Serie A
Fiorentina, un piccolo passo: 1-1 col Sassuolo. Le pagelle viola
La Fiorentina fa un piccolo passettino, un punto che muove la classifica, anche se non riesce ancora a portare a casa tre punti vitali. Questa sera però qualcosa si è visto, per una buona mezz’ora la Viola ha messo in campo gioco e grinta. Il Sassuolo è una magnifica orchestra, gioca con sicurezza e precisione. I primi venti minuti neroverdi sono ottimi, Traorè dopo dieci minuti porta in vantaggio gli emiliani e la Viola pare perdersi ancora nelle proprie paure. Ci vuole un’azione di Ribery, stasera tornato ad ottimi livelli, che si procura un rigore che Vlahovic al minuto 35 realizza. Il finale del primo tempo è viola, così come i primi venti minuti della ripresa dove la Viola attacca con ordine e va vicina al gol un paio di volte. Nell’ultima mezz’ora esce il gioco del Sassuolo che controlla la gara, anche se l’occasione più nitida è di Ribery a dieci minuti dalla fine quando colpisce la traversa dopo un’azione straordinaria.
Le pagelle
DRAGOWSKI 6 – Deve sempre stare all’erta anche se non deve compiere interventi straordinari.
VENUTI 6 – A sorpresa nel 3-5-2 di Prandelli, il primo tempo è in difficoltà, nella ripresa attacca con più determinazione. Potrebbe anche segnare.
MILENKOVIC 5,5 – Meno preciso rispetto alle ultime prestazioni, anche stasera si perde Traorè e rimedia un’altra ammonizione.
PEZZELLA 6 – Il Capitano gioca una partita senza macchie, preciso e puntuale.
CACERES 6 – Prandelli lo mette in campo nella difesa a tre e lui ripaga con una prestazione con qualche errore tecnico nel primo tempo, ma tutto sommato non decisivo.
Dal 28’st IGOR 6 – Si erge a muro nei minuti finali.
BIRAGHI 5,5 – Grida vendetta l’errore clamoroso ad inizio partita che poteva svoltare la gara, poi il duello con Berardi non è affatto semplice.
BONAVENTURA 5,5 – Si vede poco, ci mette impegno e corsa, ma non riesce mai a toccare il pallone in maniera decisiva.
Dal 41’st BORJA VALERO – S.v.
AMRABAT 6,5 – Ammonito dopo una manciata di minuti, non ne risente. Esce pian piano fino ad essere dominatore fisicamente nel centrocampo.
CASTROVILLI 5 – Male, Castro non riesce a tornare quello della scorsa stagione. Più che le gambe, pare la testa pesante, pare non riuscire a scrollarsi di dosso qualcosa.
Dal 28’st PULGAR sv –
RIBERY 7 – Finalmente è tornato, partita da leader carismatico e tecnico. Si procura il rigore, sempre nel vivo del gioco e si crea un’occasione straordinaria che lo porta a colpire la traversa.
VLAHOVIC 6,5 – Il pallone pesa sicuramente, ma lui va sul dischetto e spiazza Consigli. Poi la solita partita generosa ma non troppo preciso.
Dal 28’st KOUAME – S.v.
Serie A
Monza, Galliani: “Magari il derby lunedì sera lo vinciamo”
Monza: L’amministratore delegato del club brianzolo, Adriano Galliani ha parlato ai microfoni di Sportmediaset in vista del derby di lunedì tra Milan e Inter
Adriano Galliani, l’amministratore delegato del Monza ha parlato ai microfoni di Sportmediaset in vista del derby di Milano tra Milan e Inter, derby che la squadra nerazzurra in caso di vittoria conquisterebbe lo scudetto.
Di seguito le parole di Adriano Galliani:
“Adesso sono solo un tifoso rossonero e non commento le questioni del Milan.
Vediamo, magari il derby lunedì sera lo vinciamo.
Incredibile pensare che il Monza abbia battuto nei primi due anni in Serie A squadre come Juve, Inter, Milan e Napoli.
Sono le cose belle che regala lo sport.
Ed è anche bello che ci siano cinque squadre italiane in CL e non è detto che non ce ne sia una sesta”,
Serie A
Salernitana, Dia: altro screzio alla società
Continua a far parlare di se Boulaye Dia, peccato però che a far parlare non sono le prestazioni sul campo ma l’ennesimo diverbio extracampo con la Salernitana.
Salernitana, la tregua con Dia è durata solo pochi giorni. Col senegalese è di nuovo scontro
Risalgono a pochi giorni fa le dichiarazioni rilasciate da Boulaye Dia che sapevano quasi di tregua e che allo stesso tempo lo proiettavano verso il reintegro in rosa.
Sarebbero proprio quelle parole, rilasciate a L’Equipe, ad aver irritato la società della Salernitana costringendola nuovamente a prendere provvedimenti.
Durante l’intervista alla nota testata francese, Dia avrebbe parlato lungamente anche e soprattutto della sua situazione che lo riguarda col suo attuale club e la cosa non è stata affatto gradita, in quanto nemmeno autorizzata dalla società stessa.
Proprio per questo motivo lo staff dirigenziale guidato da Iervolino, starebbe pianificando l’ennesima sanzione contro il numero 10 granata che secondo un regolamento interno stabilito dai componenti societari, equivarrebbe ad una multa pari al 15% dello stipendio.
Serie A
Napoli, Mertens: “Sono andato via perchè…”
L’attaccante belga, dopo essere ritornato in città negli scorsi giorni, ha parlato del suo passato al Napoli e sui motivi del suo addio.
Dries Mertens sarà sempre nei cuori dei tifosi napoletani. Il suo ritorno in città negli ultimi giorni ha scatenato tanto entusiasmo tra i supporters partenopei, che hanno avuto l’occasione di rivedere e riabbracciare uno dei più importanti protagonisti della storia recente del Napoli.
L’attaccante belga, che nelle scorse ore ha visitato anche il centro d’allenamento della sua ex squadra, ha rilasciato una lunga intervista a TV Luna, parlando del suo passato e della vittoria dello scudetto dell’anno scorso.
Le sensazioni sul ritorno a Napoli: “E’ stato emozionante tornare a Castel Volturno e salutare i ragazzi. C’è una bella atmosfera. Non sta andando come vogliamo, ma io ci credo ancora, e devono farlo anche i ragazzi devono. In passato ho lavorato con il oro allenatore. Credo nella sua filosofia, sono fiducioso.”
L’anno più bello al Napoli: “Difficile trovarne uno, sono stati tutti belli. Di sicuro quello con più rimpianti è stato quando abbiamo fatto 91 punti senza vincere lo scudetto. In Serie A non era mai successo, e non è stato bello.”
Lo scudetto dell’anno scorso: “È stato bellissimo, ed ovviamente ho festeggiato anche io. Vedere la mia famiglia vincere, perché i miei ex compagni sono come una famiglia, è stato bellissimo. So quanto questa vittoria abbia significato per loro, per Spalletti e per i tifosi. Invidia? Assolutamente no, sono un tifoso e questo scudetto me lo sono goduto anche io.”
L’ addio: “Sono andato via perchè non ce la facevo più. Ero diventato lento, ed è stato giusto così.”
Il futuro: “Non so cosa farò dopo il ritiro. Per ora mi devo concentrare sul Galatasaray. Qualunque cosa accadrà dopo, mi ci dedicherò al 100%.”
Il figlio al Napoli: “Sicuramente indosserà la maglia n.14 (ride, ndr). E’ inutile che gli racconti Napoli e il Napoli: dovrà viverla lui stesso.”
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