Serie A
L’Inter prepara la Champions ma attenti al futuro di Inzaghi
Il rapporto tra l’Inter e Simone Inzaghi sembra solido ma risente molto delle pressioni e critiche provenienti dall’esterno. Molto dipenderà dalla Champions
L’Inter ha perso la sfida contro il Napoli per aggiudicarsi lo Scudetto, ha perso lo scontro diretto contro il Milan e – quindi- la permanenza in Coppa Italia ed ora resta l’ultimo scoglio contro il PSG per salire sul tetto d’Europa.
Ci crede il club nerazzurro e ci crede anche il suo mister Simone Inzaghi eppure ombre scure minacciano la pace: sarà amore anche la prossima stagione oppure l’idillio sta per terminare?
Certamente molto dipenderà dal risultato finale di questa stagione che l’Inter ha comunque giocato in modo serratissimo e questo – ad onor di cronaca – va detto. Sarebbe, infatti, ingiusto vedere solo il risultato effettivo e non considerare l’inter iter di questa stagione 2024/25.
La squadra di Simone Inzaghi ha giocato sempre in prima linea (in un testa a testa con la vincitrice Napoli) sin dall’inizio del Campionato ed ha disputato più gare di qualunque altra squadra presente in Serie A. Inzaghi ha avuto, come anche altri allenatori, problemi di infermeria ma ha saputo gestire la sua rosa che non ha avuto innesti d’eccellenza nel calciomercato dell’anno scorso.

Giuseppe Marotta
Cosa ci si può aspettare dall’Inter
Nemmeno quest’anno Marotta avrebbe in mente grossi nomi e pantagruelici investimenti in sede di calciomercato e, quindi, sarebbero richiesti una serie di risultati positivi pressappoco con quello che già è a disposizione. Non si sta parlando di una rosa di scarso valore ma nemmeno di una squadra con giovani talenti esplosivi e, quindi, si potrebbe rischiare di non riuscire a centrare tutti gli obbiettivi.
L’Inter è stata capace di imprese stellari come sconfiggere il Barcellona in Champions League ma ha anche mancato la vittoria di partite alla sua portata per stanchezza mentale e, soprattutto, fisica.
Simone Inzaghi è un allenatore apprezzato e non è mai stato in discussione dal club né tantomeno dalla sua squadra ma – va detto – il nostro Campionato è troppo spesso eccessivamente critico e si può passare dalle stelle alle stalle in poco tempo. La società ha proposto un prolungamento di contrato di un altro anno ma, dall’altra parte, al tecnico piacentino sarebbero arrivate proposte di milioni dell’Al-Hilal Saudi Club.
Certo si tratterebbe di un altro tipo di modo di allenare con un altro genere di obbiettivi e di prestigio ma sicuramente una maggiore serenità e meno pressioni; oltre a cifre da capogiro.
Ma questo può bastare ad un allenatore che ha disputato una buonissima stagione con un club blasonato e storico come l’Inter?
Comunque vada resta ancora da giocare la partita contro il PSG e, il prossimo 31 maggio, si decreterà se Simone Inzaghi e la sua Inter saranno coloro che, in Italia, avranno la possibilità di alzare il premio più ambito della Champions League e, quindi, zittire le malelingue oppure no.
Serie A
Daniel Maldini, ultima chiamata nerazzurra
Con Palladino in panchina, l’Atalanta vuole risalire la classifica. Senza Lookman, toccherà a Daniel Maldini dimostrare di meritare la Dea.
In casa Atalanta si respira senza dubbio un’aria diversa dall’arrivo in panchina di Raffaele Palladino. I risultati hanno restituito entusiasmo a un ambiente che sembrava aver perso slancio e, nonostante una classifica che vede ancora la Dea a sei punti dalla zona Europa, la speranza europea oggi è più viva che mai.
Il percorso in campo internazionale lo conferma: con Palladino sono arrivate due vittorie di grande prestigio contro Eintracht e Chelsea, che hanno reso l’Atalanta la squadra italiana con più punti nella competizione. I 13 punti attuali significherebbero, al momento, qualificazione diretta agli ottavi di finale, a dimostrazione di come i nerazzurri possano tranquillamente stare nell’Europa dei grandi.
Ora, però, Palladino dovrà fare i conti con una perdita importante. Ademola Lookman è partito per la Coppa d’Africa e la sua assenza peserà inevitabilmente sulle rotazioni offensive. Le alternative non mancano, visto che ora potrebbero trovare maggiore spazio Kamaldeen Sulemana, che però rientrerà solo a fine dicembre dopo il problema muscolare accusato in Coppa Italia contro il Genoa, e soprattutto Daniel Maldini.

LA GRINTA DI DANIEL MALDINI IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Maldini, l’ultima occasione per rilanciarsi all’Atalanta
Per Daniel Maldini questa fase della stagione ha il sapore di una vera e propria ultima chiamata. Dopo le titolarità nelle prime due giornate di campionato contro Pisa e Parma e quella in Champions League contro il PSG, il suo impiego è stato ridotto al minimo. Qualche minuto sparso, prima con Jurić e poi anche con Palladino, a conferma di una fiducia che finora non si è mai realmente trasformata in continuità.
L’unica eccezione resta la Coppa Italia, dove Maldini è partito titolare e ha fornito anche un assist, l’unico della sua stagione fino a questo momento. Troppo poco per un giocatore da cui l’Atalanta si aspetta molto di più.
E pensare che appena un anno fa Maldini era uno dei profili più corteggiati del campionato per quanto fatto vedere al Monza, tanto da arrivare anche in Nazionale. Lazio, Napoli e Fiorentina avevano mostrato un forte interesse nei suoi confronti. Alla fine a spuntarla fu proprio l’Atalanta, una scelta che sembrava il passo giusto per consacrarsi ad alto livello, ma che finora non ha dato i frutti sperati.
Adesso, però, il contesto è cambiato. L’Atalanta gira, Palladino ha già dimostrato di saper rilanciare giocatori in difficoltà e l’assenza di Lookman può trasformarsi in una grande occasione. Maldini dovrà sfruttarla, perché questa potrebbe essere davvero l’ultima possibilità per dimostrare di poter stare stabilmente in una squadra di alto livello. E chissà che anche per lui non possa iniziare una nuova fase in nerazzurro, proprio come già successo a Scamacca.
Serie A
Sassuolo, Boloca pronto al rientro? Il comunicato del club
Il Sassuolo ha annunciato tramite i propri canali social le novità riguardanti l’infortunio e le condizioni di Daniel Boloca. Scopriamo insieme gli aggiornamenti.
Il Sassuolo si trova attualmente al 9⁰ posto nella classifica di Serie A, una grandissima sorpresa del nostro campionato. Specialmente se si tratta di un club neopromosso.
Fabio Grosso, i giocatori e tutto l’ambiente neroverde saranno sicuramente molto soddisfatti del rendimento della squadra.
A 5 punti dista il 6⁰ posto in Europa League, dove si trova attualmente il Bologna.
Un modo per facilitare il sogno di raggiungere l’Europa, potrebbe essere il ritorno di Boloca.

Sassuolo, il comunicato ufficiale del club su Boloca
“Nella giornata di ieri il calciatore Daniel Boloca si è sottoposto a ulteriore consulto ortopedico in seguito al quale si è convenuto di continuare con un recupero conservativo per l’infortunio del ginocchio sinistro. Il calciatore nelle prossime settimane tornerà a lavorare in campo”.
Il classe ’98 vanta 82 presenze e 3 gol con il Frosinone, 71 gettoni e 6 reti con il Sassuolo, 26 apparizioni e 4 centri con il Fossano, 10 incontri con il Francavilla, 9 gare e un gol con la Romanese, 2 sfide con lo Slovan Liberec B e un match con il Tatran Presov. Da aggiungere è anche una presenza in campo con la Romania.
Serie A
Cagliari, Borrelli out contro l’Atalanta? Ansia per Pisacane
Il Cagliari dopo gli infortuni di Mattia Felici e ad inizio stagione di Andrea Belotti, rischia di veder fuori anche Gennaro Borrelli.
Le condizioni dell’attaccante ex Brescia sono ancora da valutare, non è sicura una sua assenza contro il Pisa.
Il centravanti è rimasto a riposo per i postumi della distorsione alla caviglia rimediata sabato a Bergamo contro l’Atalanta.
La sua presenza domenica è in dubbio, anche se lo staff medico non perde la speranza di recuperarlo in tempo per la gara dell’ora di pranzo.

GIOVANNI DI LORENZO E SEBASTIANO ESPOSITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Cagliari, Borrelli un’ottima sorpresa per Pisacane
Arrivato senza grandi aspettative. Non avrebbe dovuto essere uno dei protagonisti del Cagliari, ma un’ottima alternativa in attacco.
Con i già citati infortuni ha dovuto necessariamente giocare da titolare, sorprendendo tutto l’ambiente sardo.
Insieme a Sebastiano Esposito è il miglior marcatore dei rossoblù, con 3 reti siglate da entrambi sino a questo momento.
Per la punta classe 2000 è da segnalare anche una rete realizzata in Coppa Italia, che porta il suo score a 4 reti realizzate in 16 partite.
Si sta assumendo dunque la responsabilità di sostituire un più che decisivo Roberto Piccoli, che in 40 presenze ha siglato 12 gol.
L’ex Atalanta e attuale giocatore della Fiorentina è stato riscattato per 12 milioni di euro dai sardi e poi ceduto ai viola per quasi 25.
I tifosi aspettano impaziente gli aggiornamenti su Borrelli, nella sperenza che riesca a recuperare per la sfida salvezza contro il Pisa.
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