma bisognerà costruire qualcosa di veramente competitivo per mettere i bastoni tra le ruote a tutti quanti. Il Leicester di mister Sir Claudio Ranieri è durato molto poco, ad esempio, il tempo di una Premier League vinta ma è stata scritta una pagina importantissima. Dalla permanenza di Motta passano anche i cartellini di alcuni calciatori, Zirkzee e Ferguson su tutti.
Serie A
Roma, niente sosta per i giallorossi
La Roma non può permettersi pause
La sconfitta in casa contro il Bologna non può essere un’attenuante per premere il piede sul freno, la strada è impervia ma ancora lunga. Il tour de force è appena cominciato per i giallorossi e dovranno farsi trovare pronti già questo 25 aprile per giocare i 20 minuti rimasti della sfida contro l’Udinese del nuovo tecnico Fabio Cannavaro. Daniele De Rossi è stato molto chiaro in conferenza stampre: non ci si può permettere nessun calo di attenzione e soprattutto non ci si può limitare alle prestazioni degli arbitri.
Il morale deve rimanere alto perchè ci si gioca molto sia per quello che riguarda il presente che per ciò che concerne il futuro. Dal termine di quest’anno si possono aprire scenari interessanti anche per la Roma che verrà con il mercato in primo piano per costruire una squadra all’altezza dell’eventuale Champions League da giocare. I felsinei sono sembrati molto più pronti atleticamente ed ecco perchè la sconfitta è arrivata in maniera così netta, anche se i valori in campo avrebbero potuto dire ben altro.
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