Serie A
Inter-Fiorentina 3-0: Calhanoglu abbatte il bunker di Pioli | Le pagelle viola
L’Inter vince nettamente contro la Fiorentina, decisivo il centrocampista turco con due reti.
La Fiorentina è la vittima preferita di Calhanoglu, sette reti per lui contro la squadra viola dopo la doppietta di stasera, ma quella di Pioli è una squadra in preda alla paura e ad una crisi senza fine.
Il piano di Pioli era quello di contenere gli uomini di Chivu, ma è durato poco meno di un’ora. Un De Gea strepitoso ha allontanato il tempo della caduta, ma al 66′ con un tiro da fuori area all’angolino il regista nerazzurro ha trovato un gran gol. Dopo cinque minuti è stato Sucic a trovare la prima rete in Serie A con uno slalom maradoniano tra i birilli viola. Nel finale Calhanoglu ha trovato la doppietta con un calcio di rigore.
La Fiorentina? Non pervenuta. La squadra, priva a centrocampo dei propri palleggiatori, ha faticato a ribaltare l’azione con raziocinio. Kean ha avuto un paio di occasioni nel finale dei due tempi, ma non è stato lucido, dopo una gara a rincorrere gli avversari.
Clima pesantissimo in casa viola, con i tifosi presenti a San Siro che hanno rivolti cori eloquenti della propria insoddisfazione.
Inter-Fiorentina, le pagelle viola

DAVID DE GEA PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
DE GEA 8 – Strepitoso, per oltre un’ora sforna miracoli in serie. Senza di lui, stasera, poteva esserci un risultato tennistico.
COMUZZO 5 -Pio Esposito è un pessimo cliente, ma nella marcatura se la cava: è in uscita e in palleggio che il ragazzo sbaglia troppo. Sucic lo “scherza” sul gol
PABLO MARI’ 6 – L’unico confermato della difesa, se la cava in maniera dignitosa.
VITI 4,5 – Titolare al posto di capitan Ranieri, non giustifica il cambio. Qualche errore sparso qua e là e un’espulsione per doppia ammonizione.
DODO’ 5,5 – Chiamato a svolgere la fase difensiva con attenzione, lo fa. Non si vede quasi mai in avanti.
SOHM 5,5 – Nel primo tempo, le poche giocate del centrocampo si vedono dalle sue parti, ma troppo intermittente.
Dal 15’st FAGIOLI 5 – Si vede pochissimo, certo Sohm dava un maggior peso specifico al centrocampo.
MANDRAGORA 5,5 – Più che regista, centrale difensivo aggiunto. Sul gol di Sucic non fa una gran figura.
Dal 30’st DZEKO sv– Non ricordiamo un pallone toccato dal bosniaco, però il pubblico dell’Inter gli regala tanti applausi.
NDOUR 6 – Il migliore del centrocampo viola, forse un po’ lento, ma in continuo movimento e con la volontà di farsi servire. Non sempre preciso in alcuni tocchi, però.
GOSENS 5,5– Alza un po’ il suo livello rispetto alle ultime prestazioni, ma deve giocare una gara votata a rincorre in difesa.
Dal 32’st FORTINI sv–
GUDMUNDSSON 5,5– Sacrificato a rincorre Calhanoglu e a farsi dare il pallone al limite dell’area viola, perde tutte le sue qualità in fase avanzata.
Dal 15’st FAZZINI 5 – Entra da spettatore nei primi due gol nerazzurri, non un impatto felice.
KEAN 5,5 – Solitario e marcatissimo dai difensori nerazzurri: si libera un paio di volte al tiro, il risultato è misero.
Serie A
Como, tegola Addai: l’entità dell’infortunio
Como, stop precauzionale per Addai: problema al flessore ma niente allarme. L’olandese rassicura in vista della sfida contro il Lecce.
Weekend di pausa per il Como, a causa dell’impegno in Supercoppa Italiana che ha visto coinvolto quello che sarebbe dovuto essere il suo avversario di giornata, il Milan, in occasione della sedicesima giornata di Serie A.
I lariani, nonostante non siano impegnati in alcuna partita in questo fine settimana, hanno comunque svolto regolarmente la seduta di allenamento, alla quale però è stato assente un giocatore.
Il nome dell’assente è quello di Jayden Addai, uno dei giovani maggiormente valorizzati da Cesc Fabregas in queste prime quindici giornate di Serie A.
Serie A
Lazio-Cremonese, le formazioni ufficiali
Lazio-Cremonese, match valido per la sedicesima giornata di Serie A, mette di fronte i biancocelesti di Sarri (padroni di casa) e i grigiorossi di Nicola.
Lazio-Cremonese, formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali del match.

LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Pellegrini; Guendouzi, Cataldi, Vecino; Cancellieri, Castellanos, Pedro.
All. Sarri
CREMONESE (3-4-3): Audero; Terracciano, Baschirotto, Folino; Barbieri, Grassi, Bondo, Pezzella; Johnsen, Vardy, Bonazzoli.
Serie A
Udinese, indagato per plusvalenza: il caso Mandragora
Udinese deferita dalla FIGC per il caso Mandragora: sotto indagine la plusvalenza del trasferimento con la Juventus e il riscatto del 2020.
Nella giornata di ieri è arrivata una notizia che ha coinvolto l’Udinese. Il club friulano, infatti, sarebbe stato formalmente deferito dalla Procura della FIGC in relazione al trasferimento di Rolando Mandragora dalla Juventus all’Udinese, operazione avvenuta circa otto anni fa.
Si tratterebbe della prima volta in assoluto per il club attualmente allenato da Kosta Runjaic. Nel dettaglio, la FIGC avrebbe messo sotto la lente d’ingrandimento questa trattativa per una presunta plusvalenza, come spiegato da Calciofinanza.com.
Insieme alla società, sarebbero stati deferiti anche il vicepresidente Stefano Campoccia e il consigliere Franco Collavino, ritenuti dalla Procura responsabili di aver violato il Codice di Giustizia Sportiva.
Secondo la Procura, infatti, Campoccia e Collavino, nel luglio 2018, contestualmente alla cessione a titolo definitivo di Mandragora, avrebbero concordato una pattuizione diversa rispetto a quella risultante dai documenti ufficiali, con l’obiettivo di eludere la normativa federale.
In particolare, l’attenzione della FIGC sarebbe concentrata sulla cifra del diritto di riscatto del giocatore, che attualmente milita nella Fiorentina: sebbene formalmente l’opzione di riacquisto fosse fissata a 26 milioni di euro, la stessa sarebbe stata esercitata a 10,7 milioni nell’ottobre 2020, generando così benefici contabili e fiscali sui bilanci 2019, 2020 e 2021.
Udinese, cosa rischia ora?
Secondo La Gazzetta dello Sport, pur avendo dovuto attendere oltre sette anni, la sanzione sembrerebbe destinata a rimanere limitata a un’ammenda, dal momento che si tratterebbe di un solo caso, peraltro mai verificatosi prima da parte del club.
Dall’altra parte, la vicenda era emersa inizialmente nel corso dei processi contro la Juventus relativi a stipendi e rapporti di partnership, con la situazione che si era poi conclusa con un patteggiamento nel 2023, attraverso il pagamento di una multa da 718 mila euro.

NICOLO ZANIOLO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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