Europa League
Milan-Sparta Praga 3-0: le pagelle dei rossoneri
Un Milan troppo forte si sbarazza di un mediocre Sparta Praga con il risultato di 3-0. Tutto troppo facile anche per i grandi meriti dei rossoneri che fanno 23 partite utili consecutive, mantengono il primato in campionato ed in Europa League. E pazienza se per una sera Zlatan Ibrahimovic torna tra i comuni mortali e sbaglia un calcio di rigore. La forza di questo Milan é il gruppo, questa sera é stato nuovamente dimostrato, qualsiasi attore che subentra sul palco sa recitare il copione a menadito, grande merito del tecnico Pioli che gongola sempre di più al cospetto del meraviglioso meccanismo che ha saputo oliare giorno dopo giorno, mese dopo mese.
Le pagelle
Tatarusanu 6: spettatore non pagante, lo Sparta Praga non tira in porta per tutto l’arco della gara.
Calabria 6,5: gioca a tutto campo, abile anche sui cross. L’avversario concede campo ed é molto bravo a sfruttare le ampie praterie del San Siro (dal 23’ st Conti 6: svolge il suo compito in una condizione fisica di certo non ottimale)
Kjaer 7: vero leader in campo, non sbaglia un colpo ormai da parecchie settimane. Gli avversari sbattono per 90 minuti contro un muro.
Romagnoli 6,5: decisamente meglio rispetto alle ultime due apparizioni. L’avversario non é ostico, ma si intravede una crescita di condizione che fa ben sperare ( dal 35’ st Duarte sv).
Dalot 7: che bel giocatore! Primo tempo senza alcuna sbavatura, nel secondo pero sale in cattedra con l’assist pregevole per Leao e per la sua prima gioia personale con un sinistro sul primo palo.
Bennacer 8: il migliore in campo, fosforo allo stato puro. Asfissiante nel pressing alto, bravo nei lanci lunghi, un giocatore davvero di altri livelli.
Tonali 6: parte piano, troppo piano. Ma recupera alla distanza, cresce in ritmo e personalità, può dare molto di più.
Castillejo 5,5: non é in forma, lo sta dimostrando da ormai troppe gare. Molto lontano dal bel giocatore ammirato nella seconda parte della stagione scorsa. I numeri li ha, arriveranno.
Krunic 5,5: fallisce una rete davanti ad Heca, per il resto disputa una gara ordinata ( dal 43’ st Maldini sv).
Diaz 7: che bello vederlo con il pallone tra i piedi. Rapido, intelligente, abile a trovare il gol del vantaggio. Terza rete con la maglia del Milan, una delle più belle sorprese di questo Milan di inizio stagione.
Ibrahimovic 5,5: sbaglia il rigore calciando sulla traversa. Anche gli alieni, come detto in precedenza, a volte tornano sulla terra. Nel secondo tempo viene risparmiato per concedergli il meritato riposo, domenica la trasferta ad Udine vorrà vederlo pronto ( dal 1’ st Leao 7: entra e segna, continua una striscia positiva che lo porta alla terza rete stagionale).
Pioli 7: un bel Milan che si sbarazza agilmente di un’avversaria discreta. Molto bravo nella gestione della rosa, la squadra si diverte, il gruppo é ora più che mai coeso. Avanti così.
Europa League
Roma, Gasperini ritrova Wesley in vista del Celtic
La Roma torna in campo giovedì in Europa League contro il Celtic. Il tecnico dei giallorossi potrà contare sul ritorno di Wesley per la trasferta scozzese.
Buone notizie per la Roma. Il giorno dopo la pesante sconfitta di Cagliari, il tecnico Gian Piero Gasperini ritrova una pedina fondamentale nell’allenamento odierno. Come annunciato da Sky Sport si tratta del ritorno in gruppo di Wesley, out nella trasferta sarda a causa di una contrattura. L’esterno brasiliano torna dunque a disposizione dei giallorossi per la gara europea di giovedì. La Roma andrò ancora di scena in trasferta, nuovamente a Glasgow dove in stagione ha già giocato contro i Rangers.
Stavolta la squadra di Gasperini giocherà in casa del Celtic, con l’obiettivo di rialzarsi dopo i due ko consecutivi in campionato. Con 9 punti raccolti in 5 gare, i giallorossi sperano ancora di entrare tra le migliori 8 piazzate nella League Phase per evitare i playoff.
Europa League
Roma, Celik non più solo solidità: anche gol e assist nel repertorio
Una piacevole sorpresa per la Roma sono sicuramente le prestazioni di Celik. Al suo essere un difensore solido, ha aggiunto un grande apporto alla manovra offensiva.
Daniele De Rossi ci aveva visto lungo. In una celebre intervista rilasciata ai tempi della sua esperienza da allenatore della Roma, aveva elogiato Zeki Celik per le sue caratteristiche e per la sua grande dedizione.
Fino a quel momento il turco non aveva messo in luce prestazioni di particolare qualità e nell’avvio negativo della passata stagione, puntualmente era diventato uno dei capri espiatori a cui addossare le responsabilità.
Da quando è arrivato Claudio Ranieri sulla panchina giallorossa però, L’ex Lille ha decisamente invertito la rotta. Da braccetto di destra nei tre di difesa, ha sempre mostrato grande affidabilità e solidità, riconquistando gradualmente sempre di più la fiducia di tutto l’ambiente.

ZEKI CELIK IN AZIONE DAVANTI A GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )
Roma, il salto di qualità con Gasperini
Il vero e proprio salto di qualità di Celik però, è arrivato in questa stagione grazie alla guida tecnica di Gian Piero Gasperini. Il tecnico nella sua lunga esperienza all’Atalanta ha spesso trasformato giocatori apparentemente normali, in calciatori di primissima qualità, facendoli rendere al massimo delle loro capacità.
In questo suo avvio di stagione nella capitale, uno dei giocatori che maggiormente sta giovando di questa sua capacità è sicuramente il terzino turco. Celik viene impiegato sia nei 3 di difesa, sia da esterno di destra nei 4 di centrocampo e difficilmente il tecnico decide di sostituirlo o addirittura non schierarlo. Il giocatore si sta dimostrando efficiente in entrambe le posizioni in campo e sta incrementando la sua applicazione con giocate di qualità.
Il punto di vista sotto cui il laterale sta sicuramente migliorando è infatti proprio l’apporto alla manovra offensiva e in zona gol. 1 rete e 2 assist in questo inizio di stagione, ma sembrano esserci tutti i presupposti per veder lievitare ancor di più queste statistiche.
Il turco, oltre che ad aver conquistato la piena fiducia dell’allenatore, ha completamente ripreso in mano un ambiente come quello di Roma, che in momenti negativi è capace di poter annullare un giocatore. Celik invece si è rimboccato le maniche, ha lavorato sodo e adesso i tifosi giallorossi si godono il suo periodo di grande forma.
Europa League
Bologna, Italiano: “Bernardeschi non si discute. Potevamo segnare di più”
Il Bologna di Vincenzo Italiano in Europa League si è imposto per 4-1 sul Salisburgo. Il tecnico ha avuto modo di esprimersi sulla partita. Ecco le sue parole.

Bologna, le parole di Vincenzo Italiano
“I ragazzi sul 3-1 hanno abbassato l’attenzione e abbiamo subito quelle 2-3 azioni pericolose. Ci può stare, tutto è andato con il verso giusto, la squadra avversaria era comunque pericolosa, con velocità e fantasia. I difensori sono usciti affaticati, ma sono stati attenti nei momenti cruciali. I nuovi ingressi potevano permetterci di fare altri gol, siamo tutti lì e a pochi punti dall’ottavo posto. In una classifica così corta e con risultati a sorpresa, possiamo fare il nostro. Stiamo continuando a fare bene e dobbiamo continuare così”.
Raggiunta la maturità europea?
“Tante squadre portano dentro gli esterni per creare l’uno contro uno, lo fanno in tante occasioni visti anche in Champions lo scorso anno. Per i difensori è una fatica doppia, così come per gli esterni nostri. Quando però poi riconquisti palla, diventi pericoloso e porti dentro giocatori in area”.
Le fasce si sono rivelate ancora una volta decisive.
“Gli altri quando hanno la palla cercano soluzioni all’interno del campo con i trequartisti. Nel momento in cui riconquisti palla, in pochi secondi hai la possibilità di far male. Non buttano mai via palla e quindi gli esterni devono essere aggressivi e pronti a ripartire. Devi lavorare bene come fatto oggi, in Europa nessuno viene per speculare sul risultato e cercano di farti male. Abbiamo giocato sempre con squadre con giocatori piccolini che chiedono palla sui piedi, noi abbiamo spinto sulle ripartenze. Alla fine riesci a fare tanti gol, ne abbiamo fatto 4 e potevamo farne di più”.
Bernardeschi è tornato nel suo momento migliore?
“Federico è arrivato da un calcio con molto meno ritmo rispetto all’italiano e all’europeo. Quando dissi all’inizio che doveva riadattarsi, intendevo proprio questo. Ha spunto, velocità e tiro: doveva solo registrare le vecchie abitudini, con uno switch mentale per esprimersi al meglio. Come calciatore non si discute: ha giocato con il piede forte, ha fatto un gran gol di testa e lui deve mantenere questo elevato livello, coprendo anche in difesa”.
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