Le bombe di Vlad
Daniele Garbo commenta la 16ª giornata
Procede spedito il campionato di Serie A, che è ormai giunto al suo sedicesimo appuntamento. Riviviamo la scorsa giornata attraverso le parole dell’autorevole firma del giornalismo italiano Daniele Garbo.
Direttore, l’Inter sembra davvero inarrestabile, vince e convince contro la Lazio che scende sempre più nel baratro. Ora però i neroazzurri dovranno fare i conti con l’infortunio di Lautaro Martinez…
“Si, l’Inter ha fornito un altra magnifica prestazione su un campo difficile come l’Olimpico. La forza della squadra neroazzurra è stata certificata da una prestazione che per alcuni tratti del match ha visto la Lazio attaccare la difesa milanese senza sortire alcun effetto. L’infortunio di Martinez apre però uno scenario mai sperimentato dai neroazzurri, ossia quello di dover fare a meno del proprio capitano e uomo gol. Vedremo se le alternative sono valide, oppure se ci sarà bisogno di qualche nuovo innesto dal calciomercato.”

Il Napoli torna a vincere in campionato dopo mesi di digiuno davanti al suo pubblico grazie alle giocate di Kvaratskhelia e di Osimhen. In Coppa Italia invece la debacle contro il Frosinone ha gettato nello sconforto la piazza. Crede che gli uomini di Mazzarri siano ancora in crisi?
“Sicuramente in campionato sono stati dati dei segnali incoraggianti, la squadra gioca un buon calcio e stanno cominciando ad arrivare i risultati di un allenatore che sembra entrato nella testa dei calciatori. La sconfitta in Coppa Italia mi ha lasciato per certi versi sconcertato, perchè comunque nel primo tempo la squadra ha giocato discretamente, forse la troppa sicurezza dei suoi titolari ha fatto si che i giovanotti ciociari prendessero il sopravvento. Credo che sia un episodio molto negativo per il Napoli, ma che comunque non comprometta la stagione azzurra che ha ancora vari traguardi da raggiungere!”

Stefano Pioli sembra avere vite infinite. Ogni volta che sembra sul punto di essere al capolinea della sua avventura in rossonero, la squadra reagisce e lo salva. Milan terza forza del campionato. Dove possono arrivare i rossoneri?
“Pioli per me è un ottimo allenatore, rimasto vittima forse di un mercato non all’altezza e soprattutto di una spaventosa crisi di infortuni che hanno segnato questa prima metà di stagione. Sta facendo un miracolo in campionato, perchè essere terzo in classifica con un solo centravanti e un Leao che si accende ad intermittenza non è facile per nessuno.

Stefano Pioli
Le romane faticano a trovare la propria dimensione. Facciamo un punto sulla situazione delle squadre di Mourinho e di Sarri e su quali potrebbero essere gli scenari futuri?
“I giallorossi si giocano le loro speranze di piazzamento Champions League contro il Napoli nel prossimo turno. Sulla carta i giallorossi sono inferiori ai partenopei, soprattutto perchè la squadra sarà orfana del suo faro offensivo Dybala e anche perchè Lorenzo Pellegrini è praticamente sparito dai radar dell’allenatore portoghese. Sarà una bella partita che comunque non sarà decisiva visto che mancano altre ventitre partite alla fine del torneo. Quanto alla Lazio credo che il ciclo di Maurizio Sarri sia ormai finito, ma il buon percorso fatto in Champions League sta salvando questa prima parte di stagione dei biancocelesti che anche contro i neroazzurri hanno dato prova di grande svogliatezza e di poca forza di volontà.

Bologna, Fiorentina ed Atalanta hanno ricominciato a macinare punti. Anche loro possono partecipare alla bagarre Champions League?
“Il Bologna gioca un calcio sublime con un allenatore che è un vero innovatore e che mi sembra pronto a grandi palcoscenici e credo che così sarà la prossima stagione. Hanno alcuni giocatori davvero importanti ma non credo che arriveranno fino alla fine per lottare in un posto in Champions League, poichè ci sono squadre che sulla carta sono più attrezzate di loro. L’Atalanta sembra finalmente aver trovato la quadra, con Gasperini che ha perso Scamacca per alcune giornate ma ha trovato un Luis Muriel in una forma pazzesca e sappiamo bene quanto possa contare un calciatore del suo talento. Quanto alla Fiorentina stanno trovando i gol di Beltran che sta cominciando a giustificare in parte il grosso investimento fatto questa estate dal club di Commisso. Ne vedremo delle belle.
Chiudiamo con la notizia del ritorno di Walter Sabatini come Direttore Generale della Salernitana. Sarà questa la svolta per il club granata in chiave salvezza?
“Potrebbe essere davvero un innesto importante. Walter Sabatini è uno dei migliori dirigenti che c’è nel calcio italiano e ho sempre pensato che fosse assurdo che uno come lui rimanesse fuori dal giro. La zona salvezza dista soltanto cinque punti e mancano talmente tante partite che può succedere davvero di tutto, ovviamente ci metto dentro anche la questione che c’è la questione del calciomercato invernale, dove Sabatini è un mago. Secondo me non è ancora tutto perso per i campani, anche guardando a squadre come il Verona che non solo vive una situazione di classifica disastrosa, ma anche a livello societario le cose sembrano precipitare.
Calciomercato
Sassuolo, esplode Tarik Muharemovic: da promessa a titolare inamovibile
Una delle grandi rivelazioni di questo inizio di Serie A si chiama Tarik Muharemovic. Il centrale mancino del Sassuolo ha già lasciato il segno nel massimo campionato.
Uno dei segreti del grande avvio di stagione del Sassuolo è Tarik Muharemovic. Il bosniaco, cresciuto nella Juventus, sta avendo una costanza da veterano. Un talento puro che Fabio Grosso sta valorizzando partita dopo partita e che, inevitabilmente, è già diventato un nome caldo sul mercato.
Il club neroverde, però, non ha alcuna intenzione di lasciarselo scappare: l’obiettivo è blindarlo a gennaio per poi valutarne il futuro nella prossima sessione estiva.
Dai vivai sloveni alla Serie A: l’ascesa di Muharemovic

LA GRINTA DI FABIO GROSSO CHE FA IL SEGNO OK ( FOTO SALVATORE FORNELLI )
Cresciuto calcisticamente nei vivai locali sloveni, Muharemovic ha costruito le basi della sua carriera in Austria, all’interno dell’academy del Wolfsberger, con cui ha anche debuttato tra i professionisti contro il Red Bull Salisburgo.
Da lì il salto in Italia, con la firma alla Juventus, dove si impone nella Next Gen collezionando 47 presenze e 2 gol in campionato. Nell’estate del 2024 approda al Sassuolo, inizialmente in prestito. Il suo impatto è immediato: debutto contro il Cosenza in Serie B e subito un gol in Coppa Italia contro il Lecce.
Nonostante la giovane età, il messaggio è chiaro: Muharemovic è pronto. Il suo contributo è stato determinante nella cavalcata che ha riportato il Sassuolo in Serie A, convincendo il club a riscattarlo per circa 5 milioni di euro, un vero affare.
Il nuovo pilastro di Grosso
Oggi, il numero 80 sloveno è un titolare fisso nella formazione di Fabio Grosso. Le sue prestazioni sono da top di reparto e la società ha già deciso di premiarlo con un rinnovo di contratto fino al 2031.
Già nazionale bosniaco, Muharemovic rappresenta il presente e il futuro del Sassuolo. Ma se continuerà su questa strada, il suo nome tornerà sicuramente protagonista nel calciomercato estivo.
Un potenziale rimpianto per la Juventus, che non ha creduto fino in fondo in un difensore che oggi brilla nel massimo campionato.
(Foto: DepositPhotos)
Le bombe di Vlad
LBDV presenta: “Il portiere di Ceaușescu” e “Jongbloed. Il romanzo del tabaccaio”
Domenica 16 novembre, alle ore 18.00, il Punk Roma (Via dei Durantini 18, Roma) ospiterà un evento speciale dedicato alla letteratura sportiva e alla cultura calcistica.
Protagonisti della serata saranno due firme d’eccezione: Guy Chiappaventi, giornalista di La7, autore del libro “Il portiere di Ceaușescu” (Bibliotheka Edizioni), e Ciro Romano, caporedattore di LBDV, che presenterà “Jongbloed. Il romanzo del tabaccaio” (Garrincha Edizioni).
A dialogare con gli autori ci sarà Daniele Garbo, giornalista sportivo già volto di Mediaset e Direttore Editoriale di LBDV, mentre la presentazione sarà affidata al giornalista di Le Bombe di Vlad, Alberto Caccia.
L’incontro rappresenta un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati di calcio, giornalismo e narrazione sportiva. Due libri diversi ma accomunati da una stessa passione: quella per il pallone e per le storie che lo rendono eterno.
Il portiere di Ceaușescu. Helmut Duckadam, storia di un antieroe
Una storia lunga quasi quarant’anni e undici metri, la storia di quando una squadra di sconosciuti strappò il titolo più importante del calcio europeo – la Coppa dei Campioni – a una superpotenza, il Barcellona.
Era la notte magica del 7 maggio 1986 quando, nello stadio di Siviglia, Helmut Duckadam, allora ventisettenne, riuscì nell’impresa di parare tutti e quattro i rigori dei giocatori catalani consentendo alla Steaua Bucarest di laurearsi campione d’Europa, prima volta per una squadra dell’Est. Una notte di felicità per un popolo che viveva con le luci spente, senza riscaldamento e con il frigorifero vuoto.
Quando la Steaua rientrò in Romania, all’aeroporto 15 mila persone accolsero i giocatori e almeno altrettante scesero in strada per seguire il tragitto del pullman fino a Bucarest. Fu un fatto insolito per la Romania comunista, dove le manifestazioni spontanee di piazza erano vietate, ma il regime volle capitalizzare la vittoria. Il presidente Ceaușescu invitò la squadra a palazzo e Duckadam diventò per sempre l’eroe di Siviglia.
L’autore
Giornalista, inviato del tg La7. Dopo aver raccontato la suburra di Roma, la mafia e la ‘ndrangheta, due guerre in Medio Oriente, terremoti, tsunami e alluvioni, negli ultimi anni ha seguito la cronaca a Milano.
Ha vinto il premio Ilaria Alpi, il Premiolino e il premio Goffredo Parise. Ha pubblicato sette libri, incrociando spesso il calcio con la cronaca: il primo, Pistole e palloni sulla Lazio anni Settanta, ha avuto otto edizioni in quindici anni e ha ispirato la serie Sky Grande e maledetta.
Jongbloed. Il romanzo del tabaccaio
Ciro Romano ci racconta le gesta dello storico portiere olandese Jongbloed, eroe dell’arancia meccanica di sua maestà Cruijff . Un viaggio dentro la vita di uno dei calciatori più importanti della sua era. Non una monografia, dimenticate i tabellini, quello che troverete in queste pagine è l’atmosfera, è l’uomo prima del calciatore, è la storia prima dei gol, è il lato nascosto del pallone. Preparatevi, riavvolgete il nastro, premete play e godetevi questa partita di carta e inchiostri, inseguendo in campo un calciatore indimenticabile. Una nuova figurina letteraria da collezionare, una nuova figurina per completare lo scaffale dei campioni.
L’autore
Ciro Romano vive a Salerno è avvocato, abilitato alle Magistrature Superiori. Guarda il calcio dall’età di tre anni, e ne scrive per testate giornalistiche e pagine social. Prima per passione, poi per motivi professionali, diventa esperto di tifo radicale. Tiene conferenze e partecipa a dibattiti pubblici per l’abolizione alle limitazioni di legge al tifo e agli spostamenti delle tifoserie.
Ha pubblicato “Volevo solo giocare a ping pong” (Caffèorchidea).
(Foto: DepositPhotos)
Le bombe di Vlad
Napoli, allarme Lobotka: rischio stiramento e fino a 7 gare di stop. La sosta aiuta Conte
La sosta arriva nel momento giusto per il Napoli. L’infermeria azzurra è piena e le due settimane di pausa saranno fondamentali per Antonio Conte, che potrà sfruttare il tempo per recuperare alcuni uomini chiave e ricaricare una squadra apparsa stanca dopo il primo tour de force stagionale.
A Castel Volturno si lavora per rivedere in campo Alessandro Buongiorno, accelerare il rientro di Amir Rrahmani e gestire i giocatori arrivati col “serbatoio vuoto”. Ma a preoccupare di più sono gli ultimi problemi muscolari che hanno colpito due titolari, tra cui Stanislav Lobotka.
Allarme Lobotka: rischio stiramento e stop prolungato
Dalla Slovacchia sono arrivate conferme: il regista azzurro avrebbe accusato un fastidio muscolare che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe rivelarsi uno stiramento. Gli esami strumentali in programma oggi chiariranno l’entità dell’infortunio e i tempi di recupero, ma le prime indiscrezioni non lasciano tranquilli.
In caso di conferma, Lobotka rischierebbe di restare fuori per fino a sette partite, saltando quindi in Serie A, i match contro Torino, Inter, Lecce, Como e forse Bologna. In Champions League, le sfide con PSV Eindhoven ed Eintracht Francoforte.
Ovviamente, in casa Napoli si spera in uno stop più breve, con la sosta che potrebbe dimezzare i tempi di recupero.
Come cambia il centrocampo di Conte
In attesa di notizie ufficiali, Conte si prepara a riorganizzare il centrocampo. Il sostituto naturale di Lobotka è Billy Gilmour, protagonista di una buona prova nell’ultimo match contro il Genoa. Tuttavia, con sette gare ravvicinate, sarà difficile affidarsi solo allo scozzese.
Una delle alternative è Kevin De Bruyne, che già in alcune fasi arretra il suo raggio d’azione per impostare il gioco. In caso di rotazioni, potrebbe trovare spazio anche Eljif Elmas, soprattutto se Conte decidesse di confermare il 4-1-4-1.
In alternativa, il tecnico potrebbe optare per un 4-3-3 più tradizionale, sacrificando un centrocampista e inserendo un esterno sinistro puro per dare maggiore ampiezza.
Situazione infermeria Napoli
Oltre a Lobotka, si attendono aggiornamenti anche su Matteo Politano, mentre Buongiorno e Rrahmani puntano al pieno recupero entro la ripresa del campionato. La sosta, mai come stavolta, arriva nel momento perfetto per un Napoli che ha bisogno di ritrovare energie, lucidità e uomini.
(Foto: DepositPhotos)
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