Serie A
Genoa-Fiorentina: probabili formazioni e dove vederla
L’ultima partita dell’anno solare e del girone di andata sarà al Ferraris di Genova sabato alle ore 15 tra Genoa e Fiorentina, un incontro tra ex importanti. Nella panchina del Grifone da un mesetto c’è Prandelli, allenatore molto amato a Firenze e che a Firenze ha trovato una nuova casa, ma ora dopo essere tornato dopo anni ad allenare in serie A non potrà far sconti. In casa Fiorentina c’è Simeone, che all’ombra della Lanterna trovò una stagione magica che gli diedero le luci della ribalta e l’attenzione di tanti club. Ora il confronto con Piatek è sicuramente improbo per l’argentino, ma c’è sicuramente da parte del Cholito la voglia di non sfigurare.
Indice
Qui Genoa
Per Prandelli per il momento il cammino è altalenante, dopo il pareggio in inferiorità all’esordio contro la SPAL è arrivata la sconfitta con la Roma e l’impresa casalinga contro l’Atalanta. Nel boxing day contro il Cagliari una battuta d’arresto non preventivata, anche se la sconfitta è pesante rispetto a quanto mostrato in campo alla Sardegna Arena. Per Prandelli la soluzione al problema del gol può essere ovviato con l’inserimento di Kouame, inseguito in maniera asfissiante dal Napoli, accanto al bomber Piatek. Bessa dovrebbe essere il rifinitore dietro le due punte.
Qui Fiorentina
Per Pioli due squalificati: i brasiliani Vitor Hugo e Gerson. Altri dubbi per il mister nativo di Parma è il recupero o meno di Milenkovic, uscito per infortunio nel primo tempo contro il Parma, e di Mirallas, nemmeno convocato a causa di un attacco febbrile. Entrambi sembrano essere recuperabili per Genova. Ceccherini dovrebbe prendere il posto di Hugo accanto a Pezzella e Mirallas il posto di Pjaca, autore di un’altra prova anonima nella sconfitta contro i gialloblu.
Probabili formazioni
Genoa (3-5-2): Radu, Biraschi, Romero, Criscito, Romulo, Hiljemark, Bessa, Veloso, Lazovic, Kouamè, Piatek. Allenatore, Prandelli.
Fiorentina (4-3-3): Lafont, Laurini, Pezzella, Ceccherini, Biraghi, Veretout, Benassi, Edmilson, Mirallas, Simeone, Chiesa. Allenatore, Pioli.
I precedenti
Le gare giocate a Marassi sono state 47 con il bilancio in perfetta parità. Sono infatti 14 le vittorie a testa e 19 i pareggi. In vantaggio il Grifone sul dato dei gol fatti, 70 a 64. Tra i risultati più eclatanti ci sono un 5 a 2 per la Fiorentina nel 2013 con un clamoroso errore dell’allora giovanissimo Perin in porta mentre il Genoa ha ottenuto un rotondo 5 a 0 nel 1947.
Lo scorso 6 maggio un pirotecnico 3-2 per la Fiorentina con rete decisiva in rimonta di Dabo ha dato l’ultima vittoria viola in trasferta in assoluto, prima che la Viola sbancasse San Siro nel sabato prima di Natale. Prandelli in panchina viola colse un 3-3 in rimonta da 3-0 con tripletta di Mutu contro il Genoa di Gasperini che diede al sodalizio dei Della Valle l’accesso alla Champions a discapito dei Grifoni per la differenza reti. Era l’anno 2009.
Dove vederla
Genoa-Fiorentina di sabato 29 ore 15 sarà visibile attraverso l’applicazione DAZN nella piattaforma streaming attraverso i vari dispositivi: dal pc allo smartphone, dalla smart tv al tablet.
Serie A
Monza, Galliani: “Magari il derby lunedì sera lo vinciamo”
Monza: L’amministratore delegato del club brianzolo, Adriano Galliani ha parlato ai microfoni di Sportmediaset in vista del derby di lunedì tra Milan e Inter
Adriano Galliani, l’amministratore delegato del Monza ha parlato ai microfoni di Sportmediaset in vista del derby di Milano tra Milan e Inter, derby che la squadra nerazzurra in caso di vittoria conquisterebbe lo scudetto.
Di seguito le parole di Adriano Galliani:
“Adesso sono solo un tifoso rossonero e non commento le questioni del Milan.
Vediamo, magari il derby lunedì sera lo vinciamo.
Incredibile pensare che il Monza abbia battuto nei primi due anni in Serie A squadre come Juve, Inter, Milan e Napoli.
Sono le cose belle che regala lo sport.
Ed è anche bello che ci siano cinque squadre italiane in CL e non è detto che non ce ne sia una sesta”,
Serie A
Salernitana, Dia: altro screzio alla società
Continua a far parlare di se Boulaye Dia, peccato però che a far parlare non sono le prestazioni sul campo ma l’ennesimo diverbio extracampo con la Salernitana.
Salernitana, la tregua con Dia è durata solo pochi giorni. Col senegalese è di nuovo scontro
Risalgono a pochi giorni fa le dichiarazioni rilasciate da Boulaye Dia che sapevano quasi di tregua e che allo stesso tempo lo proiettavano verso il reintegro in rosa.
Sarebbero proprio quelle parole, rilasciate a L’Equipe, ad aver irritato la società della Salernitana costringendola nuovamente a prendere provvedimenti.
Durante l’intervista alla nota testata francese, Dia avrebbe parlato lungamente anche e soprattutto della sua situazione che lo riguarda col suo attuale club e la cosa non è stata affatto gradita, in quanto nemmeno autorizzata dalla società stessa.
Proprio per questo motivo lo staff dirigenziale guidato da Iervolino, starebbe pianificando l’ennesima sanzione contro il numero 10 granata che secondo un regolamento interno stabilito dai componenti societari, equivarrebbe ad una multa pari al 15% dello stipendio.
Serie A
Napoli, Mertens: “Sono andato via perchè…”
L’attaccante belga, dopo essere ritornato in città negli scorsi giorni, ha parlato del suo passato al Napoli e sui motivi del suo addio.
Dries Mertens sarà sempre nei cuori dei tifosi napoletani. Il suo ritorno in città negli ultimi giorni ha scatenato tanto entusiasmo tra i supporters partenopei, che hanno avuto l’occasione di rivedere e riabbracciare uno dei più importanti protagonisti della storia recente del Napoli.
L’attaccante belga, che nelle scorse ore ha visitato anche il centro d’allenamento della sua ex squadra, ha rilasciato una lunga intervista a TV Luna, parlando del suo passato e della vittoria dello scudetto dell’anno scorso.
Le sensazioni sul ritorno a Napoli: “E’ stato emozionante tornare a Castel Volturno e salutare i ragazzi. C’è una bella atmosfera. Non sta andando come vogliamo, ma io ci credo ancora, e devono farlo anche i ragazzi devono. In passato ho lavorato con il oro allenatore. Credo nella sua filosofia, sono fiducioso.”
L’anno più bello al Napoli: “Difficile trovarne uno, sono stati tutti belli. Di sicuro quello con più rimpianti è stato quando abbiamo fatto 91 punti senza vincere lo scudetto. In Serie A non era mai successo, e non è stato bello.”
Lo scudetto dell’anno scorso: “È stato bellissimo, ed ovviamente ho festeggiato anche io. Vedere la mia famiglia vincere, perché i miei ex compagni sono come una famiglia, è stato bellissimo. So quanto questa vittoria abbia significato per loro, per Spalletti e per i tifosi. Invidia? Assolutamente no, sono un tifoso e questo scudetto me lo sono goduto anche io.”
L’ addio: “Sono andato via perchè non ce la facevo più. Ero diventato lento, ed è stato giusto così.”
Il futuro: “Non so cosa farò dopo il ritiro. Per ora mi devo concentrare sul Galatasaray. Qualunque cosa accadrà dopo, mi ci dedicherò al 100%.”
Il figlio al Napoli: “Sicuramente indosserà la maglia n.14 (ride, ndr). E’ inutile che gli racconti Napoli e il Napoli: dovrà viverla lui stesso.”
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