Serie A
Inter, l’assenza di Taremi come cartina tornasole: servono alternative credibili alla Thu-La
Inter, l’assenza forzata dal Mondiale per Club di Mehdi Taremi evidenzia ancora di più la necessità di rinforzare l’attacco nerazzurro.
Dietro alla Thu-La c’è un vuoto che attende di essere colmato. L’Inter che si appresta ad affrontare il Mondiale per Club, infatti, si ritrova con un attacco molto corto.
Se si fa eccezione per il duo titolare, infatti, in rosa, al momento, c’è solo Mehdi Taremi. Una presenza che, però, non potrà essere garantita nella manifestazione iridata.

MEHDI TAREMI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
L’iraniano, infatti, e’ bloccato in patria a causa delle nuove tensioni tra Israele e Iran che gli impediscono di partire per gli Stati Uniti.
Un problema non da poco per Christian Chivu, che sarà costretto ad appoggiarsi quasi del tutto sul tandel franco-argentino, con il giovane Pio Esposito pronto a farsi le ossa alle loro spalle.
A prescindere dall’esito del Mondiale, tuttavia, e’ ormai evidente a tutti, in primis alla dirigenza, che un intervento per potenziare l’attacco alternativo sia necessario.
Se da un lato, nella stagione appena finita, almeno numericamente si poteva contare su due attaccanti di riserva (Taremi e Correa), e’ altrettanto vero il fatto che gli stessi si siano dimostrati uno, se non due, gradini di livello sotto Thuram e Lautaro.
Un particolare che, al tornare dei conti, ha privato l’Inter di due bocce di fuoco, capaci di partire dalla panchina e garantire un soddisfacente quantitativo di gol in caso di necessità.
Sarà per questo che, da qualche settimana, le attenzioni di Viale della Liberazione, in chiave mercato, si siano concentrate su due attaccanti fisicamente dotati, che vedono la porta, come Bonny e Hojlund?

Rasmus Hojlund con la maglia dell’Atalanta
Il primo sarebbe un alter ego quasi perfetto di Thuram, mentre la voglia di rivalsa del secondo, dopo la breve parentesi al Manchester United, sarebbe il fosforo perfetto per il fronte offensivo nerazzurro, almeno secondo Beppe Marotta, che in questi giorni e’ in stretto contatto con la dirigenza dei Red Devils.
Ovviamente la partita si sta giocando su due tavoli, ma e’ chiaro che ad arrivare, al momento, dovrebbe essere uno solo dei due.
Bonny costa circa 20 milioni, che rappresentano l’asticella fissata dal Parma per privarsi del suo terminale offensivo.
Per l’ex Atalanta, invece, si discute sulla base di un prestito oneroso, che consenta agli inglesi di non depauperare troppo l’investimento fatto nella scorsa estate.
Ma soprattutto, per consentire all’Inter di camminare sempre in equilibrio tra i vincoli del proprio bilancio, al di là degli investimenti che, per volontà delle alte sfere di Oaktree, ci saranno.
Serie A
Gasp, cercasi attaccante: rendimento da salvezza nel reparto avanzato
Roma, nessuno mette la palla in rete. E con le prime due sconfitte consecutive in Serie A, da Trigoria si attende la finestra di gennaio
Roma, emergenza davanti

EVAN FERGUSON PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Con Udinese e Genoa, la Roma ha l’ottavo peggiore attacco della Serie A, a fronte della migliore difesa del campionato. Ma 15 gol, in 14 partite, sono pochi per una squadra che non parte tra le favorite, ma che al momento è in piena lotta per un piazzamento in Champions League. La classifica marcatori è impietosa: Soulé 4 gol, seguito da Dovbyk, Pellegrini e Wesley, fermi a 2. In estate Gasperini aveva chiesto a gran voce un altro attaccante, insieme ad una mezzapunta sinistra. Richieste non soddisfatte da Massara, che nel finale ha chiuso per il prestito di Bailey.
Capitolo Ferguson: l’irlandese ha trovato la prima rete contro la Cremonese, ma sembra ben lontano dalle richieste del mister. Evan è davanti a Dovbyk nella forma in campo, ma il bilancio ha del clamoroso: dalle punte sono arrivate solo tre marcature, in quattordici gare. E la sostituzione all’intervallo di Roma-Napoli sa di bocciatura quasi definitiva. Il numero 11 potrebbe rientrare al Brighton già a gennaio. Contro il Cagliari è entrato nella ripresa, ma senza incidere. Specchio di un gruppo che ha pagato la sconfitta dell’Olimpico, ma che non può perdersi a dicembre.
Ma soprattutto, la Roma è vittima degli acciacchi: Dybala a mezzo servizio, Bailey in risparmio energetico e El Shaarawy sempre più vicino all’addio nella prossima estate. Con lui anche Pellegrini. Baldanzi centravanti non può essere la soluzione. Tommaso lotta in mezzo ai giganti, ma soffre le lotte in area. Serve peso, un peso che nessuno può garantire. Non nella rosa attuale.
Per Gasp, natale arriverà a gennaio. Il regalo? Un mistero. Secondo Angelo Mangiante, Zirkzee rimane il nome sulla lista dei desideri. L’unico ostacolo è rappresentato dal Manchester United, non convinto di liberarsi del belga, considerando l’infortunio di Sesko, anche se nell’ultima gara Amorim ha puntato su Mount falso nueve. Nella mattinata odierna è uscito anche il nome di Lucca, chiuso dalla concorrenza di Hojlund e dall’ombra minacciosa di Lukaku. E poi Kean, impantanato nelle sabbie mobili viola e in piena lotta salvezza. Ma il costo dell’operazione spaventa i giallorossi.
Qualcuno deve arrivare. I capitoli sono alle strette, e senza un innesto in attacco si perderanno secondi ad ogni giro. È un anno di ambientamento per il tecnico di Grugliasco, lo ha detto Ranieri. Dichiarazioni che suggeriscono un’annata di transizione. Ma la Roma è lì, insieme alle big del campionato. Non provarci sarebbe un oltraggio contro i tifosi, che n0n sentono quella musichetta dalla doppietta di Zaniolo in Roma-Porto. Un numero 9, vero, per evitare l’ennesima annata da sesto posto.
Serie A
Milan, goal lampo di Pulisic: c’è un precedente più veloce!
Il Milan di Allegri sfata il tabù Torino grazie alla super prestazione di Pulisic. L’americano entra e segna dopo pochi secondi: c’è un precedente migliore.
Il Milan riconquista la vetta della classifica, a pari merito con il Napoli, grazie alla vittoria in rimonta nel monday night della 14° giornata di Serie A contro il Torino, vera e propria bestia nera dei rossoneri. Infatti, il Diavolo non vinceva in casa dei granata da ben 10 anni. Nelle stagioni passate il Milan ha sempre avuto tantissime difficoltà a strappare qualche punto all’Olimpico Grande Torino.

CHRISTIAN PULISIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Ieri sera sembrava essere l’ennesimo passo falso in casa granata, ma ci ha pensato Pulisic a togliere le castagne dal fuoco con una doppietta per ribaltare il risultato. Pronti e via e dopo 35 secondi dal suo ingresso in campo ecco il primo ruggito. Non poteva sognare entrata migliore l’ex Chelsea.
Per ritrovare un giocatore che ci impiegò meno per andare in rete dal suo ingresso in campo dobbiamo tornare indietro fino al 2008. Precisamente il 10 febbraio 2008, Milan–Siena. Una giornata che sicuramente i tifosi rossoneri si ricordano molto bene: a 18 secondi dal suo esordio assoluto in Serie A, a San Siro, un giovanissimo Alberto Paloschi metteva a segno la sua prima rete.
35 – Prima di Christian #Pulisic, rete dopo 35 secondi, l’ultimo giocatore del Milan che aveva segnato un gol più veloce da subentrato in Serie A era stato Alberto Paloschi dopo 19 secondi il 10 febbraio 2008 contro il Siena. Tornado.#TorinoMilan #SerieA pic.twitter.com/CkxLoyOcBB
— OptaPaolo (@OptaPaolo) December 8, 2025
Serie A
Juventus, rientro in gruppo per Bremer: la situazione
Juventus, sorride Spalletti. Il tecnico toscano potrà finalmente fare affidamento sul difensore toscano, dopo il lungo stop di inizio campionato

LUCIANO SPALLETTI AMAREGGIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, rientra Bremer
Gleison ha svolto la rifinitura con il gruppo. Reduce da un problema al menisco, il difensore brasiliano tornerà tra i convocati per la sfida europea contro il Pafos, o da quella successiva contro il Bologna. L’ultimo match del centrale risale al pareggio casalingo contro l’Atalanta. Allora c’era Tudor in panchina, che di lì a poco sarebbe ufficialmente entrato nella crisi decisiva per il suo esonero. Ora la sua prossima chance è con Spalletti in panchina, con l’obiettivo di tornare prepotentemente nella corsa allo Scudetto. E parlando proprio dell’allenatore, con l’ex Torino si potrebbe passare ufficialmente alla difesa a 4.
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