Serie A
Atalanta, un cuore giovane per il futuro
L’Atalanta sta crescendo una serie di giovani di belle speranze che si sono fatti valere in serie D.
Atalanta, braccia aperte a campioni in erba
Per ora sono approdati nelle giovanili della squadra, in futuro potrebbero fare il loro debutto tra i professionisti. Forse con l’Atalanta di Gian Piero Gasperini a cui sono approdati, forse con altre compagini.
L’Eco di Bergamo si incarica di illuminare i riflettori su questi talenti in erba che potrebbero un giorno riempire le pagine dei media calcistici con le loro prodezze.
Il primo nome è Gabriel Martinelli, solo omonimo del nazionale brasiliano che milita nell’Arsenal. Classe 2005, ricorda Calcio Atalanta riprendendo il quotidiano bergamasco, “è di Pumenengo e centrocampista della Virtus Ciserano Bergamo”, compagine del girone B della serie D.
Dal Villa Valle, nel medesimo raggruppamento, vengono invece Giorgio Buzzoni, Edoardo Zanchi e Simone Perucchini, , rispettivamente centrocampista, portiere e attaccante. I primi due sono classe 2006, il terzo è del 2007.
Cristian Dalmaggioni, classe 2009, è invece un centrocampista di provenienza dal Ponte San Pietro.
Serie A
Lecce-Empoli, formazioni ufficiali
Lecce-Empoli, Friday Night che apre la dodicesima giornata di Serie A, mette di fronte i salentini (padroni di casa) e i toscani.
Per Lecce-Empoli si potrebbe parlare di “spareggio salvezza”, ma non sarebbe del tutto corretto. I toscani sono la rivelazione del campionato, o almeno quella che sin qui ha resistito meglio allo scorrere del tempo, e attualmente occupano l’undicesimo posto in classifica. 14 punti conquistati (gli stessi della Roma) e l’Europa che potenzialmente dista meno punti della zona salvezza.
Infatti, il settimo posto del Milan dista tre punti mentre il terzultimo del Monza ne dista addirittura sei. Ovvio che i rossoneri hanno una gara in meno, ma non siamo qui a fare voli pindarici. E’ soltanto la legittimazione dell’ottimo lavoro svolto sin qui da D’Aversa, che ha avuto l’intelligenza di recedere dalla propria svolta giochista e di tornare a fare quello che sa fare meglio.
Ovvero costruire squadre solide, compatte ed estremamente verticali. Squadre ostiche, arcigne ed estremamente complesse da affrontare e da piegare. Tra l’altro stasera (ore 20:45 al Via del Mare) affronterà proprio la squadra che lo avevo esonerato lo scorso Marzo. Il terzo consecutivo dopo quello con Sampdoria e Parma, anche se in quell’occasione non fu certo colpa sua.
La testata rifilata ad Henry, in occasione di un Hellas Verona-Lecce, sembrava un epitaffio funebre sulla carriera italiana del tecnico italo-tedesco. Invece, un lapsus iracondo (sebbene deprecabile e non giustificabile) non è bastato a dilapidare l’onesta carriera di un bravissimo allenatore. D’Aversa ha risposto alle critiche come ha sempre fatto, ossia con il duro lavoro.
Un altro che lavora duro, e ci metterei la mano sul fuoco, è Luca Gotti. Persona serissima e grande professionista, ma quella di Lecce è una realtà che in Inghilterra definirebbero “Jojo Club“. Una società che si lega mani e piedi alla finissima mente calcistica di Pantaleo Corvino, ma che non riesce a trovare risorse alternative quando il suo fiuto da segugio, per una volta, fa cilecca.
In estate i giallorossi hanno perso troppi giocatori (Piccoli, Almqvist, Pongracic e Gendrey) e per il momento le “corvinate” in entrata non hanno sortito l’effetto sperato. Premessa doverosa, ma che non basta a giustificare il pessimo rendimento della squadra. Peggior attacco del torneo con appena 4 reti realizzate in 11 partite (media di 0,36 reti per gara), il secondo peggiore è proprio l’Empoli con 8. Che però di gol ne ha anche incassati 9, contro i 20 del Lecce: quarta peggior difesa della Serie A.
Peggio hanno fatto solo Genoa (22), Como (23) ed Hellas Verona (24). A preoccupare è proprio la differenza reti (-16), la peggiore del torneo. Sintomatica di una squadra che non segna e che prende gol praticamente da chiunque, con un solo clean sheet all’attivo in 11 giornate. Il Lecce ha perso 6 delle ultime 7 gare disputate nelle varie competizioni e condivide l’ultimo posto in solitaria (8 punti) con Venezia e Monza, a un punto di distanza dalla zona salvezza: rappresentata da Parma e Cagliari.
Lecce-Empoli, le formazioni ufficiali
LECCE (4-3-3): Falcone; Guilbert, Gaspar, Baschirotto, Gallo; Oudin, Ramadani, Rafia; Dorgu, Krstovic, Banda. Allenatore: Gotti.
EMPOLI (3-5-2): Vasquez; Goglichidze, Ismajli, Viti; Gyasi, Henderson, Haas, Maleh, Cacace; Colombo, Pellegri. Allenatore: D’Aversa.
Serie A
Napoli, Fedele: “La coppa Lukaku-Kvara? Deve sintonizzarsi meglio”
Ai microfoni di Radio Marte l’opinionista Enrico Fedele ha parlato dell’imminente sfida di campionato tra il Napoli e l’Inter.
Ecco il punto di vista de “L’infedele” Enrico Fedele sulla partita che vedrà contrapposti il Napoli e l’Inter in Serie A domenica allo stadio Meazza di Milano.
Napoli, le parole di Enrico Fedele
Queste le sue parole: “Quanto sarà importante ritrovare Stanislav Lobotka contro l’Inter? È un giocatore diverso da Billy Gilmour, di qualità, mentre lo scozzese è un ‘cucitore’, un centrocampista di sostegno e appoggio: ha meno abilità tecnica, Gilmour, ma maggiore intelligenza tattica.
Cosa aspettarsi da McTominay domenica? C’è un problema: l’ex United agisce da prima punta, occupando lo spazio che dovrebbe essere di Kvaratskhelia quando prende palla e sterza. Il georgiano, di conseguenza, si scontra con un compagno-avversario che gli toglie spazio quando prova a fare gol. Nelle ultime partite, richiamato da Conte, McTominay ha iniziato a giocare più in mezzo al campo per dare coperture in mediana”.
“Il secondo problema è questo: Lukaku ha sempre giocato con un goleador, uno che giocasse meno per la squadra e più per il gol, come Lautaro o come quando agiva con Dybala che è un nove e mezzo.
Forse, è una coppia che deve sintonizzarsi meglio, quella che forma oggi con Kvaratskhelia, il quale deve essere spostato quindici metri più avanti già dalla prossima gara. Alla rincorsa del pallone deve provvedere lo scozzese McTominay, che non deve mettersi nella posizione di un attaccante”.
Serie A
Torino, Vanoli: “Il derby un’emozione speciale, Ilic ha i 90 minuti. Sul momento della squadra…”
Alla vigilia di Juventus-Torino, che si disputerà sabato sera alle 20:45, il tecnico granata Paolo Vanoli ha presentato la sfida in conferenza stampa.
La città di Torino è pronta al derby della Mole, queste le parole di Vanoli alla vigilia: “Il gruppo sta bene, veniamo da una settimana intensa vista l’importanza del match”.
Torino, le parole di Vanoli
Queste le parole di Vanoli in vista del derby di Torino, in programma sabato alle ore 20:45 all’Allianz Stadium.
Le emozioni
“Un emozione speciale, è la mia prima volta in un derby.”
L’ambiente
“Una partita così è ricca di motivazioni, è bello sentire la carica che c’è nell’ambiente quando prepari un derby. Ho visto qualcosa di diverso negli occhi dei miei ragazzi, c’è la voglia di fare qualcosa di importante”.
Che Adams
“Proveremo fino all’ultimo a portarlo con noi, se non dovesse farcela abbiamo altre soluzioni come Njie, Karamoh o Vlasic dietro la punta”.
La difesa
“Inizialmente prendevamo molti gol, ora di meno, fa parte di un percorso collettivo. Dobbiamo continuare a lavorare sia nei singoli che sul piano collettivo per fare ancora meglio”.
Ilic
“Ilic ha i 90 minuti nelle gambe, può partire titolare”.
Tifosi
“Conosciamo l’importanza della partita, possiamo fare una gran partita, c’è entusiasmo in tutto l’ambiente, solo lavorando insieme possiamo raggiungere l’obiettivo, ci siamo fatti una promessa all’inizio, loro l’hanno mantenuta, noi abbiamo promesso massimo impegno”.
Periodo negativo
Bisogna lavorare sotto l’aspetto dei singoli, solo così si può crescere in maniera collettiva. Ci sta fare un errore nei 90 minuti, l’importante è reagire bene come abbiamo fatto nell’ultima partita”.
Palle inattive
“Lavoriamo su ogni aspetto della partita, si può e si deve migliorare”.
Derby
“Ho visto un derby su YouTube in cui la Juve vinceva 2-0, mi sono emozionato perchè ho visto un Toro in difficoltà che ha saputo reagire fino a segnare 3 gol. Questa è la bellezza di una partita speciale”.
Antonio Petrucci
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