Serie A
Lazio – Torino 0-1, l’Aquila si schianta | Le pagelle biancocelesti
Lazio – Torino 0-1, una disattenzione di Provedel ferma a otto la striscia di risultato utili dei capitolini. Le pagelle.
Provedel 5: dopo tante partite in cui salva la baracca, questa volta e’ lui a tradire. Il tiro di Ilic non e’ irresistibile, ma lui non lo legge e viene trafitto.
Marusic 6: non chiamato granché in causa, fa il suo senza dover immolarsi in interventi prodigiosi.
Patric 6,5: dimostra che Sarri ha ragione a puntare su di lui. Non cade nella trappola di Radonjic & co e si dimostra solido e attento (dal 70′ Casale sv).
Romagnoli 5: non e’ la sua partita, e lo mostra anche dal nervosismo che lo accompagna. Irruento e poco lucido.
Hysaj 6: elemento in testa e spalle a terra, tiene testa a Singo in modo egregio (dal 70′ Lazzari sv).
Milinkovic-Savic 4,5: un solo tentativo in porta, su punizione, poi l’anonimato.
Vecino 5,5: soffre l’imbottitura della mediana granata. Recupera bene due buoni palloni, ma anche lui avrebbe potuto essere più incisivo (dal 54′ Marcos Antonio 6: Sarri gli dà fiducia, consapevole del suo momento positivo, e il ragazzo non tradisce).
Luis Alberto 6: difficile per lui fare il Mago in mezzo a tanta marcatura. Si impegna ma non ha molta fortuna.
Pedro 5,5: si sacrifica in basso per aprirsi spazi. Fa quel che può, ma non gli riesce alcun sfondamento offensivo (dal 54′ Immobile 6: con lui in campo si aprono più spazi e il dialogo in avanti e’ più fluido. Contando che e’ ancora convalescente, una prova discreta).
Felipe Anderson 5: la brutta figura del giocatore ficcante che e’ nell’ultimo periodo. Polveri bagnate e poche idee.
Zaccagni 6,5: ancora una volta il migliore dei suoi, nonché il più pericoloso. E’ quello che più di tutti va vicino al gol.
Maurizio Sarri 5: il Torino e’ la sua criptonite. Juric lo imbriglia, come all’andata. Poche idee e zero punti in bisaccia.
Serie A
Bologna, i tifosi ci credono: che esodo verso Torino!
Torino – Bologna è l’anticipo del venerdì sera del 35esimo turno: calcio d’inizio il 3 maggio alle 20.45. Grande attesa per la tifoseria rossoblu.
Il pareggio contro l’Udinese nell’ultimo turno non ha fermato la corsa Champions del Bologna sempre a più 6 rispetto all’Atalanta, attualmente sesta in campionato. La festa del ritorno in Europa dopo 22 anni, diventato ufficiale con i risultati dell’ultimo turno, può diventare ancora più grande accedendo alla più ricca e prestigiosa competizione per club.
Per la trasferta contro il Torino sono stati praticamente bruciati in tre giorni di prevendità 1600 tagliandi.
Come scrive il Corriere dello Sport, il club granata ha aperto la vendita anche ad altri settori superando quota 2000 biglietti venduti: ai cinque pullman già organizzati dal Centro Bologna Clubs ed in particolare dai club Andrea Costa e Ceretolo, altrettanti saranno quelli dei diversi gruppi della curva.
Un vero e proprio nuovo esodo felsineo che sta accompagnando Motta e i suoi ragazzi in questa splendida stagione.
Serie A
Salernitana, che spavento per Gomis: malore e ricovero
Nella serata di ieri la Salernitana ha comunicato il ricovero in ospedale del giocatore Gomis, centrocampista granata.
Questo il report medico del club campano:
L’U.S. Salernitana 1919 comunica che, a seguito di un lieve malore accusato presso la propria residenza nella mattinata di oggi, il calciatore Iron Gomis è sotto osservazione presso l’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno per ulteriori accertamenti.
Serie A
Panchina Milan, Sacchi: “Perché non tenere Pioli?”
La panchina del Milan è uno degli argomenti più scottanti del momento. Ne ha parlato stamattina, dalle pagine della Gazzetta dello Sport, anche Arrigo Sacchi.
L’ex allenatore rossonero Arrigo Sacchi ha voluto dire la sua in merito alla panchina del Milan, sulla quale ancora siede, tra mille polemiche, Stefano Pioli.
Ecco che cosa ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport in edicola stamattina.
Indice
Panchina Milan, le parole di Arrigo Sacchi
Su Pioli
Sull’attuale allenatore Sacchi esprime, tuttavia un giudizio positivo. Queste le sue parole al quotidiano: “Perché non tenere Pioli? Considero la sua esperienza positiva: ha vinto lo scudetto in una società che spende meno della avversarie e quest’anno dovrebbe arrivare secondo.
In più sarebbe importante capire chi ha scelto i giocatori del Milan, perché se li hanno scelti i dirigenti allora le responsabilità sono da dividere a metà. Io penso che Pioli meriti rispetto per quello che ha dato e per come si è comportato. È un allenatore che ha saputo migliorarsi nel corso del tempo e seppur abbia commesso degli errori, sbagliare è umano e lui ha avuto l’umiltà di mettersi in discussione e ammetterli”.
Su un successore estero
Riguardo la nazionalità di un possibile successore di Pioli, Sacchi evidenzia la maggiore difficoltà di adattamento che avrebbe un tecnico straniero: “Ho letto molti nomi di allenatori che apprezzo per la futura panchina del Milan ma sembra non si sia tenuto in considerazione un aspetto fondamentale, ossia che se per un giocatore straniero è complicato inserirsi nel calcio italiano, per un allenatore lo è ancora di più.
Secondo me ci vogliono due stagioni per capire che cosa è e come è il nostro campionato, indipendentemente dal valore degli allenatori”.
Sul successore più adatto
Riguardo i candidati più adatti a succedere a Pioli, Sacchi non ha dubbi: “Punterei su un allenatore top alla Klopp, Ancelotti o Guardiola ma se questi sono nomi che non possono arrivare un nome che mi piace è De Zerbi. Lui sarebbe un tecnico che potrebbe far bene perché viene da esperienze importanti che lo hanno fatto maturare”.
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