Serie A
La bacchettata di Kouamé: i possibili bersagli
La Fiorentina non va oltre ad uno striminzito 0-0 in casa dell’Empoli, ma sono le dichiarazioni di Kouamé nel dopo gara a fare discutere.
Se la Viola nel derby è stata ancora una volta scialba e timida, sono le parole del capitano di giornata Kouamé a mettere un pizzico di pepe nel dopo partita. La Fiorentina pur mettendo in campo nel corso della gara tutti e sette i propri giocatori d’attacco non è riuscita a far fare una parata a Vasquez, l’inoperoso portiere dell’Empoli.
A Sky e in conferenza stampa nel dopo gara Kouamé ha risposto così a chi gli chiedeva delle difficoltà viola a trovare la via del gol: “Ci è mancato giocare insieme oggi: dobbiamo giocare l’uno per l’altro quando la palla arriva in zona offensiva.
Se il mio compagno è meglio piazzato devo servirlo. Oggi segno io, domani segnerà il mio compagno e viceversa. Non devo pensare solo a me stesso… Adesso sta a noi dobbiamo far capire ai nuovi come si vincono le partite e come si gioca insieme”.
Chissà chi sono gli obiettivi di Kouamé, uno dei senatori dello spogliatoio viola. Parole su cui non creare un caso, ma neanche da sottovalutare: se c’è un malessere va affrontato subito.
Non pensiamo che l’imputato sia Kean, che si batte e sbatte su ogni pallone, e sin qui ha tenuto a galla quel poco di Fiorentina vista in questo mese. Più probabile possa esserlo Colpani, che anche ieri non ha fatto una prova all’altezza di quanto visto in passato, con un primo tempo in cui si è sempre interstardito nell’uno contro uno senza mai saltare il diretto avversario.
Più defilata la critica a Gudmundsson probabilmente. Alla prima da titolare all’islandese non gli si può imputare nulla, se non quell’atteggiamento che potrebbe risultare antipatico nello spogliatoio alla lunga. Domenica scorsa c’è stato un piccolo battibecco con Kean sul secondo rigore su chi dovesse calciarlo, con l’Empoli si è ripetuto con Cataldi per un calcio di punizione. Cose di calcio, ma non sempre simpatiche da vedere.
Serie A
Inter, Chivu: “5 mesi fa dovevamo finire ottavi o decimi perché sembravamo finiti”
Il tecnico dell’Inter Cristian Chivu ha parlato in conferenza stampa in seguito alla bella vittoria sul campo del Genoa. I nerazzurri volano in cima alla classifica.
Inter, le parole di Chivu
“Su questo campo è sempre ostico, sapevamo delle difficoltà di questa partita. Abbiamo fatto una buona prestazione subendo il gol nel momento in cui il Genoa non aveva più energie. Loro mettevamo palloni alta puntando sulla fisicità, anche i subentrati si sono calati bene dando una grande prova di carattere”.
“A me piace parlare della partita e di quello che ho visto in campo, stasera era difficile in questo ambiente e contro una squadra forte da quando è arrivato De Rossi. Mi prendo i 3 punti che sono la cosa più importante”.
Chiede cose diverse a Lautaro quando gioca con Thuram.
“Il loro play andava a prendere Zielinski, quindi c’era la possibilità di andare in verticale. Era il nostro terminale alto, Pio può giocare sotto punta.”

LAUTARO MARTINEZ E MARCUS THURAM RAMMARICATI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Ci spiega le scelte sui cambi?
“Loro a destra sviluppavano meno e avevano una punta più defilata, ho scelto di lasciare Akanji più libero senza andare a duellare. I cambi poi si fanno in base alle energie e alle scelte del momento, originariamente sul 2-0 doveva entrare Bonny, poi invece ho optato per Thuram perché avevo più bisogno di velocità. Ho tolto poi Zielinski e alzato Akanji perché servivano due mediani di struttura”
Lei e Lautaro state proteggendo la squadra con le dichiarazioni pubbliche?
“E’ il nostro modo di vedere le cose, accettare quello che viene detto ma con la consapevolezza di ciò che stiamo facendo. Sono parole che usiamo fra di noi, il gruppo ci tiene ma siamo lì sempre nonostante tutto. Sappiamo quanto l’Inter sia amata in giro per l’Italia, noi portiamo avanti il nostro lavoro cercando di migliorarci e di fare una buona stagione combattendo anche contro quelle negatività ed etichette. Si va avanti con consapevolezza e lavoro, che viene sempre fuori e che questo gruppo ha dentro da almeno un paio d’anni”.
Vi sentite sottovalutati?
“5 mesi fa dovevamo finire ottavi o decimi perché sembravamo finiti, noi stiamo lavorando per far vedere il nostro valore. Per me servirebbe un po’ di coerenza, in tutto, ma noi siamo consapevoli di quello che dobbiamo fare e di come dobbiamo farlo. A volte ci riesce, a volte no”.
La testa della classifica in solitaria dopo tanto tempo?
“Ci aspetta una partita importante a Ryiad, non guardiamo ad altro”.
Serie A
Juventus, Chiellini frena sullo scambio Frattesi-Thuram
Giorgio Chiellini, Director of Football Strategy della Juventus, ha parlato a DAZN prima del fischio d’inizio della trasferta contro il Bologna in Serie A.
Il tema caldo delle ultime settimane è stato il rinnovato possibile interesse della Juventus per la mezzala dell’Inter e dell’Italia Davide Frattesi, un profilo apprezzato dall’attuale allenatore bianconero Luciano Spalletti. Chiellini, che di mestiere faceva il difensore ha stoppato le voci sul nascere:
“Di Frattesi non parlo, penso sia una mancanza di rispetto verso l’Inter”, ha dichiarato. Nessuna conferma su trattative o interessi concreti, ma un chiaro segnale di cautela nei confronti del club nerazzurro.

DAVIDE FRATTESI IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Più chiaro e perentorio il discorso su Khephren Thuram:
“Thuram è e resterà un giocatore della Juventus. Non vogliamo privarci di lui, anzi con lui vogliamo costruire il futuro”.
L’ex capitano della Juventus ribadisce così la centralità del giovane centrocampista francese nei piani tecnici e strategici del club, confermando la fiducia della dirigenza nei suoi confronti.

Khéphren Thuram in azione ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Chiellini chiarisce: Thuram resta, no comment su Frattesi
Le parole di Chiellini arrivano in un momento di grande attenzione sul mercato bianconero, tra rumors e possibili scambi che riguardano centrocampisti di primo piano. La Juventus, guidata da Spalletti, punta a costruire una squadra equilibrata e giovane, con giocatori capaci di assicurare qualità, dinamicità e prospettiva per i prossimi anni.
Con Thuram confermato e Frattesi argomento di discussione ancora aperto, la Juventus sembra decisa a progettare il futuro senza stravolgere l’attuale rosa, optando per la strategia della pazienza e delle riflessioni per eventuali operazioni di mercato.
Serie A
Genoa, De Rossi: “I giocatori mi ridanno indietro emozioni forti. I commenti sui social? Sono un veleno”
Il tecnico del Genoa Daniele De Rossi ha parlato in conferenza stampa al termine della sconfitta maturata contro l’Inter di Cristian Chivu.
Genoa, le parole di De Rossi
La partita.
“Partiamo dalla fine: l’Inter ha meritato di vincere. Alla fine l’atmosfera ci ha portato a credere al pari. Siamo partiti bene ma poi abbiamo preso gol dopo sei minuti. In fase di pressione siamo andati bene. C’è stato un piccolo meccanismo da mettere a posto, evidentemente non sono stato io molto chiaro ma penso che la squadra abbia fatto una partita degna contro una squadra più forte di noi. Va dato merito a questi ragazzi di aver onorato quella bella cornice vista in questo stadio”.
Si vede una verve diversa.
“Io sono contento dal primo giorno di essere qui. Ma è nello spogliatoio che ti guadagni il pane. I giocatori mi ridanno indietro emozioni forti. C’è stata partecipazione da parte di tutti incredibile. Abbiamo fatto un buon filotto in queste cinque partite però siamo ancora sotto. Le concorrenti fanno punti e dobbiamo farli anche noi contro squadre forti”.
Il meccanismo che non ha funzionato può essere stato Frendrup?
“Frendrup non si risparmia e se gli dici di correre fuori dal campo ci va. Un po’ di volte ha lasciato Zielinski solo e quando vanno tutti forte sui riferimenti, se ne lasci fuori uno salta tutto”.

MORTEN FRENDRUP IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La reazione è molto positiva.
“Ho apprezzato il fatto che abbia dato il giusto merito ai giocatori. Se lo meritano. Hanno fatto una partita sacrificio, corse e duelli. Hanno tenuto una partita in piedi contro una squadra più forte. Arrivare alla sensazione che loro stavano lì per non prendere il 2-2, cosa legittima, ci deve dare spinta. Anche se non sono soddisfatto perché abbiamo perso”.
Che progressi vede in vista dell’Atalanta?
“L’Atalanta è ancora più aggressiva. Si può palleggiare di più. Inizieremo a vincere queste partite quando terreno di più la palla. E’ impensabile di poter palleggiare in faccia all’Inter ma possiamo arrivare a rendere vane le loro corse. Dobbiamo trovare il giusto equilibrio fra fare punti e sviluppare cose che in futuro ci porteranno a farne ancora”.
La prestazione di Vitinha?
“Sono contentissimo. Lo abbiamo spostato dall’altra parte e lui non ha fatto una piega. Ha corso tanto e ci ha dato palloni di qualità. Ha margini di miglioramento incredibili. Sono soddisfatto della sua prestazione come di tanti altri. I difensori hanno marcato e fatto spallate con giocatori fortissimi. E’ stata una partita persa collettivamente meritatamente ma la partita è stata fatta in maniera corretta dai giocatori”.
Il fumogeno in campo ha interrotto la vostra spinta?
“Sono dinamiche della partita. L’arbitro ha bloccato il cronometro. Mi sentirei di ringraziarli i tifosi per il sostegno, per la coreografia prima della partita e per gli applausi dopo. Ci è mancata la zampata che non sarebbe stato giustissimo ma che i giocatori avrebbero meritato per lo spirito”.
L’intensità?
“Preparare una partita con questa aggressività, iniziarla in maniera aggressiva e prendere un gol l’azione dopo ci ha un po’ raffreddato. Devo rivedere la partita. Vitinha ha fatto un primo tempo ottimo. C’è un livello talmente diverso, bisogna fare la tara dell’avversario. L’Inter è forte e da qualche anno stanno giocando veramente bene”.
Ellertsson per Thorsby?
“Ha un passo diverso ed è mancino. Thorsby è un giocatore su cui puntiamo molto ma anche Ellertsson”.
Gli errori sono stati pagati? Sui social si parla molto di Leali.
“Leali ha salvato una palla su Pio Esposito, ha salvato su Thuram, è uscito bene e ha giocato bene con i piedi. Come tutti i giocatori nella partita, ha fatto cose buone e cose meno. Per me i social non esistono. Per me esiste il tifoso del Genoa e si è visto oggi. A me massacravano sui social a Roma e in campo mi hanno fatto sempre tante ovazioni. Non li ho mai guardati in queste settimane. E’ un veleno, lo dico esagerando. Se non ti interessa, leggi il commento e qualcosa dentro ti rimane. A me non interessa e non parlatemene più (sorride ndr)”.
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