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Milan: ecco la maglia del centenario
È un periodo non del tutto soddisfacente quello attuale rossonero, arriva da una vittoria – è vero – ma la posizione in classifica disgusta i tifosi e preoccupa la dirigenza che si interroga su quali e quanti errori siano stati commessi in estate, quando le speranze e soprattutto le aspettative erano molto più alte, ossia dare continuità allo straordinario lavoro di Gattuso dello scorso anno e magari centrare l’ingresso in Champions posizionandosi tra le prime quattro del campionato. Per ora nulla di tutto questo sta avvenendo e motivi su cui rimuginare ritengo ce ne siano molti.
Tempo di auguri
Non è però questo il momento né il luogo dove pensare al presente ed al futuro in campo, bensì tra pochi giorni il Milan si appresterà a festeggiare una data importante, il suo compleanno che cadrà il 16 dicembre e verranno celebrati i suoi 120 anni. Per onorare al meglio un traguardo così prestigioso verrà lanciata in collaborazione con Puma una maglietta speciale la cui tiratura sarà limitata. In particolare saranno infatti messe in vendita solamente 1.899 unità ufficiali per ricordare e celebrare l’anno in cui è stata fondata la squadra.
Regalo di compleanno
Come tutti i compleanni che si rispettino ci vuole il regalo, aggiungerei anche più importante di altri, considerata l’età raggiunta. Ed il Milan non vuole certo arrivare al 16 dicembre senza un dono da spacchettare, quel cadeau ha un nome ed un cognome: Zlatan Ibrahimovic. È proprio lo svedese l’acquisto che la dirigenza rossonera vorrebbe concedersi e presentare per l’evento, si lavora incessantemente per convincere il giocatore – che sembra felice per la destinazione – ed il procuratore Mino Raiola per quanto riguarda la parte economica, le solite dolenti note.
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Milan, Furlani:” Pioli è il nostro allenatore. Il mercato sarà più soft”
Milan, si è presentato alla fine della gara contro l’Inter davanti alle telecamere l’Amministratore Delegato rossonero. Leggiamo qui di seguito le sue parole.
Un mix di dichiarazioni catalogabili alla voce Cose che un tifoso in questo momento non vuole sentire. Tuttavia, come spesso accade, Giorgio Furlani si presenta con massima disponibilità prima e spesso anche dopo le partite. Come quest’ultima persa ai danni dell’Inter. Una sconfitta che fa male, sesto derby consecutivo perso e scudetto consegnato ai nerazzurri.
Poche parole, forse di circostanza, ma piuttosto chiare e decise:” L’allenatore è Stefano Pioli e confermo questa cosa. Siamo concentrati sul finire bene la stagione. Sulla parte sportiva chi riferisce a Gerry Cardinale siamo io, Moncada e Ibrahimovic. Poi è lui che prende la decisione finale. Abbiamo un secondo posto da difendere, noi facciamo la squadra per vincere, ma non sempre si riesce. Quest’anno il lavoro sul mercato sarà un po’ più soft”.
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Milan, 34 anni fa la seconda Fatal Verona e quel gesto di Van Basten
Sono passati 34 anni ma la ferita nel cuore di ogni tifoso rossonero resta tutt’oggi aperta. Penultima giornata, Hellas Verona-Milan, la nuova fatal Verona.
22 aprile 1990, Hellas Verona-Milan 2-1: la seconda Fatal Verona
Stadio Bentegodi, penultima giornata di Serie A. La classifica recita Milan 47 e Napoli 47 (siamo ancora nell’era dei 2 punti per vittoria). I rossoneri di Arrigo Sacchi affrontano una delle squadra candidate ormai alla retrocessione in Serie B. In caso di vittoria lo scudetto sarebbe a un passo.
Marco Van Basten è l’attaccante più forte in circolazione e guida la classifica dei cannonieri a quota 19 reti. Tutto fa presagire una facile scampagnata per i rivali del Napoli di Maradona.
Al 33esimo Simone porta in vantaggio il Milan con un gran calcio di punizione e manda le squadre negli spogliatoi sullo 0-1. Sembra fatta per i rossoneri ma l’Hellas rinasce dalle ceneri e prima o con Sotomayor al 63esimo, poi (col Milan in 9 uomini) con lo storico pallonetto di Davide Pellegrini all’89esimo, ribalta il risultato consegnando di fatto lo Scudetto ai partenopei.
Dopo la clamorosa debacle del 20 maggio 1973 per la quale è stato coniato appositamente il termine Fatal Verona, la storia si ripete con Van Basten che, dopo l’espulsione appena rimediata, si toglie la maglia e la scaglia a terra in segno di frustrazione e delusione. Un gesto storico che rimarrà negli annali.
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Palladino punge DAZN nel dopo gara contro l’Atalanta
Nel posticipo della domenica sera l’Atalanta è uscita vittoriosa dal campo del Monza per 2-1, il tecnico Palladino a muso duro contro il telecronista di DAZN.
Il tecnico del Monza Palladino non ci sta, nell’immediato dopo gara, intervenuto ai microfoni di DAZN si è lamentato della cronaca della partita.
Il mister brianzolo ritiene sia stata sottovalutata la prova dei propri ragazzi: “Per parlare della gara parto dai commenti che sentivo in studio, dal conduttore soprattutto. Sentivo che c’è stato un dominio dell’Atalanta ma non sono d’accordo con quanto ascoltato. Abbiamo fatto una partita giusta, coraggiosa e abbiamo tirato diverse volte in porta.
Una delle migliori partite da quando sono alla guida di questa squadra. Mi spiace sentire dagli addetti ai lavori che l’Atalanta sarebbe stata per 70-80 minuti in dominio della partita. Se vengono dette queste cose devo contestarmi ma va bene, non è un problema.
Sono tranquillo ed ho fatto i complimenti alla squadra, sono davvero orgoglioso della partita ma mi spiace sentire certi commenti sui miei ragazzi”.
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