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Udinese-Milan: pagelle e considerazioni sui rossoneri
Il Milan lascia lo stadio Friuli con in tasca i preziosi tre punti ed il quarto posto mantenuto coi denti a seguito di una partita molto difficile e fisica. L’Udinese ha dimostrato di essere squadra tosta, ben messa in campo da mister Velazquez e soprattutto molto muscolare contro la quale è sempre difficile giocare ed esprimere il proprio gioco.
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Cosa ha funzionato
Dopo 16 partite ad incassare gol finalmente la porta rossonera è rimasta inviolata e questa notizia non è da poco. La difesa si è mossa discretamente bene con Donnarumma abile a guidarla con autorità e soprattutto con due ottime parate che sicuramente danno morale dopo alcune prestazioni non proprio impeccabili per il giovane portiere rossonero.
Altra cosa positiva vista ieri è la grinta, quella famosa garra sempre invocata da Gattuso che ieri si è vista per buona parte della gara. Vincere due partite nei minuti di recupero non è sempre fortuna, è anche segnale che la squadra non molla, ci crede fino all’ultimo anche quando le energie vengono meno e quando si gioca decimati causa i numerosi infortuni che in questi giorni stanno minando impietosamente il club. La critica che ho sempre fatto a Gattuso era che i giocatori in campo non si impegnavano, o meglio, non dimostravano carattere, non mostravano gli attributi in parecchi spezzoni di gara.
In queste ultime due partite la grinta si è vista eccome, ma ovviamente non si vince solo con la grinta, vanno sistemate parecchie cose altrimenti è impossibile poter fare risultato contro la Juventus.
Bakayoko ha giocato abbastanza bene, notizia non di poco conto dopo le disastrose prestazioni nelle rare volte che è stato chiamato in causa. E’ finalmente riuscito a prendere in mano le redini del centrocampo e, nonostante ancora un po’ confuso con la palla ai piedi, ha scardinato una quantità enorme di palloni dai piedi degli avversari mostrando fisico e denti quando serviva.
Da qui a riscattarlo 40 milioni ci passa un abisso, ma le speranze di vederlo in miglioramento finalmente ci sono e potrebbe essere quel giocatore ritrovato che farebbe senz’altro bene ad un centrocampo falcidiato dagli infortuni e bisognoso di fisicità.
Emergenza infortuni
Infermeria stracolma quella rossonera. La situazione appare quantomeno preoccupante con Caldara e Biglia fuori per per settimane e non recuperabili nel breve, Kessiè e Calhanoglu che avrebbero bisogno di riposo per rimediare una condizione non al top senza dover sempre ricorrere ad antinfiammatori e buona volontà e la new entry Higuain che ieri è stato costretto ad abbandonare il terreno di gioco a seguito di una fitta alla schiena durante un contrasto con Mandragora al 36′ del primo tempo.
In giornata si valuteranno le sue condizioni e, salvo complicazioni, potrebbe essergli concesso un turno di stop contro il Betis per ritrovarlo in campo nella delicata sfida contro la Juventus abile ed arruolato.
Le pagelle
Donnarumma 6,5: non incassa reti ed è già un successo. Guida bene la difesa facendosi trovare pronto in ogni occasione. Lo possiamo dire, era ora.
Abate 5,5: perde qualche pallone di troppo e non convince mai del tutto nè in fase difensiva nè in quella propositiva. Poca lucidità.
Zapata 5: che sappia difendere non vi sono dubbi, ma con la palla ai piedi è disastroso, troppi evidenti ed elementari errori commessi, disattenzioni che potevano costare molto caro.
Romagnoli 7,5: il migliore dei rossoneri e non solo per il gol. Gioca con evidente personalità, combatte come un leone ed è autore di un pregevole gol al 97′ che per il Milan sta diventando una piacevole consuetudine. Sempre più leader.
Rodriguez 5,5: primo tempo da 5, secondo da 6 pieno. Dai suoi piedi è lecito aspettarsi di più in fase propositiva. Annebbiato per gran parte della gara, pochissime idee e molto confuse.
Suso 6,5: gioca una marea di palloni, si divora un gol al 59′, appare forse meno lucido del solito, ma impeccabile ancora una volta come uomo assist, suo infatti il passaggio vincente per il gol di Romagnoli.
Kessiè 6: gioca grazie all’aiuto degli antidolorifici, come accade ormai da settimane, soffre non poco, ma combatte anche come un leone anche se spesso manca di lucidità.
Bakayoko 7: non merita appieno questo voto, ma il giocatore va lodato ed incoraggiato per quanto ha fatto vedere in campo, per come ha interpretato la gara, per come ha saputo reagire alle forti critiche dei giorni scorsi e per come abbia saputo dominare il centrocampo per buona parte della gara.
Laxalt 5: serata da dimenticare, troppi errori, passaggi sbagliati ed imprecisioni generali come spesso gli accade da troppe partite ormai. Sul talento e sulla dinamicità non si discute, sul fatto che probabilmente non sia da Milan nemmeno.
Borini 6: subentra a Laxalt, ci mette cuore, combatte e si propone.
Higuain 5,5: non entra nel vivo della partita, poco servito e poco ispirato. Costretto ad uscire al 36′ per una botta alla schiena durante uno scontro con Mandragora.
Castillejo 6,5: subentra a seguito dell’infortunio di Higuain. Si rende pericoloso in più occasioni e diventa l’anima del Milan nel secondo tempo. Merita più spazio, la sua dinamicità sa far male.
Gattuso 6,5: costretto a fare di necessità virtù causa una situazione disastrosa all’interno dell’infermeria, il Milan scende bene in campo, soffre i muscoli dell’Udinese forse troppo, ma vuole vincere e la grinta che ci mette per farlo è lodevole. L’idea che serva qualcosa in più al gioco non lascia dubbi, ma ieri contava vincere per mantenere il quarto posto e la vittoria c’è stata.
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Inter, all’inizio del prossimo campionato potrebbero non esserci Lautaro e Thuram | I dettagli
Simone Inzaghi già trema in vista della prossima stagione. L’Inter, infatti, potrebbe perdere Lautaro e Thuram per l’inizio del campionato 2024/25. Il motivo
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L’Inter, nuove competizioni e nuovi format
Non è ancora terminata la stagione 2023/24, che l’Inter spera di chiudere con lo scudetto e la seconda stella, che già si pensa alla prossima. Il nuovo anno calcistico dovrebbe aprirsi con qualche bella novità. In particolare, la Champions League nella sua nuova formula e il Mondiale per Club. Si tratta di un vero e proprio nuovo torneo a 32 squadre e, quindi, con molte più partite da sostenere per una squadra, nell’arco della stagione. Se poi si aggiungono anche gli Europei e la Coppa America agli impegni dei calciatori coinvolti, viene facile comprendere che per i club ci sarà molto da lavorare per gestire le rose.
Inzaghi, attenzione alle Olimpiadi
Veniamo ora al punto cruciale di questo articolo. La possibile assenza di Lautaro e Thuram ai nastri di partenza del prossimo campionato. Ai due attaccanti nerazzurri, attualmente impegnati con le rispettive Nazionali, è stato chiesto cosa farebbero se venissero convocati per le prossime Olimpiadi. Entrambi hanno dichiarato che risponderebbero positivamente alla chiamata del selezionatore. Se dovesse essere così, l’Inter inizierebbe la stagione senza l’intero attacco titolare.
I possibili scenari per gli attaccanti dell’Inter
Come sappiamo, gli Europei iniziano il 14 giugno e terminano dopo un mese. In quella data termina anche la Coppa America. Le Olimpiadi, invece, iniziano il 24 luglio e terminano l’11 agosto. Solo 9 giorni prima dell’inizio della Serie A. Se Lautaro e Thuram partissero per le Olimpiadi, quindi, andrebbero in vacanza subito dopo, perdendo almeno 2 partite di Campionato. Come sostiene la Gazzetta dello Sport, però, calciatori e staff potrebbero mettersi d’accordo o opporsi alla partecipazione dei calciatori alla competizione olimpica.
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Juventus, il centro sportivo di Vinovo cambia nome: ecco l’Allianz Training Center
La Juventus, attraverso un comunicato ufficiale, ha comunicato il cambio di nome per il centro sportivo di Vinovo in Allianz Training Center.
Con un comunicato ufficiale la Juventus ha diramato una novità per quanto riguarda il centro sportivo di Vinovo: il nome. Infatti il club bianconero cambierà il nome dello storico centro, che per la partnership con Allianz da oggi diventa Allianz Training Center.
Juventus, il comunicato
“Dici Juventus e pensi, oltre ai colori bianconeri e alle nostre squadre, ai tanti posti in cui il club vive ogni giorno.
Dici Juventus e pensi anche a Vinovo: oggi è la casa delle Juventus Women, delle Giovanili e della Next Gen, grazie anche a un’importante opera di riorganizzazione degli spazi e di restyling che si è svolta nel recente passato.
Vinovo è storia della Juve, è il centro in cui fin dal 2006 si sono svolti gli allenamenti di tutte le nostre squadre.
Da oggi, nell’ambito della partnership già esistente, questo luogo così importante per il nostro passato e soprattutto per il nostro presente e per il nostro futuro, si chiama Allianz Training Center.
Continua dunque il forte legame con Allianz, che dal 2017 è anche il Naming del nostro stadio, l’Allianz Stadium, e dal 2020 è brand presente sul retro delle maglie della Prima Squadra Femminile.
Quindi, da oggi, se dici Vinovo, dici… Allianz Training Center”.
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Gravina contro tutti: la Serie A e la B unite nelle proteste
Oggi l’appuntamento è con il Consiglio Federale per le Riforme. Gli occhi sono tutti puntati su Gravina, criticato sia dalla Serie B che dalla Serie A.
Il calcio italiano vive un momento di grande agitazione, con polemiche che coinvolgono sia la giustizia sportiva che quella ordinaria, oltre che le misure di sostenibilità economico-finanziaria del calcio italiano.
Il Consiglio Federale per le Riforme, presieduto da Gabriele Gravina, si prepara a votare una parte della riforma del calcio, ma emergono segnali di insoddisfazione da parte delle Leghe e dei club. Il consiglio si aprirà alle ore 15 di oggi.
La Serie A, pur essendo soddisfatta dei dettagli della riforma, esprime un crescente malcontento verso la gestione della Federazione. Questo malumore si manifesta con un possibile voto contrario alla riforma, come segnale di protesta contro la mancanza di ascolto da parte della Federazione riguardo a questioni cruciali per i club, come i giocatori extracomunitari e le multiproprietà.
A fare capo alla delegazione della Lega Serie A, oltre al presidente Casini, anche figure come Giuseppe Marotta e Claudio Lotito.
Anche la Serie B esprime perplessità sulla gestione delle retrocessioni dalla Serie A alla B. A seguito di uno scambio di lettere con Gravina, il presidente della Lega Serie B Mauro Balata ha già dichiarato che non voterà a favore delle riforme. Al momento, non si sa se si asterrà o voterà a sfavore.
Dal canto suo, Gravina definisce “inaccettabili” le critiche alla trasparenza dei controlli federativi.
La tensione tra le parti è palpabile, e l’esito del voto di oggi sulla riforma rimane incerto.
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