Serie A
Il Derby di Milano è nerazzurro: le pagelle dell’Inter
Prestazione maiuscola dell’inter stasera nel derby della madonnina, dominio assoluto per tutti i 90 minuti, il Milan di Gattuso annientato nel gioco e nella mentalita’ non ha saputo trovare rimedi e contromisure al predominio nerazzurro giocando tutta la gara nella propria metà-campo.
Cattiveria, intensità e forza tecnica
I nerazzurri concentrati e cattivi al punto giusto hanno fatto valere fin da subito un idea di squadra chiara e definita mettendo in atto possesso e gestione della palla efficace, difesa alta, centrocampo padrone del campo, un Brozovic immenso, un Vecino sempre in partita, un Politano in grande spolvero tra i migliori a dare manforte alla mediana.
Insomma un’orchestra che ha suonato all’unisono e che con le dovute cautele si è impossessato del ruolo di antagonista in campionato alla Juve e al Napoli per il campionato.
Nota di merito per tutti, anche per Spalletti sempre più determinante nella gestione del gruppo.
Il pubblico
Grande pubblico 78000 spettatori paganti e 5.000.000 di euro di incasso testimoniamo la grande fame di vittorie del tifo interista.
Una vittoria che li premia, escono dal Meazza in delirio per una vittoria importante, perché un derby ma soprattutto perché contrassegna a mio parere un momento fondamentale per il prosieguo della stagione.
Pagelle
Handanovic 6 non ha praticamente fatto parate fondamentali,solo ordinaria amministrazione.
Vrsaljko 7 uno dei migliori in campo per continuità e apporto in fase difensiva e offensiva.
Skrjniar 7 solito baluardo in difesa.
De Vrjii 7 un’altra prova convincente,nessuna sbavatura e apprezzabili i suoi lanci precisi dalla difesa verso i compagni di attacco.
Asamoah 5.5 non in ottima serata, ha sbagliato qualche appoggio di troppo e non ha garantito spinta in avanti perché impegnato a contenere Suso.
Brozovic 7.5 il migliore in campo dei suoi..omnipresente in tutta la mediana nerazzurra .un apporto incredibile in fase di coatruzione e di rattoppo.
Vecino 6.5 una buona prova ,pecca negli inserimenti in avanti che tutti ci aspettiamo piu freguenti,hail merito di pennelkare quel gran cross per la testa di Icardi.
Najingoolan 6 peccato sia uscito anzitempo per lo scontro con Biglia, si stava diatinguendo come al solito.
Borja Valero 6.5 subentrato a Najngoolan fa la sua parte non demeritando affatto.
Non è l’ex romanista e non ha la sua forza di inserimento,ma nel palleggio trova il suo modo di rendersi utile.
Politano 7 grande prova dell’ex Sassuolo,volitivo e propositivo nel primo tempo crea lo scompiglio nella difesa milanista.
Perisic 6.5 primo tempo ottimo, secondo male e infatti merita la sostituzione con Keita.
Candreva 6 ha il merito di inventarai un passaggik smarcante al 92° min.che consente a Vecino di fornire l’assist a Icardi.
Icardi 7.5 voto per un goal importante e per dimostrare di valere i top d’Europa. La sua prolificita’ è impressionante.
Serie A
Napoli-Juventus, probabili formazioni e dove vederla
Allo stadio Maradona sarà Napoli-Juventus la sfida della domenica sera di serie A. Il fischio d’inizio è fissato per le 20:45.
Napoli e Juventus sono pronte a dare il via a una domenica sera di fuoco. Azzurri e bianconeri, infatti, si sfideranno per la prima volta in questa stagione in casa dei campani.
Gli uomini di Antonio Conte ci arrivano da capolista (insieme al Milan) con 28 punti, mentre i torinesi giacciono cinque punti sotto ai partenopei, in settima posizione.
Qui Napoli
Dopo la rovinosa caduta di Bologna, il Napoli sembra aver ritrovato se stesso, sotto la vigilanza di un Antonio Conte che ha rimesso ogni cosa al centro del villaggio.
A confermare ciò è arrivato l’exploit di Roma, che ha messo in mostra una squadra fresca e arcigna. In settimana, inoltre, è arrivato il passaggio del turno in Coppa Italia.
La notizia positiva per il tecnico salentino, invece, è l’emergenza di uomini che persiste a centrocampo, visto anche il recentissimo infortunio di Lobotka, che implicherà il ritorno del modulo a quattro mediani.
Accanto a McTominay, quindi, ecco Elmas, con la coppia Di Lorenzo–Olivera sugli esterni.
In attacco, invece, Conte vuole sfruttare il momento positivo di Neres, e con lui ci saranno Hojlund e Lang.
Qui Juventus
In casa bianconera l’emergenza è in difesa, con Gatti che si è operato al menisco e ne avrà per un pò. Anche Vlahovic non ci sarà, ko nel corso del 2-1 inflitto al Cagliari.
Saranno Kelly, Kalulu e Koopmeiners, dunque, a comporre la linea arretrata davanti a Di Gregorio.
A centrocampo c’è la conferma di McKennie e Cambiaso sulle fasce, accompagnati a centro da Thuram e Locatelli.
David, infine, sarà il terminale offensivo (Openda partirà dalla panchina), assistito da Yildiz e Conceicao.
Probabili formazioni
Napoli (3-4-3): Milinkovic-Savic; Beukema, Rrahmani, Buongiorno; Di Lorenzo, Elmas, McTominay, Olivera; Neres, Hojlund, Lang. Allenatore: Antonio Conte
Juventus (3-4-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Kelly, Koopmeiners; McKennie, Locatelli, Thuram, Cambiaso; Yildiz, Conceicao; David. Allenatore: Luciano Spalletti
Dove vederla
Napoli-Juventus sarà trasmessa in diretta da:
- Dazn
- Dazn 1 (canale 214 di Sky)
Serie A
Troppa Inter per il Como: Chivu schianta Fabregas (4-0)
Non c’è partita al Meazza fra Inter e Como. La squadra di Chivu asfalta quella di Fabregas con un 4-0 senza storia e si riprende la vetta della classifica.
Prima o poi sarebbe dovuta arrivare, si sapeva. Però ci sono sconfitte e sconfitte. Il Como non perdeva una partita dal 30 Agosto, ovvero lo 0-1 maturato sul campo del Bologna, e non aveva mai subito due reti nella stessa partita in questa stagione. L’ultima volta, guarda caso, fu nell’ultima partita della passata stagione, ovvero nella sconfitta interna (0-2) proprio contro l’Inter: all’epoca ancora allenata da Simone Inzaghi.
Inter e Bologna, due sconfitte ma (molto) diverse
Se però la sconfitta del Dall’Ara era quasi un “complimento” rivolto a Cesc Fabregas da Vincenzo Italiano, che aveva “snaturato” la propria creatura per imbrigliare quella del catalano, la debacle di San Siro non ammette sofismi. Si parlerà di un incidente di percorso, dovuta alla fisiologica “necessità” di una squadra in costruzione di preservare la propria identità anche al cospetto di avversari di questa caratura. E probabilmente è vero, ma la squadra lariana si è rivelata anni luce lontana da quella nerazzurra in tutto.
Eccezion fatta per una mezz’ora scarsa, a cavallo tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo, i comaschi hanno faticato a creare gioco e persino a tirare in porta. Una sensazione di pericolosità gli ospiti non l’hanno mai portata, a differenza dei padroni di casa: che sembravano in grado di poter minacciare la porta di Butez a ogni piè sospinto. Quattro reti al passivo, ma potevano essere anche di più. Perché i meneghini sono partiti subito fortissimo, capitalizzando un avvio di indiscussa superiorità con la rete di Lautaro Martinez.
Il Toro di Bahia Blanca raccoglie a centro-area un servizio di Luis Henrique e deposita alle spalle del portiere francese la rete che lo rende capocannoniere in solitaria del campionato. Da sottolineare la prova del brasiliano, la prima davvero convincente con i colori della beneamata indosso, che ha sverniciato Posch con uno scatto bruciante per poi (complice un’incomprensibile scivolata di Ramon) servire l’accorrente Lautaro.

L’ESULTANZA DI LAUTARO MARTINEZ CHE PUNTA IL DITO VERSO IL CIELO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Como annichilito, Chivu primo aspettando Conte e Allegri
L’Inter, per almeno venti minuti buoni, produce una pressione quasi asfissiante, sublimata dall’immagine di Zielinski alzato quasi sulla linea della Thu-La per marcare a uomo il triangolo del Como (i due centrali più il portiere) in costruzione. Chivu le azzecca praticamente tutte, anche quando decide di abbassare sulla linea dei difensori Calhanoglu per garantirsi la superiorità numerica quando la squadra di Fabregas portava a uomo il tridente d’attacco sui tre centrali nerazzurri. Proprio da questa situazione, infatti, arriva il gol del vantaggio.
Il Como, come detto, cresce quando i nerazzurri, fisiologicamente, abbassano un filo la pressione, ma non sfonda e perde anche Morata per infortunio. Al suo posto entra Douvikas, che riesce nella non facile impresa di fare anche peggio dell’omologo spagnolo: divorandosi un gol pazzesco (praticamente a porta vuota) nella ripresa. Poco dopo, nel momento migliore dei lariani, sarebbe arrivato il gol del 2-0. Dimarco batte dalla destra un corner teso nell’area piccola, difficilissimo da leggere per i marcatori della squadra di Fabregas.
La carambola premia Thuram, che sottomisura raddoppia. Il Como abbozza una timida reazione, ma si scioglie nel finale. Tacco illuminante di Barella, che mette in movimento Lautaro: l’argentino cerca una società nel mezzo, la palla viene messa fuori non benissimo dalla difesa comasca e Calhanoglu di (controbalzo da fuori area) fa 3-0. I nerazzurri sublimano una vittoria roboante pochi minuti dopo, quando il solito Dimarco mette un cross dalla sinistra (da quinto a quinto) per l’accorrente Carlos Augusto: 4-0 e San Siro esplode.
Serie A
Hellas Verona-Atalanta, le formazioni ufficiali
Al Bentegodi va in scena l’anticipo del sabato sera, Hellas Verona-Atalanta. Zanetti è all’ultima spiaggia mentre Palladino cerca continuità dopo tre vittorie.
Sfida ad alta tensione per i padroni di casa, ultimi in classifica e ancora senza vittorie, e con la possibilità di cambio in panchina in caso di sconfitta. Le difficoltà in costruzione e finalizzazione stanno condizionando pesantemente l’andamento della stagione. Dall’altra parte la Dea sta ritrovando fiducia e forma dopo un inizio discreto grazie a Raffaele Palladino. I successi in Champions, Coppa Italia e Serie A consecutivi hanno rilanciato l’Atalanta su tutti i fronti.
Hellas Verona-Atalanta, formazioni ufficiali
Hellas Verona (3-5-2): Montipò; Nunez, Nelsson, Bella Kotchap; Belghali, Niasse, Al Musrati, Bernede, Frese; Giovane, Mosquera. Allenatore: Paolo Zanetti.
Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Kossonou, Hien, Djimsiti; Bellanova, Ederson, De Roon, Zappacosta; De Ketelaere, Lookman; Krstovic. Allenatore: Raffaele Palladino.

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