Serie A
Fiorentina-Atalanta: probabili formazioni e dove vederla
Fiorentina–Atalanta è più che una semplice sfida, è un vero e proprio crocevia per l’Europa. Siamo solo all’inizio, come non dire il contrario, ma questa partita potrebbe già pesare sulla classifica delle due squadre. Pioli arriva a questo match dopo la grande delusione del Meazza e domani non intende sbagliare, potendo contare anche sul fattore stadio. Gasperini, invece, viene da un noioso 0-0 contro il Torino e non vince dal 20 agosto, quando Gomez e compagni rifilarono un netto 4-0 in casa con il Frosinone. Non resta che vedere come sarà la partita, sperando che venga fuori un bello spettacolo.
Indice
Fiorentina
La Fiorentina scenderà in campo con il solito 4-3-3 e qualche cambio rispetto a martedì. Infatti, come già noto, Pjaca e Gerson torneranno titolari e in queste ultime ore, su dichiarazione anche dello stesso Pioli, sembrerebbe che domani Biraghi possa rifiatare per lasciare il posto allo slovacco Hancko.
Atalanta
L’Atalanta giocherà con il 3-4-2-1 e lo farà senza un un titolarissimo, ovvero Masiello, il quale ha rimediato una piccola lesione all’adduttore. Al suo posto ballottaggio tra Mancini e Djimsiti che vede il primo favorito, mentre in porta dovrebbe rientrare Gollini al posto di Berisha. Linea a 4 di centrocampo confermata con l’unico dubbio Castagne-Hateboer, sulla trequarti l’inamovibile Papu Gomez con il ritorno dall’inizio del croato Pasalic al posto di Rigoni. In avanti, confermato Duvan Zapata.
Probabili formazioni
Formazione Fiorentina che scenderà in campo con un 4-3-3: Lafont; Milenkovic, Pezzella, Vitor Hugo, Hancko; Benassi, Veretout, Gerson; Chiesa, Simeone, Pjaca.
All. Pioli
Formazione Atalanta che scenderà in campo con un 4-3-2-1: Gollini; Toloi, Palomino, Mancini; Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Pasalic, A. Gomez; D. Zapata.
All. Gasperini
I precedenti
Fiorentina e Atalanta si scontreranno per la 111 volta nella storia, con 48 successi viola, 36 pareggi e 26 vittorie nerazzurre. I bergamaschi, tra l’altro, non vincono contro la squadra gigliata da 12 incontri ottenendo 8 sconfitte e 4 pareggi: per i toscani questa è la striscia positiva più lunga contro una squadra di A. I precedenti in casa viola sono sempre a favore della Fiorentina: in 55 incontri 34 successi toscani e solo 7 vittorie bergamasche.
Precedenti in Seria A
Giocate: 110
Vittorie Fiorentina: 48
Pareggi: 36
Vittorie Atalanta: 26
Gol Fiorentina: 161
Gol Atalanta: 95
Precedenti Fiorentina-Atalanta
Giocate: 55
Vittorie Fiorentina: 34
Pareggi: 14
Vittorie Atalanta: 7
Gol Fiorentina: 102
Gol Atalanta: 34
Dove vederla
La partita verrà disputata domani allo stadio Artemio Franchi di Firenze alle ore 15:00 e sarà trasmessa in tv su Sky e in streaming, sempre per gli abbonati, sul servizio Sky Go.
Serie A
Juventus, Bonucci commenta il ritorno di Chiellini
La Gazzetta dello Sport ha intervistato Leonardo Bonucci in merito al ritorno in bianconero del suo ex compagno Giorgio Chiellini come dirigente.
Le sue parole:
Juventus, le parole di Bonucci su Chiellini
Chiellini dirigente? “Io e Giorgio abbiamo condiviso tanti anni in campo ma anche fuori. Il suo carattere, la sua idea del dopo carriera e il suo percorso universitario ci facevano già capire quando eravamo calciatori che questo sarebbe stato il ruolo che avrebbe ricoperto una volta uscito dal terreno di gioco. Ha fatto un’esperienza negli Usa che lo ha arricchito ancora di più a livello di conoscenze e relazioni. Per me, ma credo un po’ per tutti quelli che lo conoscono, non è una sorpresa vederlo lì.”
Cosa può dare? “Fare il dirigente è sempre stato il suo obbiettivo. Alla Juve può dare quel senso di appartenenza e quella conoscenza del mondo bianconero che ha fatto suo durante gli anni da calciatore. L’augurio è sempre quello che si fa all’inizio di un nuovo percorso. Spero che questo sia solo un punto di partenza per Giorgio.”
Matteo Di Tria
Serie A
Empoli, rivelazione Vasquez: quanto può incassare il Milan
L’Empoli pare che abbia ancora azzeccato l’acquisto del nuovo portiere. Devis Vasquez, arrivato in estate dal Milan in prestito, si sta rivelando decisivo.
Sabato pomeriggio contro la Juventus, il portiere colombiano ha dato prova di poter essere importante per i toscani. Come i suoi precedenti Vicario e Caprile, anche per l’estremo difensore di 26 anni potrebbe essere una stagione per il salto di qualità.
Empoli, Vasquez convince i toscani
Le prime partite per lui sono state convincenti e il club di Corsi potrebbe decidere di riscattarlo a fine stagione. Per Vasquez le cifre del riscatto si attestano a 900mila euro da dare al Milan, che si è riservato il 10% sulla rivendita del portiere. Ma il club rossonero non ha il diritto di contro-riscatto sul giocatore colombiano.
Arrivato nell’estate 2023 al Milan, l’estremo difensore ha un passato al Guaranì, club del campionato paraguayano. Poi, durante la passata stagione, per lui prestiti prima allo Sheffield Wednesday poi all’Ascoli. In pochi scommettevano su di lui per un futuro investimento, eppure a Empoli ci hanno creduto, e per ora sembrano averci visto giusto.
Serie A
Lazio-Hellas Verona, le formazioni ufficiali
Lazio-Hellas Verona chiude la quarta giornata di Serie A. Baroni affronta per la prima volta da avversario gli scaligeri: tanti gli ex in campo.
Il campionato della Lazio riparte con più domande che risposte. Tanti (e importanti) gli acquisti. Sono arrivati giocatori di assoluta qualità, ma tutti giovani o comunque bisognosi di tempo. Tempo che però la tifoseria laziale sembra non voler dare. Era fisiologico che con gli addii di Immobile, Luis Alberto e Felipe Anderson si sarebbe chiuso un ciclo e ora ne è iniziato uno nuovo: esattamente com’era iniziato il primo.
Nessuno a Roma si sarebbe aspettato questo impatto dai giocatori sopracitati e neppure da colui che all’epoca li mandava in campo, ovvero Simone Inzaghi. Accolto (se possibile) con maggior scetticismo e criticismo rispetto al suo (seppur non immediato) successore spirituale. Oggi Simoncino fa le fortune dell’Inter ed è considerato all’unanimità (o quasi dai, sennò Cassano si offende) uno dei migliori tecnici italiani (e d’Italia) in circolazione.
Questo a dimostrazione della bontà del lavoro della dirigenza biancoceleste, che lavora così perché ha sempre lavorato così. La Lazio non ha (e probabilmente non avrà mai) la potenza economica delle squadre più blasonate di lei. E stendiamo un velo pietoso sul modo in cui viene permesso a determinate squadre di fare mercato, innescando un gioco paradossale in cui chi rispetta le regole è più penalizzato di chi non lo fa.
La Lazio ha questa politica aziendale e la porta avanti poiché, risultati alla mano, una parte di ragione Lotito & Co. ce l’hanno. E una parte di ragione ce l’hanno anche i tifosi biancocelesti, che legittimamente criticano poiché la libertà di critica è alla base dell’esercizio democratico. Il modo in cui Lotito gestisce la Lazio è passibile di critica, stante il presupposto che non si può pretendere che (dopo vent’anni) cambi.
Lazio-Hellas Verona è forse la partita che più di tutte incarna tutto questo. L’asse Roma-Verona, tanto criticata (spesso in maniera pretestuosa) dai supporters biancocelesti. L’abitudine della dirigenza capitolina di andare a pescare da squadre di medio-basso livello. Il futuro di Marco Baroni, che s’intreccia con il suo recente passato. Paradossalmente, potrebbe essere proprio la sua ex-squadra a permettergli di scacciare i fantasmi.
La stessa che gli ha dato l’opportunità, probabilmente insperata, di sedere su una panchina gloriosa come quella capitolina, ora ha la possibilità di permettergli di consolidarla. Perché non si può dire che la Lazio sia partita male, ma neanche bene. Ok il percorso. Ok il progetto. Ok anche “l’anno di transizione“, anche se forse un po’ meno, ma tutti i buoni propositi vengono meno se non adeguatamente corroborati dai risultati.
Lazio-Hellas Verona, le formazioni ufficiali
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Tavares; Guendozi, Rovella; Isaksen, Dia, Zaccagni; Castellanos. Allenatore: Baroni.
VERONA (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Coppola, Daniliuc; Tchatchoua, Belahyane, Dani Silva, Lazovic; Kastanos, Harroui; Tengstedt. Allenatore: Zanetti.
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