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Sorteggio qualificazioni Euro 2020: le fasce e le possibili avversarie dell’Italia
La Uefa ha pubblicato le fasce per il sorteggio che il 2 dicembre comporrà i gruppi: gli azzurri sono in prima fascia. Saranno 10 i gironi di qualificazione per Euro 2020. Andranno avanti le prime due Nazionali di ogni girone, oltre ai quattro posti assegnati attraverso gli spareggi.
Indice
Le date dei sorteggi
Archiviata la Nations League è il momento di proiettarsi al sorteggio dei gironi di qualificazione di Euro 2020, in programma domenica 2 dicembre 2018 alle ore 12.00 (italiane), al Convention Centre di Dublino, in Irlanda.
I gironi previsti per la fase di qualificazione sono 10: cinque saranno composti da sei squadre, altri cinque da cinque squadre. Si qualificano ad Euro 2020 le prime due classificate dei 10 gironi (20 su 24). Gli altri quattro posti a disposizione verranno assegnati attraverso la Nations League. Il sorteggio per gli spareggi si svolgerà il 22 novembre 2019, mentre il sorteggio finale per Euro 2020 sarà il 26–31 marzo 2020.
Le fasce per il sorteggio: Italia in prima fascia
Nations League (4): Svizzera*, Portogallo*, Olanda*, Inghilterra*.
1° fascia (6): Belgio, Francia, Spagna, Italia, Croazia, Polonia.
2° fascia (10): Germania, Islanda, Bosnia-Erzegovina*, Ucraina*, Danimarca*, Svezia*, Russia, Austria, Galles, Repubblica Ceca.
3° fascia (10): Slovacchia, Turchia, Repubblica d’Irlanda, Irlanda del Nord, Scozia*, Norvegia*, Serbia*, Finlandia*, Bulgaria, Israele.
4° fascia (10): Ungheria, Romania, Grecia, Albania, Montenegro, Cipro, Estonia, Slovenia, Lituania, Georgia*.
5° fascia (10): Macedonia*, Kosovo*, Bielorussia*, Lussemburgo, Armenia, Azerbaijan, Kazakistan, Moldavia, Gibilterra, Isole Faroe.
6° fascia (5): Lettonia, Liechtenstein, Andorra, Malta, San Marino.
*queste nazionali sono certe di andare almeno agli spareggi, avendo vinto i rispettivi gironi di Nations League
L’ipotesi peggiore per l’Italia
Tra gli avversari più temibili per l’Italia ci sono la Germania (retrocessa in Lega B dopo la Nations League), la Russia, la Svezia, l’Ucraina e la Repubblica Ceca in seconda fascia. La Turchia e la Serbia sono le mine vaganti della terza fascia. Le partite di qualificazione andranno in scena nel periodo marzo-novembre 2019.
Come vengono decretati gli ultimi quattro posti per Euro 2020?
In questo caso torna ad incidere la Nations League. Le ultime nazionali verranno fuori da uno spareggio tra 16 squadre che riguarda tutte le quattro vincitrici dei gironi in ciascuna delle quattro divisioni di Nations League: di fatto, si tratta di play-off tra 16 squadre che si terranno nel marzo 2020. Tutto ciò rappresenta il premio per chi in questi mesi ha ottenuto dei successi in questo nuova mini competizione. Se la vincitrice di un girone si è già qualificata di diritto all’Europeo tramite il classico torneo di qualificazione, allora viene sostituita dalla prima squadra non qualificata con il ranking più alto limitatamente alla Lega d’appartenenza; nel caso limite in cui tutte le squadre di una determinata Lega dovessero risultare già qualificate, si procede a valutare quelle della Lega immediatamente inferiore, fino ad esaurimento dei posti assegnabili.
E la Nations League quando terminerà?
La Final Four è in programma in Portogallo dal 5 al 9 giugno 2019: i match della fase finale si giocheranno al do Dragão di Oporto e all’Afonso Henriques di Guimarães. Le contendenti per il primo trofeo messo in palio dalla competizione saranno Portogallo, Inghilterra, Olanda e Svizzera, cioè le quattro nazionali vincitrici della Lega A.
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eFootball™: è iniziata la qualificazione per l’Arsenal
eFootball™: il 25 marzo sono iniziate le competizioni per il club inglese. Quattro round per decidere chi si qualificherà alla finale del 4 maggio.
Oggi si sta disputando la finale del Bayern, che ha visto fronteggiarsi 4 players di console e 4 di mobile.
Mentre è iniziata lunedì quella per l’Arsenal. Ecco il calendario.
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Le qualificazioni online
Chi rappresenterà “I Gunners”?
Il primo round, iniziato il 25 marzo, è tutt’ora in corso.
Il secondo si svolgerà dal 1 al 4 aprile. Il terzo sarà dal 5 al 7 aprile.
L’ultima fase di qualificazione online si svolgerà il 20 aprile tramite la modalità torneo.
Finale il 4 maggio.
Gli altri club
Decretati un mese fa i gamers che rappresenteranno il Barcellona alle finali mondiali di Tokyo in estate.
Saranno l’americano LaCasAA su piattaforme mobile, e il brasiliano FuTeFacil su console.
Verso la finale, il 3 aprile, anche l’Inter.
I Canali ufficiali dell’evento eFootball™:
Website: konami.com/efootball
Youtube: youtube.com/PlayeFootball
Instagram: instagram.com/efootball
Twitter: twitter.com/play_eFootball
Facebook: facebook.com/playeFootball
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Ultras Juventus, messaggio profondo e incisivo
Gli ultras della Juventus sono pronti a sostenere la squadra fino alla fine della stagione, senza contestazioni, ma con una condizione chiara.
Ultras dei 7 Gruppi annunciano sostegno alla Juventus
Nel cuore di Torino, di fronte alla maestosità dell’Allianz Stadium e agli occhi vigili della Continassa, quartier generale della Juventus, si è verificato un momento di comunione straordinaria tra la squadra e i suoi tifosi più appassionati. Gli Ultras della Juventus hanno dato vita a un gesto che ha fatto eco nell’animo di molti: uno striscione, imponente e carico di significato, è stato srotolato con orgoglio e determinazione.
La frase incisa su questo striscione è stata una dichiarazione di intenti, una promessa di sostegno eterno: “Ciò che facciamo in vita riecheggia nell’eternità. Forza Juve, noi siamo la Serie A”. Questo potente messaggio è stato firmato dagli “Ultras Juve“, una firma che porta con sé un senso di autenticità e appartenenza profonda.
La citazione, tratta dal celebre film “Il Gladiatore”, non è stata scelta a caso. Evoca un senso di grandezza e immortalità, suggerendo che le azioni compiute durante la vita lasciano un’impronta indelebile nella storia. È un richiamo alla grandezza della Juventus, una squadra che ha scritto pagine di gloria nel panorama calcistico nazionale e internazionale, e che continuerà a farlo per sempre.
Ma il messaggio va oltre la semplice glorificazione del passato. Con la frase “Forza Juve, noi siamo la Serie A”, gli ultras ribadiscono il loro impegno totale verso la squadra e la competizione stessa. Essi si identificano con la Serie A, la massima espressione del calcio italiano, e considerano la Juventus come il suo cuore pulsante, il fulcro intorno al quale ruota tutto il mondo calcistico nazionale.
Questo gesto non è solo un atto di tifo, ma una testimonianza della profonda relazione che lega la squadra ai suoi tifosi più accesi. In un’epoca in cui il calcio è spesso dominato da polemiche e controversie, gli ultras della Juventus offrono un esempio di passione e dedizione.
Oltre al suo impatto emotivo, questo striscione rappresenta anche un richiamo alla responsabilità che la Juventus ha nei confronti dei suoi tifosi. È un impegno a dare sempre il massimo sul campo, a lottare per ogni pallone e a perseguire la gloria con determinazione e spirito di squadra.
In conclusione, lo striscione “Ciò che facciamo in vita riecheggia nell’eternità. Forza Juve, noi siamo la Serie A”, rimarrà come un simbolo tangibile della passione e della dedizione che caratterizzano il rapporto tra la Juventus e i suoi tifosi. E mentre la stagione calcistica continua il suo corso, questo messaggio continuerà a risuonare nell’anima di tutti coloro che amano e sostengono la Vecchia Signora.
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Juan Jesus, lo sfogo dell’agente: “Ricostruzioni fantasiose e offensive. Ecco come stanno le cose…”
Roberto Calenda, agente di Juan Jesus, si è sfogato su Twitter per la nota vicenda che ha visto coinvolti e il suo assistito e Acerbi.
Juan Jesus, il messaggio social di Calenda
In maniera particolare, il procuratore del brasiliano si è soffermato su un articolo recentemente pubblicato su “La Gazzetta dello Sport“, a firma di Elisabetta Esposito, ritenute da Roberto Calenda “fantasiose, se non addirittura offensive“.
Non è la prima volta quest’anno che la Gazzetta strumentalizza i fatti in modo tale da piegarli alla propria linea editoriale. Era già successo con il naufragio della trattativa fra Sensi e il Leicester, con l’articolo di Andrea Ramazzotti, che aveva fatto molto scalpore in Inghilterra e di cui vi ho parlato qui su CalcioStyle.
Di seguito, la versione integrale delle dichiarazioni di Calenda:
❝Ho sentito e letto varie ricostruzioni molto discutibili sui media riguardo gli ultimi sviluppi della vicenda Juan Jesus – Acerbi.
In particolare nell’articolo a firma della giornalista Elisabetta Esposito, pubblicato sulla Gazzetta dello Sport, sono contenute gravi inesattezze e deduzioni fantasiose e, per certi versi, offensive.
Voglio, quindi, precisare quanto segue a tutela della reputazione mia e di Juan a cui ho cercato di dare tutto il supporto in questi giorni così difficili:
- Juan Jesus si è presentato all’audizione senza avvocato perché essendo teste/persona offesa non è prevista la presenza di alcun legale: lo stesso Ufficio che lo aveva convocato aveva precisato questo aspetto. Non ci siamo dimenticati dell’avvocato: abbiamo seguito le regole. Basta conoscerle;
- Juan Jesus ha dato il suo contributo alle investigazioni, raccontando quanto successo e depositando anche un filmato, senza doversi affannare a “cercare” (ex post?) un compagno che potesse “confermare” quello che è chiaramente accaduto;
- Posso rassicurare tutti, e in particolare la dott.ssa Esposito, che Juan Jesus capisce perfettamente l’italiano, sa leggere un verbale di dichiarazioni e non è un ingenuo né uno sprovveduto come viene dipinto nell’articolo, con accenti che, sinceramente, sembrano figli di stereotipi (per non dire altro) duri a morire e che non fanno onore al più importante quotidiano sportivo italiano;
- Mi sarei piuttosto chiesto perché mai sia stata necessaria ad Acerbi una fitta preparazione di una settimana per “studiare la migliore strategia difensiva” se era così evidente l’assenza della discriminazione?
- Mi sarei piuttosto interrogato su quali “prove” abbia portato Acerbi oltre alla sua interpretazione delle parole rivolte a Juan Jesus, … ma non faccio il giornalista e, quindi, non so spiegarmi perché queste semplici domande non siano state neppure affrontate. Ancora una volta siamo di fronte al tentativo di non guardare il problema, fermandosi a considerazioni para-giuridiche maldestre e che non aiutano a capire. Peccato!❞
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