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Milan, il Fondo Pif spinge Aramco: due diligence a marzo? Tutti i dettagli
Milan, arriva un’indiscrezione, più che altro un’ulteriore conferma di quanto già scritto da noi, in merito ad un nuovo cambio di proprietà. Andiamo a vedere qui di seguito in dettaglio la clamorosa notizia
Deadline estate 2024. Il Milan potrebbe nuovamente vedere un cambio al vertice. E gli indizi, a dire il vero ci sono tutti. Il pressing per l’ok al nuovo stadio, un tesoretto scomparso per il mercato invernale che sarà gestito unicamente con prestiti, questi sono solo due motivi che ci fanno propendere verso una cessione. Ma c’è molto altro.
Avevamo già scritto del Fondo Pif, peraltro proprietario anche del Newcastle. Considerati quindi gli inevitabili conflitti di interessi che di fatto andrebbero a complicare un’operazione di acquisizione di un altro importante club come il Milan, gli arabi stanno spingendo ed appoggiando con forza il Fondo Aramco. Ricordiamo che Pif è azionista di maggioranza proprio di Aramco, fondo da 580 miliardi in gestione.
Ovviamente, come detto, si spinge per l’ok allo stadio in maniera tale da potere vendere il Milan ad una cifra di poco superiore ai 2 miliardi di euro. Tuttavia questa non sarà una conditio sine qua non, Aramco potrebbe comunque procedere, acquisendo le quote del club ovviamente ad una cifra minore, si parla di 1,6 miliardi. Il tutto consentirebbe a Gerry Cardinale di estinguere anticipatamente il debito di 600 milioni, liquidare Paul Singer il quale detiene un 20% del Milan e monetizzare plusvalenza.
Precisiamo, per dovere di informazione, che tutto quanto scritto in questo articolo è frutto di indiscrezioni ricevute da noi di Calcio Style, molto difficile in questa fase iniziale essere precisi su cifre e contenuti anche perché di solito le parti, venditrice ed acquirente, firmano appositi patti di riservatezza proprio per fare uscire meno spifferi possibili. Anche perché trattasi di società quotate in borsa.
Per quanto riguarda un’altra indiscrezione, questa da verificare ulteriormente, entro la primavera sarebbe stata fissata una due diligence, ossia un processo approfondito di investigazione sui conti del club da acquisire al fine di determinare la convenienza, o meno, a procedere con la transazione. Una procedura standard, normalissima e condotta dalla parte acquirente.
Come potete ben capire, la situazione è in divenire, ma ci sono tutti i presupposti per sostenere che entro l’estate il Milan avrà un nuovo proprietario. La certezza è che quest’ultima pretenderà il 100% delle quote.
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Di María è stato di nuovo minacciato dai narcotrafficanti
Ángel Di María, ex Juventus ora al Benfica, aveva già ricevuto minacce a Rosario: la sua città natale e dove risiede la sua famiglia.
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Di María preso ancora di mira
Un cartello minatorio era già stato lasciato davanti al loro complesso residenziale. Il cartello lo avvertiva di non tornare in città, altrimenti un familiare sarebbe stato ucciso.
Ángel Di María aveva un sogno: finire la sua carriera calcistica al Rosario Central. Lo aveva dichiarato pubblicamente dopo la Copa America, annunciando il suo ritorno al calcio argentino dopo aver lasciato il Benfica.
Di María, l’ultima minaccia dai narcotrafficanti
L’ultimo episodio avviene proprio in una stazione di servizio a Rosario, dove è stato trovato un pezzo di carta con la scritta. “Ti aspettiamo Di María: il popolo di Rosario”. Questo è accaduto dopo che due individui incappucciati, a bordo di una motocicletta, hanno sparato colpi contro la stazione di servizio. Hanno successivamente lasciato il biglietto contro il campione del mondo argentino.
Prima di questo episodio, un murales dedicato al giocatore nel club del suo quartiere aveva subito danni. Hanno scritto sulla sua immagine: “Pensi ancora di tornare?” in riferimento alle sue dichiarazioni dopo l’eliminazione del Rosario Central dalla Copa Libertadores: torneo che Di María sperava di disputare.
“Di’ a tuo figlio Angel di non tornare più a Rosario, altrimenti provocheremo caos uccidendo un parente. Nemmeno Pullaro (il governatore della provincia di Santa Fe) potrà proteggerlo. Non usiamo foglietti di carta, lanciamo piombo e morte” è stato uno dei vari messaggi minacciosi ricevuti dal giocatore prima di questi ultimi due incidenti.
Le risposte del Rosario Central
Il Rosario Central ha emesso un comunicato ufficiale per condannare tutte le minacce ricevute dal giocatore.
“Hanno ferito, danneggiato e minato non solo la reputazione del club, ma anche il nostro successo sportivo e l’economia”.
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Hellas Verona, chi sono i possibili sostituti di Baroni
Nonostante il rinnovo automatico scattato con la salvezza, Marco Baroni potrebbe lasciare l’Hellas Verona. Gli scaligeri pensano ai sostituti.
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Baroni riflette sul futuro
Marco Baroni l’ha fatto di nuovo.
Dopo la grandissima salvezza ottenuta con il Lecce la scorsa stagione, quest’anno è riuscito a salvare anche l’Hellas Verona.
Eppure sembra ieri che moltissimi addetti ai lavori, dopo la rivoluzione di gennaio, davano già per spacciati gli scaligeri.
Gli uomini di Baroni hanno sudato e lottato fino all’ultimo secondo per guadagnarsi la permanenza nella massima serie.
L’allenatore toscano si è messo in mostra con un gioco efficace e offensivo, fatto di riaggressione e recupero alto.
Con la salvezza, nel suo contratto è scattato il rinnovo automatico per un altro anno.
Tuttavia, il suo rapporto con l’Hellas potrebbe interrompersi già tra pochi giorni.
Hellas Verona, senza accordo sarà addio a Baroni
Diverse squadre del nostro campionato sono pronte a ingaggiare Baroni: Cagliari e Monza su tutte.
Il tecnico, dal canto suo, vorrebbe un progetto tecnico che in futuro gli consenta di lottare per qualcosa in più della salvezza.
Nei prossimi giorni è previsto un incontro tra l’allenatore e il ds del Verona Sogliano.
Quest’ultimo, pochi giorni fa, ha dichiarato che la scelta spetterà solo al tecnico.
La società scaligera non si opporrebbe a una sua partenza.
Per questo la dirigenza ha già iniziato a sondare i possibili sostituti.
Hellas Verona, 5 nomi per la panchina
La lista del Verona è ridotta a 5 nomi.
Il primo è Filippo Inzaghi, che quest’anno ha vissuto una breve parentesi alla Salernitana.
Il nome più roboante è Gennaro Gattuso, ma quest’ultimo preferirebbe guidare una squadra che possa competere per l’Europa.
Quello più intrigante, ma anche rischioso, è Massimo Donati, che tanto bene ha fatto al Legnago negli ultimi due anni.
Gli ultimi nomi sono di due tecnici che quest’anno si sono messi in mostra in Serie B: Alberto Aquilani e Alessandro Nesta.
Il primo è stato accostato insistentemente alla Fiorentina nelle ultime settimane.
Sulle tracce del secondo, dopo l’ottimo campionato con la Reggiana, ci sono Monza, Palermo e Venezia.
Per adesso nessun affondo, ma solo sondaggi esplorativi.
L’Hellas Verona aspetta la decisione di Baroni.
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Genoa, nuovo risvolto nella vicenda Gudmundsson
Nonostante il ricorso della vittima nella vicenda Gudmundsson, il Genoa appare tranquillo. Scopri con noi le strategie di mercato.
Nonostante le nuove voci provenienti dall’Islanda sull’accusa di molestie sessuali contro Gudmundsson, il Genoa appare sereno. L’islandese è uno dei pezzi pregiati della rosa rossoblù e numerosi club (italiani, ma non solo) hanno manifestato interesse nei confronti del giocatore.
Genoa, la vicenda Gudmundsson
La Procura Distrettuale di Reykjavik, l’agosto scorso, aveva ricevuto la denuncia di una donna, in seguito alla quale lo stesso giocatore genoano era stato accusato di molestie. Per Gudmundsson era scattata subito la sospensione dalla nazionale, proseguita sino al 22 febbraio scorso, quando la denuncia era stata archiviata.
La presunta vittima, nei giorni scorsi, ha deciso di presentare ricorso attraverso la sua legale, Eva Bryndìs Helgadòttir, riaprendo così la vicenda.
L’avvocato del calciatore genoano, Vilhjalmur H. Vilhjalmsson, ha invece ribadito come tutto questo faccia parte dell’iter processuale. Gli sviluppi della vicenda (e la tempistica dei prossimi passaggi giudiziari) sono ancora tutti da decifrare, ma è lecito chiedersi se questo caso potrebbe avere riflessi sul mercato.
I rossoblù valutano l’islandese circa 30-35 milioni. Sul giocatore ci sono club interessati non solo in Italia (Inter su tutti), ma anche in Premier e in Bundesliga, ma serve la certezza che il caso giudiziario non sia di ostacolo nell’immediato futuro.
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