Serie A
Baldanzi, dall’Empoli alla Nazionale: a lui la parola
Tommaso Baldanzi è una promessa del calcio italiano. L’ha intervistato TMW: vediamo cos’ha detto su Empoli e la Nazionale e sul suo futuro.
Tommaso Baldanzi non è un giocatore qualunque: è una promessa del nostro calcio, che all’Empoli sta facendo molto bene.
Ha fatto i complimenti a tutta la squadra per la vittoria di Napoli e crede fortemente nella salvezza. Come si sente ad essere il trascinatore degli azzurri toscani? Lo considera un peso?
“No, non è un peso. Penso sia così, ci sono tanti giocatori più esperti di me che mi stanno aiutando molto come sempre. Sono contento di poter essere un valore aggiunto per la squadra e cerco di mettere le mie caratteristiche a disposizione, dando sempre il massimo in campo”.
(…)
Baldanzi, ha giocato con vari allenatori, tra cui Dionisi e Andreazzoli, il Mister attuale nell’Empoli. Cosa pensa di loro?
“Sono stati tutti importanti per me. Mi sono sempre trovato bene con tutti. Con Dionisi ci ho passato meno tempo ma mi ha fatto esordire in Coppa Italia ed è un bravissimo allenatore.
Con Buscè ci ho fatto tantissimi anni, lo ringrazierò sempre anche perché con me ha fatto un grandissimo lavoro soprattutto sotto il profilo mentale.
Andreazzoli l’ho avuto già due anni fa e avevo visto che era una bella persona e un grande tecnico. L’ho ritrovato adesso con le stesse idee di calcio che approvo molto.
Poi Zanetti: mi ha dato fiducia facendomi giocare tutto l’anno e lo ringrazierò per sempre per questo”.
Un carriera, finora, indossando un’unica maglia, quella dell’Empoli appunto, è orgoglioso di ciò?
“Tantissimo, è il tredicesimo anno che sono qui, sono passati tanti allenatori e dirigenti. Sono riconoscente al massimo e voglio un sacco di bene a questa maglia. La amerò per sempre”.
Quali sono i sogni di Baldanzi ad appena vent’anni?
“Sinceramente non ne ho qualcuno in particolare. Mi piace molto questo sport e spero di poterlo fare per tanti anni al massimo”.
L’estate scorsa si è parlato di un probabile passaggio alla Fiorentina, come l’ha vissuto?
“Sinceramente non lo so. In estate si parla molto di mercato ma non ne parlo io personalmente quindi non ne so molto. Sono molto contento di essere rimasto qui a Empoli, mi ha fatto molto piacere continuare a far parte di questa società Sono molto felice di essere qui e voglio raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati”.
Tanti giocatori sono partiti dall’Empoli per poi approdare in grandi squadre, anche lui lo vede come un trampolino di lancio?
“Non so se sono pronto perché non spetta a me giudicarlo. Penso che ci saranno degli step da fare, alcuni lo hanno fatto, altri no, ma il mio step giusto in questo momento è l’Empoli: sono felice di essere qui e lavorare in azzurro”.
Baldanzi è certamente in ottima forma, pensa di dover migliorare?
“Ci sono dei lati in cui posso migliorare, ci lavoro ogni giorno. Uno di questi è il lato fisico, mi alleno tanto, anche in palestra e penso possa servirmi nella mia carriera”.
Lui ha giocato sia da trequartista che da esterno, quale ruolo predilige?
“Ho sempre ricoperto il ruolo di trequartista e naturalmente mi torna meglio giocare in quella posizione, ma sono due ruoli molto simili e posso giocare anche esterno. Ovunque il mister deciderà di mettermi mi farò trovare pronto”.
Sogna un giorno di giocare nella Nazionale maggiore?
“È inevitabile. Ci penso ed è il sogno di ogni bambino ma come ho detto prima ci sono degli step da fare. Ho fatto l’Under 20 e sono rimasto molto contento e orgoglioso. Ora c’è l’Under 21 e stiamo facendo un bel cammino. Poi se continuerò a lavorare verrà tutto da sé”.
Cosa ricorda del magnifico Mondiale U20 perso in finale?
“Sicuramente è stata un’esperienza indimenticabile giocare un Mondiale un Argentina. Dispiace e ci sono stato male per essere arrivato fino alla finale ma non essere tornato a casa con una medaglia di un altro colore.
C’è rammarico ma c’è anche tanta consapevolezza di aver fatto un gran Mondiale e di aver vissuto un’esperienza indimenticabile”.
Secondo Baldanzi, perché le Nazionali Under vanno meglio della maggiore, Europeo a parte?
“Sono competizioni difficili in campo internazionale. La Nazionale maggiore è una Nazionale molto molto molto forte e uscirà da questo momento. I giocatori ci sono e i ragazzi sono tutti di grandissimo talento”.
Cosa pensa delle esperienze all’estero di alcuni suoi colleghi? L’Italia forse punta poco sui giovani?
“Ultimamente è un po’ il contrario, vedi Vignato, Miretti e Scalvini che si stanno affermando. Ognuno fa il suo percorso, qualcuno aveva bisogno di andare a giocare in un campionato all’estero e ha fatto bene a provare”.
Sogna di fare un percorso come Vicario e Asslani, il top in Europa?
“Hanno fatto due percorsi molto importanti e sono molto contento e orgoglioso di loro. Sono due miei grandi amici, due ragazzi forti e ambiziosi che lavorano tanto. Per il momento si sono meritati tutti questo”.
Quale mentalità le hanno trasmesso questi giocatori che sono diventati campioni?
“Vicario, come Caputo e Luperto, mi hanno aiutato tanto sotto l’aspetto mentale e del lavoro. Guglielmo lavorava sempre, senza pausa. Questo è fondamentale”.
Cosa vuole rubare al suo idolo Dybala?
“A parte tutte, direi i numeri in fase realizzativa”.
Corsi l’ha paragonata a Di Natale, si rispecchia i lui nonostante i ruoli differenti?
“Intanto ringrazio il presidente per il complimento, davvero bello. Ognuno avrà il suo percorso, non so quale sarà il mio. Sicuramente lui è stato a grandissimi livelli per tanti anni e sono molto contento di essere paragonato a lui”.
Gli infortuni sono solo sfortuna?
“Un giocatore che cerca più dribbling è più soggetto a botte o a infortuni del genere. Ci posso lavorare, come ho detto prima anche sotto il punto di vista fisico. La distorsione alla caviglia però non penso che c’entri molto”.
Chi vorrebbe ringraziare?
“Penso che un nome sarebbe riduttivo. Ringrazio la mia famiglia che c’è sempre stata”.
Tommaso Baldanzi, ci pensi bene: dove sogna di essere tra cinque anni?
“Non lo so. Spero di fare il meglio possibile e di arrivare in alto”.
In bocca al lupo Tommaso, noi di CalcioStyle ti auguriamo il meglio.
Serie A
Roma-Como: i giallorossi tentano il tutto per tutto per avere Ndicka ed El Aynaoui
Roma tenta di ottenere una proroga per Ndicka ed El Ayonoui, così da poterli avere contro il Como nonostante la convocazione per la Coppa d’Africa.
I nomi in questione corrispondono a quelli di Evan Ndicka ed El Aynaoui, convocati rispettivamente dalla nazionale Costa d’Avorio e dalla selezione Marocchina, scelta dal ct Farià.
Tuttavia, se fino a pochi giorni fa si pensava che, terminate le gare in calendario per questa settimana – prima contro il Celtic in Europa League e poi contro la Juventus in campionato – i due giocatori sarebbero stati assenti per circa un mese, corrispondente alla durata della competizione, oggi lo scenario sembra essere cambiato nuovamente.
Infatti, secondo le ultime indiscrezioni, in vista della gara contro il Como, in programma il 15 dicembre – stesso giorno in cui entrambi i giocatori sarebbero attesi per i rispettivi ritiri in vista della partenza poi per la Costa D’avorio, paese ospitante della competizione – i due giocatori potrebbero ricevere una particolare proroga che permetterebbe loro di prendere parte alla sfida contro i Lariani.
Roma, come si procede
Per far sì che questo accada, però, sarà fondamentale ricevere il sostegno della FIFA, che dovrebbe quindi accogliere la richiesta della Roma, permettendo una proroga condivisa dalle due federazioni. La FIFA, al momento, avrebbe lasciato la decisione completamente nelle mani delle parti coinvolte, mentre il club giallorosso avrebbe deciso di muoversi in anticipo, aprendo il dialogo con la federazione ivoriana e con quella marocchina, anche se per ora non risultano ulteriori aggiornamenti.

Neil El Aynaoui pensieroso ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Milan: se Maignan non rinnova è pronta la soluzione: Tare pensa a Souza
Il Milan valuta Hugo Souza come possibile alternativa a Maignan mentre prosegue la complicata trattativa per il rinnovo del portiere francese. Ecco i dettagli
Secondo quanto riportato da Sky Sport questa mattina, la dirigenza rossonera sarebbe tornata nuovamente alla carica per trovare una soluzione alla questione Maignan. Il portiere francese, nonostante le spinte dei compagni, resta infatti in scadenza tra un anno, una situazione delicata se si considera anche il ruolo da capitano che ricopre.
Il Milan, da un lato, starebbe cercando di porre rimedio a una vicenda che avrebbe potuto essere risolta mesi fa; dall’altro, come è logico che sia, una parte del front office starebbe valutando una soluzione alternativa nel caso la trattativa con l’estremo difensore non dovesse andare a buon fine. Proprio nelle ultime ore sarebbe spuntato un nome nuovo. Le indiscrezioni parlano di un profilo che avrebbe attirato l’attenzione di Igli Tare (ds del Milan), ancora una volta in osservazione sul mercato sudamericano, come già avvenuto ai tempi di Davis Vásquez.
Milan, l’idea Souza
Il giocatore in questione è Hugo Souza, portiere classe 1999 attualmente al Corinthians. Le sue prestazioni hanno impressionato al punto che Carlo Ancelotti, vecchia conoscenza rossonera, avrebbe deciso di convocarlo per la prima volta in nazionale, facendolo addirittura esordire contro il Giappone in amichevole.
La valutazione del portiere si aggira intorno ai 10 milioni di euro, cifra considerata accessibile e che potrebbe spingere il club a valutare un investimento anticipato già in vista della prossima finestra di mercato.

CHRISTIAN PULISIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Torino, ribaltone in dirigenza: out Vagnati, torna Petrachi
Il Torino ha sollevato Davide Vagnati dall’incarico di responsabile dell’area tecnica, al suo posto torna Gianluca Petrachi.

Un ritorno al passato per Petrachi
Il Torino ha deciso di esonerare Davide Vagnati dal ruolo di direttore tecnico, affidando nuovamente l’incarico a Gianluca Petrachi. Questa notizia ha sorpreso molti nel mondo del calcio, segnando un ritorno al passato per il club granata. Petrachi, che aveva già ricoperto questo ruolo in passato, è noto per il suo approccio strategico e la capacità di gestire situazioni complesse. La scelta di richiamarlo potrebbe rappresentare un tentativo di riportare stabilità e rinnovata ambizione al Torino, soprattutto in vista delle prossime sfide di calciomercato.
Il comunicato del Torino su Vagnati
Di seguito il comunicato ufficiale del club granata.
“Il Torino Football Club comunica l’esonero, con effetto immediato, di Davide Vagnati dall’incarico di Direttore Sportivo e Responsabile dell’Area tecnica del Club. Il Torino FC ringrazia Vagnati per il lavoro svolto e per il grande impegno profuso in questi quasi sei anni e gli augura il meglio nel proseguimento della sua carriera.
La direzione tecnico-sportiva è stata nuovamente affidata a Gianluca Petrachi, già Direttore Sportivo del Torino con una lunga permanenza dal 2010 al 2019. Tutta la Società riaccoglie Gianluca Petrachi con un caloroso abbraccio: bentornato a Torino, Sempre Forza Toro!”
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Fonte: l’account X di Schira.
Clamoroso #Torino: esonerato il dt Davide #Vagnati. Al suo posto torna Gianluca #Petrachi. #calciomercato
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 10, 2025
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