Serie A
Genoa-Inter: le probabili formazioni e dove vederla
Genoa-Inter è il match della 27°giornata, in programma venerdì 25 febbraio alle ore 21:00.
Il match tra Genoa e Inter ha una reciproca importanza per ambo le squadre. Gli uomini di Inzaghi devono rialzare la testa da un periodo non positivo, mentre i liguri devono cercare punti utili ai fini di lottare per la salvezza.
Qui Genoa
Il Genoa allenato da Alexander Blessin dovrà fare a meno di Piccoli, Bani, Criscito e Vanheusden. Il grifone dovrebbe presumibilmente scendere in campo con un 4-2-3-1.
In porta Sirigu, in difesa Hefti, Maksimovic, Vasquez e Cambiaso. Davanti al reparto difensivo Sturaro e Badelj, mentre per Rovella un ruolo da trequartista, affiancato da Ekuban e Gudmunsson, dietro l’unica punta Mattia Destro.
I rossoblù non vincono in Serie A dal molto lontano 18 settembre in casa del Cagliari. Negli ultimi 5 incontri di massima serie hanno ottenuto 4 pareggi e 1 sconfitta.
La situazione dei grifoni è disperata, ma non ancora compromessa in vista del match contro i nerazzurri.
Qui Inter
Simone Inzaghi dovrà nuovamente rinunciare a Correa fermo ai box. Convocato per la prima volta in stagione Robin Gosens, con il tedesco ex Atalanta che potrebbe disputare uno scampolo di partita.
L’Inter dovrebbe tornare in campo quasi con la sua formazione tipo (3-5-2) con Handanovic tra i pali e il terzetto formato da Skriniar, De Vrij e Bastoni. A centrocampo il quintetto con Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu e Perisic, dietro al tandem di attacco con Sanchez e Dzeko.
I nerazzurri non vincono in Serie A da oltre un mese, con l’ultimo successo in casa contro il Venezia. Molti scontri diretti sono stati già disputati dai meneghini, adesso il calendario vedrà per alcuni match squadre attualmente in zone medio basse della classifica.
Gli uomini di Simone Inzaghi, per mantenere la lotta scudetto, non possono più sbagliare colpi.
Genoa-Inter: le probabili formazioni
GENOA (4-2-3-1): Sirigu, Hefti, Maksimovic, Vasquez, Cambiaso, Sturaro, Badelj, Ekuban, Rovella, Gudmunsson, Destro. Allenatore: Alexander Blessin.
INTER (3-5-2): Handanovic, Skriniar, De Vrij, Bastoni, Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic, Dzeko, Sanchez. Allenatore: Simone Inzaghi.
L’arbitro che dirigerà questa sfida è Daniele Chiffi della Sezione AIA di Padova. Sarà coadiuvato dagli assistenti Prenna e Vecchi e dal quarto uomo Colombo. Alle postazioni VAR e AVAR Mazzoleni e Tolfo.
Genoa-Inter: dove vederla
Il match tra i liguri e i lombardi sarà trasmesso in streaming da DAZN e su satellite e dispositivi mobili su Sky Sport e Now TV. Da non perdere gli speciali con cronaca de La Serie A nel pallone dedicati alle partite.
Serie A
Atalanta, il post Gasperini è (al momento) un 6 pieno: da gennaio riparte la corsa all’Europa
Atalanta, al tramonto del 2025 è tempo di fare un bilancio dei primi mesi della stagione, quella del post Gasperini. Andiamo, qui di seguito, a valutare questa prima parte di campionato.
Si chiude un altro anno, il 2025, per l’Atalanta. Un anno ricco di bei ricordi, ma anche di nostalgia, complice l’evento più importante degli ultimi nove anni sotto gli Orobici: l’addio di Gian Piero Gasperini.
Dopo averlo solo ventilato pochi minuti dopo il trionfo di Dublino contro il Bayer Leverkusen, infatti, il tecnico di Grugliasco alla fine ha deciso di dire basta con la propria avventura bergamasca un minuto dopo aver regalato l’ennesima qualificazione in Champions League.
Lato dirigenza non si può dire che la decisione di Gasp abbia colto tutti di sorpresa, certo è che pare lampante come la scelta del successore sia stata alquanto infelice. Ivan Juric (voto 4), infatti, per quanto possa essere stato visto come l’erede naturale del punto di vista tattico, si è rivelato inadeguato per l’ambiente nerazzurro.
Fuori l’ex Torino e Roma, quindi, e dentro Raffaele Palladino (voto 6, valido anche per la prima parte di stagione) allo scopo di riportare tranquillità a Zingonia e risalire la china. Missione in divenire, ma al momento il bilancio parziale del tecnico campano dice sei vittorie e tre sconfitte in nove uscite.
Scendendo al rango dei giocatori, chi con il nuovo corso di certo ha ritrovato linfa, sebbene sia ancora molto lontano dalla forma vista in finale di Europa League lo scorso anno, è Ademola Lookman (voto 6). Dopo la querelle dell’estate e il passaggio sfumato all’Inter, il nigeriano è tornato nei ranghi e punta a chiudere la stagione contribuendo all’ennesima qualificazione europea.
Lo stesso obiettivo che hanno anche Charles De Ketelaere (voto 6,5) e Gianluca Scamacca (voto 7), finora le note più positive del reparto d’attacco, soprattutto l’attaccante romano, che ha chiuso il suo 2025 in crescendo.
Se si parla di crescita, inoltre, non si può non citare i due esterni più in forma della Dea, ovvero Nicola Zalewski e Raoul Bellanova (entrambi voto 6,5) che bene hanno rifornito le bocche di fuoco là davanti in questi primi mesi del 2025/2026.
Tralasciando le garanzie storiche, il cosiddetto zoccolo duro (De Roon e Pasalic, entrambi voto 7), andremo anche citare anche le principali note negative, e tra queste possiamo certamente inserire un Djimsiti decisamente in calando (voto 5), nonché un Musah (voto 4,5) raramente chiamato in causa e, in quei pochi casi che ha calcato il campo, molto poco efficace.
La pagella orobica andiamo a chiuderla, infine, con quella che è un giudizio sulla benzina verde: i giovani del vivaio che hanno conquistato la fiducia prima di Juric e poi di Palladino.
Premesso che la pepita più preziosa è ora in prestito al Cagliari, cioè quel Marco Palestra che ha già attirato su di sè le attenzioni di Inter e Juventus, una delle scelte più significative delegate all’area tecnica è stata quella di promuovere in pianta stabile Lorenzo Bernasconi.
Il ragazzo di Crema ha finora accumulato dieci gettoni di presenza in tutte le competizioni, il che la dice lunga su quanto, a Zingonia, si punti su di lui in modo graduale, nell’attesa (e nella speranza) che possa diventare una colonna del domani dell’Atalanta.
Per quanto riguarda Lazar Samardzic (voto 5,5) e Marco Brescianini (voto 6), infine, le valigie sono già pronte, con Lazio e Fiorentina pronte a fare una buona offerta per mettere la parola fine alla loro avventura in Lombardia.
Serie A
Roma, l’ingrediente perfetto è la pazienza
Roma, finalmente con l’arrivo di Gasperini i giallorossi sono tornati nella top 4 in classifica, dopo tanti anni di all’ombra dell’Europa League
Roma, devi aspettare ancora
Sembra una presa in giro a tutto il popolo romanista, ma non è cosi. L’attesa ha superato i 24 anni, e tanti progetti sono stati lanciati, iniziati, falliti e cambiati. Quello del “progetto” è ormai un meme, nei confini del Grande Raccordo Anulare, quasi al pari del Bonsai vinto da Florenzi. Ma il destino del tifoso è questo. È necessario attendere ancora.
Anche quando fa male vedere Atalanta, Bologna e Lazio in Champions League. Oppure quando il Napoli solleva due Scudetti in tre anni, superando proprio i capitolini. Per non parlare degli ex, passati per Trigoria. Salah è tra i più forti al mondo, con due Premier League e una Champions in bacheca vinte insieme ad Alisson. Rüdiger è titolare al Real Madrid. Lukaku ha nuovamente vinto il campionato e Calafiori si gode beato l’avventura londinese.
La Roma invece sembra ancorata a terra, a guardare gli altri. Ma con Gasp sarà diverso. Ma di nuovo, serve pazienza. “È un anno di ambientamento”, con queste parole Ranieri ha introdotto il suo successore. Ma il tecnico di Grugliasco ha la responsabilità di riportare il club in alto. L’investitura di Claudio non può essere un caso. Serve solo aspettare.

IL DIRETTORE SPORTIVO DELLA ROMA FREDERIC MASSARA GUARDA AVANTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
L’altro ago della bilancia
Non dipenderà solo da Gasperini. Perchè a formare il trio con Ranieri c’è anche Massara. In estate sono stati fatti alcuni errori. Su tutti, le tempistiche. Troppo tempo a convincere Rios, Sancho, Wesley (che per fortuna è arrivato), ed ecco che manca la punta. Non ci sono i gol. E infatti, alla Roma è mancato il gol contro Napoli, Inter e Milan. Ad oggi, i giallorossi non hanno mai vinto gli scontri diretti, ad eccezione del Como.
Anche qua, non si può avere tutto subito. I paletti del Fair Play finanziario impongono ai capitolini di riordinare la priorità. Sistemare i conti, poi costruire. Non il contrario. Ma a conti fatti, a centrocampo manca un ripiego ai titolari, mentre l’attacco avrebbe bisogno di tanti innesti. Se la questione Dybala si risolve per il meglio, l’out destro risulterebbe l’unico veramente coperto. Si attendono notizie da Zirkzee e Raspadori.
Le soddisfazioni e i successi arriveranno. Ma per l’ultima volta, bisogna dare tempo a Ranieri di raccogliere i frutti di un progetto costruito con le idee, e non con gli algoritmi. Questa volta può essere diverso, questa volta la Roma può tornare veramente in alto.
Serie A
Lazio, Conceição chiama Tavares: ecco il nome per sostituirlo
Nuno Tavares verso l’addio alla Lazio: l’Al-Ittihad di Conceição spinge, valutazione da 15 milioni. Per il post-Tavares spunta già un nome.
Dopo la grandissima passata stagione, Nuno Tavares sembra ora lontano dall’essere centrale nei piani di Maurizio Sarri. Un fattore che, unito alla possibilità di monetizzare, mette inevitabilmente il suo nome al centro delle voci di mercato.
La Lazio, infatti, avrebbe ottenuto il via libera per tornare a operare sul calciomercato in vista della prossima finestra utile, fissando di fatto anche la possibile data dell’addio del terzino portoghese.
Su di lui si sarebbe registrato il forte interesse dell’Al-Ittihad, club allenato da Sergio Conceição, che si sarebbe detto molto attratto dall’idea di portare il connazionale in Arabia Saudita.
Anche Nuno Tavares avrebbe manifestato apertura verso un possibile approdo in Saudi League, ma prima toccherà ai due club trovare un’intesa.
A tal proposito, la dirigenza biancoceleste si sarebbe detta disponibile alla negoziazione, chiarendo però di non voler scendere sotto i 15 milioni di euro. Una cifra motivata anche dal fatto che il 35% dell’incasso dovrà essere versato all’Arsenal, ex club proprietario del cartellino del giocatore.
In quest’ottica, considerando anche la riapertura del mercato in entrata, in casa Lazio si starebbe già pensando a un possibile sostituto.
Il nome più caldo è quello di Aaron Martín, che oggi appare il profilo più probabile. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, il laterale del Genoa rappresenterebbe un’opportunità ideale per rapporto qualità-prezzo, anche in virtù della scadenza del suo contratto fissata a giugno 2026.

NUNO TAVARES IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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