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Lazio, un altro stop
Ennesima battuta d’arresto per la Lazio di Sarri sul campo del Sassuolo. Servono rinforzi dal mercato di gennaio, un vice Immobile e un terzino sono le richieste dell’allenatore.
Nemmeno l’essere passati in vantaggio dopo soli 6 minuti (invenzione di Pedro e finalizzazione di Zaccagni) salva la Lazio da un’altra giornata senza gloria. Il Sassuolo rimonta nella ripresa e si impone 2 a 1 (reti di Berardi e Raspadori) contro la compagine di Sarri sempre piu’ in confusione e senza certezze.
Sembra di vedere la squadra di Auronzo di Cadore, vale a dire alla ricerca di una identita’ di gioco che ancora oggi fatica a esprimersi. Eppure siamo a dicembre. Con 32 reti subite la Lazio dimostra infatti di avere tante, troppe amnesie. E’ ancora ben lontana dall’essere la creatura di Sarri ed il problema non e’ solo questo.
La rosa e’ male assemblata e in alcuni dei giocatori biancocelesti in testa sembra esserci ancora il calcio di Inzaghi. La linea difensiva non accorcia mai in pressing e rincula sempre correndo verso la propria porta. Acerbi e’ spesso in avanti a cercare gloria con azioni personali ed estemporanee. Ma con Udinese e stasera col Sassuolo le sue iniziative sono state subito punite dagli avversari.

Di Lazzari si stanno perdendo le tracce. Era un titolare inamovibile la passata stagione ed era entrato nel giro azzurro. Oggi non e’ ne’ carne ne’ pesce. Gioca alternativamente come esterno basso ed esterno alto ma non e’ nessuno dei due. E’ un buon esterno per una difesa a 3 ed ha bisogno di tutta la fascia per esprimere il suo dinamismo.
Discorso che sembra valere anche per Felipe Anderson. Entra quasi svolgiato, e’ abulico, non costruisce, non difende, non conquista un pallone. Tecnicamente e tatticamente parlando in mezzo al campo e’ un fantasma. Era stato ceduto a suo tempo per queste fasi cosi’ altanelanti ed assolutamente anonime. E non aveva mai giocato titolare nelle squadre dove si era accasato. Averlo ripreso ad oggi non ha sortito gli effetti sperati.
Va anche detto che gira tutto storto agli aquilotti. Oggi mancavano Milinkovic e Luis Alberto contemporaneamente e nel corso del match Sarri ha perso i suoi giocatori piu’ validi fino a quel momento (Pedro e Zaccagni che come detto avevano confezionato il gol). I sostituti non sarebbero titolari in questo Sassuolo e sono stati soverchiati.
Al 90 esimo e’ stata una mera questione di centimetri a dire no a Basic che aveva scagliato con potenza una punizione dal limite conquistata da Muriqi su difettoso rinvio del portiere neroverde Consigli. Ma dal sesto minuto del primo tempo in cui la Lazio era passata in vantaggio a questo episodio lo stesso Consigli (come d’altronde Muslera giovedi scorso) non si e’ dovuto nemmeno sporcare i guanti.

Mai nessuna ripartenza e’ stata approntata dalla Lazio che si e’ abbassata a difendere fino ai 16 metri dove il Sassuolo (che sa giocare a calcio) l’ha punita inesorabilmente.
I numeri parlano poi meglio di ogni descrizione. Oggi la Lazio e’ dietro l’Empoli. Non sarebbe in Europa. E’ fuori dalla corsa Champions ben prima della fine del girone d’andata, ha pochissime chance di passare il turno in Europa League essendo arrivata seconda nel suo girone.
Un raggruppamento, ricordiamo, vinto dalla squadra settima in classifica del campionato turco. Crediamo il mercato di gennaio possa fare ben poco per le sorti della squadra di Sarri. Quest’ultimo oggi di concerto con la societa’ deve stabilire su chi poter contare nel girone di ritorno e soprattutto chi confermare la prossima stagione dove davvero non ci saranno piu’ alibi.

E’ ben chiaro che alcuni il suo calcio non lo hanno capito. Altri sembra non abbiano nemmeno interesse a capirlo. Altri ancora (non ce ne vogliano) faticherebbero a capire il calcio di chiunque.
Società, tecnico e giocatori sono chiamati a fare il possibile (ed anche l’impossibile) per salvare quanto piu’ possibile da una stagione che si profila anonima e mediocre. Va fatto soprattutto per rispetto dei tifosi che anche ieri, accorsi a Sassuolo, sono risultati come spesso succede i migliori in campo non facendo mai mancare il loro incitamento durante tutto l’arco della gara.
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Ansia Roberto Carlos: intervento cardiaco d’urgenza per l’ex calciatore
Roberto Carlos, ex terzino sinistro di Inter e Real Madrid, ha avuto un infarto durante una vacanza in Brasile. Dopo un’operazione di tre ore, l’ex difensore brasiliano è ora fuori pericolo.
Roberto Carlos in Ospedale
Roberto Carlos, leggenda del calcio mondiale e simbolo di Inter e Real Madrid, ha avuto un grave malore durante una vacanza in Brasile. L’ex terzino sinistro ha infatti subito un infarto e attualmente è sotto osservazione nell’ospedale di San Paolo.
A seguito di un’operazione durata circa tre ore per risolvere una complicazione, il campione brasiliano è ora fuori pericolo di vita. Resterà però in osservazione per altre 48 ore prima di poter iniziare il percorso di riabilitazione.
Il messaggio di Roberto Carlos
Nonostante lo spavento, lo stesso Roberto Carlos ha voluto rassicurare tutti i suoi tifosi e ammiratori. Attraverso i suoi canali ufficiali, l’ex difensore ha infatti inviato un messaggio: “Ora sto bene e sono sotto stretta osservazione”.
Si tratta di parole che hanno sicuramente sollevato i cuori di tutti coloro che hanno seguito con apprensione le notizie riguardanti il suo stato di salute. L’intero mondo del calcio fa il tifo per Roberto Carlos, augurandosi che possa tornare presto in forma.
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Fonte: Gianluca Di Marzio.
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Milan, un attacco spuntato: a rischio Nkunku e Pulisic per Cagliari
Milan, un attacco nuovamente spuntato in vista della trasferta di Cagliari del 2 gennaio. Vediamo qui di seguito la situazione.
Il Milan potrebbe affrontare la delicata trasferta di Cagliari con due importanti defezioni. Emergenza offensiva per Massimiliano Allegri il quale rischia di non avere a disposizione sia Pulisic che Nkunku. Il primo per un fastidio al flessore, il secondo per un dolore alla caviglia.
Segnali positivi invece per Rafael Leao che è tornato ad allenarsi, anche se il tecnico livornese preferirebbe non schierarlo, quantomeno dall’inizio, per gestire con cautela il rientro.
Spazio quindi al nuovo arrivato Niclas Fullkrug? Anche in questo caso si preferiva attendere per fargli recuperare la forma migliore, ma potrebbe tuttavia essere schierato se i suddetti giocatori non dovessero farcela. Ancora qualche dubbio sul tesseramento, si corre sul filo del rasoio affinché possa essere della partita.
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Milan, sorriso a metà: un 2025 record ma solo fuori dal campo
Milan, un sorriso solo a metà per il club di Via Aldo Rossi. Si celebrano infatti i numeri extra campo, vediamoli qui di seguito.
Un 2025 che di certo non ha regalato eccessive emozioni sul campo, ma che porta avanti un cammino virtuoso sotto l’aspetto economico e di bilancio.
Può sorridere Giorgio Furlani il cui mandato è stato portato avanti con successo grazie a crescenti sponsorizzazioni e dati di bilancio decisamente incoraggianti.
A iniziare dalla data del 5 novembre che ha visto il passaggio di proprietà dello stadio San Siro a Milan e Inter e che porterà ricavi importanti, oltre ad un aumento del valore dei club stessi in vista di una possibile cessione delle quote.
Oltre 100 milioni di ricavi da sponsor, un patrimonio netto che si assesta intorno ai 199 milioni e fatturato in crescita di oltre il 40% rispetto ai precedenti esercizi intorno ai 495 milioni.
Per quanto riguarda le presenze allo stadio il Milan ha una media superiore ai 73.000 spettatori, unica squadra presente nelle prime cinque in Europa.
L’obiettivo è quello di chiudere anche il prossimo anno in utile, nonostante l’assenza dalle coppe europee, proseguendo quel cammino che ha visto il club di Via Aldo Rossi chiudere per tre esercizi consecutivi verde.
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