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Moviola Style, i casi del dott. Sarli | La 17° giornata
Bentornati all’appuntamento con “Moviola Style”, oggi analizzeremo la diciassettesima giornata. Sorprese al “Maradona” e a Reggio Emilia, l’Inter diventa capolista.
Torino-Bologna: Moviola Style
Il Toro torna al successo dopo due pareggi e una sconfitta e lo fa battendo di misura il Bologna. Primo squillo al 24’, Sanabria raccoglie un cross di Lukic e spedisce il pallone nell’angolino basso di sinistra con una splendida conclusione. Al 27’ primo giallo per i felsinei all’indirizzo di Theate poi è di nuovo Toro al 38’ con Lukic che chiama ad un intervento super l’estremo difensore ospite, al 45’ traversa di Sanabria. Ad inizio ripresa, al 55’ si vede il Bologna con Hickey che spedisce di poco a lato. Al 62’ ci riprova il Torino con Zima, grande risposta di Skorupski. Al 66’ ci riprova Sanabria che raccoglie una palla vagante in area e la manda di poco a lato. Al 69’ sfortunato intervento di Soumaoro, palla nella propria porta e raddoppio granata. Al 77’ Vanja Milinkovic-Savic in uscita travolge un avversario, giallo per il portiere e rigore per il Bologna, Orsolini spara un pallone imprendibile sotto la traversa, 2-1. Al 91’ Zaza chiama ad un grande intervento Skorupski, il risultato non cambia, il Toro conquista tre punti pensanti e si avvicina proprio Bologna, ora è dietro solo di due punti.
Verona-Atalanta: Moviola Style
Atalanta corsara a Verona, vittoria di misura ma pur sempre convincente. Bisogna aspettare 18’ per vedere la prima vera occasione del match, Caprari evita un difensore e manda di poco alto sulla traversa. Al 22’ è il Verona a passare in vantaggio con Simeone che, ricevuto un passaggio da Faraoni, si fa spazio in area e conclude sulla destra, palla in rete e 1-0. Al 31’ Lasagna ha sui piedi la palla del 2-0 ma Musso si supera e para. Al 33’ si vede l’Atalanta con Pasalic che, dal limite, centra in pieno il palo. Al 37’ gli orobici pervengono al pareggio con Miranchuk su assist di Pezzella, imparabile il tiro basso sulla destra. Fine primo tempo. Al 52’ grandissima parata di Musso su Tameze, al 59’ però è l’Atalanta a farsi pericolosissima, un rimbalzo termina sui piedi di Demiral che però si fa respingere la conclusione da Montipo’. Il goal è nell’aria e infatti arriva al 62’ con Koopmeiners, tiro dal limite e palla deviata che spiazza Montipò, rimonta completata. Al 74’ occasionissima per il Verona, un difensore mura una conclusione di Faraoni dal centro dell’area. Tre cambi, due per l’Atalanta, e tre gialli, due per il Verona, ma la partita non ha più nulla da dire, l’Atalanta consolida la quarta piazza e conferma d’essere in uno stato di grazia, almeno in campionato.
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Napoli-Empoli: Moviola Style

Colpaccio dell’Empoli al “Maradona” e clamoroso tonfo casalingo del Napoli che al 22’ perde Zielinski, sostituito da Insigne. Il primo squillo è partenopeo e arriva soltanto al 23’ con Elmas che, dalla lunga distanza, prova a sorprendere Vicario ma la palla si stampa sulla traversa. Al 42’ occasionissima per il Napoli con Lozano che tira in porta dall’area piccola ma trova uno strepitoso Vicario. Si va a riposo sullo 0-0, a inizio ripresa (50’) Di Lorenzo calcia dal limite verso l’angolino basso di destra ma Vicario c’è, grande parata. Al 51’ si vede l’Empoli, Cutrone si smarca benissimo ma conclude centrale, nessun problema per Ospina. Al 62’ i partenopei vanno a segno con Juan Jesus ma il VAR annulla per fuorigioco. Girandola di cambi, tre per parte, poi al 70’ l’episodio che sblocca il match: Cutrone prende l’ascensore e colpisce di testa, palla alle spalle di Ospina. Al 73’ palo di Petagna, poi tre cambi, due per l’Empoli e più nulla, i toscani sbancano il “Maradona” e conquista il settimo posto scavalcando temporaneamente la Roma.
Sassuolo-Lazio: Moviola Style
Bel colpo del Sassuolo che rimonta e batte la Lazio per 2-1. La partita si sblocca subito e sono le aquile capitoline a passare in vantaggio dopo appena 6’ con Zaccagni, triangolo con Pedro e botta centrale con un preciso rasoterra, 0-1. Al 26’ il Sassuolo potrebbe pareggiare ma la botta di Scamacca si stampa sul palo. Si va all’intervallo con la Lazio in vantaggio, al rientro in campo gli emiliani si rendono subito pericolosi: prima Berardi calcia alto da buona posizione poi, su assist di Raspadori, infila la palla nel sette di sinistra, niente da fare per Strakosha (63’). Al 69’ è ancora Berardi a salire in cattedra, assist per Raspadori che calcia una sassata dal limite, il tiro non è perfetto ma si insacca comunque centralmente, 2-1 e rimonta completata. Girandola di cambi e due gialli, uno per parte, poi all’88 brutto fallo di Ayhan che viene espulso. All’89’ Basic calcia una punizione dalla media distanza, palla sulla traversa a Consigli battuto, Lazio sfortunata ed è l’ultima azione della partita, il Sassuolo vince e si avvicina proprio alla Lazio con 23 punti contro 25, adesso la Roma potrebbe allungare staccando i laziali e scavalcando l’Empoli, tutto da gustare a questo punto il Monday night tra Roma e Spezia.
Inter-Cagliari: Moviola Style
L’Inter travolge il Cagliari e conquista il primo posto in classifica e adesso sarà difficile sloggiarla dalla vetta. La partita si sblocca dopo 29’ quando Calhanoglu crossa per Lautaro Martinez, colpo di testa e palla che s’insacca sulla destra. Al 33’ l’autore del goal viene ammonito poi al 41’ Sanchez si fa ipnotizzare da Cragno che però, al 44’ commette un’ingenuità, è fallo da rigore ma Martinez sbaglia clamorosamente, Cragno è bravissimo a distendersi sulla sinistra e a parare. Fine primo tempo e nella ripresa c’è subito il raddoppio nerazzurro: al 50’ Sanchez calcia di prima intenzione su assist di Barella e infila la sfera alla sinistra di Cragno, 2-0. Al 66’ e al 68’ micidiale uno-due dell’Inter: prima va a segno Calhanoglu con una fucilata dalla distanza nel sette di destra e poi cala il poker con Martinez che s’inserisce bene su un cross di Barella. Girandola di cambi, quattro per l’Inter e due per i sardi, poi, all’80’, Skriniar calcia bene ma Cragno para. Ancora tre cambi, due per il Cagliari, poi all’86 l’Inter ci prova ancora con Sanchez che supera Cragno ma coglie incredibilmente la traversa, palla sul fondo. Triplice fischio, un Cagliari non pervenuto affonda sempre più nei bassifondi della classifica mentre l’Inter festeggia il primo posto, staremo a vedere se sarà in grado di mantenerlo, sicuramente sarà difficile spodestarla.
Appuntamento a domattina con la Moviola Style del posticipo, arrivederci cari lettori.
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Fiorentina, il rigore della discordia: parla Gudmundsson
La Fiorentina è in una crisi sempre più nera, che si esprime anche attraverso i rifiuti da parte dei giocatori a calciare i rigori. Almeno secondo Vanoli.
Fiorentina-Sassuolo, cosa è successo?
Nella partita tra Fiorentina e Sassuolo, persa dai Viola, c’è stato un calcio di rigore trasformato da Rolando Mandragora. Ma subito era nata una discussione tra Mandragora e Moise Kean su chi dovesse tirarlo.
Dopo la partita, l’allenatore viola Paolo Vanoli in conferenza ha dichiarato che il rigorista ufficiale era Gudmundsson, ma che secondo lui l’islandese “non ha voluto calciare”.
Fiorentina, la risposta di Gudmundsson
Gudmundsson ha smentito categoricamente la versione di Vanoli. In un commento sotto un post social ha detto che “non ha mai rifiutato un rigore” e che “non litigherebbe mai con un compagno davanti a uno stadio pieno”.
In pratica: un altro giocatore, secondo lui, ha preso spontaneamente la palla per calciare, e lui non ha opposto resistenza, per evitare tensioni davanti ai tifosi.
Una Viola in crisi profonda
La sconfitta contro il Sassuolo peggiora una situazione già drammatica: la Fiorentina ricopre l’ultimo posto in classifica.
Per Vanoli, il problema è soprattutto mentale: nella sua conferenza ha denunciato una mancanza di spirito di squadra, troppi alibi, poca “forza da uomini”.
Cosa significa per la squadra?
Il dissidio pubblico tra allenatore e giocatore, anche se mediato via social, svela molte delle tensioni e della sfiducia che aleggiano nello spogliatoio. Se da un lato Vanoli tenta di rimettere ordine e responsabilizzare la squadra, dall’altro Gudmundsson cerca di difendere la sua immagine e il rapporto con i compagni.
In ogni caso, l’episodio del rigore evidenzia come la crisi della Fiorentina non sia solo tecnica, ma anche (forse soprattutto) psicologica e relazionale.
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Cagliari-Roma, le ultimissime dall’Unipol Domus: Borrelli e Ferguson guidano gli attacchi di Pisacane e Gasperini
Alle ore 15:00 andrà in scena la sfida pomeridiana tra Cagliari e Roma all’Unipol Domus. Un incrocio tra ambizioni salvezza e vertice della classifica.
Cagliari–Roma sarà il match del pomeriggio di questa domenica di serie A, che sta vivendo un turno suddiviso su tre giorni e che si concluderà domani.
I padroni di casa hanno raccolto finora 11 punti, e per ora sono fuori dalla zona retrocessione, e ambiscono a tenere a distanza le inseguitrici.
Dal lato capitolino, invece, attualmente la classifica dice quarto posto con 27 punti, frutto di nove vittorie e quattro sconfitte.
Ultime Cagliari
Dopo la parentesi Coppa Italia, Pisacane torna a puntare sui titolarissimi.
Perciò Caprile difenderà i pali, con Zappa, Deiola e Luperto in difesa.
A centrocampo agiranno Palestra, Adopo, Liteta, Folorunsho e Obert, mentre in attacco Esposito affiancherà Borrelli.
Ultime Roma
Gasperini non può concedere cali di tensione ai suoi, soprattutto alla luce del risultato di ieri dell’Inter, che è scattato a +3 sui giallorossi, in attesa degli impegni di Napoli e Milan.
La settimana che va ad iniziare sarà caratterizzata dall’impegno in Europa League contro il Celtic, ma all’Unipol Domus sarà schierata la formazione migliore, senza calcoli.
L’unico dubbio riguarda l’attacco, con Ferguson che dovrebbe partire dal 1′, ma occhio a Dybala e Baldanzi, nel caso si dovesse puntare sull’attacco leggero.
Probabili formazioni
Cagliari (3-5-2): Caprile; Zappa, Deiola, Luperto; Palestra, Adopo, Liteta, Folorunsho, Obert; S.Esposito, Borrelli. Allenatore: Fabio Pisacane
Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, N’Dicka, Hermoso; Celik, Cristante, Kone, Tsimikas; Soule, Pellegrini; Ferguson. Allenatore: Gian Piero Gasperini
La squadra arbitrale
Arbitro: Zufferli
Assistenti: Tegoni – Fontemurato
Quarto ufficiale: Di Marco
Var: Guida
AVar: Pezzuto
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Fiorentina, Goretti: “Non siamo squadra. I tifosi sono venuti a Reggio Emilia, noi no”
Roberto Goretti commenta a DAZN e in conferenza stampa la sconfitta della Fiorentina contro il Sassuolo, analizzando uno dei momenti più difficili della storia recente viola.
Roberto Goretti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Fiorentina, analizzando uno dei momenti più bui e delicati della squadra viola nelle ultime settimane.
Sul momento buio:
“C’è una presa di coscienza ancora più forte della situazione – ha spiegato Vanoli –. Dopo Bergamo la società ha chiamato i nostri tifosi, ma noi no. Abbiamo dimenticato di venire in Reggio Emilia e dimostrato che non siamo squadra. Ci sono aspetti positivi, ma oggi questo non è successo. Se non si trova la chiave emotiva per risolvere il blackout, continueremo a partire male, e questo non va bene”.
Sulla partenza positiva e la mancanza di fiducia:
“Se non c’è fiducia tra compagni, collaborazione e aiuto reciproco, diventa chiaramente una situazione difficile. Bisogna ritrovare le piccole cose che, messe tutte insieme, sono determinanti. E’ ora passata di farlo”.
Fiorentina, le parole di Goretti in conferenza stampa

Momento della squadra.
“Nelle ultime partite credo di aver visto dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c’è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere”.
Vanoli.
“Chi fa un’analisi con un giusto spirito critico è ben accetto sempre. Più volte bisogna prendere decisioni anche drastiche, a volte decise, bisogna capire la situazione, , bisogna essere realisti e bisogna agire”.
Rigore contestato da Kean e Mandragora.
“Questa è una cosa che non mi piace e non è neanche la prima volta che la facciamo, quindi non mi piace doppiamente”.
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