Serie A
Atalanta, Gian Piero Gasperini lancia la carica
L’Atalanta si appresta ad affrontare la capolista Napoli con la determinazione di chi vuole tornare alla vittoria per abbracciare la zona europea
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Atalanta, occhi sull’ Europa
L’espressione “non abbiamo niente da perdere” non gli esce mai dalle labbra. Se non per dire, subito dopo, che per lui, semplicemente, l’affermazione non ha senso.
Gian Piero Gasperini, tecnico dell‘Atalanta, è uomo in cui il senso pratico e la determinazione trovano armoniosa fusione. E, nell’esaminare la sfida non certo all’acqua di rose con i partenopei, esordisce mettendo subito le cose in chiaro: “ci andiamo a scontrare contro una squadra che ha fatto qualcosa di straordinario – afferma nella conferenza stampa pre partita riportata da “TuttoAtalanta” – e che vincerà il campionato visto il margine ma possiamo misurarci contro una grande squadra”.
Tutti a disposizione
Tutti a disposizione, specifica il tecnico, tranne Koopmeiners e Hateboer cui un infortunio impedisce di aggregarsi alla compagnia. A chi pensi che gli ultimi esiti non proprio fausti dell’Atalanta sul rettangolo verde (un punto nelle ultime tre gare) abbiano azzoppato il morale, Gasperini dice di toglierselo dalla testa: “ho sensazioni positive – aggiunge- andiamo a Napoli con un bello spirito, vogliamo fare la nostra prestazione”. In ballo c’è sempre anche quella cena che il presidente Antonio Percassi ha promesso al raggiungimento dei 40 punti. Ora sono quarantadue e il tecnico atalantino sentenzia: basta scegliere il ristorante perché noi l’acquolina in bocca l’abbiamo. E si concede a un sussurro di celia: “ditegli- afferma rivolto al presidente- che se non la paga non facciamo più punti e per quello non andiamo avanti”. E giù una risata.
Poi, però, torna a sposare la serietà: “sono passati dei mesi – aggiunge- ma l’Atalanta non è mai mancata sul piano della prestazione, siamo sempre usciti da queste gare con delle prestazioni di livello, è la cosa più importante“. Sassuolo e Lecce? Due incidenti di percorso: “l’Atalanta – taglia corto – sta facendo un buon campionato”. E del resto è al sesto posto, dove il blasone acquisito sul campo le impone di essere. Ergo l’Europa è sempre nel campo visivo.
Nel reparto offensivo darà spazio alla fantasia di Zapata e Muriel, poi, prosegue, “le valutazioni le faccio con chi sta bene”.
Napoli: nessuna distrazione
Gasperini esclude che il Napoli, nell’affrontare la sua squadra, avrà già in testa l’impegno europeo contro l’Eintracht Francoforte. “hanno riposato tutta la settimana – conclude- arrivano dalla partita con la Lazio, hanno avuto la possibilità di concentrarsi sulla gara“. Cosa mancava? Una data. Il 4 dicembre 2021, Fu quella in cui l’Atalanta si fece il regalo di Natale imponendosi al “Maradona” per 3-2 nella stagione 2021-22. Anche se Natale in questo momento dell’anno è abissalmente lontano, Gasperini e i suoi quel regalo se lo riconcederebbero più che volentieri.
Serie A
Tardelli: “Basterebbe ammettere l’errore”
L’ex campione del mondo ’82 Tardelli ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere dello Sport. L’ex Inter e Juventus ha parlato della questione Acerbi-Juan Jesus, rimarcando l’importanza delle iniziative contro il razzismo.
Le parole di Tardelli
Questione Acerbi-Juan Jesus
“I calciatori sono sotto i riflettori e dovrebbero essere esempi di educazione, quante volte lo sentiamo ripetere? Basterebbe avere la forza di dire “ho sbagliato” e non “sciacquatevi la bocca” come ho letto sui social”.
E’ una decisione giusta?
“Diciamo che nell’ultimo periodo sono state emesse delle condanne particolari da parte della giustizia sportiva. Sinceramente, credo che Acerbi abbia commesso una sciocchezza perché è un bravo ragazzo e un professionista serio. Ma penso anche che una sciocchezza più grande l’abbia commessa chi l’ha giudicato. Però è solo una mia idea”.
Qualcuno ne esce pulito?
“Non tutti. Juan Jesus aveva sistemato tutto, perdonando Acerbi già in campo. Lui è il vero vincitore”.
La corsa scudetto della Juve.
“A un certo punto ci hanno creduto, ma oggettivamente la distanza con l’Inter era e resta enorme”.
Sulla stagione dell’Inter.
“Si sono mossi bene sul mercato e Inzaghi è stato bravissimo. Peccato per la Champions a Madrid, ma hanno buttato la qualificazione nella gara d’andata a San Siro”.
Serie A
Cagliari: Ranieri ritrova due giocatori fondamentali
Cagliari: continuano gli allenamenti in casa rossoblù in vista del match contro l’Hellas Verona di Marco Baroni. Match in programma Lunedì alle ore 15.00
Continua il lavoro in casa Cagliari in vista del match di Lunedì contro l’Hellas Verona.
Nella giornata di oggi mister Claudio Ranieri avrà a disposizione quasi l’intero gruppo, tranne Gianluca Lapadula che riprenderà gli allenamenti domani mattina.
Il tecnico ha recuperato sia Luvumbo che Gaetano, entrambi al lavoro anche ieri con il resto del gruppo.
Ancora ai box Yerry Mina, che invece continua a lavorare a parte
Serie A
Inter, auguri al jolly della difesa Benjamin Pavard
Oggi si festeggia un compleanno in casa Inter: quello di Benjamin Pavard, nato in Francia il 28 marzo di 28 anni fa. Ecco qualche curiosità sul difensore.
Il difensore dell’Inter Benjamin Pavard è nato il 28 marzo 1996 a Maubeuge. Cresciuto a Jeumont, ha iniziato la carriera nel settore giovanile del Lille, per poi trasferirsi allo Stoccarda in Germania nel 2016, ottenendo una promozione in Bundesliga.
Nel 2018 ha vinto la Coppa del Mondo con la Francia prima di passare al Bayern Monaco nel 2019 e, successivamente, all’Inter.
Soprannominato Benji l’Interista, in passato ha segnato anche contro l’Inter in Champions League, indossando la maglia del Bayern Monaco. Alla fine dello scorso anno, Pavard è stato costretto in panchina da un infortunio di lieve entità (una lussazione della rotula, ndr).
Questa stagione, per lui, in maglia nerazzurra ha totalizzato 25 presenze e due assist.
Per lui, come ha svelato in un’intervista a DAZN tempo fa, il pallone è un affare di famiglia: “Mia madre giocava a basket, io giocavo con lei ma con i piedi e così mi ha iscritto subito in una squadra di pallone insieme a mio papà che era il mio allenatore.
Ho iniziato a 4-5 anni. Se non fossi diventato calciatore? Forse sarei diventato un barbiere. Non saprei davvero, ma mi sono sempre piaciuti i capelli. Ma non ci ho mai pensato”.
Nel tempo libero, Pavard pratica yoga, ama ascoltare musica, guardare le serie tv e le partite di tennis.
Il suo idolo nerazzurro? Javier Zanetti.
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