Notizie
Rocchi, arroganza insopportabile: in Inghilterra l’IFAB chiede scusa
Le parole del designatore arbitrale Gianluca Rocchi sono ingiustificabili, oltre che di un’arroganza insopportabile, e purtroppo non sono un unicum.
Indice
Cosa ha detto Gianluca Rocchi?
❝C’è chi chiede rispetto da parte degli arbitri, ma il rigore all’ultimo minuto non lo hanno sbagliato Nasca e Fabbri…❞
In quale altro paese si può udire il designatore arbitrale lanciarsi in provocazioni da bar nei confronti di un club? Di certo non in Inghilterra, da sempre utilizzata dalla comunicazione nostrana come esempio di un virtuoso modello culturale da seguire pedissequamente.
Però se ci piace la cultura inglese allora ci deve piacere nella sua interezza e non soltanto negli aspetti in cui ci fa comodo. In Inghilterra si chiede scusa di fronte a errori plateali, cosa che in Italia non accade mai.
Clicca qui per la versione integrale della conferenza.
Se Orsato è il migliore…
Purtroppo Rocchi non è certo un unicum di maleducazione e inadeguatezza al ruolo che ricopre. La stessa cosa era successa nell’Ottobre del 2021, quando Daniele Orsato (sì, sempre lui) commise un clamoroso errore durante uno Juventus-Roma.
In quell’occasione il signor Orsato commise un errore imperdonabile per un arbitro internazionale, fischiando un calcio di rigore a favore della Roma senza concedere la regola del vantaggio e de facto annullando un gol regolare alla formazione giallorossa.
Una dinamica talmente chiara che persino un signor nessuno come il sottoscritto conosce a menadito la frazione del regolamento in cui se ne parla. E come reagì il signor Orsato, messo di fronte alle proprie responsabilità?
Alla fine del primo tempo, al rientro negli spogliatoi dello Stadium, le varie telecamere presenti allo stadio ripresero l’inequivocabile labiale che lo incastrò. Il fischietto di Schio si esibì in una inqualificabile mancanza di rispetto, dileggiando i giocatori della Roma: “Se il vostro compagno di squadra ha sbagliato il rigore, non potete prendervela con me“.
La classe arbitrale ha un problema
Pur rigettando il toto la frase fatta del “Il problema non è il VAR ma come viene usato“, poiché è soltanto un bieco tentativo di ignorare il reale problema nascondendolo sotto il tappeto, in essa è contenuto un assunto incontrovertibile. Ovvero, che la classe arbitrale italiana è inadeguata.
E Orsato ne è la lapalissiana dimostrazione, dato che è uno dei “pupilli” dell’arrogante Rocchi. Tanto da averlo definito “il miglior arbitro del mondo” in una recente intervista. E se Orsato, che ha contribuito in maniera attiva a regalarci il peggior spettacolo sportivo (l’ultimo derby di Roma) degli ultimi anni, è il miglior arbitro che abbiamo, allora la situazione in cui versa la nostra classe arbitrale è tragica.
Gli arbitri pretendono, anche giustamente poiché certi atteggiamenti e un certo tipo di cultura (qui sì) sono assolutamente deprecabili e da condannare, rispetto ma a loro volta dovrebbero portarlo a chi gli garantisce una professione. Il rispetto lo merita (e lo ottiene) solo chi lo dà per primo.
Notizie
Caso ultras, la Procura pronta ad ascoltare Calabria e Barella
La pausa per le partite delle Nazionali nella stagione 2024/25 ha creato l’opportunità per la Procura di Milano di convocare alcuni tesserati di Inter e Milan nell’ambito dell’indagine che ha coinvolto i leader delle curve milanesi, Marco Ferdico e Luca Lucci, su un sistema di malaffare collegato al Meazza.
L’indagine sta ora proseguendo con l’ascolto delle cosiddette persone informate sui fatti, tra cui figurano vari membri delle squadre.
Per il Milan, il capitano Davide Calabria, non convocato per la Nazionale a causa di un infortunio, è stato segnalato come uno dei principali testimoni, avendo incontrato in segreto Luca Lucci.
Dall’altro lato, diversi tesserati dell’Inter, come Nicolò Barella (infortunato), Hakan Calhanoglu, l’allenatore Simone Inzaghi e il vice presidente Javier Zanetti, sono tra coloro che potrebbero essere ascoltati. In particolare, si sospetta che Ferdico abbia cercato di ottenere favori relativi alla vendita di biglietti per la finale di Champions League 2023.
Inoltre, Milan Skriniar, ora giocatore del PSG, ma convocato dalla Slovacchia, potrebbe essere interrogato per il suo incontro con Ferdico, che avrebbe avuto luogo nonostante il giocatore fosse in procinto di lasciare l’Inter senza rinnovare il contratto.
Questo episodio solleva dubbi sulla gestione dell’incontro da parte del club, visto che Skriniar era visibilmente preoccupato.
La giustizia sportiva, attraverso il procuratore Chiné, potrebbe applicare l’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva, che riguarda la slealtà sportiva, con possibili sanzioni che potrebbero colpire giocatori e dirigenti, tra cui Simone Inzaghi e Javier Zanetti.
Notizie
Milan, un problema chiamato Thiaw: Gabbia la soluzione | E attenzione a Tomori
Milan, la coperta rossonera dal punto di vista della difesa è senza dubbio molto corta. Vediamo qui di seguito lo stato dell’arte degli uomini a disposizione di Paulo Fonseca.
Il Milan si appresta ad affrontare un vero e proprio tour de force che inizierà domani sera contro il Liverpool per arrivare al derby di domenica sera contro l’Inter.
Sempre fuori uso Malick Thiaw, attualmente infortunato e con un morale che rasenta il terreno. Il tedesco infatti è finito al livello più basso delle gerarchie di Paulo Fonseca e recuperarlo non sarà di certo semplice. Più probabile invece una cessione in prestito a gennaio solo ed esclusivamente se si riuscirà a mettere mano su un altro difensore centrale nello stesso periodo.
Una garanzia è invece rappresentata da Matteo Gabbia il quale anche durante la gara contro il Venezia è risultato uno dei migliori in campo sfiorando il gol assegnato poi a Fofana. Il centrale italiano potrebbe addirittura scalzare Fikayo Tomori il quale ha deluso nelle sue ultime apparizioni.
Il centrale inglese, peraltro non impegnato con la Nazionale, è stato escluso da Fonseca. Una sorta di bocciatura che potrebbe essergli utile per ricaricare le batterie e soprattutto riprendersi la titolarità.
Ad oggi, l’unica certezza è rappresentata da Pavlovic, una vera e propria diga difficilmente valicabile. Un acquisto azzeccatissimo dalla dirigenza rossonera.
Notizie
Caso FIFA-Diarra, rescissione e contratti: cosa significa la sentenza della Ue
La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sul caso Diarra, incentrata sulla compatibilità delle regole FIFA relative ai trasferimenti dei giocatori con il diritto comunitario, introduce importanti novità.
In particolare, la Corte ha esaminato le disposizioni del “Regolamento sullo Status e il Trasferimento dei Giocatori” (RSTP) della FIFA che riguardano la responsabilità solidale dei nuovi club in caso di risoluzione del contratto di un giocatore senza giusta causa e le sanzioni sportive associate.
Indice
Principali punti della sentenza:
1. Libertà di circolazione dei lavoratori: La Corte ha stabilito che le norme FIFA in questione costituiscono un ostacolo alla libertà di circolazione dei lavoratori all’interno dell’Unione Europea. In particolare, la regola che obbliga il nuovo club a rispondere in solido delle indennità dovute dal giocatore al precedente club rappresenta un freno per i club che potrebbero voler ingaggiare giocatori da altri Stati membri, creando rischi giuridici e finanziari rilevanti.
2. Proporzionalità delle sanzioni: Le sanzioni imposte ai nuovi club, inclusi il divieto di tesserare nuovi giocatori e l’obbligo di versare l’indennità, sono ritenute sproporzionate rispetto all’obiettivo legittimo di garantire la regolarità delle competizioni. Inoltre, la Corte ha sottolineato che i criteri di calcolo delle indennità tendono più a proteggere gli interessi finanziari dei club che a preservare la stabilità competitiva.
3. Contrasto con le regole della concorrenza: Le regole del RSTP limitano la concorrenza transfrontaliera tra club per il reclutamento dei giocatori, in quanto impongono restrizioni permanenti che possono dissuadere i club dall’ingaggiare giocatori già sotto contratto con altre società.
Implicazioni della sentenza
La decisione della Corte non abolisce il sistema di trasferimenti o consente ai giocatori di rescindere i contratti senza conseguenze. Tuttavia, stabilisce che le norme attuali della FIFA, che impongono responsabilità solidali e sanzioni sportive senza considerare le specifiche circostanze di ogni caso, eccedono quanto necessario per garantire la regolarità delle competizioni. I giocatori possono trasferirsi anche in presenza di una controversia contrattuale, ma il club precedente ha comunque il diritto di fare causa per ottenere un risarcimento.
Commenti:
Secondo il legale di FIFPro (il sindacato internazionale dei calciatori), Pieter Paepe, la sentenza rappresenta una svolta nel mercato dei trasferimenti, mettendo in discussione le basi economiche delle attuali regole. Emilio Garcia, responsabile legale della FIFA, ha sottolineato che i principi fondamentali del sistema dei trasferimenti rimangono validi, ma che la FIFA continuerà a lavorare per garantire stabilità e integrità nelle competizioni.
Questa sentenza potrebbe avere un impatto significativo sul futuro delle controversie contrattuali nel calcio, aprendo la strada a una maggiore libertà di movimento per i calciatori, pur mantenendo un quadro di regole che tutelino i club.
-
Serie B5 giorni fa
Serie B, chiusa la 7^giornata: al Brescia il derby lombardo
-
Calciomercato5 giorni fa
Milan, una poltrona per due: se parte Jovic pronta la staffetta
-
Serie A6 giorni fa
La Procura Federale chiede gli atti, sull’inchiesta ultras: cosa rischiano Inter e Milan
-
Champions League6 giorni fa
Milan, Leao: “Fonseca mi sta aiutando, ma le critiche fanno male. Con i tifosi non è più come due anni fa…
-
Notizie5 giorni fa
Milan, la scadenza si avvicina: Cardinale cerca soci o scatta il piano B | I dettagli
-
Primavera4 giorni fa
Milan, Ibrahimovic convocato in nazionale
-
Serie A5 giorni fa
Serie A, la programmazione dalla 7a alla 13esima giornata
-
Calciomercato2 giorni fa
Milan, la Juventus va per saldi: a gennaio pressing per l’attaccante rossonero