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Della Fiorentina Daniel Bertoni conserva ricordi nitidissimi e tutti a suon di sorrisi. La sua analisi del tempo che fu e quella dell’attuale assetto dei viola.
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“Non ti ricordi del Bertoni? Allora sei un bischero”. Non è dato sapere se siano proprio queste le parole che si potrebbero sentire in qualche bar di Firenze impegnato a ricordare la Fiorentina dei tempi andati. Ma in effetti, all’ombra di Santa Maria Novella, dimenticarsi di Daniel Bertoni è impossibile.
Campione del mondo nel 1978 con l’Argentina che sconfisse l’Olanda per 3-1, con i gigliati ha timbrato 97 cartellini tra il 1980 e il 1984 segnando 27 reti. A “Radio Firenze Viola” l’ex gigliato ha fatto scorrere un profluvio di ricordi.
Partenza: “la mia Fiorentina era una squadra che poteva vincere lo scudetto, peccato che si è infortunato Giancarlo (Antognoni, ndr) sennò avevamo delle possibilità ma il calcio è così”. Poi aziona la macchina del tempo e viene ai giorni nostri: “la Fiorentina di oggi è migliorata- prosegue- ha trovato il sistema di gioco ma soprattutto gli uomini, sia nella Conference che in Coppa Italia è una buona squadra”.
Un modo con cui la Fiorentina potrebbe aspirare all’alta classifica , per lui , ci sarebbe: “deve fare il percorso del Napoli, spendere oppure avere scout in tutto il mondo e trovare giocatori”. Se dovesse indicare ai viola un calciatore da mettere a libro paga non avrebbe dubbi: “Retegui – conclude – mi piace molto, è un goleador, non dico che diventerà Batistuta ma è davvero bravo”. Menzioni d’onore, invece, all’attuale Fiorentina, le riserva a Cabral, Nico e Quarta.