Serie A
Da Juventus-Lazio a Lazio-Juventus: il ribaltone
Juventus e Lazio si affrontano alla ripresa del campionato: rispetto alla gara di andata sono cambiate moltissime cose.
Juventus–Lazio sarà il big match della trentesima giornata del campionato di Serie A.
Bianconeri e biancocelesti, infatti, si affronteranno ben due volte nel giro di quattro giorni (Sabato 30 Marzo alle ore 18:00, e Martedì 2 Aprile alle ore 21:00) prima in Serie A poi nella Semifinale di andata di Coppa Italia, prima all’Olimpico poi allo Stadium di Torino.
E proprio all’Allianz Stadium è andato in scena l’unico precedente stagionale tra le due formazioni: la gara finì 3-1 per la squadra di Allegri che dopo un primo tempo impressionante e una ripresa sugli scudi ebbe la meglio sui rivali grazie alla doppietta di Vlahovic (Sabato sera sarà squalificato), e al guizzo di Chiesa.
Nella Capitale, invece, l’ultima volta là spuntò la Lazio: era la 29esima giornata del campionato scorso, nel 2-1 finale con le reti di Zaccagni e Milinkovic-Savic. Anche tra i biancocelesti, però, sono cambiate davvero molte cose: a partire dalla panchina.
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Juventus ed il momento NO
La Juventus, come detto, non è più la stessa formazione dell’andata: ha perso le sue certezze, che erano soprattutto difensive, dalle sfide contro Empoli e Inter in avanti.
Presa la consapevolezza di aver perso la corsa Scudetto, Allegri sembra aver cambiato rotta cercando di dare nuovi stimoli alla squadra. Non è un caso che proprio da quel periodo si siano visti gli esperimenti più marcati di 4-3-3, seppur a gara in corso.
La Juventus, in questo finale di campionato in cui ha un buon margine sulla zona Champions, sta cambiando pelle… anche in vista del prossimo campionato.
Ma ora c’é da ritrovare quella solidità che l’ha contraddistinta, soprattutto se vuole spuntarla in Coppa Italia e se non vuole rischiare troppo in campionato (una sola vittoria nelle ultime otto gare).
Chiesa e Vlahovic
L’estro dei suo campioni sembra ai minimi storici: il rosso di Vlahovic contro il Genoa testimonia il nervosismo e la difficoltà nel creare chance contro difese più chiuse, nonostante il serbo sia stato finora decisivo per i bianconeri.
Chiesa, invece, prima del goal a Napoli non segnava dal 16 Gennaio scorso: troppo poco per uno che avrebbe dovuto fare almeno 15 goal stagionali e che invece ora appare scarico anche in Nazionale.
La situazione in casa Lazio
Anche la Lazio, a dire il vero, non se la passa benissimo: grazie al successo di Frosinone i biancocelesti si sono lasciati alle spalle quattro sconfitte consecutive contro Fiorentina, Milan, Bayern Monaco e Udinese, tutti avversari di prima fascia tranne i friulani che hanno sancito il crollo finale di Sarri.
Ora in panchina c’è Tudor, che con il suo spirito battagliero potrebbe portare una scossa, almeno nell’immediato.
Da capire se il tanto chiacchierato cambio di modulo arriverà sin da subito, quando il tecnico croato ripartirà proprio da altri due big match e proprio contro la “sua” Juventus, la squadra che lo ha reso grande da calciatore.
Ma ora non c’è tempo per i sentimentalismi: la Lazio è nona a -4 da un posto in Conference League ma potrebbe ancora raggiungere l’Europa League attraverso la Coppa Italia.
Forse è proprio questo, al momento, l’obiettivo numero uno del Club e del nuovo allenatore che a Formello sta compattando l’ambiente e preparando la rivoluzione.
Serie A
Lazio, Tudor può abbracciare Provedel
La Lazio ospiterà l’Hellas Verona nell’anticipo di Serie A
Le fatiche della Coppa Italia possono farsi sentire ma dall’altro lato l’entusiasmo di un’impresa quasi sfiorata può essere determinante per portare a casa i tre punti. Una notizia lieta per il tecnico Igor Tudor è il recupero di Provedel. Il portiere dei biancocelesti sembra aver recuperato dall’infortunio e può tornare in campo anche dal primo minuto. Il numero 1 si giocherà la maglia da titolare con Mandas e le riserve verranno sciolte all’ultimo istante.
Serie A
Juventus-Milan: le ultimissime
Big match con vista secondo posto all’Allianz Stadium: la Juventus affronta il Milan, con Allegri e Pioli a confronto per la medaglia d’argento.
Lotta aperta per il secondo posto.
All’Allianz Stadium va in scena il match tra Juventus e Milan, con le squadre di Allegri e Pioli in lizza per salire sul secondo gradino del podio targato Serie A 2023/24.
Settimana movimentata per entrambe: la Juventus è riuscita ad accedere alla Finale di Coppa Italia Frecciarossa, resistendo al tentativo di rimonta della Lazio . Dall’altra, il Milan è reduce dal ko nel derby con conseguente trionfo tricolore per l’Inter.
All’andata si imposero i bianconeri, battendo Leao e compagni a San Siro per 1-0 con la rete (deviata) di Locatelli.
Ora, andiamo a vedere le ultimissime in vista del match delle ore 18:00.
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Juventus
Vlahovic e Yildiz (in vantaggio su Chiesa) guidano il reparto offensivo bianconero, con Weah e Kostic sulle corsie. Recuperato anche Kean. Piccolo problema per Bremer, ma il brasiliano dovrebbe farcela.
Milan
Rossoneri in emergenza difensiva: assenti per squalifica Theo Hernandez, Calabria e Tomori, praticamente l’intero pacchetto arretrato titolare. Saranno Musah e Florenzi a fare i terzini, con Gabbia e Thiaw centrali. Adli più di Bennacer in mediana. Jovic, come detto ieri, non convocato per un affaticamento muscolare.
Probabili formazioni
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Weah, Cambiaso, Locatelli, Rabiot, Kostic; Yildiz, Vlahovic.
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Musah, Thiaw, Gabbia, Florenzi; Adli, Reijnders; Pulisic, Loftus-Cheek, Leao; Giroud.
Serie A
Frosinone, tre punti importanti: la strada per la salvezza è ancora lunga
Il Frosinone coglie tre punti importantissimi nell’anticipo del 34esimo turno: 3-0 alla Salernitana.
Tre punti quelli raccolti dai ragazzi di Di Francesco che portano i gialloblu a 31 punti, temporaneamente a +3 dalla zona salvezza. I gol di Soulè e Brescianini nella prima mezz’ora arrotondati da quello di Zortea nel finale lanciano il Frosinone per la volata finale per la salvezza.
Queste le parole del tecnico Di Francesco nell’immediato dopo gara a Sky: “La vittoria è meritata, non solo per la partita ma anche per il percorso che abbiamo fatto e le ultime gare dove le prestazioni non erano mai mancate. Questa squadra lavora con attenzione. Poi mi sono un po’ arrabbiato perché ci siamo messi in difficoltà da soli ma fa parte della crescita dei giocatori”.
Nelle ultime gare c’è stato anche un miglioramento nella fase difensiva della squadra laziale, tre cleen sheet nelle ultime quattro gare, le considerazioni del mister: “Per la prima volta ho schierato la stessa formazione per la terza gara consecutiva ed è un vantaggio. Dobbiamo continuare a voler fare la partita, oggi lo abbiamo fatto all’inizio, poi un po’ meno. Stiamo lavorando più di squadra e la solidità difensiva è fondamentale portarla fino in fondo al campionato”.
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